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Autore: AdharaSlyth    16/10/2015    2 recensioni
"Bellamy non poteva fare a meno di pensare che avrebbe dovuto parlare con Clarke molto prima, che avrebbe dovuto chiuderla da qualche parte e obbligarla ad ascoltarlo.
Ma c’era sempre stato qualcosa in ballo, e così ogni occasione di dirle la verità era lentamente scivolata via diventando un ricordo..."
#Bellarke
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOte: Mi sono un pochino fissata con le song-fic ultimamente, e non so nemmeno bene perché! 

Forse è il fatto che il finale della stagione 2, “Blood must have blood: part 2” mi ha letteralmente sconvolta, forse è il fatto che di canzoni sull’abbandono ne sono state scritte A PALATE!
Semplicemente non riesco ad ascoltare canzoni come questa senza pensare “Bellamy!!!” e osservare la mia fangirl interiore che scoppia in un pianto irrefrenabile e si dispera! (Sono pazza, ma credo che voi già lo sapeste!)

Chiunque di voi sia come me un telefilm dipendente sa che questa canzone è la canzone di chiusura dell’ episodio 01x09 di The Vampire Diaries, e devo ammettere che ha sempre suscitato in me emozioni gigantesche!

Spero che faccia lo stesso anche con voi! 

Love ya!

AdharaSlyth

 

 

 

 

 

 

 

Come Back When You Can!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I've been led on 

To think that we've been 

Trying for too long. 

Every time we drift 

We're forcing what is wrong. 

At last that voice is gone. 

 

 

 

Bellamy non poteva fare a meno di pensare che avrebbe dovuto parlare con Clarke molto prima, che avrebbe dovuto chiuderla da qualche parte e obbligarla ad ascoltarlo.

Ma c’era sempre stato qualcosa in ballo, qualche missione da portare a termine, qualche compagno da salvare, e così ogni occasione di dirle la verità era lentamente scivolata via diventando un ricordo, un desiderio.

E la voce di Clarke, che aveva imparato a riconoscere nel buio, e tra le urla della battaglia, cominciava ad apparire troppo annebbiata nella sua memoria.

 

 

Please take your time 

But you've got to know that 

I am taking sight. 

Oh, you look good 

with your patient face and wandering eye 

Don't hold this war inside. 

 

 

Le aveva permesso di andare via, di prendersi il tempo che le serviva per scacciare quell’ombra che oscurava i suoi occhi azzurri.
L’aveva ammirata rassicurare i sopravvissuti, con la su schiena dritta, il mento alto e l’aria fiera mentre tornavano dalla Montagna.
Ma solo lui l’aveva vista squarciata dalla lotta che le si agitava dentro.

E non riusciva a credere di non essere riuscito, nemmeno in quel frangente, di essere stato abbastanza forte da convincerla a dividere quel dolore con lui.

 

 

Come back when you can. 

Let go, you'll understand. 

You've done nothing at all to make me love you less. 

So come back when you can. 

 

 

 

 

Ogni giorno Bellamy si sedeva in cima ad una piccola collina appena fuori dai confini del campo e aspettava.

Che Clarke tornasse, che Clarke capisse, che Clarke si rendesse conto che lui non l’avrebbe mai giudicata per quello che era successo quel giorno nella montagna, che nessuna azione di Clarke avrebbe mai potuto cambiare quello che lo legava a lei.

Qualunque cosa fosse, quel legame sarebbe sempre stato lì, a tenerlo sveglio la notte, con gli occhi incollati sul limitare del bosco in attesa del suo ritorno.

 

 

You left your home 

You're so far from 

Everything you know 

Your big dream is 

Crashing down and out your door. 

Wake up and dream once more. 

 

 

 

C’erano dei momenti in cui il ragazzo andava fuori di se, perché si sentiva come se fosse l’unico a cui importasse ritrovarla.
Come se fosse l’unico che non aveva nient’altro che lei .
Abby aveva il suo ruolo da cancelliere, Raven aveva Wick, Octavia aveva Lincoln, e Jasper e Monty si davano forza a vicenda.

A volte si svegliava urlando nella sua branda, dopo averla sognata sola, ferita, spaventata, lontano da tutti coloro che l’avevano amata. E dopo quegli incubi orribili in cui la sentiva chiamare il suo nome e implorarlo d raggiungerla, riprendere fiato era impossibile.

 

 

Come back when you can. 

Let go, you'll understand. 

You've done nothing at all to make me love you less. 

So come back when you can. 

 

Come back, I'll help you stand. 

Let go and hold my hand. 

If all you wanted was me, I'd give you nothing less. 

 

 

 

 

E alla fine lo aveva fatto.
Aveva preparato lo zaino e aveva mollato tutto e tutti.
Si era messo sulle sue tracce nella speranza che anche dopo tutti quei mesi fosse rimasto qualcosa che gli permettesse di raggiungerla.

Sarebbe tornato con Clarke,aveva detto ad Octavia salutandola, o non sarebbe tornato affatto.

E non c’era stato un solo momento in cui Bellamy aveva dubitato di se stesso, del fatto che l’avrebbe avuta di nuovo tra le braccia.

Ed aveva avuto ragione.

Era stata un mera questione di fortuna riuscire ad individuare, dopo 15 giorni di cammino, l’apertura di quella grotta umida scavata nella montagna.

Lei era lì, su un giaciglio improvvisato di paglia e foglie, raggomitolata su se stessa.

Le era corso vicino, lasciando cadere fragorosamente il fucile a terra.
Avvolta in un cencio logoro che doveva essere stata la sua giacca, Clarke tremava per la febbre.

“Bellamy…” aveva bisbigliato dalle labbra disidratate.

“Shh… non azzardarti a sprecare fiato, principessa!”

“Perdonami…”

“Sono qui adesso. Non c’è nulla da perdonare.” le disse stringendosela al petto “Non c’è nulla da perdonare. Sei a casa.” 

 

 

 

So come back when you can

 

 

 

 

 

   
 
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