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Autore: Gaia_dc    18/10/2015    3 recensioni
Sono trascorsi due anni da quel fatidico giorno e niente è più come prima. All'NCIS si respira un clima di tradimenti e stranezze si fanno sempre più insistenti, fino a quando qualcuno non farà finalmente ritorno a casa con delle risposte. Tony è l'unico a sapere della sua presenza ed insieme porranno fine a tutto questo a tutto questo scompiglio arrivando a conclusioni del tutto inaspettate. Intanto l'eccessiva discrezione di Tony, il suo atteggiamento lunatico, viaggi in tutto il mondo, sentimenti creduti ormai persi che riaffiorano, la complicità di una coppia che ha fatto sognare tutta la grande famiglia, spingeranno Gibbs, McGee, Abby, Ducky e Palmer a indagare e pedinare l'agente Dinozzo... Che sia effettivamente accaduto l'impossibile? Solo una persona sarà capace di ridare vita a quella che un tempo era la miglior squadra investigativa di sempre.
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Ed eccomi qui con una nuova fanfiction, contenta dell'esito della precedente "I Will Be Your Ninja". Spero vi piaccia.
Buona lettura.
Gaia
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Da qualche settimana Vance si comportava in modo strano, era più riservato di quanto non fosse mai stato, parlava continuamente al cellulare, incontrava tizi sempre diversi e spesso non era nemmeno a conoscenza di casi affidati all'NCIS. Troppo strano per uno come lui... Era necessario capire cosa stesse succedendo!

Quando Tony uscì dall'ascensore, gli altri agenti Bishop e McGee erano così presi da qualcosa sullo schermo del PC di quest'ultimo che non si accorsero nemmeno del suo arrivo.

Tony: "Buongiorno pivelli... Leggermente indaffarati?" Chiese con uno sguardo interrogativo

McGee e Bishop: "Ciao" risposero senza nemmeno alzare la testa dal computer.

Incuriosito Tony si avvicinò e quando capì a cosa fossero interessati accennò un sorriso

Tony: "Vance... Ci dovrà spiegare diverse cose, quando scopriremo che... Capo!"

Gibbs, come suo solito, arrivò a passo spedito, diretto alla sua scrivania, sorseggiando un caffè e con uno sguardo vagamente preoccupato.

Intanto McGee aveva chiuso immediatamente la pagina del PC per evitare che qualcuno potesse intromettersi nelle loro indagini segrete sul direttore.

Gibbs: "Bishop fa' le valige, si parte"

Bishop: "Dove si va?"

Gibbs: "Vedrai"

E così dicendo si diresse verso l'ascensore. In pochi secondi aveva lasciato una scia di curiosità e delusione negli altri due agenti ed ora se ne andava senza dare spiegazioni.

Bishop guardò i suoi colleghi che fecero spallucce e le consigliarono di seguire il capo. 

Poco dopo Tony e McGee stavano lavorando al computer quando videro arrivare Vance dall'ascensore insieme ad un nuovo strano tizio. Sarà stato il quarto quella settimana.

Vance: "Non si deve assolutamente preoccupare, siamo pronti"

Uno sguardo d'intesa tra i due agenti, e appena il direttore si allontanò Tony corse da Ducky e Palmer, e McGee da Abby. 

La scienziata, mentre era intenta a preparare dei biscotti al burro, ascoltando musica a tutto volume, venne colta di sorpresa dalle parole di McGee

McGee: "Abby dobbiamo parlare..."

Abby: "Ciao McGee... Da quando non si bussa?"

McGee: "Ma tu hai sempre la porta aperta... Non ho mai bussato"

Abby: "Vero... Allora cosa ti serve?"

In realtà neanche l'agente sapeva realmente perché fosse andato da Abby, ma una cosa era certa... Dovevano parlare di Vance.

McGee: "Si tratta di Vance... E' strano, sembra molto... Agitato!"

