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Autore: _Anto    06/10/2015    2 recensioni
"A volte basta un secondo a far cambiare completamente la tua vita. Un attimo prima sei solo un ragazzo - certo, pieno di sogni e di ostacoli da superare per realizzarli, ma pur sempre e solo un ragazzo, che vive nella costante paura di non essere abbastanza, di non essere in grado di trovare il proprio posto nel mondo, di non essere destinato ad essere amato da almeno da una delle sette miliardi di persone che popolano questo pianeta. Si comincia a pensare al tempo che passa inesorabilmente senza invece pensare che basta solo un secondo, solo un secondo e la prospettiva di una vita da solo si dissolve più veloce del tempo.
Darren ricorda quel secondo come il più bello che abbia mai vissuto.
Darren ricorda perfettamente il momento in cui ha alzato lo sguardo dal suo copione e ha incrociato gli occhi di Chris tra la folla."
(...)
[Wedding!CrissColfer]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Il mio primissimo giorno, avevo appena incontrato Chris Colfer, e quella sera Sutton Foster faceva uno spettacolo. Avevo dei biglietti per questa cosa e avevo questo biglietto in più perché un mio amico mi aveva dato buca. È stato il nostro primo- è stato una specie di appuntamento tra uomini, sì! Gli ho detto "So che non ci conosciamo ma i nostri personaggi probabilmente dovranno conoscersi meglio.... quindi se vuoi venire con me, se ti piace Sutton Foster, mi farebbe piacere." E che Dio lo benedica, lui disse di sì. 
Riconosciamo l'elefante rosa nella stanza. È sicuramente la cosa più gay del mondo. Chi l'avrebbe detto?"
- Darren Criss


 

A volte basta un secondo a far cambiare completamente la tua vita. Un attimo prima sei solo un ragazzo - certo, pieno di sogni e di ostacoli da superare per realizzarli, ma pur sempre e solo un ragazzo, che vive nella costante paura di non essere abbastanza, di non essere in grado di trovare il proprio posto nel mondo, di non essere destinato ad essere amato da almeno da una delle sette miliardi di persone che popolano questo pianeta. Si comincia a pensare al tempo che passa inesorabilmente senza invece pensare che basta solo un secondo, solo un secondo e la prospettiva di una vita da solo si dissolve più veloce del tempo.
Darren ricorda quel secondo come il più bello che abbia mai vissuto.
Darren ricorda perfettamente il momento in cui ha alzato lo sguardo dal suo copione e ha incrociato gli occhi di Chris tra la folla.
Qualcuno gli stava parlando e Darren non aveva intenzione di sembrare scortese proprio il suo primo giorno di lavoro, ma Chris era lì e non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
E Darren ama ricordare quel secondo perché non è solo il momento in cui ha visto Chris per la prima volta, ma anche il momento in cui per la prima volta ha visto la possibilità di un futuro felice diventare concreta.
Darren aveva alzato gli occhi dal suo copione e aveva visto la timidezza di un primo bacio, delle mani che si stringono in mezzo ad una folla, aveva visto serate passate a casa a guardare un film abbracciati sul divano, aveva visto la paura e l’eccitazione nel fare l'amore per la prima volta, aveva visto quegli occhi azzurri bagnati durante una proposta di matrimonio, una casa bianca e luminosa con due bambini che giocavano a rincorrersi mentre loro preparavano il pranzo... vide tutte queste cose e quando dieci minuti più tardi chiese a Chris di uscire, capì che tutto il suo futuro probabilmente dipendeva da quel momento.
E che il cuore di Chris sia benedetto... Lui disse di sì.
 
