Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club
Ricorda la storia  |      
Autore: Mitsuki no Kaze    16/10/2015    4 recensioni
[RinAi - 2° prompt della RinAi Week 2015]
"Aiichirou fissava quelle pagine con occhi terrorizzati e lucidi dalle lacrime. L’inchiostro nero metteva ben in mostra parole piuttosto compromettenti in modo beffardo e vagamente accusatorio, tanto che il ragazzo dovette distogliere i suoi occhi azzurri da esse. [...] Era una confessione a tutti gli effetti. Quella busta conteneva una vera e propria lettera d’amore."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Momotarou Mikoshiba, Nitori Aiichirou, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'RinAi Week 2015'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Love letter


Aiichirou fissava quelle pagine con occhi terrorizzati e lucidi dalle lacrime. L’inchiostro nero metteva ben in mostra parole piuttosto compromettenti in modo beffardo e vagamente accusatorio, tanto che il ragazzo dovette distogliere i suoi occhi azzurri da esse.
Si lasciò ad andare ad un sospiro sconfortato, mentre apriva un cassetto della scrivania e prendeva una busta bianca, nella quale ripose i fogli dopo che li ebbe accuratamente piegati.
L’idea di mettere per iscritto i sentimenti che provava per Rin all’inizio sembrava una buona idea, un modo per sfogare tutto ciò che conservava dolorosamente nel suo petto e che ogni giorno era sempre più difficile da trattenere. Sperava che confidando alla carta e all’inchiostro ciò che provava, si sarebbe sentito più leggero, con un peso e tanti pensieri in meno.
Non era stato così. Affatto. Per nulla al mondo si era sentito meglio.
Scrivere, non aveva fatto altro che rendere ancora più reale ciò che sentiva nel proprio cuore. In più si era reso conto che quei fogli rappresentavano un problema ben più serio.
Era una confessione a tutti gli effetti. Quella busta conteneva una vera e propria lettera d’amore.
Mentre rimuginava su quei pensieri, la porta della camera si spalancò e Momotarou fece il suo ingresso.
- Ai-senpai! Guarda cosa ho trovato in giardino! E’ un cervo volante! La sua corazza è lucidissima, non vedi?-
Quando alzò lo sguardo, vide il suo senpai, praticamente arrampicato sulla scrivania, bianco in volto e con gli occhi sgranati.
- Oh, Ai-senpai! Ti ho spaventato? Non volevo!-
E si avvicinò, tenendo ancora in mano il retino con dentro l’insetto.
Aiichirou tentò di allontanarsi da quest’ultimo, continuando la sua scalata del tavolo.
- Momo-kun, va tutto bene! Solo non entrare così di così all’improvviso la prossima volta!- disse ancora tremando lievemente per lo spavento. – E metti la bestiolina in una teca, per favore.-
Il rosso annuì, mettendo su un broncio infantile dato che la sua preda non era stata apprezzata , ma si accorse di una cosa. Il compagno di stanza stringeva al petto una busta bianca, che per la paura del suo ingresso irruento aveva accartocciato tra le dita.
- Senpai, cos’è quella?-
- Quella… cosa?- domandò di rimando il ragazzo dai capelli argentei.
- La busta che hai in mano!-
Aiichirou abbassò lo sguardo e vide che stava stringendo la busta con la mano sinistra.
- Accidenti! Si è rovinata!- esclamò poggiandola sul tavolo e cominciando a stirarla con le mani.
Momotarou si occupò di mettere al sicuro il cervo volante, poi si avvicinò all’altro ragazzo.
- E’ una lettera d’amore per Rin-senpai?-
Aiichirou spiccò un balzo e per poco non finì addosso alla libreria.
Si voltò con innaturale lentezza verso il minore, gli occhi sempre più sgranati e il cuore che galoppava nella gabbia toracica.
- Come hai detto?-
Momotarou alzò le braccia ed intrecciò le dita delle mani dietro la nuca.
- Mi chiedevo se fosse una lettera per Rin-senpai.- ripeté.
Il più grande deglutì rumorosamente.
- Perché dovrei scrivergli una lettera?-
- Perché ti piace, no?-
Aiichirou si sentì morire, mentre gli occhi dorati di Momotarou lo squadravano da capo a piedi. Crollò esausto sulla sedia davanti la scrivania e fissò la busta stropicciata.
- E’ tanto evidente?-
Il rosso alzò le spalle.
- Io l’ho sempre dato per scontato.- si fermò pure lui ad osservare la lettera. – Quando gliela darai?-
Il ragazzo dai capelli argentati si irrigidì sulla sedia. Momo stava tentando di ucciderlo, era palese! Era un miracolo che ancora non avesse avuto un infarto.
- Non lo so, Momo.- rispose mestamente – Forse mai…-
Si alzò dalla sedia e si avviò verso la porta della camera.
- Vado a fare il bagno, adesso. Per favore Momo-kun, non dire a nessuno di questa cosa, ok?-
Il ragazzo annuì con un cenno della testa.
Non appena Aiichirou uscì dalla camera, la sua attenzione fu di nuovo attirata dalla lettera.
 
