Serie TV > Cuore Selvaggio ( Corazòn Salvaje )
Segui la storia  |       
Autore: Sharazad_90_    06/10/2015    0 recensioni
[Cuore Selvaggio ( Corazòn Salvaje )]
[Cuore Selvaggio ( Corazòn Salvaje )]
Raccolta di attimi, emozioni e sensazioni di Juan del Diablo e Santa Beatrice...
"E lui l'amava tanto. Sì, l'amava, anche se non voleva ammetterlo ancora neanche a se stesso.
Se n'era accorto proprio lì, sul suo Satan, durante un pomeriggio di sole, quando entrambi, tenendo le mani intrecciate sul timone, si erano ritrovati ad ammirare il tramonto."
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Juan non aveva fatto più quel sogno.
Non lo aveva più fatto da quando era sposato e aveva attribuito questo a Beatrice. Non lo aveva ancora ammesso nemmeno a stesso (il suo orgoglio ancora glielo impediva!) ma lui, tra le braccia di sua moglie, si sentiva protetto e al sicuro.
E, dopo la loro prima notte insieme, l'incubo era misteriosamente scomparso.
Beatrice però quella notte non c'era. Era rimasta a casa di sua madre, che non stava molto bene, e l'uomo, per la prima volta dopo mesi di matrimonio, si ritrovò da solo nel loro letto.
Il senso di abbandono che provava era indescrivibile e gli lacerava il petto. Ma che poteva fare? Non poteva certo andare a casa della signora Caterina e pregare sua moglie di tornare a casa con lui! Come si sarebbe giustificato? E cosa avrebbe pensato la moglie vedendolo in quello stato? Juan del Diablo sospirò, mentre tutto in torno a lui, nel buio della notte, taceva.
Ma che gli era successo? Da quando era diventato così dipendente da una donna? Cercando di ricomporsi, spense il sigaro che stava fumando distrattamente, chiudendo gli occhi. E scivolò nel sonno...

Aveva freddo, molto freddo. E fame.
E aveva anche tanta paura.
-Cosa ci fai ancora qui piccolo bastardo?-.
La voce del signor Alimondi lo fece tremare. Ma il piccolo Juan, nonostante tutto, non si mosse dall'angolino dove era rannicchiato.
-Papà ho fame...- aveva mormorato il bambino, con le lacrime agli occhi. Non ricordava più nemmeno l' ultima volta che aveva mangiato.;
-Fame?- sogghignò l'uomo e per tutta risposta gli molò un sonoro ceffone che lo fece ruzzolare per terra.
Scappò via il piccolo Juan, per la strada, correndo nella notte scura. Correva e correva non sapendo dove andare e nel suo piccolo cuore di bambino soffriva... soffriva molto.

Beatrice era rincasata quella notte stessa.
Sua madre stava meglio e la giovane aveva avuto una sensazione, nel suo cuore, che l' aveva spinta a ritornare a casa.
Sentiva, dentro di sè, che suo marito aveva bisogno di lei.

-Devi proprio rimanere qui stanotte, Beatrice?- le aveva chiesto Juan, mentre lei lo stava accompagnando alla porta d'ingresso della casa della signora Caterina.;
Beatrice vedeva che l'uomo si sforzava di sembrare indifferente, ma lei lo conosceva troppo bene ormai e lesse nei suoi profondi occhi verdi che in realtà nè soffriva molto. Il cuore gli si strinse nel petto.
-Si, Juan devo...- aveva mormorato sentendosi in colpa.
L'uomo sorrise, ma era un sorriso amaro il suo.
-D'accordo...- aveva risposto semplicemente.
Poi le si era avvicinato e baciandola con dolcezza aveva aggiunto: -Ti vengo a prendere dopo pranzo domani. Se hai bisogno di qualsiasi cosa fammi avvisare. - .
Ed era scomparso nella notte buia. Beatrice aveva chiuso la porta dietro di sè.
Era la prima notte che passavano separati dopo il loro matrimonio e la donna sapeva che un pezzo del suo cuore era andato via, nella notte scura, insieme a Juan del Diablo.