Darren con il tempo aveva capito di non essersi sbagliato su Chris: gli aveva chiesto di uscire, si erano baciati qualche settimana più tardi e aveva abbracciato un Chris in lacrime quando gli aveva sentito dire che tra di loro era troppo complicato, che non poteva esserci niente, che prima o poi il resto del mondo lo avrebbe saputo e rovinato tutto tra di loro.
Darren gli era stato accanto e lo aveva aiutato a rialzarsi dopo ogni caduta e così era stato anche per Chris: si erano fatti forza a vicenda, contando solo l’uno sull’altro.
Spesso si erano anche urlati contro che era finita, ma poi erano tornati sempre lì dove era il loro posto perché lo sapevano, ormai ne avevano la assoluta certezza: al di là di tutto quello che avrebbero dovuto affrontare, era quello il loro destino. E loro lo avrebbero affrontato a testa alta.
Passarono più di quattro anni, le riprese di Glee finirono ufficialmente, il loro contratto arrivò a capolinea e sorprendentemente ce la fecero. Certo, durante gli anni c’erano stati tantissimi sospetti, ma loro erano sempre stati in grado di tenerli testa.
E fu solo allora che Darren si propose.
Lo portò nel parco dove avevano avuto il loro primo appuntamento quando si erano messi insieme. Si mise in ginocchio su un tappeto di petali di rose e chiese a Chris di stare con lui per tutta la vita.*
E ancora… lui disse di sì.
Chris era consapevole di aver perso la testa dal momento in cui aveva visto Darren, di dare retta troppe volte alle sue pazzie ma non gli importava niente, perché era felice e non era qualcosa a cui era abituato ad essere.
Da quando Darren era entrato nella sua vita aveva capito che tutto passa il secondo piano quando sei felice, così felice da sentire il cuore battere più forte, le farfalle nello stomaco e i piedi a cinque metri da terra. L’unica cosa che conta davvero è essere felici. Solo questo.
 