Abby: "Lo so... Ma non ho fatto dei controlli alle sue ultime chiamate scoprendo che erano rivolte tutte a numeri del..." poi dopo una piccola pausa in cui si rese conto di quanto aveva appena rivelato, e notando la faccia divertita di McGee, aggiunse "Tim... Tu che hai trovato?"

McGee: "Niente che ti possa interessare"

E continuando così per un po', alla fine cedettero entrambi. Era qualcosa che riguardava l'NCIS, la loro casa... Nessuno avrebbe fatto la spia.

Intanto Tony aveva preso l'ascensore per raggiungere la sala autopsie e rifletteva sul suo rapporto con Gibbs. Ripensò a quella sera di tanti anni prima, quando il capo con uno sguardo capì che era stato lui a regalare il viaggio a Montecarlo a suo padre, e brindarono con due bottiglie di birra. Ripensò a quando lo riempiva di scappellotti, a quando lo salvò dalla Somalia, a quando gli disse che si fidava di lui... E adesso erano diventati così distanti. Nei suoi occhi azzurri non vedeva più l'oceano, ma solo tanto ghiaccio che giorno per giorno si era accumulato fino a creare una barriera enorme fra loro... Possibile che anche questa volta fosse stata colpa sua?

Ma nel profondo sapeva bene a cosa era dovuto tutto questo, non c'era giorno perché non se ne rammaricasse.

Quando entrò in sala autopsie Ducky stava raccontando a Palmer di qualche sua avventura all'università, mentre sezionavano il torace di un cadavere.

Ducky: "Ciao Anthony... Come mai sei qui?"

Tony: "Visita di cortesia" rispose sarcastico controllando che Vance non fosse nei paraggi. Poi aggiunse "Ducky, ce qualcosa che non va con Vance, è molto misterioso. Sono venuto da te per un profilo psicologico"

Ducky: "A dire il vero, ci stavo già lavorando... E' strano, molto assente... Sembrerebbe quasi..."

Palmer: "Quasi che qualcuno abbia voluto strangolarlo... Oh salve direttore"

Mentre Tony e Ducky parlavano, Jimmy si accorse che Vance stava entrando in sala, e tentò di sistemare la situazione. Era un po' che sembrava molto più sicuro di sé, infatti Ducky gli aveva addirittura permesso di occuparsi da solo dell'identificazione di un corpo.

Quando il direttore entrò, dopo aver ricambiato il saluto di Palmer, la sua domanda lasciò spazio a molti dubbi nella testa dell'agente Dinozzo...

Vance: "Ducky sono molto indaffarato in questi giorni, e vorrei che mi facessi un resoconto di tutti i casi che stiamo seguendo..."

Ducky, colto alla sprovvista, sulle prime non sapeva bene cosa dire... 

Ducky: "Em... Si, allora... dunque abbiamo un ex marine ritrovato nel bagno di un locale, morto a quanto pare per strangolamento" disse indicando il cadavere che stava sezionando "Poi la moglie di un marine uccisa a pochi chilometri da casa sua da una 22 millimetri e... oh si, Jethro è partito poco fa insieme a Bishop per..."

Palmer diede un colpo di tosse indicando la presenza di Tony con lo sguardo e Ducky si fermò di colpo.

Intuendo la situazione di imbarazzo, il ragazzo si allontanò, dirigendosi verso il laboratorio di Abby, che insieme a McGee, a quanto pareva, erano gli unici a non essere al corrente delle indagini di Gibbs.

Ormai era chiaro... C'era più di qualcosa che non andava: segreti, casi irrisolti, un viavai di gente sconosciuta... E tutto era cominciato quando circa 2 anni fa, in un aeroporto, il cuore di Tony perse un vero motivo per continuare a battere.







Ciao a tutti. Ecco il primo capitolo di una nuova fanfiction. Come avrete potuto capire parte dalla fine della 12 stagione. Ho in mente questa storia da molto tempo e finalmente sono riuscita a scriverla. spero vi piaccia... Allora ditemi cosa ne pensate e buona lettura.
Baci. Gaia
   
 
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