Beatrice salì le scale della casa senza far rumore. Tutto intorno a lei taceva. La donna pensò che Juan doveva essere già a letto e si diresse nella loro camera, aprendo pian piano la porta.
La scena che vide la lasciò impietrita. Il marito, in un bagno di sudore, si agitava nel sonno e il suo bel volto, di solito sempre sorridente e sprezzante, era invece rigato da calde lacrime.
La ragazza gli si avvicinò e sentì che l' uomo mormorava frasi sconnesse.
-Ho freddo!- ripeteva.
-Perchè fate così? Cosa vi ho fatto padre?-.
Beatrice sentì il cuore spezzarsi nel petto. Juan stava sognando la sua infanzia.
Spinta dal suo istinto gli si avvicinò e gli accarezzò il bel volto contratto dal dolore.
-Juan amore mio!- disse con dolcezza.
-Juan svegliati!-.
-Beatrice...- mormorò lui nel sonno e aprì gli occhi. Il volto del giovane uomo si illuminò non appena vide la moglie chinata sù di lui.
-Amore sei tornata!- e si strinse a lei, sprofondando il bel viso nel suo collo.;
Rimasero così per alcuni istanti, senza una parola.
-Beatrice...- disse poi lui scostandosi da lei bruscamente.
-Non voglio che mi vedi così! Io....- .
Si sentiva vulnerabile, Juan del Diablo, in quel momento, e la moglie lesse nei suoi occhi una grande vergogna.
Mise un dito sulle sue labbra per farlo tacere.
-Zitto amore- .
E lo strinse a sè, contro il suo petto, nello stesso modo in cui si stringe un bambino impaurito.
L'uomo si lasciò stringere e accarezzare e perdendosi nella dolcezza di quelle carezze si calmò.
-Beatrice...- disse poi con il viso ancora contro il petto di lei.
-Devo confidarti una cosa....- .
E gli narrò il suo sogno. Fu un vero gesto d'amore, di fiducia, perchè Juan non ne aveva mai parlato con nessuno.
Era un segreto doloroso che si portava dentro fin dall'infanzia.
La donna lo ascoltò con attenzione, accarezzandogli i folti capelli neri e posando dei delicati baci sulla sua fronte crucciata.
L' uomo gli raccontò della sua infanzia, di tutte le umiliazioni che aveva subito fin da bambino. Gli narrò le numerose risse, tutti gli sforzi che aveva dovuto fare per mangiare, tutto il dolore che aveva dovuto subire, tutti gli insulti, tutti i maltrattamenti di quei duri anni. Ma la donna continuò ad ascoltarlo attentamente e in silenzio, senza mai interromperlo. Ora comprendeva meglio l' animo del marito. Comprendeva il suo carattere duro, il suo atteggiamento sprezzante, la sua poca fiducia nei confronti degli altri. Era stato additato e trattato come un figlio del demonio fin da bambino. Ora capiva anche il significato dei quel soprannome...Juan del Diablo...
Non avendo avuto sua madre un padre da dargli ci aveva pensato la gente del posto a dargliene uno. E, per un figlio bastardo, quale padre è migliore del demonio stesso?
Quando l'uomo ebbe finito rimase in silenzio. La moglie lo aveva sentito irrigidirsi nelle sue braccia, man mano che il suo racconto procedeva. Non era stato facile sfogarsi per lui.
La donna comprese che aveva bisogno di lei in quel momento.
Aveva bisogno di una prova del suo amore.
Pian piano Juan si sciolse dal suo abbraccio e si mise a sedere, guardandola con un' espressione di dolore ne suoi bellissimi occhi verdi.
-Beatrice... - sussurrò
-Questo sono io. Ora conosci la vera storia di Juan del Diablo-.
La donna poggiò entrambe le mani sul torace di lui e, posando il capo sul suo petto largo e forte, disse: -Niente è cambiato per me amore. Anzi ti amo ancora di più...- .
L' uomo non poteva credere a quello che sentiva.
-E non ti vergogni di me? Non ti vergogni di essere la moglie di un relitto di questa società? Puoi dirlo Beatrice... puoi dirlo...non aver paura...- rispose lui amareggiato.
Non poteva credere che sua moglie lo amasse ancora dopo tutto quello che aveva udito. L'espressione con cui lo guardò lei lo spiazzò. La donna mise entrambe le mani sul suo viso e avvicinandolo a sè esclamo: -Io ti amo Juan. Ti amo ora più di prima, perchè mi hai aperto il tuo cuore e hai avuto fiducia in me.- .
Juan la serrò forte contro il suo petto e affondò il viso tra icapelli di lei.
-Beatrice- le disse con trasporto.
-Ti prego non lasciarmi mai più da solo!- e le sue parole erano di una dolcezza che scioglieva il cuore.
-Mai più Juan!- rispose lei guardandolo negli occhi.
-E ora ti prego amami! Amami come solo tu sai fare!- lo pregò allora la donna stringendosi ancor di più contro il corpo di lui.
Juan si sentì impazzire dalla gioia. Sua moglie lo aveva accettato e lo amava per quello che era. Non amava Juan Aleardi o Juan del Diablo. Amava semplicemente Juan.
E ora lo desiderava..
Delicatamente la fece scivolare sotto di sè e, sollevandole la veste, iniziò ad accarezzarle la morbida pelle, mentre lei ricambiava quelle carezze con un' ardore tale da lasciarlo stupito. E da quella notte, stretto tra le braccia della moglie, Juan del Diablo non fece mai più quel sogno.


Fine
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Cuore Selvaggio ( Corazòn Salvaje ) / Vai alla pagina dell'autore: Sharazad_90_