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Autore: jjk    18/10/2015    6 recensioni
Appena Andy aveva saputo di avere il weekend libero, aveva deciso di raggiungere Mika a Milano prima di tornare nella loro casa londinese, ben consapevole che il compagno aveva le audizioni di XFactor da girare in quei giorni.
Poco gli importava.
Qualche ora insieme era sempre meglio di niente, eppure Mika nemmeno durante le pause sembrava avere alcun motivo per abbandonare "la scena" e Andy non poteva fare altro che guardarlo fare il cretino al tavolo dei giudici con Fedez.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis, Fedez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Facciamo una pausa-
Queste parole erano come aria fresca per i 4 giudici di XFactor che da ore erano inchiodati a quella specie di scrivania. 
Andy li aveva osservato tutto il tempo da dietro le quinte. 
In teoria non sarebbe dovuto nemmeno essere in città in quei giorni, ma non aveva saputo resistere alla tentazione di fare un salto e raggiungere il compagno per il weekend.
Aveva passato così tante ore a guardarlo da lontano che adesso non riusciva più a contenere il desiderio di abbracciarlo, di baciarlo, soprattutto considerando i magheggi che aveva dovuto fare per essere lì.
Eppure Mika non sembrava avere alcuna fretta di abbandonare "la scena".
Andy appoggiò la schiena al muro e si passò le mani sul volto.
-Ehi, tutto ok?-
Per quanto fosse familiare la voce della persona che gli si era avvicinata non era quella che sperava di sentire.
-Eh? Oh, si. Va tutto benissimo-
-Quando sei arrivato? Non sapevo nemmeno fossi in Italia!-
Conosceva Skin da molti anni ormai, dato che lei e Mika avevano molti amici in comune e spesso si ritrovavano a partecipare alle stesse feste e, anche se Andy non era mai stato particolarmente espansivo in quei contesti, la cantante aveva cominciato a considerarlo un suo amico. 
Non che a lui dispiacesse ovviamente.
Skin era una tipa ok.
-Sono arrivato stamattina prestissimo e riparto all'alba-
-Mika sa che sei qui o gli vuoi fare una sorpresa?-
-No, lo sa. L'ho svegliato io stamattina-
La donna lo guardò leggermente perplessa.
-E allora perché non viene da te? -
Andy fece spallucce. 
Se lo stava chiedendo anche lui, l'unico che sembrava veramente non pensarci era proprio il riccio impegnato a scherzare e a fare il cretino con Fedez. 
-Suppongo abbia di meglio da fare-rispose  il biondo indicando con lo sguardo la divertente scena che si stava svolgendo al tavolo.
-Tu..... tu pensi che....?-
Non ebbe bisogno di finire la frase perché negli occhi del giovane era già contenuta la risposta.
-Andy, sei completamente fuori strada.
Non c'è nulla tra di loro-
-Lo so, lo so è che...... Ultimamente passa più tempo con lui che con me, ed è normale date le vite che facciamo, la nostra è stata una scelta consapevole, ma è per questo abbiamo deciso di valorizzare ogni istante che passiamo nella stessa città, quindi se davvero va tutto bene tra di noi…….-
Esitò qualche istante prima di completare la frase.
-Perché non sta venendo qui? -
Era una bella domanda a cui però Skin non sapeva rispondere perché anche a lei sembrava stupido non gettarsi tra le braccia di una persona che si ama così tanto, ma che si vede così poco, appena possibile. 
-Non lo so ma.... -
