Un forte
vento si alzò intorno a loro.
La sensazione di un lieve peso sul petto lo pervase improvvisamente.
Abbassò istintivamente lo sguardo e notò che una
mano era appoggiata proprio all'altezza del suo sterno. Ma fu solo quando allargò la visuale
che si accorse che
un individuo sconosciuto era entrato nel suo campo visivo, e non solo
stava
toccando il suo petto, ma lo stesso stava facendo con il pazzoide della
cassaforte. In pratica... si era messo in mezzo per dividerli..?
Il losco figuro si girò e gli fece un occhiolino
sorridendo, mentre i lacci
di una fascia che gli avvolgeva la fronte si libravano nel vento che
lui stesso
aveva creato.
Un'espressione interrogativa si dipinse sul volto di Syu.
Eh...?
"...non mi sembra il caso di distruggere mezza
città per qualche
scaramuccia da nulla!" disse rimanendo a bloccarli ancora per qualche
minuto.
Dopo aver flirtato (si fa per dire) con il nostro sfigatissimo
protagonista, si
voltò anche verso il pazzoide, ammiccando.
Ma l'altro, in tutta risposta, lo fissò digrignando i denti.
"Uh tu non devi essere un tipo molto alla mano... sei uno con cui
è meglio…
non fare i conti!!" disse alzando le sopracciglia indicando la
cassaforte.
E si mise a ridere da solo.
Syu spalancò gli occhi e un tic nervoso gli comparve,
insieme ad un sorriso
disagiante, a lato della bocca.
Questo voleva decisamente farsi ammazzare. Altro che botta di culo, qui
ci
sarebbe voluto un esorcista...
Il tizio con la cassaforte inspirò così forte da
fargli venire i brividi. O
forse era ancora il vento... in ogni caso non era una sensazione
piacevole, e
non prometteva nulla di buono.
Quello
infatti, un secondo dopo, stava già per spiattellare la
nuova comparsa con un
ghigno e un colpo secco di cassaforte.
"E..ehi spostati è pericolos..!!!" gridò Syu.
"Eh...?" rispose l'altro interrompendo la sua risata sul più
bello.
SBAM..!!!
Era stato schiacciato. Sicuro. Non c'era modo che il novellino potesse
essere
sopravvissuto ad un colpo del genere.
Syu chiuse istintivamente gli occhi per evitare di vedere quello che
doveva
essere uno spettacolo raccapricciante. Se l'era un po' andata a cercare
eh...
però cavol...
"Cu cu!!"
Si voltò.
Il giovane con la fascia si trovata ora dietro di loro, su una piccola
altura
che dava sulla città, vicino ad un vecchio albero con la
chioma ad ombrello.
"Ci è mancato poco eh..?" urlò sorridendo di
nuovo, neanche dovesse
impressionare qualche bella ragazza.
Il nostro protagonista malcapitato non fece in tempo a raccogliere la
sua
mascella da terra per lo stupore, che...
"C'è una bella vista
lassù, che ne
dici di venire con me?"
....si
sentì sussurrare nell'orecchio, mentre due mani gli si
appoggiavano sulle
spalle.
Un secondo
dopo era vicino al vecchio albero sull'altura.
Un altro soffio di vento gli scompigliò i capelli, mentre si
ritrovò a fissare
tutto dall'alto della collina.
In un battito di ciglia si era ritrovato in un posto diverso, mentre il
ragazzo
con la fascia alla fronte ora era laggiù che lo salutava e
gli faceva segno di
"ok" con la mano.
Non sapeva cosa dire.
Io sì… ma, visto che non voglio fare spoiler,
andiamo per ordine miei cari
compagni!
Continuò ad osservare per qualche secondo lo strano latin
lover, notando ora
dei particolari che prima gli erano sfuggiti: aveva i capelli
arancioni, tirati
su in modo strano, probabilmente con gel o colla di pesce, che gli
davano un
effetto a "gravità invertita". Indossava una canottiera
bianca, che
pareva una di quelle che si portano normalmente attillate, per mettere
in
evidenza i propri muscoli, ma che a lui cadeva particolarmente larga.
