Fanfic su artisti musicali > Big Time Rush
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Autore: Isabel_Mita_    09/10/2015    1 recensioni
-Suppongo che ormai avete capito perché siamo qui. Iniziò, dopo essersi schiarito la gola. -Sono mesi che ci lavoro sopra, non è una quinta serie, è un film. Terminò sorprendeno tutti. -Parla delle strade diverse che i ragazzi intraprendono. Iniziò a spiegare, indicando i ragazzi. -Di come ne soffrono gli amici, la mamma  e la sorella e come ne soffrono Gustavo e Kelly che si sono affezzionati a loro. Continuò indicando i rispettivi attori. -E come ne soffre Griffrin, non riuscendo più a guadagnare soldi. Scherzó Scott, facendo ridere i ragazzi. -Racconta di voi. Ci state? Chiese guardando speranzoso i ragazzi.
Si era affezzionato a loro e faceva ció per riunirli e rivederli insieme come un tempo. Voleva riunire la famiglia, non solo i Big Time Rush.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Big Time Rush, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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CHAPTER 1- ALL OVER AGAIN -Carlos. Una dolce voce richiamava il moro che ancora dormiva beato sotto le coperte. Mugugnó qualcosa come risposta, per poi rigirarsi nel letto e tornare a dormire. -Carlos. Ritentó la voce, iniziando a percuoterlo per una spalla, ma Carlos continuó a ignorarla. -Farai tardi. Disse la voce, togliendogli le coperte. Carlos emise un verso contrariato ma alla fine decise ad aprire gli occhi e trovare il sorriso della moglie, Alexa, che lo guardava soddisfatta di essere riuscita a svegliarlo. Si sporse leggermente per lasciarle un dolce bacio di buongiorno sulle labbra. -Mi spiace rovinare il momento, ma devi passare a prendere Logan tra quarantacinque minuti. Mormorò Alexa quando Carlos stava cercando di approfondire il bacio. Carlos emise una smorfia contrariata. -Si vanta tanto della sua moto e poi mi chiede sempre un passaggio. Si lamentó alzandosi dal letto, facendo sorridere Alexa che sapeva perfettamente che ció non dispiaceva al marito. -Vatti a vestire che intanto preparo la colazione. Lo avvertì lei dirigendosi verso l'uscita della camera da letto. -Come farei senza di te? Le chiese Carlos, prendendola per un polso e riportarla a sè per lasciarle un leggero bacio sulle labbra. Alexa sorrise scuotendo la testa mentre usciva dalla stanza. Carlos sbadiglió ancora assonnato e si diresse verso l'armadio per prendere dei vestiti puliti. Stava cercando una vecchia camicia che adorava tanto quando s'imbattè in una maglietta di un rosso e un giallo, leggermente sbiaditi, e grande una taglia in più di quella che portava. La prese e riconobbe l'enorme M gialla stampata sulla parte davanti, con il numero 4, del medesimo colore stampata sulle maniche: la maglietta da hockey che aveva sfilato alla costumista con la scusa che gli avrebbe dato una lavata lui stesso. Sorrise e decise di indossare quella sopra un paio di jeans accuratamente piegati nel fondo dell'armadio, per poi dirigersi verso il bagno. Alexa aveva appena finito di versare il latte nella tazza del marito, quando lo vide varcare la porta con la vecchia maglietta della squadra del Minnesota che usava sul set sorrise e si avvicinó per abbracciarlo. -Andrà tutto bene. Lo tranquillizzò, accarezzandogli i capelli mentre lui la strinse di più a sè. Ogni giorno che passava si sorprendeva sempre di più di Alexa e dell'amore che provava nei suoi confronti. Lei lo conosceva talmente bene da sapere i pensieri che gli giravano in testa da quando aveva ricevuto il messaggio dal suo manager, avvertendolo di una riunione con il cast che lo aveva accompagnato dai suoi vent'anni ai suoi ventiquattro, sapeva che era nervoso e teso e che non sapeva come comportarsi. Carlos le lasció un bacio sulla fronte per ringraziarla e insieme si sedettero a tavola per fare colazione in un silenzio piacevole. -Sicuro che non vuoi che venga? Gli richiese Alexa mentre caricavano la lavastoviglie. -Tranquilla, vai a trovare tua sorella. La tranquillizzò Carlos dolcemente, chiudendo il rubinetto dell'acqua. Tirò fuori il telefono e notò che fosse ora di andare. -Ci vediamo stasera. Rinfiló il telefono in tasca e salutó la moglie baciandole la testa per poi abbracciarla e lasciarle un'altro bacio sulla guancia, per poi mettere la giacca e uscire di casa.     