E Chris lo era.
Avvolto in un abito che costava almeno un migliaio di dollari, un anello al dito con all’interno inciso il nome dell’uomo che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo e una mano familiare che stava stringendo la sua, Chris era felice.
Lasciò andare un sospiro contento mentre si guardava intorno, ispezionando la sala che avevano scelto per il ricevimento del loro matrimonio: tutti i loro amici sembravano stare bene, si stavano divertendo e fino a quel momento avevano ricevuto solo complimenti.
Ci avevano impiegato dei mesi, ma alla fine ce l’avevano fatta ad organizzare il matrimonio che avevano sempre sognato.
Il dito di Darren che tracciava la sua fede lo riportò alla realtà, così si voltò a guardarlo e gli rivolse un sorriso – quello che gli lasciava scoperti i dentini e che Darren amava con tutto se stesso, perché sapeva che era riservato soltanto a lui. Dio, ce l’aveva fatta davvero, gli aveva messo un anello al dito e gli aveva promesso di amarlo per tutta la vita. Il solo pensiero di condividere così tanto tempo con Chris gli toglieva il fiato.
“Come ti senti?” domandò Chris con dolcezza, mentre Darren giocava con le sue dita sottili. “Siamo sposati, Darren. Sposati. Siamo marito e marito, non so se hai capito bene il concetto.”
Darren ridacchiò con gli occhi leggermente lucidi, e abbassò la testa per lasciare un bacio sulla mano di Chris. Precisamente sul punto in cui risplendeva la sua fede nuziale. “Mi sento… mi sento vivo, Chris. È sempre così quando sto vicino a te, ma oggi… oggi mi hai concesso il tuo per sempre. Non è qualcosa che si supera facilmente, sai.”
Chris strinse le labbra in un sorriso. “Pensavo di essere l’unico a sentirsi in questo modo.”
“…Senti, io in un certo senso mi sono abituato, ma oggi sei incredibilmente bello- più bello del solito e non riesco a guardarti e ascoltarti allo stesso tempo. Dio, devo assolutamente toglierti questo completo da dosso-” mormorò Darren sporgendosi verso il suo viso, e Chris ridacchiò poggiando una mano contro la sua guancia per tenerlo fermo. “Sei uno spettacolo.”
“Smettila, mi metti in imbarazzo.”, sorrise Chris, con le guance improvvisamente accaldate. Non riuscì comunque a resistere e si sporse per baciare le labbra imbronciate di Darren, che chiuse subito gli occhi e si aggrappò al collo di Chris mentre cercava di approfondire il bacio.
Chris non oppose troppa resistenza e lasciò che Darren lo baciasse come avrebbero voluto fare da quando erano arrivati al ricevimento. “Il secondo bacio da mariti.”, disse Chris in un soffio.
“Uhm…”, mormorò Darren, facendo ricongiungere le loro labbra. “E questo il terzo.”, un altro bacio, “E il quarto.”, un altro bacio ancora. “Aspetta il quinto dev’essere speciale…”
La risata di Chris si dissolse nel loro quinto bacio, bacio che però venne interrotto appena qualcuno, in piedi accanto al loro tavolo, si schiarì la voce. Chris si staccò controvoglia da suo marito e lanciò un’occhiata a Chord e Mark, che li stavano osservando.
“Okay, volete guardare un altro po’ o dirci che succede?”, domandò Chris sollevando le sopracciglia. Darren scosse la testa divertito e poggiò una mano sulla coscia di suo marito per richiamare la sua attenzione. “Aspetta qui, non ti muovere.”, disse prima di lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
Chris rimase a bocca aperta a guardare Darren che si alzava in piedi e seguiva Mark e Chord al centro della sala, dove ad aspettarlo c’era uno sgabello con sopra poggiato un microfono ad archetto.
Darren se lo sistemò dietro la testa e poi le luci divennero più calde e fioche. Fece un sorriso luminoso e si guardò intorno, incerto. “Uhm, posso avere un attimo la vostra attenzione?” domandò agli invitati. Le loro famiglie e i loro amici si voltarono curiosi e lo osservarono.
“Okay, sì, volevo ringraziarvi per essere qui oggi a festeggiare la giornata più importante della vita mia, e di quel meraviglioso uomo seduto laggiù. Vi siamo davvero grati per la vostra presenza e per tutto quello che avete fatto per noi.”
Darren si lasciò scappare una risata quando vide Hannah, la sorella di Chris, andare a prendere suo fratello di peso e trascinarlo in mezzo alla sala. Chris rimase in piedi, con Darren a pochi metri da lui, che lo osservava con il suo solito sguardo innamorato. E Chris amava perdutamente quello sguardo.
“Sapete, ormai io e Chris ci conosciamo da cinque anni. La nostra storia non è stata sempre rose e fiori, non siamo mai stati così felici, non è stato affatto facile arrivare a questo punto. Abbiamo avuto alti e bassi, incomprensioni, ci sono stati litigi e porte sbattute in faccia, fin quando non abbiamo capito di essere innamorati e di non poter fare a meno l’uno dell’altro.
Ed è stato allora che il nostro viaggio è diventato così incredibilmente mozzafiato.
Io sono stato fortunato, sapete? Sì perché ho capito di essere legato a Chris il primo momento in cui l’ho visto e io onestamente non so se per lui è lo stesso, ma sono stato fortunato perché dieci minuti dopo gli stavo già chiedendo di uscire. E che il suo cuore sia benedetto, lui venne con me.”, fece una piccola pausa, poi smise di guardarsi intorno e puntò i suoi occhi ambrati in quelli azzurri di suo marito. “Io ti amo, Chris. Oggi ti ho promesso di amarti per tutta la vita, ma adesso voglio prometterti di amarti per l’eternità – perché una vita non è niente, capisci? La vita è solo un secondo in confronto a tutto l’amore che provo per te.
Volevo fare qualcosa per te oggi, volevo dedicarti una canzone e sono stato lì a cercare le canzoni d’amore del secolo, e quando nessuna mi è sembrata adatta ho pensato a qualche canzone che magari abbiamo cantato insieme sul set, o in macchina, o in qualunque altro posto… e poi alla fine ho capito, e ho deciso di cantare la nostra canzone. La canzone che io ho scritto per te.
So che in tanti lo sospettavano e non l’ho mai voluto ammettere, ma oggi… be’, siamo sposati, quindi penso di avere tutto il diritto di dire in giro che ho scritto una canzone per mio marito.”
Darren cercò di concentrarsi e non lasciarsi distrarre dagli occhi lucidi di Chris, dalle lacrime che gli stavano scivolando sulle guance e le labbra rosse incurvate in quel sorriso dolcissimo che non vedeva l’ora di coprire con un bacio. Dio, Darren, concentrati.
Mark si avvicinò per portargli la chitarra e Darren si sedette sullo sgabello, poi si sistemò lo strumento tra le braccia e prese il plettro tra le dita.
“Oggi comincia la nostra vita insieme, Chris.”, disse guardandolo dritto negli occhi. “Avremo una casa tutta nostra, la sera torneremo a casa l’uno dall’altro e ci racconteremo la nostra giornata, potremo dormire abbracciati ogni notte e litigare quando in pieno inverno cercherai di rubarmi le coperte.”
Gli invitati si lasciarono scappare una risata a quelle parole, e Darren ne approfittò per riprendere fiato. “Un giorno avremo dei figli e uno di loro magari avrà i tuoi stessi occhi. Li porteremo a mare e racconteremo loro la nostra storia, tenendoci per mano e guardandoci negli occhi come due ragazzini innamorati. Vi lamenterete perché non farò altro che parlare di quella volta che hai accettato il mio invito ad uscire – e okay, so di essere stato piuttosto ripetitivo in questi anni, ma non posso farci niente. Quello è stato seriamente uno dei momenti più belli della mia vita.”
Gli invitati ridacchiarono un’altra volta, e solo allora Darren si ricordò che lui e Chris non erano soli, così si schiarì appena la voce e strinse a sé la chitarra con un po’ più di energia.
“Voglio cantare questa canzone per far capire a Chris e a tutti voi quanti passi abbiamo fatto insieme da quel momento. Sì perché lui quel giorno di cinque anni fa ha accettato un semplice invito ad uscire… ma oggi, dio- oggi… che il suo cuore sia benedetto, lui mi ha sposato.”
Chris si portò le mani sul viso cercando di camuffare i singhiozzi, ma era letteralmente impossibile per gli altri non accorgersi di quanto fosse emozionato. Soprattutto quando Darren cominciò a suonare le prime note di Any of those things, dedicandogli quella canzone che Chris aveva sempre sperato fosse per lui.
 