 
Il giorno dopo, Aiichirou si sedette alla propria scrivania per scrivere il suo diario. Aprì un cassetto e trovò la busta spiegazzata che conteneva la sua confessione d’amore. Rimase un attimo a fissarla, non ricordando di averla riposta lì, la sera precedente. Decise di non pensarci troppo, perciò prese il quaderno e cominciò a scrivere.
Momo sembrava essere alle prese con dei compiti complicati e quasi quasi pensò di dargli una mano, non appena avesse finito la sua pagina di diario.
Proprio quando aveva finito, qualcuno bussò alla porta della camera. Aiichirou guardò l’orologio, non avendo la benché minima idea di chi potesse essere a quell’ora.
- Avanti.- rispose puntando gli occhi sulla porta.
Rin fece capolino, salutando con un gesto delle mano.
- Yo.-
Lo sguardo di Aiichirou si illuminò nel vederlo.
- Rin-senpai!- esclamò. – Cosa ci fai qui? Hai bisogno di qualcosa?-
Il maggiore non rispose subito. Si rivolse prima a Momotarou.
- Momo, Sousuke voleva parlarti. Puoi raggiungerlo in camera nostra?-
Il rosso si mise sull’attenti e poi scappò fuori dalla camera, mentre Rin entrava e si chiudeva la porta alle spalle.
Aiichirou lo osservò fare il giro intorno a lui, fino a poggiarsi alla scrivania, alla sua destra.
- Sono venuto a parlarti di questa.- disse e poggiò sulla scrivania una busta bianca, tutta pieghe pieghe.
Il cuore del ragazzo dagli occhi azzurri perse un battito.
- Cos’è?- disse con tono vago, aprendo il cassetto della scrivania.
Non poteva essere quella busta. La lettera era al sicuro nel cassetto, l’aveva vista pochi minuti prima!
L’estrasse dal cassetto, nella maniera più discreta possibile, tendando di non farsi vedere nervoso.
- Ai, non fare il finto tonto. Riconosco la tua grafia!-
- Non è come credi…- disse tentando di salvare il salvabile.
- Perché non me lo hai detto subito? Invece di farmi trovare questa busta sulla scrivania?-
- Non ce l’ho messa io! Deve essere stato Momo! Ieri sera devo averla lasciato sul tavolo e lui l’ha presa!-
Lo sguardo che Rin gli rivolse era triste.
 - Avrei preferito saperlo da te.-
- Rin-senpai, mi dispiace! Ma dovevo dirti che ti amo e fare la figuraccia del secolo?!-
Aiichirou esplose, non ce la faceva più a tenere tutto quello dentro di sé.
- Ti amo dal mio primo anno! Ma tu non mi hai mai notato, perché prima c’era Nanase-san, ora c’è Sousuke-senpai e io non avrò mai una possibilità con te! Ora non mi vorrai più parlare, ne sono sicuro! Tutto per colpa di quella stupida lettera d’amore! Scusami Rin-senpai, puoi dimenticare tutto? Ora butto quella lettera, anzi la brucio!-
Rin lo fissava con gli occhi sgranati e la bocca schiusa.
- Eh?- disse solamente.
Ma il più piccolo aveva già preso la busta in mano e stava tirando fuori il contenuto con foga.
Peccato che…
… contenesse solo il suo ultimo compito d’inglese andato male.
Aiichirou sgranò gli occhi e li puntò prima sul foglio, poi su Rin, poi ancora sul foglio.
- No. No, no, no. Non è possibile!-
