Kira dovrebbe darsi un qualche tipo di contegno mentre si struscia contro di lei in quel modo. Malia sente caldo, troppo caldo, ma allo stesso tempo vuole solo che l’altra si avvicini sempre di più, che non ci sia nulla a dividerle se non l’aria.

Niente vestiti o  intimo. Malia è  pronta ad strappare via quello stupido reggiseno che s’intravede dalla maglia trasparente che indossa per poterla toccare un po’ di più e vederla in tutto il suo splendore.

Non è poi una così grande realizzazione il fatto che le piacciano le ragazze. Lo sanno tutti a scuola e nessuno le ha mai fatto problemi.
Ma a Kira non l’ha detto perché si sono conosciute solo tre settimane fa e vuole essere onesta prima di allungare le mani e tracciare percorsi immaginari sotto i suoi vestiti.

Malia lo vuole così tanto che potrebbe fare qualcosa di stupido da un momento all’altro.

Parlare, la prima cosa che devono fare adesso è parlare. Poi se potrà fare almeno una delle cose che sta immaginando allora ancora meglio, soprattutto se a permetterle di realizzare quelle fantasie sarà Kira.

“Hey Malia, tutt’kay?”

“Mi piaci” lo dice come se avesse appena confessato un crimine.

Kira sbatte le palpebre due, tre, quattro volte prima di baciarla. Le mani di Malia corrono tra i capelli i suoi capelli e quando il bacio si trasforma in qualcosa di serio, le lingue si sfiorano.. la sveglia suona e Peter apre le tende.

“Bell’addormentata nel bosco è ora di alzarsi, il sole splende alto e ringhiarmi contro non ti aiuterà a non alzarti dal letto”

L’aria è tesa e Malia vorrebbe dire qualcosa che fare uscire suo padre dalla stanza per poter piangere un po’ in pace.

Peter le si siede accanto, carezzandogli i capelli tentando di sorridere. Non ci riesce un gran che e prova un po’ d’invidia verso Derek che sa come sia il viso di suo padre illuminato di serenità.

“Papà io..” prende un profondo respiro “ho sognato Kira, stanotte”

“E..?”

“E la sera prima ho sognato Lydia, poi quella prima ancora una ragazza che ho incontrato al pub quando sono uscita con Stiles e ho baciato Marise, la ragazza che mi da una mano a studiare fisica. Ho baciato anche Stiles ma lui mi ha allontanato due secondi dopo.”

“Oh” Peter prende un respiro profondo, Malia può giurare di aver sentito il suo odore cambiare “quindi è per questo che hai sbattuto la porta in faccia a Scott l’altro giorno ed è anche per questo che quando le ragazze sono qui tieni sempre gli occhi bassi e sembri un coyote bastonato?”

“Sì?” domanda anche se Peter vorrebbe una risposta.
Poi scoppiano a ridere perché la cosa è talmente esilarante, a quanto pare, che non possono fare altro.

“Pensavo t’avessero bocciato! Di queste cose possiamo parlare, okay? So che mamma non c’è più e tutto il resto ma sono comunque tuo padre e non devi avere paura di dirmi nulla” le abbozza una carezza sulla guancia prima di darle un bacio sulla fronte.

“Non sei arrabbiato?”

“Malia, per favore, non essere stupido. Ho visto bruciare la mia intera famiglia, perso tutti quelli che ho amato e tu sei l’unica cosa che mi sei rimasta. Non mi arrabbierei nemmeno se mi dicessi che t’hanno arrestato” sembra rifletterci un attimo “No, in quel caso saresti in punizione a vita ma  per me l’importante è che tu stia bene”

“Ti voglio bene” gli dice soltanto perché non sa davvero che aggiungere.

“Ti voglio bene anch’io ma questo non ti esula dall’andare a scuola, quindi alzati che la colazione è pronta” e va bene, suo padre non è un totale stronzo come pensava ma è tardi e lei deve ancora fare i compiti per Harris. Non gliela concederà la clemenza di lasciarla a casa, vero?


















Angolo autrice.
Ci si becca sabato con l'ultima che sarà anche la più lunga.
good day xx