-Fra 2 minuti ricominciamo-disse uno dei tecnici interrompendo il loro discorso.
La donna guardò velocemente alle sue spalle, cercando di capire quanto tempo potesse ancora avere per parlare con l'amico, ma quello scosse la testa con un sospiro amaro. 
-Vai, tanto io resto qui.
Ad aspettare-
Non si capì bene se stesse aspettando la fine delle registrazioni o una qualche spiegazione del suo comportamento da parte di Mika.
Skin purtroppo non aveva tempo per chiederselo e tornò al banco lanciando al giovane un'occhiata dispiaciuta.
-Tutti pronti?-chiese un altro membro dello staff proprio mentre la donna si metteva a sedere. 
Mentre tornava al suo posto si sporse lievemente verso il collega libanese.
-Sappi che sei uno stronzo-gli sussurrò in un orecchio.
Mika lo guardò stupito, noi non riuscendo a capire se l'amica lo avesse detto per scherzare oppure no. 
Il suo sguardo severo però gli faceva supporre che fosse veramente seria.
Non ebbe nemmeno bisogno di chiedere  il motivo di quel commento, seguendo il suo sguardo capì.
Ancora appoggiato al muro c'era Andy che guardava nella sua direzione con un'espressione davvero triste.
Avrebbe voluto avere più tempo per  riflettere sul perché dell'umore del suo compagno o di provare a trovare una soluzione, ma le telecamere si accesero nuovamente.
Riprese il suo ruolo di giudice impassibile e si ripromise di risolvere la questione appena possibile.
Non poteva, però, impedirsi di lanciare ogni tanto un'occhiata di sfuggita al biondo nascosto in un angolo.
Vederlo così giù di corda lo faceva stare male ed era impensabile per lui riuscire a concentrarsi su qualcosa che non fosse lo scoprire quale fosse la ragione di questa sua tristezza.
-Tu sai cos'ha?- domandò ad un certo punto a Skin non riuscendo più a trattenersi. 
-Davvero non ci sei ancora arrivato?-
Il riccio scosse la testa.
-Come hai fatto a sopravvivere nel mondo fino ad oggi?-
-Suppongo che questa sia il tuo "non te lo voglio dire" -protestò Mika alzando leggermente il volume della voce, abbastanza da permettere a Fedez, seduto accanto a lui, di intercettare la conversazione.
-Cosa non ti vuole dire?- gli chiese infatti non appena il libanese si appoggiò allo schienale.
Mika sospirò e si passò una mano tra i capelli.
-Nulla di importante-
-Speri davvero che io ti creda? Dai, dimmelo, magari riesco a convincerla-insistette il rapper facendogli gli occhi dolci. 
Il riccio lanciò uno sguardo ad Andy e lo vide storcere impercettibilmente il naso. 
Adesso aveva capito.
-Ti ringrazio ma non penso ce ne sia bisogno. Credo di aver risolto-disse sorridendogli. 
Andy, dietro le quinte non riuscì a reprimere uno sbuffo. 
Che cosa avevano da parlottare e sorridere quei due?
Alla fine decise di allontanarsi per evitare di vedere altre scene come quella che gli facevano venire il voltastomaco senza un vero perché, e si rifugiò nel camerino del suo compagno.
Si accoccolò sulla poltrone che c'era lì e, colpevoli le troppe poche ore di sonno, si addormentò subito con la testa in preda a mille pensieri.
Purtroppo ciò non lo aiutò a fare sogni tranquilli e presto cominciò ad agitarsi sempre di più, finché non cadde dalla poltrona. 
La sua caduta fu fermata da due solide mani che lo afferrarono al volo. 
Quando aprì gli occhi trovò un Mika che lo guardava sorridendo.
-Lo sai che cadere ai piedi di qualcuno in realtà è un modo di dire vero?-
