Kim Jongdae, ragazzo di 22 anni non troppo alto né troppo basso, al terzo anno di accademia delle belle arti.
Attualmente vive con il suo migliore amico nonché amico d’infanzia Byun Baekhyun in un appartamento completo di 2 stanze letto, cucina più sala da pranzo, 2 bagni e infine un salotto spazioso. Poco distante dal college, un vero e proprio colpo di fortuna considerato quanto pagano, ma è noto il debole del proprietario per i due studenti.
Attrezzato di tutti i comfort (la tv al plasma, la playstation e perfino la vasca da bagno), un appartamento del genere sarebbe una dimora perfetta se non fosse per l’abusivo stanziato nel loro salotto, più precisamente sulla poltrona di Jongdae.
“Park Chanyeol. Alza quel culo e parcheggialo a casa tua”  
Non è che Jongdae odi Chanyeol o che, solo che avere il gigante seduto in salotto (sulla sua poltrona) per 6 ore consecutive urlando giocando a call of duty 3 per morire miseramente, perché si, chanyeol fa schifo ai giochi di guerra, mentre studia lo urta notevolmente.
“Ma Dae! Sono quasi al livello finale”
“Chanyeol, sei morto un totale di 36 volte e hai finito solo 3 livelli su 20. Metti giù quel joystick e datti all’uncinetto.”
“Baeeeek !! Dae mi sta insultando!”
Proprio in quel momento entra Byun Baekhyun, 22 anni, capelli rosa confetto. Anche lui studente presso l’accademia di belle arti ma a differenza di Jongdae che segue una specialistica di disegno, è specializzato in sculture e ceramiche; citando testuali parole “Con delle mani così belle e affusolate  è normale che io debba fare lo scultore, priverei il mondo delle mie opere altrimenti”.
“Stai ancora cercando di superare il terzo livello?! Seriamente, avresti più successo a vendere dei centrotavola” il tutto sottolineato da un sorrisetto, lo stesso stampato in faccia a Jongdae.
Sono migliori amici per un motivo, dopotutto.
A queste parole Chanyeol si gira indignato verso la tv mormorando “si coalizzano sempre contro di me maledetti”, per continuare imperterrito con la sua missione.
Capendo che la cosa non sarebbe finita a breve Jongdae si prepara per andare al caffè all’angolo, anche oggi.
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel farsi cacciare da casa propria.
Sospirando raggruppa le sue cose e le mette nella borsa assicurandosi di aver preso le chiavi, il cellulare e il portafoglio.
“Vado da Minseok a studiare, qua non riesco a concentrarmi, ci vediamo stasera?” dice rivolgendosi a Baekhyun.
“Okay, mandami un messaggio se vuoi che ti prepari qualcosa per cena, ci vediamo dopo” risponde questo senza nemmeno alzare lo sguardo dai suoi libri, abituato ormai a tali situazioni e apparentemente non a disagio per il casino proveniente dal salotto.
“Si a dopo!”