 
Is he gonna cook on Sunday?
Is he gonna miss you?
No, he won't do any of those things.
Is he gonna take you when he goes?
When it's out of his way.
Is he gonna miss you?
No, he won't do any of those things

 
 
 
“Yeah, I will do all these things…” cantò infine Darren, accompagnando queste parole con uno dei suoi sorrisi dolcissimi che toglievano il fiato.
Quando la canzone finì Darren poggiò con delicatezza la chitarra a terra, sorridendo imbarazzato agli applausi dei suoi amici. Non fece nemmeno in tempo ad alzarsi che Chris si fiondò su di lui e lo strinse forte, ignorando volutamente il boato che si sollevò dai tavoli.
“Questa cosa che la nostra vita insieme comincia con me che piango tra le tue braccia non mi piace per niente.”, farfugliò Chris tra i singhiozzi. “Sei fortunato perché ti amo, altrimenti ti avrei preso a calci.”
“Be’, ti ringrazio.”, disse Darren, trattenendo a stento una risata.
Chris spostò la testa dalla sua spalla per poterlo guardare negli occhi, e Darren restò senza fiato quando vide quelli gonfi e lucidi di Chris. “Sono felice di averti sposato, Dare.”, sussurrò, con la voce che tremava ancora per l’emozione. “Ti sposerei ogni giorno della mia vita se potessi.”
Darren gli accarezzò una guancia arrossata, poi si sporse per lasciargli un bacio delicato sulle labbra. “Grazie.”, sussurrò pianissimo.
“Per cosa?”, domandò Chris sollevando le sopracciglia curioso.
“Per avermi detto di sì.”, rispose Darren senza esitare. “Per avermi detto sì cinque anni fa, e per averlo fatto anche oggi.  Solo… grazie.”
“Non ringraziarmi mai perché ti amo” rispose Chris con dolcezza, prima di tornare a stringere il suo meraviglioso marito tra le braccia.
 


 

*: Ci tenevo a precisare che con questa cosa ho volutamente richiamato un pochino No physcal contact, ovvero il parco dove andavano sempre e dove poi Darren gli chiede di sposarlo.
 
   
 
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