-Devo essere scivolato mentre dormivo. Non l'ho fatto apposta-
-Lo so,  stavo solo scherzando-
-Uhm ok.  Non vorrei che tu pensassi davvero che.... -
Provò a rispondergli Andy, ma il riccio lo zittì con un bacio.
-Smettila scemo-mormorò sfiorandogli il viso delicatamente mentre il greco gli passava un mano tra i capelli.
-Non dovresti essere di là?-
-Potrebbe essere-
-Allora che ci fai qui?-
-Mi annoiavo e poi ci hanno dato qualche secondo per una delle ennesime pause pipì di Fede-
Andy storse di nuovo il naso in modo impercettibile.
Solo allora Mika si rese conto che era da un po' che aveva quella reazione ogni singola volta che il collega era nei dintorni o anche solo quando qualcuno lo nominava.
Eppure quelle rare volte che li aveva visti parlare non gli era sembrato che il rapper gli stesse antipatico, anzi, pareva andassero quasi d’accordo(per quanto con Andy fosse sempre difficile dire una cosa del genere). 
-Cosa c'è che non va?-chiese quindi, senza allontanarsi dal corpo del compagno.
-Nulla,  tutto procede come al solito-
-Sappiamo entrambi che c'è qualcosa che ti angustia, perché non la smettiamo di prenderci in giro e mi dici che cos'hai?-
-Cos'ho io? Nulla, te l'ho detto: sto benissimo e la vita è meravigliosa-sbottò il biondo zompando in piedi ed avvicinandosi alla finestra del camerino per guardare fuori. 
Mika gli ai avvicinò per abbracciarlo, ma quando vide che l'altro, percependo quel suo movimento, si era stretto nelle spalle, si tenne a distanza.
Non aveva davvero voglia di litigare.
-2 minuti!-urlò una voce in lontananza e il cantante sbuffò passandosi le mani sul volto.
-Devi andare-
Andy non si era nemmeno girato, ma il riccio sapeva che stava digrignando i denti. 
Ogni tanto lo faceva quando era nervoso ma cercava di trattenersi ed ogni volta contraeva le spalle in modo particolare.
Avrebbe voluto dirgli che non si sarebbe mosso fino a che non avesse avuto una risposta, ma la verità era che per lui il lavoro veniva sempre prima dei suoi affari personali ed anche quello era lavoro. 
Non sentendolo andare via il greco si voltò verso di lui e non ebbe bisogno di chiederglielo per sapere a cosa stesse pensando.
-Sul serio, vai.
Finiremo questo discorso poi tardi.
Abbiamo tutta la notte davanti-
-Ma tu sei stanco-
-Dormirò un altro po'mentre ti aspetto.
Vai-gli ripeté, questa volta lasciando un leggero bacio sulle labbra del giovane i cui muscoli si rilassarono. 
-Ti amo-
-30 secondi!-
-Vai-gli rispose Andy con un sorriso dandogli una spinta in direzione della porta e ricevendo in cambio una linguaccia mentre il ragazzo si allontanava. 
Si stava sedendo quando lo vide tornare indietro correndo. 
Il riccio gli avvolse un mano dietro la schiena e lo attrasse velocemente a sé per poggiando le proprie labbra sulle sue in un bacio decisamente passionale che prese il greco di sprovvista.
-Non scherzavo prima. Ti amo-
-Lo so-fu tutto ciò che Andy riuscì a dirgli prima che il cantante si lanciasse nuovamente in una corsa per il corridoio. 
-Si può sapere dov'eri finito?-domandò Skin quando raggiunse trafelato il tavolo dei giudici.
Era stato l'ultimo ad arrivare, battendo tutti i record di ritardi. 
-A dimostrarti che non sono uno stronzo-mormorò.
La donna lo guardò con dolcezza e gli diede una pacca sulla spalla
-I think you can be a good guy after all-
 