Logan emise uno sbuffo frustrato: non riusciva a sistemare il suo amato ciuffo come voleva. Sentí bussare alla porta e la sua irritazione salì. -Logan devo usare il bagno! Si lamentó sua sorella Preasley. Lei era convinta che ci fosse spesso uno scambio di ruoli per via della vanità del fratello. Logan sbuffò una seconda volta. -Aspetta due minuti! Urló in risposta, facendo alzare gli occhi al cielo a Preasley che peró lasciò perdere, intuendo le preoccupazioni del fratello. Logan si guardó i capelli allo specchio, per poi metterli tutti in disordine: i ragazzi avevano visto i capelli in condizioni peggiori e lui si stava preoccupando per nulla. Si sentiva come i primi giorni di riprese della prima serie, quando l'unico che conosceva era Kendall e non riusciva a pronunciare il nome di Carlos, chiamandolo 'Carolos'; eppure doveva solo tornare a lavorare con i ragazzi. Alla fine si arrese e uscì dal bagno, lasciandolo libero per la sorella. Andó a sedersi sul divano mentre attendeva il suo amico Carlos, l'unico con cui usciva più spesso dalla fine della quarta stagione, in compagnia del telefono. Andó subito a vedere i messaggi, cosa che aveva fatto spesso nelle ultime due settimane, per leggere sempre l'unico messaggio. Da: Scott. Ho intenzione di riunire la mia band preferita:lunedì alle 10:00 in studio. Magari puntale. Non erano rimasti in contatto lui e Scott, quindi sorprese di ricevere quel messaggio da parte sua e non del suo manager. Tutto gli sembrava ancora impossibile e stentava  crederci, aveva paura che fosse solo un sogno e sarebbe finito presto e aveva paura. I ragazzi erano la cosa più bella che li fosse capitata nella sua vita. Il flusso di pensieri fu interrotto dalla vibrazione del suo telefono: Carlos lo aspettava sotto casa sua. -Preasley, io vado! Urlò prendendo le chiavi di casa. -Buona fortuna! Sentí in risposta mentre chiudeva la porta di casa. Ancora non capiva perché la sorella si ostinava a venirlo a trovare più di cinque volte alla settimana, non che la cosa gli dispiacesse, anzi lo preoccupava sapendo la mania dell'ordine di sua sorella e preoccupandosi di dove avrebbe messo le mani mentre sistemava. Le sue preoccupazioni si dissolsero appena vide la macchina dell'amico che lo aspettava proprio davanti il vialetto di casa sua e  si affrettó a raggiungerlo, accomodandosi sul sedile del passeggero. Sorrise appena vide la maglietta che indossava il più grande. -Ottima scelta. Disse indicando con un cenno la maglietta, mentre Carlos faceva partire la macchina. -Onestamente. Scherzò facendo retromarcia per poi immettersi sulla strada. -Speriamo che non ci sia traffico. Mormorò sfrecciando lungo la via dove viveva Logan. -James impazzirebbe. Commentó Logan facendo una smorfia divertita, ricordandosi delle imprecazioni che lanciava James, il ragazzo più educato tra i quattro che non perdeva mai il controllo della situazione, facendo ridacchiare anche Carlos. -Pronto al ritorno? Chiese Carlos dopo attimi di silenzio. -Pronto. Rispose Logan deciso. Non a caso avevano scelto il nome 'Big Time Rush': non era un caso se si stava presentando l'opportunità di riunire tutti quanti, quello era il loro momento e non poteva lasciarselo scappare in preda alla paura di cosa sarebbe accaduto dopo tanto tempo che non si vedevano più frequentemente. *  *  *  * Kendall respiró profondamente per poi sedersi su una sedia, con la testa tra le mani. Era disorientato, non sapeva che reazione avrebbe avuto da lí a poco, appena i suoi vecchi amici sarebbero entrati da quella porta che più la guardava più s'innervosiva. Stava per ricominciare tutto da capo, lo sapeva e aveva paura: erano ormai due anni che i ragazzi non passavo il loro tempo in studio a registrare le canzoni o a girare le riprese per il programma televisivo, si vedevano di rado per via delle diverse strade che avevano intrapreso. Portò lo sguardo verso la sala di registrazione, soffocando un sorriso: ricordava perfettamente il momento in cui, mentre registravano la canzone di Worldwide , Logan, che non riusciva a stare fermo un attimo mentre cantava,  inciampó sui lacci delle sue scarpe, aggrappandosi a Kendall, che si aggrappò a James creando un effetto catena cadendo uno sopra l'altro mentre Carlos se la rideva divertito. Ogni singolo momento  era impresso nella sua mente e non poteva negare che spesso andava a cercarsi i video delle loro canzoni o guardarsi gli episodi mentre cercava di trattenere a stento le lacrime. Era incredibile come i ragazzi, ormai suoi fratelli di viaggio e di avventura, avessero lasciato un segno indelebile sul suo cuore e gliene era grato. Una voce in lontananza, che non riuscì a riconoscere, distraè Kendall, avvertendolo dell'arrivo di qualcuno. Il biondo sospirò passandosi una mano tra i capelli ansioso: da lì a pochi minuti avrebbe li avrebbe rivisti. Seduto non ci riusciva a stare, le gambe si muovevano dal nervoso e non faceva altro che mordersi il labbro inferiore. -Kendall? Sentí chiamarsi da una voce femminile alle sue spalle, cosí si voltó e appena riconobbe il volto, sorrise. Malese, la vecchia amica che aveva lavorato con loro per tre anni sul set dei Big Time Rush nei panni di Lucy Stone, ricambió timidamente con un sorriso, portandosi alcuni capelli, ormai corti e del loro colore naturale, all'indietro togliendogli da davanti gli occhi. Kendall si alzó e andó ad abbracciarla, lasciando un attimo sorpresa la ragazza che  ricambio dopo qualche attimo. -Scott ha ricontattato anche te? Chiese sorpreso Kendall, sciogliendo l'abbraccio. Malese annuì. -Sembrerebbe che i Big Time Rush stiano per tornare. Disse allegra, indicando poi con un gesto della testa alle spalle del biondo. Kendall si giró seguendo il suo sguardo, ci mise qualche secondo per riconoscere James all'entrata principale che si guardava intorno disorientato, lui, dal canto suo, osservava nostalgico l'edificio dove registravano le loro canzoni o dove, spesso, passavano il tempo a scriverle finendo per scherzare. Appena riconobbe Malese si rilassó un attimo per entrare nel panico due secondi dopo, riconoscendo Kendall. Proprio come Kendall, aveva passato il viaggio in macchina con sua sorella a torturarsi le mani . Rimase fermo un attimo, indeciso su come salutare l amico che sembrava stesse cercando di prendere la stessa decisione,  sotto lo sguardo incoraggiante di Malese. James prese un profondo respiro, infiló la mano nella tasca della sua felpa, dove teneva il pettine, che usava il suo personaggio sul set e che lui aveva preso di nascosto come un piccolo ricordo, stringendolo a se e trovando un po' di sicurezza e sentendosi per qualche secondo come tanto tempo fa quando non si vergognava di niente in compagnia dei suoi migliori amici. Si diresse a passo svelto e nervoso verso il biondo e appena furono uno di fronte all'altro tutto il nervosismo che lo aveva torturato durante il viaggio svaní, facendolo sorridere inevitabilmente per le stupide preoccupazioni da cui si era lasciato assalire. Si conoscevano da troppo tempo per provare imbarazzo, James aveva visto, purtroppo, piú di quanto avrebbe dovuto vedere di Kendall, quando li cadde l'asciugamano, dopo