Non che
non fosse muscoloso... ma per riempire una canotta come quella ce ne
sarebbero
voluti almeno il triplo!
Portava poi un costume da bagno a pantaloncini, di quelli che andavano
di moda
nei primi anni duemila... e noi lo sappiamo bene.
Questi ultimi erano poi avvolti ai fianchi da una grossa... coperta?
Poncho?
Non saprei come definirlo... uno strano involucro
voluminoso dai motivi incomprensibili ed i colori accesi.
Tra le gambe, invece, gli spuntava una verde coda...
No aspetta.
Alzando a poco a poco lo sguardo si accorse che la coda non era sua in realtà... ma di un
grosso
coccodrillo gonfiabile che portava sulla schiena, come uno zaino,
infilato in
uno di quei portantini per neonati che si tengono al petto.
"M..ma cosa..?" gli ritornò momentaneamente il
tic.
Perchè quel tizio si portava in spalla un enorme coccodrillo
gonfiabile? Stava
forse andando in spiaggia o simile...?
Scrutò il paesaggio, girando su sè stesso. Era completamente circondato da MONTAGNE.
"E sbrigati scansafatiche!!! Non abbiamo tempo da perdere ed io mi
sento
nudo e violato...!!!" disse una voce maschile vagamente effemminata.
"Lo so, lo so un attimo di pazienza!!!!" gridò il nuovo
arrivato in
risposta.
Ma l'altra voce...
Scosse la testa. Poteva anche essere schizofrenico ed essersela fatta
da solo,
non era il caso di preoccuparsene. Già troppe informazioni
fuori dal mondo
stavano affollando il suo povero cervello, meglio non surriscaldarsi.
"Ora tocca a te..!!"
In un nanosecondo il giovane con il finto alligatore aveva
afferrato il
tizio della cassaforte sotto le ascelle, e se lo stava trascinando con
sè.
Apparentemente.
Subito dopo che il ragazzo si era messo a correre sul posto, i due si
erano
ritrovati dentro una buca, entrambi con un mucchietto di terra sulla
testa, e
un'espressione di disapprovazione dipinta sul viso.
Si fissarono.
"Quella dannata cassaforte.... se fossi stato ancora ai miei tempi
d'oro
l'avrei sollevata senza probl..!!!" una gomitata allo stomaco
interruppe il flashback del povero mal capitato.
"Cofff..!! E..ehi!! Torna qui..!!"
Gridò al pazzoide che stava uscendo dalla fossa.
"HAI SBAGLIATO GIORNATA PER ROMPERMI I COGLIONI, SPEEDY GONZALES."
"Che??" disse l'altro mentre veniva lentamente sollevato fuori da
quella buca, fluttuando in aria come se non pesasse nulla.
"Ah allora è così!!! Ecco come fai..! La tua antitesi è il controllo della
gravità, vecchia volp..!!"
Ma, mentre con una mano lo stava sollevando da terra, lo psicopatico
dal caps
lock perenne mosse l'altra a destra e a sinistra, come per scacciare
una mosca.
In quel momento, come se un tornado lo avesse investito, il giovane fu
scaraventato lontano.
Riuscì però ad ammortizzare con i piedi la
caduta, affondandoli per terra più
che poté.
"Ahi ahi ahi qualcuno qui ha mollato la cassaforte..."
Ed un secondo dopo i due si ritrovarono sull'altura a fianco a Syu, che
era
caduto a terra preso dallo spavento, e ora li stava indicando
tremolante.
"T..tu... V..voi..." balbettò.
Ok ok... secondo quello che aveva visto... uno controllava a suo
piacimento gli
oggetti, alzandoli e abbassandoli come se non pesassero nulla... e
l'altro...
l'altro...
"Sono veloce, vero..?" gli disse sorridendo con aria da figo.
" VUOI FINIRE DI TIRARTELA??" sbottò improvvisamente una
voce dal
nulla.