Quando finalmente le riprese finirono era tardi, troppo tardi. 
Dalla finestra del camerino di Mika non entrava più nemmeno un timido raggio di luce. 
Era tutto buio. 
Il cantante era veramente distrutto, ma l'ultima cosa che voleva in quel momento era dormire. 
Osservò per qualche secondo la figura bionda rannicchiata sulla poltrona che sonnecchiava beatamente.
Andy doveva essere veramente stanco per addormentarsi in una posizione del genere.
Era lui quello che si addormentava in qualunque luogo, Andy invece dormiva solo quando era in un vero letto, o comunque sdraiato su qualcosa che potesse ricordare un letto e di certo quella poltrona non rientrava nella categoria.
Si avvicinò piano al suo volto, sfiorandogli piano una guancia.
Sfiorò le labbra del ragazzo con le proprie,  indeciso se svegliarlo. 
Avrebbe voluto lasciarlo dormire, non solo perché raramente aveva  la possibilità di godersi una scena del genere, ma soprattutto perché sapeva che il greco ne aveva bisogno. 
Purtroppo però loro avevano un discorso da finire e l'aereo di Andy sarebbe partito poche ore dopo. 
Il biondo si mosse scompostamente e Mika gli si avvicinò ancora di più per evitare che potesse cadere nuovamente.
-Prima, quando ti ho detto che ti amo, ero serio. Davvero-mormorò quando vide che l'altro stava cominciando ad aprire gli occhi. 
Quello non ebbe bisogno di molto tempo per capire a cosa il cantante si stesse riferendo.
-Lo so, non ne ho mai dubitato-
Non era una bugia.
Non aveva mai smesso di credere che Mika lo amasse, solo che il rapporto del suo compagno con l'amore era sempre stato......particolare.
-Allora perché sei così strano ultimamente?-
-Non.... non lo so. Sarà solo tutta la storia della distanza.
Nulla di nuovo-
Questa era un menzogna bella e buona che tutti avrebbero potuto riconoscere a kilometri di distanza.
-Non mentirmi-gli sussurrò Mika in un orecchio avvolgendolo con le sue ampie braccia.
Andy inspirò a fondo il suo odore.
Tra non molto sarebbe stato su un aereo che lì avrebbe separati e quella poteva essere l'unica opportunità per respirare quel profumo per moltissimo tempo.
-Non è nulla di cui preoccuparsi-
-Non mi importa, voglio saperlo lo stesso-
-È solo che..... mi manchi-
-Anche tu mi manchi-
-No, non nel solito modo.
È che vedo i miei colleghi, i miei amici tornare a casa dalle loro famiglie e anche io vorrei poterlo fare.
Da bambino ho immaginato parecchie volte il mio futuro, ogni volta era diverso, ma ogni volta, a fine giornata tornavo a casa dalla mia famiglia.
Per me la felicità è sempre stata questa. Una cosa molto semplice-
-Già, tu odi le cose complicate-provò a sorridere il libanese, non sicuro di dove quel discorso sarebbe andato a parare.
-Quando ti ho conosciuto e abbiamo cominciato a frequentarci tutto questo è finito in secondo piano. 
Non volevo più tornare a casa la sera dalla mia famiglia, volevo solo che tu fossi la mia famiglia.
Rinunciare alle mie fantasie infantili per te non è stato un sacrificio, mai.
Ma ora quando entro nella nostra casa vuota vorrei solo che tu fossi lì con me. 
E mentre io devo rovistare nei tuoi cassetti per potermi ricordare che odore hai, Fedez esce a cena con te e ti insegna a ballare il valzer.
Io invece mi devo accontentare di una chiamata su Skype ogni tanto-
-Sei....geloso?!!-
-Beh, tu non lo saresti?
Siamo onesti Mika tu sei un "figo" da paura-rispose Andy citando una frase che di sicuro aveva sentito dire a qualcuno dei giudici e che fece sorridere Mika. 
-Non mi stupirei se qualcuno cascasse ai tuoi piedi e dato che noi non ci vediamo quasi mai…..-
Il greco calcò particolarmente la parola "qualcuno" e il cantante non aveva assolutamente nessuna difficoltà ad immaginare a chi stesse pensando.
Quello che lo stupiva era però ciò che quell'ultima frase sembrava suggerire. 
-Aspetta, tu pensi che....-gli veniva da ridere per quanto l'assurdità di quello che il compagno stava pensando, ma sapeva che questo non avrebbe per nulla aiutato, anzi. 
Se lui davvero fosse scoppiato a ridere Andy avrebbe eretto un muro impenetrabile e loro due sarebbero finiti a litigare davvero pesantemente.
-Non penso nulla è che……Tu e Fede sembrate così affiatati….-
-E quindi? Siamo colleghi, spesso succede-
-Si, ma non in questo modo……E la gente parla e……-
-E tu lasciala parlare. Quando mai ci è importato ciò che gli altri avevano da dire su di noi?-
-Lo so, è solo che…..-
Era una delle prime volte che Mika vedeva Andy completamente incapace di trovare le parole per esprimere ciò che provava.
Con lui non aveva mai avuto questo problema.
-Quando dico che ti amo intendo anche che non ti tradirei mai e poi mai.
Mai, con nessuno. Tanto meno con Fedez.
Gli voglio bene, ma come potrei provare qualcosa per lui dopo essere stato il tuo fidanzato per così tanti anni?-
Il greco fece un sorrisetto forzato per cercare di convincere Mika a concludere quel discorso che lui non voleva affrontare. 
-Non sembri convinto-
-No, non è quello.
È che mi chiedo: per quanto tempo potremmo resistere? -
Quella era la stessa domanda che si era fatto il cantante per tanto tempo.
Eppure ogni volta che se lo chiedeva vedeva poche  opzioni: andare avanti in quel modo, rinunciare al suo lavoro o vivere una vita senza Andy e solo la prima sembrava qualcosa che assomigliasse ad una possibilità.
 
