Videogiochi > Final Fantasy VIII
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Autore: Selhin    15/02/2009    5 recensioni
Molte volte non riconosciamo i sogni dalla realtà, o ancora più spesso, non vogliamo farlo...ci rifugiamo nel nostro mondo perfetto fatto di ricordi e illusioni, e lo crediamo reale...questo è quello che accade a Rinoa, prima di soccombere all'oscurità, diventando la temuta Artemisia...
Un grazie speciale a Akagi_san e Seiko, per tutto.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Artemisia, Rinoa Heartilly, Squall Leonheart
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Dolce Agonia

Piccola nota: sto scrivendo questa fic in base alla mia teoria sul finale tragico di FF VIII...questo non è che il prologo, sugli ultimi pensieri di lucidità di Rinoa ( ovvero secondo me, nel filmato iniziale del gioco, quando la si vede di spalle nel prato )...fatemi sapere ^^ ( per la mia teoria, intendo dire che : Squall muore alla fine del gioco e Rinoa impazzisce diventando Artemisia...non sono pazza eh!!!)

 

Selhin

 

 

 

Dolce Agonia

 

 

 

 

 

L’ultimo barlume di luce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  Sono tornata qui, in questo nostro rifugio sacro.

Non ricordo con precisione l’ultima volta che vi sono stata, ma so che non è passato molto tempo. Per tutto il resto del mondo almeno.

Ma per il mio cuore frantumato, è un’eternità che non cesserà mai di esistere.

Una nera prigione che m’ingloba verso di essa, per farmi sua.

Ho dato ogni mia forza in dono perché non mi vincesse, ma adesso non riesco più a contrastarla. E’ una forza troppo forte.

Troppo opprimente.

Troppo feroce.

Ma soprattutto è troppo crudele.

Sento che anche adesso mi sta trascinando verso il nulla.

Non ho paura di lei, ma di me stessa.

Di quello che potrà accadere dopo.

Una lieve brezza mi sfiora le braccia, il collo, fa volteggiare i capelli scuri assieme a un turbinio di petali rosa. Creano una danza frenetica, che risulta poesia, in completa armonia con la mia anima, che adesso è molto più fragile di ogni petalo di fiore.

Osservo fra gli occhi inumiditi la mia mano afferrare con grazia uno di loro. Lo stringe, ma con delicatezza, e d’improvviso ho una chiara visione del prossimo futuro.

Lei. Di nuovo.

Il ciclo che si ripete.

Ma ormai è troppo tardi.

Affondo nell’oscurità, facendomi inghiottire, rinnegando ogni vita dentro di me.

Tanto ormai, a che scopo vivere?

Non è rimasto più nulla per cui ne valga la pena.

Se lo avessi saputo prima, forse sarei riuscita ad evitarlo.

Dischiudo le dita della mano, e il petalo vellutato ha preso la forma dell’ultimo frammento della mia anima.

Lo lascerò volteggiare nel cielo. Gli permetterò di raggiungerlo, per avvertirlo.

E’ l’ultima cosa in mio potere.

Seguo con lo sguardo la scia candida che lascia nel cielo quasi sereno.

E mi lascio andare sospirando.

Prendimi, adesso non ho più nulla da perdere.

La mia anima continua a volteggiare nel vento che si è fatto violento, la forma che ha preso, quasi come uno scherzo del destino è piccola e fragile. Come me.

L’ultimo mio frammento di bontà.

Di lucidità.

Una piuma bianca.

 

 

 

 

****************************************************

 

Come avevo già detto questo è solo che un piccolo prologo...fatemi sapere per favore ^__^

 

Selhin

 

 

 

   
 
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