Di nuovo quella voce sospetta...? O meglio..
EFFEMINATA e sospetta..?
"Sì sì dammi un sec..."
Ma un pugno dritto in faccia lo interruppe a metà frase.
Il pazzo della cassaforte lo aveva atterrato più forte che
potette,
sottolineando lo sforzo col suo respiro affannoso.
"....FASTIDIOSO." concluse con sguardo disgustato mentre si
risistemava la camicia e i capelli color del vino. Un rosso tanto
intenso
quanto le sue espressioni minacciose, ed entrambi difficili da
dimenticare. Si
rigirò al gomito le maniche, tirò
indietro le bretelle e si avvicinò
al ragazzo, che ora stava a terra, sdraiato sopra il suo coccodrillo
gonfiabile, a pancia in su come un bacarozzo a zampe all'aria.
Gli schiacciò il petto appoggiandoci sopra, con ben poca
delicatezza, uno dei
suoi piedi nascosti nelle scarpe nere tirate a lucido.
Fece un tiro dal bocchino della sua sigaretta e lo soffiò in
faccia al mal
capitato.
"..."
Aprì la bocca per aggiungere dell'altro, ma non disse nulla.
Si girò dalla
parte opposta e se ne andò silenziosamente. A recuperare la
propria cassaforte,
probabilmente.
"A..aspetta..!!"
"SPARISCI." concluse l'altro senza nemmeno girarsi.
Il ragazzo, ancora sdraiato a terra sospirò.
Syu, che finora aveva osservato tutto senza intervenire, si chiese se
dovesse
dare una mano al poveretto, o se fosse meglio non fidarsi. In effetti
sembrava
decisamente malconcio... forse era il caso...
"Aaaaaaah si sta così comodi qui!" fece l'altro ciondolando
a destra
e a sinistra per posizionarsi meglio sul suo coccodrillo.
"MA-CHE-STAI-FACENDO-LEVATI..!!!!!!!!!!!!!!"
La voce.
Il pel di carota fece
roteare gli occhi
e si alzò.
"E' stato bello finché è durato..."
"FIN TROPPO DIREI."
"Ho capito, ho capito alligatore
dei miei stivali... Con quella voce da donnetta che ti ritrovi poi,
pensi pure
di essere credibile..." si fece passare una mano tra i capelli,
risistemandosi
la fascia, per poi punzecchiare pensieroso il suo pizzetto arancione.
"Questo verrà detratto dalla tua paga bipede..."
"Mamamama..!!" balbettò l'altro.
"E non solo..!! Guarda come mi hai ridotto atterrando su me! Stasera
voglio che mi lavi e mi scrosti tutto.
Magari anche un massaggino alle zampe non ci starebbe
male..."
rispose il coccodrillo addolcendo il tono.
"SCORDATEL..!!!"
"BASTAAAAA..!!!!!!!"
Una terza voce si alzò sopra le altre due.
Si era decisamente stancato di non capire più nulla della
situazione, e
l'aggiunta di sempre nuovi inquietanti particolari, lo stava facendo
impazzire.
Pure il coccodrillo gonfiabile parlante?? Ma stiamo scherzando???
"Oh scusami piccolo... di certo non starai capendo un tubo..."
"ESATTO. E vi pregherei di spiegarmi SUBITO cosa sta succedendo qui,
prima
che io mi butti giù da questa collina per disperazione!!!"
Il ragazzo dai capelli arancioni ridacchiò e lo
scrutò per un attimo, fino a
che il suo guardo non si pose sulla sua mano sinistra.
"Ahahah... avevi ragione, vecchio..." disse al rettile
"...è
un umano."
"Io non sbaglio MAI."
I due si avvicinarono al povero esasperato.
"Piacere, straniero. Io sono Erai... e da oggi sarò la tua
guida nel mondo
di Antithesis"
"....E NON MI HAI NEANCHE PRESENTATO, IMBECILLE..!!!" gli gridò l'alligatore nell'orecchio.