Si avventò contro la scrivania ed aprì la busta che aveva trovato nel cassetto. Conteneva la sua lettera d’amore.
Crollò seduto a terra, esausto.
Non sapeva come si sentiva. Se voleva piangere, urlare o sbattere violentemente la testa contro un muro, o una qualunque altra superficie a disposizione.
Si ritrovò a ridere, a ridere istericamente, mentre le lacrime scendevano e gli bagnavano le guance. Finì lungo disteso a terra, scosso dai singhiozzi. Sentì Rin spostarsi dalla scrivania e muovere qualche passo. Sicuramente stava per andarsene, pur di non assistere ancora un minuto in più a quello spettacolo pietoso.
Il senpai però si sedette a terra, vicino a lui, e gli carezzò una guancia umida di pianto.
- Vai via.- disse con un fil di voce.
Non voleva che lo vedesse in quello stato, perché essere compatito avrebbe solo fatto più male. Chiuse gli occhi e sentì solo Rin muoversi vicino a lui, ma non riuscì a capire cosa stesse facendo.
Solo il contatto di un paio di labbra calde sulle sue, salate di lacrime, glieli fece riaprire.                  
Rin lo stava baciando. Lo stava facendo davvero.
Altre lacrime bagnarono il suo viso e rotolarono giù per le tempie, perdendosi tra i suoi capelli.
- Ti amo anch’io.- disse Rin, una volta staccatosi dalle sue labbra. – L’ho capito da poco e mi dispiace che tu abbia sofferto per questo, fino ad ora.-
Aiichirou negò con il capo.
- Va bene, Rin-senpai. Davvero, non c’è bisogno che fingi solo perché ti faccio pena.-
Rin lo guardò torvo.
- Ehi, sono serio!- sbottò afferrandogli un polso e tirandolo su a sedere.
Il rossore che gli colorava il volto imbronciato, confermava che stesse dicendo la verità.
Aiichirou si sporse verso di lui, timidamente, venendo subito accolto tra le sue braccia.
- Ho fatto una figuraccia.- sussurrò.
- Sì, potevi fare una dichiarazione più elegante, effettivamente.- rispose Rin con un sorriso impertinente. – Piuttosto… posso leggere la famosa lettera d’amore?-
L’altro si irrigidì tra le sue braccia.
- Se proprio vuoi…-
- Sono curioso.- ammise l’altro. – Ma se non voi darmela, lo capisco.-
- No, va bene. Ma non farla leggere a nessuno!-
- Promesso!- esclamò poggiandogli un bacio su una guancia.
- Rin-senpa…-
- Solo Rin.- lo interruppe il maggiore.
- Rin… Perché hai fatto andare via Momo se era solo il mio compito d’inglese?- gli chiese alzando gli occhi sui suoi.
Lui batté un paio di volte le palpebre, come se tentasse di ricordare la risposta a quella domanda.
- Ah sì! Pensavo non fosse il caso di parlare delle tue insufficienze davanti ad altre persone. So quanto sei riservato.-
- Credo che anche Momo abbia pensato questo, quando ti ha dato il mio compito. Per questo era in una busta. E io non volevo che lo sapessi, per non deluderti.- ammise.
Rin rise.
- Credo che dobbiamo ringraziare il tuo brutto risultato alla verifica, allora.-
Si piegò sul suo volto e lo baciò sulla bocca, mentre Aiichirou cercava la sua mano, per intrecciarla con la propria.
 