essersi fatto una doccia, davanti a lui tanto da fargli venire gli incubi. James lasció la presa sul pettine e tiró fuori la mano dalla tasca per battere il cinque e per poi stringere amichevolmente la mano del biondo. -Ben trovato, fratello. Mormoró il biondo, ricambiando la stretta dell amico. James si voltò verso Malese, che stava sorridendo felice alla vista dei due ragazzi ricongiunti, ricambiando il sorriso stringendola a sè con un abbraccio. La ragazza rimase sorpresa ma poi ricambiò leggermente imbarazzata. Le preoccupazioni non avevano assalito solo i ragazzi, ma anche lei: l'ultima volta che lo aveva lasciato fu dopo il bacio con James e dopo non si sentirono più. Era letterelamemte corsa nel camerino per cambiarsi per la scena che avrebbero girato poco dopo, le uniche parole che si rivolsero furono quelle del copione e un semplice "Mi mancherai" al momento dei saluti. James non le piaceva e non le era mai piaciuto, lo sapeva ma era sempre imbarazzata con i ragazzi con cui recitava e doveva interpretare la parte dell'innamorata; con Kendall, dopo il famoso bacio nella terza stagione, non gli parlò per tre settimane tanto da fare venire i sensi di colpa al biondo, nonostante non avesse fatto nulla. Il problema erano lei e la sua timidezza che lei odiava più ogni altra cosa, quindi si sorprese che James non provasse nè rancore nè rabbia. -Magari la prossima volta non evitarmi. La schernì dolcemente il più alto, sciogliendo l'abbraccio. 'Le ultime parole famose' pensò Malese sorridendogli imbarazzata, sussurrando uno scusa. James si allontanó da lei e in quel momento nella sala fecero capolineo Carlos e Logan che discutevano animatamente su qualcosa. Appena videro Kendall e James si fermarono in mezzo alla sala, di fronte a loro lasciando il discorso in sospeso. Malese si sentiva decisamente di troppo ma sapeva che era l'unica che poteva rompere l'imbarazzo che si era creato tra i ragazzi. -Carlos, Logan! Esclamò con voce squillante andandogli in contro per salutarli con un abbraccio, per poi andarsene sentendosi decisamente di troppo, uscendo dalla sala. I ragazzi si guardarono e si sentivano decisamente ridicoli, non era la prima volta che si trovavano da soli, in passato passavano il loro tempo a scherzare, lavorare, cantare, scrivere canzoni, sfogarsi eppure si sentivano in imbarazzo. Kendall scrutó i volti di ognuno dei suoi amici, tutti uguali e sapendo che il suo era identico. Si somigliavano e non potè fare a meno di scoppiare in una sonora risata, rompendo il silenzio e trascinando i suoi migliori amici nella risata. Erano di nuovo tutti insieme e non potevano desiderare di meglio. Le risate vennero spezzate da diverse voci che ridevano e si avvicinavano verso l'entrata della sala. I ragazzi si voltarono, pronti a salutare i vecchi amici che li avevano accompagnata per diversi anni sul set. Katelyn fu la prima ad entrare, ridendo con Malese mentra Savannah e Kelly gesticolavano animatamente cercando di spiegare qualcosa. Dietro a loro c'era Erin che rideva con una mano davanti alla bocca mentre Ciara le circondava le spalle sorridente. Quest'ultime appena riconobbero i ragazzi gli andarono incontro abbracciandoli. Kendall strinse tra le braccia la piccola, ormai diciottene, Ciara coccolondola come una sorella. -Come va Ci-ci? Le chiese baciandole la testa con fare fraterno. -Tutto bene. Rispose semplicemente lei, stringendolo di più a sè. Da quando Kendall aveva iniziato il suo tour mondiale con gli Heffron Drive, non riuscì più a sentirlo per via dei fusi orari e gli mancava, tantissimo. Lo riteneva ormai un vero fratello più grande ed era più che felice di stringerlo a sé in quel momento. Katelyn e le due ragazze che interpretavano le Jennifer stavano salutando Carlos e James, mentre Erin era andata verso Logan che stava scherzando con