Il protagonista di questa storia è ovviamente il nostro arciere preferito. All’inizio
seguirà la serie tv, anche se con qualche cambiamento come vedrete.
Più avanti, già dal prossimo capitolo, saranno presenti dei flashback
riguardanti la vita di Daryl.
Spero che l’inizio vi abbia incuriosito, aspetto i vostri pareri.
Se vi interessa leggere anche l'altra mia storia http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3134665&i=1 Ovviamente Bethyl, adoro
questa coppia! Colgo l'occasione per ringraziare PrincessPenelo e
Ninnola grazie per le recensioni!
Alla prossima, un bacione
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Capitolo 1: The Voice
You’re almost home!
Alexandria
Next Right
New Homes
Starting at $800K
Il cartello con le
indicazioni stradali è stata la prima cosa che ho visto. Siamo qui, ad
Alexandria, ormai da un po’. Ancora non mi sembra vero, alte lastre metalliche
proteggono la comunità, le case, villette che in vita mia ho visto solamente
alla tv, e gli abitanti, che vivono tranquilli la loro vita come se il mondo
non fosse andato a puttane, dove lavorano, fanno feste, passeggiano tranquilli
e portano a spasso il cane. Il cane! Cazzo, l’ultima volta che ne ho visto uno
l’ho mangiato!
Rick ha ragione, questa gente è fortunata, si è rintanata sotto questa campana
di vetro, ignorando o semplicemente dimenticando cosa in realtà c’è al di
fuori.
Mi fanno incazzare! Non hanno dovuto affrontare quello che abbiamo affrontato
noi, il Governatore, quei pazzi del Terminus, tutte quelle morti... Come
diavolo fanno a starsene tranquilli? A ignorare tutto? Davvero non li capisco.
Qualche giorno fa hanno organizzato una festa di benvenuto, un’occasione per
presentarci alla comunità e interagire con loro. Non ci sono andato, odio
queste cose, non le sopportavo quando il mondo era ancora Peace&Love,
figuriamoci ora. È come dice Aaron, mi sento un animale imprigionato, voglio
essere libero, e quindi penso proprio che accetterò la sua proposta, quella di
diventare l’altro reclutatore di Alexandria. Se la mia famiglia decide di
restare, voglio avere le chiavi di questa gabbia.
<< ho dato un’occhiata in giro, non c’è nessuno>> riferisco mentre mi avvicino. Abbiamo deciso di trovarci fuori dalle mura per parlare indisturbati e lontano da occhi indiscreti
<< Quindi che ne
pensate? >> chiede lo sceriffo
<< Entreremo quando non
c'è nessuno >> risponde la donna
<< Come facciamo? Di
notte è chiuso a chiave >>
<< Dalla finestra. C'è
solo un chiavistello, posso lasciarlo aperto >>
<< Un chiavistello?
>> chiede incredulo
<< Gia' >>
<< E se uno di quei
coglioni lo chiude? >> domando
<< Farò passare un paio
di giorni e lo lascerò aperto di nuovo >>
<< Dobbiamo farlo il
prima possibile. Per ora non ci controllano. Non si preoccupano di incontri
come questo >>
<< Potremmo anche non
aver bisogno delle armi >> ipotizza Glenn non molto convinto del piano
<< Ci serviranno in
ogni caso. Hanno un paio di bauli pieni di 9 millimetri automatiche, Ruger e
Kel-Tec. Buttate lì in un angolo. Non le usano. Non si accorgeranno mai che
sono sparite. >> risponde Carol
<< Però ora c'è
qualcuno che ne ha una >> faccio notare indicando il luogo dove Rick
aveva nascosto la sua pistola
<< D'accordo,
sentite... vogliamo che gli altri ci provino. Quindi ce lo teniamo per noi.
Soltanto noi quattro. Glenn non dovrai dire niente a Maggie, almeno per il
momento >>
<< D’accordo Rick
>> sussurra il ragazzo
Sento dei rumori, foglie
calpestate e rami spezzati. << Walkers!>> Quattro zombie escono da
bosco e ci attaccano, li uccidiamo senza problemi, ma appena cadono a terra,
altri ne escono e in pochi secondi ci ritroviamo accerchiati. Impugno la mia
balestra e inizio a colpirli, gli altri fanno lo stesso con pistole e coltelli.
Riusciamo a crearci un varco e ci separiamo. Continuo a caricare la balestra e
ha schioccare frecce, ne vedo uno alle spalle di Glenn, quest’’ultimo impegnato
ad affondare la lama nel cranio del morto, accorro in suo aiuto infilzando
nella testa dello zombie un coltello.
<< Daryl dietro di te!
>> mi avverte il ragazzo
Mi volto e lo vedo venirmi
incontro, riprendo la balestra e cerco di mirare alla testa, ma proprio mentre
sto per premere il grilletto qualcosa mi blocca, abbasso l’arma e osservo
l’essere davanti a me. È una ragazza, o meglio lo era, i jeans chiari e la
maglia nera con un teschio sono sporchi e rotti. Le braccia sono ricoperte di
sangue e terra, e sul collo spicca il morso. Sento il suono dei suoi denti che
battono in cerca di carne, alzo lo sguardo e la fisso negli occhi, spenti e
senza vita. Continua ad avvicinarsi, i capelli castani legati in un’alta coda
di cavallo, ondeggiano ad ogni suo passo. A un certo punto sento una voce
femminile chiamarmi ma non è Carol.
<< Ehy Daryl
>>
È un suono dolce, melodico,
nostalgico. Guardo lo zombie davanti a me, è sempre più vicino, ma nonostante
questo rimango fermo, immobile e continuo a fissarlo.
<< Daryl...
>>
Ancora quella voce
<< Daryl...
>>
Chi è che mi chiama?
<< Daryl...
>>
Dov’è?
<< DARYL!! >>
Sento un colpo di pistola e
subito dopo l’errante davanti a me cadere. Rimango ancora immobile, continuo a
fissare quel volto come alla ricerca di qualcosa anche se non so cosa.
<< Daryl, amico stai
bene? >> mi chiede Rick mettendomi una mano sulla spalla.
<< cosa? >>
<< Stai bene? Ti ha
morso? >>
<< Nono sto bene
>> rispondo rassicurandolo
<< Che cavolo è
successo? Hai rischiato di farti mordere! Che cosa stavi facendo? >> la
sua voce è preoccupata e arrabbiata allo stesso tempo
<< Stai bene Daryl?
Perché non l’hai ucciso? >>
<< Sto bene Carol
>>
<< Ma cosa ti ha
preso?! >>
<< Sicuro di stare
bene? >>
<< Sì Glenn, sto bene!
Torniamo dentro >>
Mi incammino verso il
cancello anche percepisco lo sguardo degli altri addosso.
Rick mi raggiunge e mi guarda
<< Sei sicuro di stare
bene?>>
<< Sì Rick, non ti
preoccupare… non so cos’è successo ok? Perciò non me lo domandare >>
<< D’accordo, ma se hai
bisogno di parlare, io ci sono… sei mio fratello >>
<< Lo so >>