"When I need motivation
My one solution is my king
'cause he stay' stro
ng"

Mika cominciò a canticchiare allegramente senza sapere nemmeno lui perché.
Quella canzone aveva cominciato a suonare nel suo cervello e in quel momento aveva pensato che quella fosse la cosa giusta da fare.
-Cosa stai facendo? Pensavo stessimo facendo un discorso serio-
Andy amava Mika e sapeva quanto fosse importante per lui la musica, ma odiava quando lui se ne usciva con cose del genere nel mezzo di una discussione, specialmente dopo che lui gli aveva aperto il suo cuore in quel modo. 
Il libanese però sembrò quasi non sentirlo e andò avanti.

"He is always in my corner
Right there where I want him
All this other boys are tempting but I'm empty when you're gone"


Solo in quel momento il biondo capì cosa stesse cercando di dire. 
Di solito quando il riccio si esprimeva attraverso le canzoni usava sempre le proprie, mentre questa volta aveva scelto qualcosa di diverso, ma non per questo meno adatta alla situazione.

"and they say 
do you need me? 
Do you think I'm pretty?
do I make you feel like cheating?
And I'm no, not really 'cause....."


Il libanese continuò a cantare costringendolo, dopo aver afferrato le sue mani  ed averlo attirato a sé, a ballare insieme a lui.

"Oh I think that I found myself a cheerleader
He is always right there when I need him
Oh I think that I found myself a cheerleader
He is always right there when I need him"


Piano piano il greco si sciolse e si lasciò guidare dall'altro.
I loro corpi oramai erano diventati una cosa sola e si muovevano simultaneamente.

"He walks like a model
he grants my wishes like a genie in a bottle
'cause I'm the wizard of love
And I got the magic wand"


Andy rideva mentre ogni tanto girava il volto per incontrare gli occhi del compagno il quale, nel frattempo aveva cominciato a lasciargli una delicata scia di baci nell'incavo del collo.

"all these other boys are tempting
but I'm empty when you're gone
and they say
do you need me?
do you think I'm pretty?
Do I make you feel like cheeting?
and I'm like no, not really cause'
Oh I think that I found myself a cheerleader
he is always right there when I need him
oh I think that I found myself a cheerleader
he is always right there when I need him"


Mika continuava ad andare avanti con la canzone mentre, con il corpo aderente a quello del biondo, si divertiva sempre di più a provare a ballare muovendo il bacino in maniera decisamente sensuale. 
Il discorso iniziale sembrava essere stato dimenticato.
 
