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Autore: Anne Elliot    15/10/2015    4 recensioni
Si sedette dove sapeva che lei l'avrebbe visto non appena aperto l'uscio.
La sua risata riecheggio nuovamente ma questa volta fu seguita da una più bassa e quasi gutturale.
Chi è? Chi c’è con lei?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Molly Hooper, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Firsts
Firsts


Quel suono lontano riecheggiò nella sua mente fino ad insinuarsi nei suoi sogni e costringerlo al risveglio.
Socchiuse leggermente le palpebre e drizzò il collo in direzione di quella risata familiare ma lontana.

Sta tornando....

Si stiracchio leggermente prima di alzarsi. Con sguardo indagatore analizzo l'appartamento avvolto nel buio per poi avvicinarsi con passi lenti e cadenzati alla porta d’ingresso.
E' tardi? Come mai ha fatto così tardi?
Si sedette dove sapeva che lei l'avrebbe visto non appena aperto l'uscio.
La sua risata riecheggio nuovamente ma questa volta fu seguita da una più bassa e quasi gutturale.

Chi è? Chi c’è con lei?

Sbarrò gli occhi e prestò maggiore attenzione ai suoni provenienti da dietro la porta.
Percepì i tacchi bassi di lei ticchettare sulle travi consumate del pianerottolo e dei passi più pesanti a fare loro da eco. La sentì sussurrare di far silenzio e la risata malamente trattenuta dell’uomo, perché di un uomo si trattava, che la coinvolgeva nuovamente.
Si mosse nervosamente sul posto quando percepì il tintinnio delle chiavi.
La luce proveniente dalla porta socchiusa lo costrinse a stringere gli occhi per farli abituare a quel drastico cambiamento cromatico.

Non oserà farlo entrare, voglio sperare!

Molly, la schiena poggiata al legno chiaro della porta, aveva ancora un dito sopra le labbra sorridenti ad intimare al suo accompagnatore di fare silenzio.
Lui era lì, illuminato dalla luce calda che proveniva dal pianerottolo ma lei non gli prestava attenzione tutt’altro, lo ignorava completamente. Non riuscì a trattenersi dal guardare con astio quell’uomo che, con incredibile sfacciataggine, si appoggiava allo stipite con aria rilassata.
Seguì la mano di lei allungarsi fino alla cravatta dell’uomo e allentare lentamente il nodo e gli occhi profondi di quell’essere studiare prima il movimento delle dita di Molly e poi la sua espressione serena.
Non è da te.”
Quell’uomo sorrise seguendo le dita di lei che continuavano a sciogliere quello che poteva essere considerato un moderno cappio. Allungò le dita per prendere da quelle di lei la cravatta ormai resa una semplice striscia di stoffa nera.
Quando vide uno strano scambio di sguardi ed un pericoloso avvicinamento dei volti non poté trattenersi dall’inspirare profondamente per rilevare la sua presenza.
Molly si voltò di scatto verso di lui e gli sorrise con fare affettuoso.
Toby!”
Il gatto, ancora seduto impettito ma con la coda che si muoveva a scatti a rivelare il suo nervosismo, incatenò i suoi occhi grandi e seri in quelli dell’uomo che, per tutta risposta, voltò il suo sguardo divertito verso la donna.
Molly sorrise della reazione del suo coinquilino felino.
A quanto pare è una serata di prime volte.”
Sherlock alzò un sopracciglio con aria sarcastica.
Dubito sia la prima volta che il tuo gatto veda un uomo alla tua porta….”
La patologa fulminò l’uomo con uno sguardo prima di decidere di ignorare la sua accusa per nulla velata.
No ma è la prima volta che vede te alla mia porta e vale lo stesso anche per me…”
Toby decise di esibire il suo miagolio più stizzito quando vide l’uomo avvicinarsi nuovamente alla sua padrona sussurrando qualcosa sul non lasciarlo lì sulla porta.
Il consulente investigativo si fermò per poi rivolgere uno sguardo a dir poco astioso a quel gatto che sfrontatamente continuava a fissarlo con le orecchie indietro e i canini leggermente scoperti.
Molly scosse la testa sconsolata prima di poggiare i palmi sul petto dell’uomo e spingerlo leggermente lontano da sé.
Forza, vai. Lestrade si starà domandando dove tu sia finito.”
Sherlock annuì distrattamente, gli occhi ancora fissi in quelli di quell’ammasso di peli, prima di accennare un sorriso in direzione della patologa e voltarsi per riprendere a passo spedito la rampa di scale.
Tobby osservò la sua padrona chiudere la porta e rimanere imbambolata con un sorriso sulle labbra e gli occhi assenti. Miagolò nuovamente per attirare la sua attenzione.
Molly sbatté per un paio di volte le palpebre prima di voltarsi verso l’animale che aspettava una sua reazione con la coda a tamburellare sul parquet. La donna sorrise.
Forza, andiamo a letto”
Il gatto la seguì con passi rapidi per poi, con un balzo agile e leggero, salire sul loro letto ed acciambellarsi sul suo cuscino accanto a quello della sua padrona.
Avrebbe lottato con le unghie e con i denti per tenersi quel posto e quell’umano se ne sarebbe presto reso conto!






Note Autore:

Che posso dire?
Sono sparita? Si.
In maniera maleducata e scortese senza dare alcun tipo di risposta a messaggi e commenti? Si.
Sono una brutta persona? Assolutamente si.
Tutto ciò che posso dirvi è scusatemi e prometto che tornerò quanto prima a invadere EFP. Qualora lo vorrete vi spiegherò perché vi ho abbandonato per così tanto ma sappiate che, al di là di tutto, mi dispiace veramente e che so che avrei quanto meno dovuto rispondervi. Sono stata veramente scorretta e maleducata.
Per quanto riguarda questa storia, mi è uscita un po’ per sbaglio e per caso dopo aver visto il disegno di Pascal Campion che, ovviamente, si chiama “Firsts”. Spero si capisca chi parla, di volta in volta, e che non vi abbia sconvolto troppo con questa storia decisamente differente dal mio “standard”.
A presto,
Anne

  
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