EXTRA
Il cellulare di Momotarou vibrò sonoramente, accompagnato da versi di lontre che componevano la sua dubbia suoneria. Il rosso controllo il messaggio e scoppiò a ridere.
- Momo-kun, che succede?- chiese Ai dal suo letto.
Il più piccolo, sempre sghignazzando, si sporse da suo materasso porgendogli il telefono, la schermata aperta su un’e-mail di Sousuke.

Soucchi
8.30 pm
Rin sta piangendo come una ragazzina per la lettera di Ai. Vi invio una foto, dovete assolutamente vederlo.
Visualizza allegato.

Il ragazzo dai capelli argentanti aprì l’allegato con dita tremanti e una strana ansia nel petto.
Non appena l’immagine fu caricata nemmeno Aiichirou riuscì a trattenere una risata.
Rin era sul suo letto, circondato dalla coperta e teneva in una mano i fogli della lettera e nell’altra un fazzoletto di carta appallottolato e sicuramente utilizzato. Il senpai aveva gli occhi gonfi e lucidi, come se avesse pianto e si torturava il labbro inferiore con i denti. Tutt’intorno a lui vi erano fazzoletti disseminati per il letto, che facevano capolino tra le lenzuola e il cuscino.
Era un’immagine adorabile, che racchiudeva tutto l’animo sensibile di Rin, solitamente era gelosamente custodito dietro una corazza di sorrisi sfrontati e sguardi affilati.
Aiichirou riconsegnò il cellulare al compagno di stanza, che riprese a ridere non appena rivide la foto di Rin, mentre lui si accoccolava tra le coperte.
La testa di Momotarou si affacciò dal letto di sopra.
- Ai-senpai, direi che hai fatto colpo! Hai domato lo squalo!-
Il ragazzo rispose con un sorriso emozionato, non sapendo bene cosa dire. Momo si ritirò sul letto, cominciando a digitare furiosamente sulla tastiera del telefono, mentre Ai scivolava nel sonno, sperando che l’indomani potesse rifugiarsi ancora tra le braccia del suo squalo.

 
 
Note Autrice:  Sssalve! Nella settimana dal 28 settembre al 3 ottobre (credo-) c’è stata la RinAi Week, ma io ne sono stata allo scuro, e ne ho avuto notizia solo quando era finita :’D Sono comunque riuscita a recuperare i prompt (leggasi: me li ha fatti avere la mia migliore amica-) e sono partita subito in quarta con il primo che mi piaceva… “Love Letter” è il secondo prompt della Week, perché sul momento non avevo idee per il primo, ma da poco mi è venuta un’idea, perciò penso che lo recupererò. Forse farò una serie in cui raccoglierò tutte le fic, non una raccolta come ho fatto tempo fa con la SouAi Week, perché scriverò è pubblicherò a singhiozzo (?) Non aspettatevi aggiornamenti puntuali, perché è un periodo un po’ MEH e devo ancora capire come riorganizzare i miei tempi di scrittura, nonché le priorità (?) Probabilmente (ma non è affatto sicuro-) ne pubblicherò una per il compleanno di Ai, un’altra per quello di Rin e forse per San Valentino (?)
Detto ciò, spero che la storia vi sia piaciuta >_< Sono ormai abbonata a “I mille e uno modi di Nitori Aiichirou per  dichiararsi involontariamente e in modi disastrosi”, ma vbb- (?) E’ una fic scritta di getto, senza tante riflessioni sopra, diciamo anche che la storia si è delineata via via che scrivevo, non ho pianificato nulla- Prendetela nella sua semplicità e scusate la banalità :’D
Mi scuso anche per gli errori che potrebbero esserci >_< Ma spero che nel complesso la fic vi sia piaciuta e che vorrete lasciarmi un parere, o semplicemente aggiungerla in una delle liste <3
Grazie a tutti e un bacione <3
~ Mitsuki <3
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Free! - Iwatobi Swim Club / Vai alla pagina dell'autore: Mitsuki no Kaze