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Autore: SSJD    16/10/2015    8 recensioni
Il piú grande incubo per il principe dei sayan...fino alla sua ribellione...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Freezer, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Vermi



Vermi.
Con il termine verme si indica comunemente un animale invertebrato, generalmente di piccole dimensioni e dal corpo allungato e molle, senza arti sviluppati.
Disgustosi vermi.
Uno in particolare.
La sua fisionomia non aveva nulla a che vedere con la descrizione dell'orribile animaletto, ma il suo modo di comportarsi e di trattare il prossimo si avvicinavano molto di più a quello dell'invertebrato che a quello del principe che millantava di essere.
Era decisamente un verme colui che, in sequenza: aveva ucciso il padre del principe dei sayan, distrutto il suo pianeta e sottomesso i rimanenti sayan al suo volere, schiavizzandoli e sfruttando la loro ben rinomata forza per i propri fini espansionistici.
Davvero un ottimo servizio mensa, sull'astronave del suddetto Verme. Non mancavano mai piatti ricchi di proteine striscianti, poco o per nulla cotte e che avevano il pessimo vizio di allontanarsi dal piatto, prima che l'affamato di turno potesse inforcarle.
Anche la compagnia era ottima, in mensa e, piú in generale, sull'intera astronave aracnoiforme.
Ginew, che era viscido come un verme, Jeeth ne aveva il colore, Guldo invece aveva il loro stesso sguardo mentre Recoome aveva addosso quell'odore di terra marcia tipico degli esserini striscianti.
Un vero schifo.
La mensa era così disgustosa che Vegeta, con Napa, non ci andava proprio mai.
Preferiva farsi affidare qualche bella missione di conquista o distruzione di qualche pianeta. In questo modo i due potevano scroccare un sano pasto, che veniva loro puntualmente offerto, nella vana speranza di avere qualche possibilità, per i malcapitati abitanti, di salvarsi la pelle.
I vermi, come Freezer, lui, il Principe dei Sayan, decisamente li odiava.
Esseri striscianti che vivono sottoterra cibandosi di radici, foglie e scarti...
Scarti vegetali.
Ecco perché Vegeta odiava i vermi.
Avrebbe dovuto mangiarli in mensa, facendo assaggiare loro la paura che pervade il corpo di chiunque stia per essere inserito in una delle cavitá dentate piú fameliche dell'universo, ma il suo orgoglio glielo aveva sempre impedito.
E ora...
Ora loro avrebbero mangiato lui.
Vegeta, oramai, ne era certo.
'Che fine di merda'  pensò nel momento in cui si vide arrivare addosso, colpendolo in pieno petto, il colpo di Freezer.
Il principe cadde a terra con un tonfo che risvegliò all'istante le simpatiche creature sonnecchianti appena sotto la superficie del terreno namecciano.
Voltò la testa verso il suo ormai ex nemico sayan e, col poco fiato che gli rimaneva ancora in corpo e sputando rivoli di sangue scuro, prima lo informò che il loro pianeta non era stato distrutto da un meteorite, ma bensì dal Verme che ora attendeva con ansia di andare incontro al suo destino e secondo, ma non meno importante, che il suddetto Principe del Freddo, lo aveva fatto perché lui, dei sayan, aveva una fottutissima paura.
Era stato proprio quello il motivo per cui aveva sottomesso i rimanenti sayan al suo volere.
Per essere lui il dominatore e non il dominato.
Per essere lui il verme mangiante e non il mangiato, come alla sua mensa.
"Kaaroth, Freezer ci ha ridotto in schiavitù perché sapeva che per lui non ci sarebbe stato scampo, se qualcuno di noi si fosse trasformato in Super Sayan..." proseguì il principe al limite delle sue forze, mentre amarissime lacrime iniziarono a scendere copiose, da occhi che ne avevano da sempre ignorato la presenza.
"Ti supplico, Kaaroth, vendicami. Tu sei un Sayan!" riuscì a dire il principe prima di voltare completamente il capo alla sua destra, chiudere gli occhi e andarsi a godere lo scontro tra Goku e Freezer sullo schermo gigante presente in una delle bettole infernali, con la simpatica compagnia di Zarbon e Dodoria, che lo aspettavano con ansia.
Il suo corpo trafitto e inerme rimase lì, tra la polvere, le lacrime, il sangue e le parole non gettate al vento, ma raccolte dal sayan che, rispettoso del suo principe, decise di fare la cosa più irrispettosa che potesse, nei confronti di quel corpo.
Con un raggio luminoso fuoriuscito dai suoi occhi color tenebra, scavò una buca e, raccogliendo dolcemente quel corpo di combattente, lo adagiò con grazia al suo interno.
Lo ricoprì di terra, riflettendo su come ora, nella sua mente, fosse tutto più chiaro e nitido.
Vegeta si comportava in quel modo perché era stato costretto ad umiliarsi, servendo il verme che era Freezer, non perché il suo (loro) pianeta fosse stato distrutto. Depositando l'ultima zolla di terra sulla mano guantata ancora sporca di sangue, Goku pensò solo che avrebbe fatto di tutto, per esaudire l'ultimo desiderio di Vegeta. Mai piú avrebbe potuto pensare che, di fatto, aveva appena finito di imbandire la cena per gli ignobili esserini striscianti.
I vermi, appunto.
 