"he gives me love and affection
baby did I mention, you're the only boy for me
no I don't need a next one
mama loves you too, she thinks I made the right selection
now all that's left to do
is just for me to pop the question"


Il cervello di Andy aveva smesso di funzionare decentemente ben prima di quell'ultima frase che lo avrebbe fatto scattare sul posto se solo si fosse reso conto di ciò che voleva veramente dire. 
Entrambi sapevano che non era il momento giusto per una cosa del genere.
I due ragazzi adesso erano entrambi presi in quella danza anche se oramai Mika aveva smesso di canticchiare. 
-Sei proprio matto-mormorò il biondo ridendo, girandosi finalmente verso il compagno e baciandolo. 
Le sue mani strette sul colletto della camicia del riccio.
-Se lo sono è solo a causa tua-
-Non scaricarmi la responsabilità della tua follia!-
-Se impazzisco e solo per dimostrarti che ti amo davvero.
E lo so che in questo sono pessimo, oggi ne è un esempio.
Tu sei venuto fino qui per stare un po' con me e io ti ho praticamente ignorato.
Sono pessimo-
-Si, lo sei, ma va bene così-
In quel momento Andy non voleva affrontare questo argomento.
Gli rimanevano poche ore prima di partire e lui voleva ancora sentire quanto Mika fosse suo, quanto loro due si appartenessero prima di andare via.
-Andy?-
-Mmm?-
-Come fai a sopportarmi?-
Il ragazzo sembrò pensarci un attimo, poi rise. 
Una risata cristallina e pura che illuminò il cuore del cantante. 
-In realtà non lo so. È importante?-
-Non ne sono certo. Tu pensi sia importante?-
-No, non credo. Di certo non lo è ora-
-Perché non ora?-
-Perché tra un po' devo andare via e non so quando potrò rivederti, quindi vorrei.... approfittarne-
-Ti sbagli-
Il biondo lo guardò perplesso.
-Non ti libererai di me così facilmente. Parto con te-
-Cosa?!! No, non se ne parla. Stai lavorando e...... –
-Ho un paio di giorni più o meno liberi quindi niente storie.
Io parto con te-
Andy sorrise.
-Lo sai ti amo?-
-Mmmm, non ne sono sicuro. Forse dovresti dimostrarmelo-
-E come?-gli sussurrò il biondo in un orecchio mentre la sua mano scivolava lungo il petto del libanese.
-Secondo te? -rispose quest'ultimo con uno sguardo eloquente.
Andy scoppiò a ridere.
-Sei sempre il solito-disse prima di baciarlo con passione sempre più crescente mentre Mika slacciava con entrambe le mani i bottoni della sua camicia.
-Allora cosa vuoi fare?- gli chiese, però, prima di continuare. 
Non voleva che si sentisse obbligato a fare nulla.
-Sei sicuro che abbiamo abbastanza tempo-
Il riccio annuì. 
-La porta è chiusa?-
Anche questa volta ricevette una risposta affermativa. 
-Allora cosa stai aspettando?-
In pochi secondi il cantante gli fu addosso mentre, tra un bacio e l'altro gli sfilava prima la camicia e poi i pantaloni.
Andy non fu da meno e in un secondo i loro vestiti erano sparsi sul pavimento mentre entrambi si chiedevano come mai le loro discussioni finivano sempre in quel modo.
Purtroppo furono presto interrotti da uno strano suono. 
Si fermarono.
-Mika! Hai una vaga idea di che ore sono?-
-Fedez!-mugugnò il cantante trascinandosi verso la porta ed aprendola quel tanto che bastava per rispondere all'amico. 
-Sei stato tu a fare quel rumore?-
-Hai detto che odi quando la gente bussa e dato che sono due ore che ti chiamo e non rispondi ho pensato di dovermi inventare qualcosa di diverso-
-Non voglio nemmeno sapere cosa hai fatto.
