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Autore: Stardustpuff    08/10/2015    0 recensioni
Quattro creature intraprendono un viaggio ai confini del sistema solare che li condurrà sul terzo pianeta: La Terra
Sono stati addestrati per portare a termine una missione che segnerà le sorti del loro pianeta d'origine. Molte vite sono in gioco, riusciranno quei quattro capitanati da Kris a non cacciarsi nei guai?
Riusciranno a trovare qualcuno che sia disposto ad aiutarli? e se uno di loro si innamora di un essere umano?
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kai, Kai, Kris, Kris, Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 1 - Quel pianeta chiamato Terra . 
 


Ecco ci siamo! Con queste parole, Kris annunciò ai suoi compagni di viaggio l’ormai imminente atterraggio sul terzo pianeta del sistema solare.

« Così questa è la Terra  » disse Chen osservando curioso dalle grandi vetrate dell’astronave.

Già la Terra,così diversa dal loro remoto pianeta. Non si erano mai spinti così lontano da casa, ben 2300 anni luce,una distanza considerevole,ma il destino di molte vite era nelle loro mani,in fondo erano stati addestrati al fine di portare a termine una ed una sola missione. Nella loro vita non c’era mai stato spazio per nient’altro che non fosse “la missione”. Ora si trattava solo di mettere in pratica  quello che avevano appreso in tutti questi anni.

Per poter atterrare senza dare nell’occhio, dovevano trasferirsi su un dispositivo più piccolo che avrebbero abbandonato subito dopo. Kris raggiunse la sala comandi, lì, in un labirinto intricato di cavi riuscì infine a scorgere una figura avvolta in una miriade di fili che vagamente ricordava una larva nel suo bozzolo, ma a differenza di essa si potevano vedere gli occhi rossi che pulsavano ad intermittenza.
« Molto bene Tao siamo quasi arrivati » si complimentò Kris, che proseguì ricordandogli che lui avrebbe lasciato la navicella in compagnia di Chen e Xiumin mentre Tao li avrebbe raggiunti in un secondo momento, quando il suo corpo sarebbe stato pronto.

Tao sapeva che Kris aveva ragione, si sentiva davvero stremato, avevano usato o per meglio dire “sfruttato” gran parte del suo potere per diminuire il tempo che occorreva a raggiungere la Terra. Ma lasciare Kris tutto solo in compagnia di quei due non gli piaceva affatto! Che cosa sarebbe successo se Kris fosse stato in pericolo? Chen e Xiumin lo avrebbero difeso? Si sarebbero sacrificati per lui?
No,Tao sapeva che l’unico che avrebbe messo a repentaglio la propria vita per salvare quella di Kris sarebbe stato solo lui e nessun altro; così mentre questi pensieri attanagliavano il suo cuore, uscì dal bozzolo per raggiungere la capsula iperbarica mentre guardò un’ultima volta Kris che lentamente si allontanò lasciando un vuoto nel suo cuore.


Kris,Chen e Xiumin presi tutti gli accorgimenti del caso abbandonarono l’astronave madre e a bordo del piccolo veicolo di forma sferica sfidarono l’atmosfera terrestre ed atterrarono in mare.

Un pescatore assistette alla scena,una palla di fuoco che aveva illuminato il cielo come fosse giorno si era appena scagliata su quella superficie di acqua salata. Il povero uomo non fece in tempo neanche a sbattere le ciglia che un’onda alta almeno 30 metri lo sommerse.
Gli abitanti del villaggio circostante sentirono un forte boato e poi più nulla.
Il piccolo villaggio fu spazzato via in pochissimi attimi. Tutt’attorno tutto tace anche il mare sembrava aver esaurito tutta la sua energia.
No, niente era andato come previsto. Nonostante le cinture di sicurezza i tre ragazzi non poterono fare a meno di sbattere contro la strumentazione di bordo ormai non più funzionante,l’impatto fu violentissimo,ma erano tutti e tre ancora vivi, forse visibilmente scossi ma pur sempre vivi.
Kris come era solito fare prese il comando della situazione. Lui era stato designato per essere il comandante di questa missione e non doveva rendere conto a nessuno delle sue azioni. Avevano provocato la morte di persone innocenti ma avevano messo in conto anche questo.

I tre camminarono lungo quella landa desolata ora simile a loro pianeta di origine.
Prima che facesse giorno dovevano trovare dei vestiti adatti così da mescolarsi facilmente alla popolazione del luogo. Ma il villaggio era stato appena spazzato via. Ora era impossibile distinguere qualcosa in mezzo a quella fanghiglia.
Kris con un cenno richiamò l’attenzione dei compagni e li prese per mano e cominciò a fluttuare nel cielo, volando sicuramente avrebbero impiegato meno tempo, inoltre era ancora notte e nessuno li avrebbe potuti scorgere.

La luce soffusa della luna illuminava il loro cammino alla volta del villaggio successivo. Eh si, erano atterrati davvero in uno sperduto paese ai confini del mondo chissà quanto dista qualcosa che si potesse chiamare città?

Kris cercò di mettersi in contatto con Tao, lui avrebbe saputo riferirgli le esatte coordinate della loro attuale posizione.
“Tao mi senti??” nessuna risposta.
“Tao insomma, vuoi rispondere?” ancora una volta nessuna risposta.

Perché Tao non rispondeva? Possibile che la distanza tra loro fosse così grande da non poter riuscire a comunicare?
 Kris per nulla scomposto aveva capito che avrebbero dovuto far a meno di Tao per un po’ tempo,quando anche lui fosse atterrato sulla Terra si sarebbe sicuramente fatto vivo lui stesso. Allo stato dei fatti l’unica cosa che potevano fare era proseguire come stabilito alla volta del villaggio più vicino.
 
