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Autore: the_book_thief    17/10/2015    6 recensioni
“C’è un solo modo per spezzare la maledizione del sole e della luna.
Nella giornata più lunga dell’anno, quando il sole è alto nei cieli, Niklaus Mikaelson dovrà ricevere il bacio del vero amore sulle ceneri della prima donna che lo abbia mai amato”
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Dal prologo:
< Gli daremo qualunque cosa vorrà. > […]
< Non qualcosa.> La corresse Elijah assumendo un’espressione quasi dispiaciuta.
Le guance rosee dello sceriffo persero colore e, con voce balbettante chiese: < Chi? >
< Caroline Forbes, tua figlia. > Rispose una terza voce con tono di scherno appartenente ad un ragazzo appoggiato allo stipite della porta.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Elena Gilbert, Liz Forbes, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti | Coppie: Caroline/Tyler, Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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The Beauty and the Hybrid

 
 
 
PROLOGO
 
 
L’unica luce ancora accesa nel commissariato di Fell’s Chruch proveniva dalla lampada rossa poggiata sulla scrivania dello sceriffo. Il tempo, scandito dal regolare ticchettio della lancetta dei secondi, scorreva lento quella sera di fine Aprile.
 Le finestre dell’ufficio erano spalancate per il caldo, in lontananza si potevano sentire il bubolare di un gufo e il rombo di una macchina. I gomiti di Elizabeth Forbes erano appoggiati sul piano in legno, la testa fra le mani e gli occhi azzurri erano fissi su una fotografia che raffigurava due donne dal collo squarciato: la pelle, di un colorito pallido, faceva risaltare quello rosso vivido del sangue, gli occhi e la bocca erano spalancati e davano, ad entrambe le vittime, un’espressione di dolore misto al terrore.
Nella breve intervista rilasciata al giornale locale, aveva raccontato che si trattava di un’anomala aggressione animale e assicurava i cittadini di non preoccuparsi. Non le era mai capitato un caso di quel genere da quando era diventata sceriffo, ma sapeva di cosa si trattava, vampiri. Erano tornati in città.
 
Fece un respiro profondo e alzò gli occhi al cielo, quando li riabbassò, azione di pochi attimi, davanti a lei, un uomo vestito elegantemente, le sorrideva. Doveva avere più di vent’anni, il viso era perfettamente simmetrico, gli zigomi pronunciati, il naso dritto e le labbra sottili incurvate in un sorriso che contribuivano a dargli un’aria sofisticata ed elegante.
<< Buonasera, sceriffo! >> Disse porgendo una mano ad Elizabeth che la strinse con sospetto, mentre teneva l’altra mano poggiata sulla pistola nella cintura. << Sono qui per un accordo. >>
<< Un accordo? >> Chiese confusa, mentre il misterioso sconosciuto prendeva posto sulla sedia davanti alla scrivania mantenendo costantemente la stessa espressione che non lasciava trapelare alcuna emozione. Lo sceriffo non riusciva a capire se fosse divertito o annoiato, l’unico modo per descriverlo era… misterioso.
<< Io potrei fare in modo che, come dire, questi alquanto insoliti attacchi animali cessino. >> Disse in modo pragmatico scegliendo accuratamente le parole.
<< Vampiro… >> Sussurrò Elizabeth Forbes che, molto velocemente, si era alzata dalla sedia puntando la pistola a proiettili di legno contro lo sconosciuto e, senza battere ciglio, premette il grilletto e lo colpì al cuore.
Il “vampiro”, come lo aveva chiamato lei, fece una piccola smorfia nel vedere la camicia nuova sporcarsi di sangue, ma l’unica cosa che fece fu quella di estrarre il proiettile dal petto per poi pulirsi le mani macchiate di sangue in un fazzoletto di stoffa che fuorusciva dalla tasca della giacca. Sembrava quasi un’azione abituale.
<< Sei una donna arguta, Elizabeth Forbes! >> Disse lo sconosciuto continuando a guardare quel piccolo pezzo di legno appuntito accuratamente lavorato, mentre lo sceriffo sembrava paralizzata dal terrore. << Non pensavo che avresti potuto compiere una mossa talmente sciocca. Forse mi sarei dovuto presentare in modo da evitare questo tipo di spiacevoli situazioni. Mi chiamo Elijah Mikaelson, sono un originale! >>
Elizabeth Forbes aveva il respiro irregolare e riusciva quasi a sentire il battito del cuore. Senza pensarci troppo si precipitò verso la porta chiusa, dimenticandosi del fatto che i vampiri, originali compresi, erano estremamente veloci. Andò a sbattere contro il petto di Elijah che, con una mano le indicava la scrivania, mentre con l’altra le teneva, in una morsa stranamente gentile, il braccio.
<< Sono qui solo per parlare, Elizabeth. E ti consiglio di farlo, dato che tra le strade della tua città si aggira Stefan Salvatore, meglio conosciuto come Squartatore, scommetto che lo avrai già sentito nominare >>
Mikaelson, Originale, Stefan e Squartatore erano nomi che aveva già sentito, ma perlopiù li associava a leggende metropolitane inventate per essere raccontate attorno al fuco con la luce di una torcia che t’illumina il viso. A quella velata minaccia, lo sceriffo fece un respiro profondo e si avviò verso la scrivania seguita dall’originale.
 
<< Di cosa volevi parlare? >> la donna cercava di essere il più naturale possibile, nascondendo il terrore che si celava in lei, le mani erano serrate a pugno e il cuore le batteva forte nel petto.
<< Forse qualcuno ti avrà già parlato di Klaus, il mio adorabile fratello. Lui è la causa dei vostri problemi, è stato lui ad aizzarvi contro lo Squartatore e, insieme, vengono qui ogni notte a nutrirsi. Ovviamente ho cercato di far ragionare mio fratello dicendogli che questo non era il modo più convenzionale, ma… >> Elijah si soffermò un attimo scuotendo la testa. << Sa come sono i fratelli minori. Comunque ha acconsentito a lasciare in pace questa città, ma in cambio vuole… >>
<< Gli daremo qualunque cosa vorrà. >> Lo interruppe lo sceriffo assumendo un’espressione quasi sollevata per non dover più avere a che fare con questo problema. Niklaus Mikaelson aveva una fama che lo precedeva, voci di corridoio raccontano che in passato abbia sterminato interi villaggi ed era di sicuro il più spietato della sua famiglia di psicopatici << Soldi, opere, terre…  Qualsiasi cosa! >>
<< Non qualcosa! >> La corresse Elijah assumendo un’espressione quasi dispiaciuta. << Qualcuno >>
Le guance rosee dello sceriffo persero colore e, con voce balbettante chiese: << Chi? >>
<< Caroline Forbes, tua figlia. >> Rispose un’altra voce maschile divertita appartenente ad un ragazzo appoggiato allo stipite della porta.



 
 
*angolo pseudo scrittrice*
Come avrete già intuito questa sarà una fan fiction Klaroline, ma appariranno anche quasi tutti gli altri protagonisti principali. Spero che questo prologo vi abbia in qualche modo incuriosito e fatemi sapere come vi è sembrato.
Al prossimo capitolo,
Anna
P.S.
Sono alla disperata ricerca di una BETA
 
   
 
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