Malese. Erin sorrise vedendo tutta la troupe riunita, si mancavano tutti; circondó con un braccio la spalla di Logan, alzandosi leggermente sulle punte essendo più bassa. -Ció vuol dire che la Lomille sta tornando. Lo salutó alzando un sopracciglio accompagnato con un sorriso furbo. -Ciao anche a te! La salutò ironico Logan, sopprimendo un sorriso. Erin alzó gli occhi al cielo, togliendo il braccio dalle spalle del ragazzo per mettersi di fronte a lui, affiancando Malese. -E ora chi lo spiegherà alla sua ragazza? Chiese scherzando Malese, prendendosi gioco di Logan che sorrise, facendo spuntare le fossette. -Tranquillizzala. S'intromise Erin. -Logan non potrebbe mai piacermi. Continuó, fingendo una smorfia disgustata. Logan scoppió a ridere in risposta, sapeva che Erin scherzava: si consideravano ormai parenti, si volevano troppo bene per avere una relazione e ad entrambi sarebbe sembrato troppo strano. -Non puoi negare di essere attratta da me. La prese in giro Logan, punzecchiando la ragazza mentre Malese se la rideva divertita. Anche il resto dei ragazzi si unirono alla discussione tra i due ragazzi, aprendo altri discorsi fino a che non si creó un silenzio. Non era né imbarazzante nè fastidioso. Si sentivano a loro agio, era un silenzio piacevole. -Ragazzi! Tuonó una voce alle loro spalle si voltarono e videro Stephen che sorrideva, in compagnia di Tanya, Challen, Arthur e Denyse che con una mano si portava indietro i capelli castani esausta,sicuramente per la corsa essendo sempre in ritardo. Non fecero in tempo a scambiarsi un saluto che Scott so fece largo tra i ragazzi, attirando la loro attenzione. -Suppongo che ormai avete capito perché siamo qui. Iniziò, dopo essersi schiarito la gola. -Sono mesi che ci lavoro sopra, non è una quinta serie, è un film. Terminò sorprendeno tutti. -Parla delle strade diverse che i ragazzi intraprendono. Iniziò a spiegare, indicando i ragazzi. -Di come ne soffrono gli amici, la mamma  e la sorella e come ne soffrono Gustavo e Kelly che si sono affezzionati a loro. Continuò indicando i rispettivi attori. -E come ne soffre Griffrin, non riuscendo più a guadagnare soldi. Scherzó Scott, facendo ridere i ragazzi. -Racconta di voi. Ci state? Chiese guardando speranzoso i ragazzi. Si era affezzionato a loro e faceva ció per riunirli e rivederli insieme come un tempo. Voleva riunire la famiglia, non solo i Big Time Rush. Nella stanza cadde un silenzio, non era nè imbarazzante nè fastidioso, era confortevole. -Ciò vuol dire che ... Disse James lasciando la frase a metà, mentre con un braccio circondava le spalle di Challen, che gli si era avvicinata furtivamente per salutarlo con un bacio in guancia, proprio come una madre fa con un figlio che non vede da tanto tempo. -Ci sará un nuovo inizio. Terminò Kendall al suo fianco,facendo annuire tutti quanti con un sorriso, tutti pronti ed entusiasti ad affrontare un nuovo viaggio insieme. Nota Autrice: Buonasera! Mi sono messa a scrivere questo capitolo in un momento di noia, immaginandomi cosa potrebbe accadere se ci fosse una possibile reunion tra i ragazzi, visto che da un po' gira questa voce. La storia si baserà su cosa accade dietro le quinte, mentre gireranno il 'film', cerco di basarmi su fatti veri come per esempio Carlos è sposato con Alexa, oppure a volte metto delle curiosità sul carattere dei ragazzi (lette su internet ovviamente), ma gran parte della storia è tutto frutto della mia malata fantasia (Don't worry, it's normal) Sono sicurissima di aver fatto degli errori e perdonatemi ma appena posso correggerò e nothing... Spero che sia di vostro gradimento, fatemi sapere che ne pensate accetto sia critiche positive che negative (che mi aiutano molto) e ora mi dileguo perché la sto facendo lunga. Al prossimo capitolo :)
   
 
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