 

Jong In aprì gli occhi e cominciò a guardarsi intorno. Dove diavolo si trovava?
Si mise seduto, portandosi un braccio davanti agli occhi. La luce lo stava accecando. Il sole era ormai alto nel cielo, si alzò in piedi e cercò di farsi largo tra le alte spighe gialle che si innalzavano nel cielo, l’unica cosa di cui era certo è che attualmente si trovava in un campo di grano in aperta campagna. Ma come era finito lì? Cercò di pescare all’ interno dei cassettini della sua memoria, un ricordo che fosse chiaro e nitido. Ricordava chiaramente che cosa aveva fatto la sera precedente dopo aver spazzolato una ciotola di riso,era andato a sdraiarsi sul letto, nella sua camera.
Era sicuro che fosse andata così, e poi che cosa aveva fatto dopo? Si era addormentato? ma ora come era finito in quel luogo? Possibile che stava diventando pazzo? No, lui era sempre stata una persona equilibrata e razionale, a tutto questo c’era sicuramente una spiegazione, ma la verità è che da una settimana a questa parte, aveva cominciato a sentirsi strano, spesso accaldato e quando questo era accaduto, guardandosi allo specchio aveva notato che c’era qualcosa di diverso nei suoi occhi, sembravano essere più acquosi;Ma soprattutto ciò che lo preoccupava maggiormente era il risveglio. Quella non era la prima volta che si risvegliava in un luogo diverso dalla sua camera. Oh certo che no, non era la prima volta, gli era capitato altre volte in passato nei momenti in cui si sentiva sottopressione, una volta si era risvegliato sul ciglio della strada tutto solo, a piedi nudi e solo con un leggero pigiamino a coprirlo, fortunatamente quella volta la polizia lo aveva trovato e riportato a casa.
I suoi genitori credevano fosse un sonnambulo. Così Jong In era costretto ad addormentarsi vestito, con finestra e porte sprangate, ma nonostante questi piccoli accorgimenti, riusciva lo stesso a risvegliarsi in luoghi diversi ma sempre non molto lontani da casa. grazie al cielo!

Ma stavolta era diverso non ricordava proprio ci fosse un campo di grano vicino alla casa della nonna in cui si trovava da qualche settimana. Quello era un villaggio che dava sul mare. Chissà forse si trovava nell’entroterra, doveva solo cercare la strada principale e capire dove si trovava e quanto si era allontanato questa volta.
 
 

All’interno della camera iperbarica Tao, cominciava lentamente a riprendersi, si sentiva inquieto, forse aveva paura, ripensandoci non era mai stato solo per tanto tempo. Così provò a mettersi in contatto con Kris, dopotutto non era troppo presto per contattarli, doveva sapere se tutto era andato bene durante la fase di atterraggio.
Si concentrò e provò a chiamare una, due, tre, infinite volte Kris, ma non ottenne alcuna risposta, così ormai in preda alla disperazione cercò di contattare Chen e Xiumin ma come precedentemente avvenuto poc’anzi non ottenne risposta alcuna.

Fu a questo punto che uscì dalla capsula in cui ritrovava.
Sapeva di non aver recuperato le forze,che era ancora troppo debole.. eppure non gliene importava nulla. Doveva sapere che cosa stava succedendo, e per quale motivo non riusciva a mettersi in contatto con i suoi compagni di viaggio, così prese una decisione: anche lui sarebbe sceso e lo avrebbe fatto adesso! Ormai Tao pensava al peggio, sicuramente era successo qualcosa di non previsto ai suoi amici, e lui forse era l’unico che poteva aiutarli, quindi non aveva altra scelta doveva abbandonare anche lui l’astronave madre e raggiungerli anche se poteva essere davvero rischioso soprattutto a causa delle sue condizioni di salute precarie.
 

Kris, Chen e Xiumin avevano trafugato degli “orridi abiti” tipici del genere umano che si trovavano appesi su dei lunghi fili ad asciugare. Erano proprio strani questi abiti pensarono.. così diversi dai loro.
L’attenzione di Kris si spostò verso qualcosa che lo affascinò.. sembrava una corazza. Probabilmente serviva a proteggere il petto.
Decise di indossarla prontamente sopra gli abiti. Lui era molto abile nel combattimento.. ma ahimé era anche vero che tra i tre era lui quello più vulnerabile. Quindi una protezione in più non guastava mai, specialmente in questo territorio straniero. I ragazzi non se la sarebbero presa con lui per questo. Certo il rosa non era uno dei suoi colori preferiti però pensava davvero che quella corazza potesse donargli! eh sì perché Kris era un tantino vanitoso, si era sempre considerato il più bello tra i suoi amici!e detto tra noi era anche vero.


Jong In aveva camminato probabilmente per ore, quando finalmente trovò un’anima a cui chiedere informazioni. Non doveva avere un bell’aspetto poiché non appena aprì bocca lo sguardo del ragazzo che aveva di fronte generò un sentimento di pietà squadrandolo da capo a piedi. In quel momento il tempo parve fermarsi per Jong In che fu lieto di non indossare il pigiama. In quel caso, come lo avrebbe guardato quel ragazzo che gli stava di fronte??


 
Note dell'autore : 

Salve a tutti!! sono Stardustpuff maggiore. questa è la prima ff dedicata interamente agli EXO che pubblico. Mi sono vagamente ispirata al concept dei loro poteri.. come avrete capito, alcuni di loro sono degli extraterrestri in cerca di qualcosa.. ma di cosa esattamente? Questo lo scopirere solo continuando a seguirla ^_^ .. Al prossimo capitolo! 
 
   
 
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