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Autore: Hunter Winchester 33    15/10/2015    1 recensioni
La verità è che Dean avrebbe aiutato Cas, anche contro degli esseri così potenti come i Leviatani.
Dalla storia: Di noi rimase solo un rimpianto di ciò che poteva essere, ma non sarebbe mai stato.
In quella foresta mi sentivo tremendamente solo, Castiel si era appena messo nella lista degli eroi non ricordati, coloro che si erano sacrificati per un qualcosa senza ricevere alcuna gloria.
La sua anima giusta sarebbe rimasta in me e i suoi occhi color del cielo sarebbero rimasti nei miei. Per sempre.
Destiel
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione, Settima stagione
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Evil Black-Castiel/Dean

 

Era una calda mattina di Luglio quando mi trovavo con Sam in quella scura foresta costeggiata da fitti alberi.

Sarei riuscito a fermarlo, non potevo lasciare che accadesse l'irreparabile.

Ricordavo ancora le sue parole quando lo avevo pregato di non farlo; volevo che si aggrappasse a quell'ultimo spiraglio di luce che brillava in lui e poi...non ero pronto a rinunciare al mio amore.

Mi ero innamorato di ogni singola parte di lui, era il mio confidente, lui era il mio tutto; lo amavo e per me lui era davvero importante.

Io e Sam arrivammo giusto in tempo per vedere il suo corpo pieno zeppo di anime malvagie che tentavano di liberarsi dalla loro costrizione, il cuore mi si strinse, doveva esserci una soluzione.

Lui si voltò a guardarmi prima di compiere l'atto finale, notai nel suo viso un velo di tristezza e pentimento;

-Cas, non farlo! Non lasciarmi.- gli dissi straziato dalle lacrime.

-Dean non posso, ho liberato io i Leviatani dal Purgatorio e loro devono morire con me.- mi disse avanzando nel fiume.

-Cas, no...non puoi!- lo pregai fino all'ultimo.

Lui mi guardò un'ultima volta, come per salutarmi e mi sorrise, nonostante piangesse.

Non ebbi il tempo di salutarlo che scomparve nel fiume nero corvino.

Di lui rimase solo il suo trench.

L'ultima traccia del suo sacrificio, della sua penitenza; lo presi riponendolo con cura tra le mie braccia e lo strinsi forte a me annusando il suo odore, quello che mi aveva catturato dal primo momento.

Tra noi non c'era stato neanche un atto che suggellasse il nostro amore, io lo amavo, lui mi amava ma entrambi avevamo paura.

Di noi rimase solo un rimpianto di ciò che poteva essere, ma non sarebbe mai stato.

In quella foresta mi sentivo tremendamente solo, Castiel si era appena messo nella lista degli eroi non ricordati, coloro che si erano sacrificati per un qualcosa senza ricevere alcuna gloria.

La sua anima giusta sarebbe rimasta in me e i suoi occhi color del cielo sarebbero rimasti nei miei. Per sempre.

-Ti amo, angelo mio.- dissi con il cuore a pezzi e gli occhi rigonfi di lacrime, tenendo tra le mani il suo trench.
Io l'avrei ricordato.

   
 
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