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Autore: Angel TR    18/10/2015    2 recensioni
Lars ha sempre avuto un punto fermo nella sua vita: l'armata dei ribelli.
Ma cosa succede quando arriva un'androide a sconvolgere tutto?
I ricordi di Lars, dal primo incontro con Alisa fino all'ultimo scontro.
[LarsxAlisa]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alisa Boskonovitch, Lars Alexandersson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Body Electric '
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7^Memory

Stanchezza.

Quel maledetto era davvero forte, pensó Lars, ansante, accasciato a terra, una mano sul ginocchio.
Jin Kazama, una goccia di sudore che gli scendeva lungo la fronte, la costosa camicia fuori dagli eleganti pantaloni, non lo degnava neanche di uno sguardo.
Si rialzò, la testa abbassata, una smorfia.
Gli diede le spalle. Lars restò interdetto: ma come? Tutto qui? Non gli diceva nulla?

All'epoca Lars non lo sapeva ma quel pensiero avrebbe preceduto il momento peggiore di tutta la sua vita. Come diceva quel vecchio detto? Attento a ciò che desideri: potrebbe avverarsi.

:-E allora? Cosa si fa?- sbottò il generale.

Qualcosa di inarticolato uscí dalla bocca di Lars quando Jin Kazama si fermò, gli rivolse un sorriso cattivo -come se pregustasse il piacere del suo dolore- e aprì la bocca.

Lars non avrebbe dimenticato mai le sue parole, non avrebbe dimenticato mai quello che succedette poi.

Jin Kazama disse :-Alisa. Attiva la modalità protezione.-

Nella testa di Lars qualcosa scattò. :-Ma che cosa vuol dire?!- sbottò, facendo un passo verso l'uomo di fronte a lui eppure così distante.
:-Lo vedrai presto.- rispose lui, un mezzo ghigno aleggiava sulle sue labbra scolpite.
Lars si voltò lentamente, come nei film dell'orrore di serie B. Era terrorizzato, il terreno gli mancava da sotto i piedi.

Si voltò.

Alisa era immobile, dritta come un fuso, il mento lievemente sollevato come se qualcuno le avesse strattonato i capelli.
Dio mio. Aveva gli occhi sbarrati come quella volta in cui Lars le aveva carezzato il viso la prima volta.

Solo allora Lars si rese conto di cosa l'aveva spaventato. Gli occhi.

I teneri occhi verde smeraldo di Alisa sfolgoravano di una sinistra luce rossastra. Ergo, sono rossi. Rosso come il sangue di Tougue.
Lars mosse un passo. Nella sua testa turbinavano mille pensieri.
Cosa stava succedendo, qualcuno glielo voleva spiegare?

:-Voce identificata: Jin Kazama. Attivata modalità protezione. In attesa del prossimo comando.- era stata Alisa a parlare ma suonò dannatamente stonata alle orecchie di Lars.
Scandiva perfettamente ogni parola, meccanicamente, come quelle voci registrate delle segreterie telefoniche, quando stai ore ad aspettare che un operatore afferri la cornetta e ti risponda, mettendo fine a quell'orribile registrazione robotica.
E Lars si sentì così: in attesa, in attesa della vera Alisa.
Di quella gentile e innocente, eppure così forte dietro le apparenze -o forse così debole?- che l'aveva accompagnato per tutto il tempo. Che l'aveva sostenuto, che gli aveva asciugato le lacrime.

:-Alisa! Sono io, Lars! Andiamo!- urlò Lars, portandosi una mano al petto. :-Che diavolo stai facendo?-
Non puoi dimenticarti di me come se nulla fosse. Non dopo tutto quello che é successo.

Tutto quello che ottenne fu un'occhiata vacua.
Alisa si posizionò davanti a Jin Kazama, le gambe snelle ,che Lars aveva tanto adocchiato con sua somma vergogna, divaricate, le braccia tese.
No, non può star succedendo. Gli sta facendo da scudo come io le ho fatto da scudo. Non dovresti farlo a lui, dovresti farlo a me. Hai sbagliato lato, Alisa.
:-Alisa, smettila. Spostati, stai proteggendo la persona sbagliata.- tentò di farla rinsavire Lars, e allungò piano una mano come se lei fosse un animale selvatico impazzito e ferito.
Di nuovo quell'occhiata vacua.
Jin Kazama osservava la scena con una smorfia divertita. :-Alisa. Elimina l'obiettivo.-

L'obiettivo? Un momento...

:-Tutto ciò che riguarda la tua esistenza é stato cancellato. Però é stato dato l'ordine di eliminarti a vista. Sei tu, corrispondi alla descrizione.- sussurrò Alisa.
:-Cosa? Vuoi dire che devo essere ucciso anche se non esisto?- esclamò Lars, sconvolto.


L'obiettivo di Jin Kazama era lui. Ciò voleva dire...

Man mano che la consapevolezza si faceva strada nella mente di Lars, ogni cosa gli sembrò dannatamente sbagliata, dannatamente architettata.

No, no, no.

Alisa non poteva averlo preso in giro, non con quegli occhioni dolci, non con quelle paroline sagge, non con quelle braccia esili e non con quelle manine che lo avevano sfiorato con tanta esitazione.

:-Obiettivo identificato: Lars Alexandersson. Comando riconosciuto: eliminare Lars Alexandersson.-
Alisa si scaraventò su di lui.


Angolo Autrice
Aaaadoro. Quella cosa terribile che fanno vedere fa piangere e.e fortunataente tutto si risolve nel meglio! Baci, Angel
  
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