Quando la sua anima fu richiamata a rioccupare quel corpo ancora avvolto nel tepore, fortunatamente i vermi non avevano ancora osato avvicinarsi.
Vegeta si ritrovò nel suo corpo.
Si chiese giusto quella decina di volte cosa fosse successo, dove si trovava e soprattutto, perché era ricoperto di terriccio umido e puzzolente?
Poi, disgustato dall'eventualità che lo strano solletichio che si stava facendo strada tra la sua pelle e la sua tuta forata in più punti, facendolo rabbrividire, fosse dovuto proprio all'inizio della cena degli abitanti del sottosuolo, scattò in piedi.
Scattò in piedi buttando all'aria tutta la terra che ricopriva il suo corpo e si guardò le mani.
Un attimo prima, giù, negli anfratti più cupi dell'inferno, stava per colpire Zarbon con un inutile Big Bang Attack, degno finale di una rissa scoppiata per la gestione del telecomando e ora, i suoi pugni si potevano ancora stringere, il suo cuore era tornato a battere in un petto intatto e il suo sangue scuro era tornato a scorrere nelle vene, donandogli un'assoluta sensazione di... vita.
Mentre apriva e chiudeva le dita, guardandosi ancora stupefatto i palmi insanguinati, sentì l'aura di Goku e del Verme, che ancora combattevano.
Si alzò in volo e si fiondò orgoglioso e con pura adrenalina che gli scorreva nelle vene, a vendicare se stesso, salvo poi scomparire proprio nel momento in cui il suo attacco stava per partire dalle sue mani.
Fine dei giochi, al Verme ci avrebbe pensato Kaaroth.

"E tu che intenzioni hai, bel fusto?" lo interrogò la terrestre pazza, coi capelli da pazza, dalla tinta da pazza con un irritante tono di voce, decisamente da pazza.
'Non starà dicendo a me... vero? Ma come parla? Bel fusto? Ma come si permette? Se si avvicina la disintegro' pensò lui mentre, ancora appoggiato con la schiena ad un albero terrestre, l'azzurrina sembrava ormai aver organizzato la sua futura vita.
"Sai? Gli alberghi costano cari qui e io non cucino per niente male!" lo stuzzicò lei, sperando che le abitudini culinarie del suo amico Goku, che lei aveva imparato a conoscere perfettamente, fossero comuni a tutti i sayan.
'Beh, di sicuro meglio della mensa di Freezer e di sicuro niente che cerchi di scapparti dal piatto...' pensò di nuovo mentre lo stomaco si faceva sentire, disonorando il suo orgoglio.
"Guarda che ti invito solo perché sono gentile e non per altro, visto che mi stai pure antipatico!" rincarò la dose facendogli un sorriso a trentadue denti.
"L'antipatia é reciproca e poi ... Sei anche bruttina."
Questo disse tra i denti.
'Ma grazie, per non aver lasciato il mio corpo in pasto ai vermi'
Avrebbe voluto dire.
 

Fine.







 
   
 
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