Che vuoi? -
Il rapper notò un movimento fulmineo all'interno del camerino quindi, spinto dalla curiosità, sbirciò dietro le spalle del collega, riuscendo ad intravedere Andy che si rivestiva. 
-Interrompo qualcosa?-chiese con un sorrisetto malizioso.
-Tu che dici?-rispose seccamente ed a voce bassa il cantante indicando la camicia completamente sbottonata che aveva infilato in fretta e furia per andare ad aprire.
-Oh. Mi dispiace, non sapevo che Andy fosse qui-
Mika alzò un sopracciglio.
Era improbabile che non se ne fosse accorto. 
-Ok, lo ammetto, me lo aveva già detto Skin, però comunque...... –
-Fede...... –
-Scusa. Devi sbrigarti ad uscire da quella stanza, anzi dovete.
È tardissimo è stanno chiudendo il palazzetto-
-Capito. Ora sparisci-
-Ok, vi aspettiamo vicino alle auto-
-Sparisci!-
Fedez si allontanò ridendo mentre Mika recuperava il resto dei suoi abiti rimasti sul pavimento.
Mentre camminavano in silenzio verso il parcheggio Mika si voltò a osservare il compagno.
-Io ti amo e niente e nessuno potrà mai essere come te, per questo non potrei mai tradirti. 
Non importa per quanto tempo non ci vediamo o quanti uomini affascinanti mi possano circondare. Tu per me sarai sempre l'unico possibile-
-Lo so. Scusa se ho dubitato-
-Non importa. Ora è tutto ok? -
Il biondo annuì. 
Salirono in macchina e l'autista mise in moto. 
-Dove si va?-chiese Andy con un sorriso.
Mika amava quando lo guardava in quel modo. 
-Pensavo di fare un giro notturno della città, se non sei troppo stanco-
-No, no è solo che pensavo saremmo andati in albergo dato che dobbiamo partire presto e abbiamo lasciato degli affari in sospeso prima, in camerino-rispose con disinvoltura.
Lo sguardo di Mika cambiò repentinamente.
-Beh, allora dobbiamo proprio tornare in albergo direi!-
Andy scoppiò a ridere 
-Sei sempre il solito!-mormorò accoccolandosi sul petto del compagno mentre quello gli accarezzava dolcemente la testa.
Era per momenti come quelli che valeva la pena tornare spesso dal lavoro in una casa vuota.
La loro non era certo una famiglia tradizionale, non era quella che si immaginava da bambino, ma quella era la sua famiglia e lui era felice che fosse così. 
Mika ne valeva la pena.
Loro due insieme ne valevano la pena. 
-Ti ho mai detto che ti amo?-riuscì a sussurrare prima che le sue palpebre si facessero davvero troppo pesanti. 
Mika sorrise e si strinse di più al ragazzo.
-Mai abbastanza spesso-
E mentre loro sfrecciavano tra le strade della città, anche lui si ricordò di quanto fosse fortunato.
 

Nota:Buonsalve.
Questa storia è un delirio metropolitano(nel senso che è stata partorita sulla metro)nato mentre ascoltavo la versione di "Cheerleader" dei Pentatonix(se non l'avete mai ascoltata fatelo), e dato che ogni volta che sento questa canzone non posso non pensare a Mika(in un'intervista aveva detto che una delle canzoni che gli fa sempre venire voglia di ballare)questo è ciò che ne è uscito fuori.
Data la quantità di gente che shippa la Midez(e devo dire che Mika e Fedez gli danno un sacco di materiale su cui basare le loro teorie)non ho potuto fare a meno di chiedermi come deve sentirsi Andy, malgrado tutta la fiducia che ha nel suo compagno.
Di certo non dev'essere una sesazione meravigliosa.
Spero mi diciate cosa ne pensate, nel bene e nel male.




 
  
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