La puzza d'ospedale era l'odore più brutto e fastidioso che avesse mai avuto la sfortuna di sentire. Nemmeno sapeva perché si trovasse lì.....
In realtà lo sapeva ma era , nonostante tutto, difficile ammetterlo. 
Guardò la giacca scura che aveva tra le mani ripensando a.. quello...... rivisse ogni secondo di quel momento e mentre con gli occhi guardava la stoffa scura, con la mente vedeva chi ,settimane prima, indossava quella stessa giacca in pessime ; chiuse gli occhi come per cancellare quel ricordo ma fu inutile; pessime condizioni..... Cosa diavolo era successo...come ? ..... perché? 
Shizuo chiuse gli occhi esasperato da tutto quel che era accaduto e dal peso che quei ricordi comportavano. si fece un po’ di coraggio. Non che la pulce lo meritasse ma ... era per coscienza personale ... La madre gli aveva insegnato che era buona educazione andare a trovare i malati in ospedale. chiunque essi fossero. 
E lui era una brava persona….. Si fermò guardandosi la punta delle scarpe.…Quel pensiero tremò tra i bisbigli della sua mente e strinse con più forza la giacca di izaya che portava tra le mani .. Lui non era un mostro…Vero? 
Entrò nella sua stanza e lo vide. 
Si bloccò all'entrata e non riuscì a dire assolutamente nulla ... Izaya era fermo a letto. il volto rivolto alla finestra...le mani ferme sul grembo...Senza più sangue ..pulito ma pallido.. spaventosamente pallido....non appena Izaya si voltò verso di lui rendendosi, finalmente conto della sua presenza , Shizuo si rese conto che probabilmente sarebbe stato meglio non presentarsi li.
Izaya gridava odio. e non dalla bocca. No. Non gli stava sputando frasi ironiche o fastidiose. no. Izaya che parlava sempre a sproposito. Quello stesso Izaya a cui avrebbe tanto voluto tirar via la lingua per farlo zittire, ora che finalmente stava zitto, avrebbe preferito sentirlo parlare perché mai come in quel momento ebbe timore di lui.
Quello sguardo...quegli occhi.... gridavano odio. Lo stava gridando così forte che Shizuo non riuscì a parlare ..nemmeno a salutare per educazione. La pulce lo bloccò lì. Alla porta......muto. immobile. come se ogni predatore del mondo si fosse concentrato in quello sguardo e lui, in quel momento, nonostante fosse più nettamente più forte di Izaya, fosse la preda....
Quando finalmente sentì la voce di Izaya sospirò leggermente ....stupendosi di se stesso. Quando aveva iniziato a trattenere il fiato? E perché mai era felice di sentire la voce della pulce ?!
Guardó in direzione di Izaya sempre zitto... e nervoso.

Sai come si dice stupido protozoo? Non si piange sul latte versato. Piangere dopo aver fatto quello che hai fatto supportato o no da qualcun'altra non ha fottutamente senso! Cosa ci sei venuto a fare qui?

Izaya strinse le lenzuola all'altezza delle gambe che ormai non potevano sfuggire più alla bestia che gli era di fronte. Era successo tutto così in fretta … quella donna….Shizuo …. Chiuse gli occhi di scatto e si morse le labbra in un moto di rabbia furiosa provocandosi un taglio che gli riempì la bocca di un freddo sapore metallico.
Rialzò lentamente le palpebre assottigliando lo sguardo.. quelle sfumature vermiglie parvero risplendere letali per un istante. Lo guardò come se volesse ucciderlo con la sola forza dello sguardo.
Shizuo non si era mai sentito così piccolo. Aprì la bocca ma si bloccò ..il cuore rimbombava nel suo cervello....Izaya aveva ripreso a parlare ma erano bastati gli occhi a zittirlo.

Ti odio. disse "ma ti amo" 
Per favore......Muori! disse ancora ma con più forza "perché diavolo mi hai fatto questo!?" 
SPARISCI!!!! urló "non lasciarmi solo." 

Pregò nel silenzio di se stesso. Cancellando immediatamente quel pensiero.. Izaya era un abisso in cui nessuno sarebbe riuscito ad entrare. Nessuno. Specie quel protozoo, eppure..forse....una parte di lui avrebbe voluto essere capito ...Già...voleva essere capito almeno un po’ da Shizuo. Almeno da Shizuo…
Ma Shizuo come sempre non era in grado di capire questo genere di segnali . Nessuno era in grado di captare i segnali di aiuto che lanciava. Nessuno. Mai. Si vergognava di se stesso ma oramai….con il corpo in quelle condizioni poteva permettersi quella piccola debolezza….e poi… fissò quell’essere sotto sviluppato che era stato capace di arrivare a tanto, sicuramente l’avrebbe fatto sentire in colpa. Molto in colpa. Doveva crogiolarsi nel senso di colpa. Morire. Crepare. Shizuo DOVEVA morire!!!
 E tutto ciò che l’altro seppe dire fu...

Izaya mi disp....

Ma izaya non gli diede modo di completare quelle scuse , a suo dire, perfettamente inutili. 
E decise di giocare. Un ultima volta con lui. Dargli il colpo di grazia, almeno a parole dato che di fatto era lui ad essere stato colpito.

 sarai soddisfatto di te. Complimenti Shizu-chan. Ci sei riuscito.

Ringhiò velenoso sbattendogli persino le mani per enfatizzare il concetto, completando il disegno con uno di quei suoi sorrisetti bastardi.

perché resti qui? Vuoi forse completare l'opera? Vuoi ammazzarmi ora che sono indifeso?
 
Rise gelido. Allargando le braccia come se aspettasse un abbraccio. Così sicuro e disinvolto, tanto che a Shizuo venne la pelle d'oca. 
Non sembrava diverso dal solito a vederlo da fuori ma...il tono...la gravità delle parole, dei gesti... la situazione...tutto rendeva Izaya molto..molto più spaventoso del solito. 
Non che avesse paura di lui ma...aveva sempre ammesso che poteva permettersi di dare il peggio di se proprio perché Izaya era in grado di sopportarlo. Ma...lo guardò deglutendo, Non aveva più liquidi. Sentiva la gola secca. Arida. Avvolta da aculei che gli bloccavano il respiro.

io non... 

Tentò di spiegare Shizuo ma ancora una volta Izaya gli bloccò le parole gelandogli definitivamente il sangue nelle vene.

 VATTENE!!

Gridò questa volta con una gelida nota di disperazione nella voce. 
Sembrava sul punto di crollare e probabilmente era così ma..Izaya restava Izaya in qualsiasi caso. E non sarebbe scoppiato davanti a nessuno. MA...
Non lo voleva davanti a se. Non voleva vedere chi l'aveva ucciso! 
E persino a Shizuo quello fu chiaro come il sole....
Non seppe perché ma quella consapevolezza gli bruciò più di qualsiasi altra ferita. 
Izaya non voleva nemmeno più vederlo. E la colpa era sua. Lo guardò per un ultima volta, avrebbe voluto avvicinarsi. Avrebbe voluto chiedergli scusa per bene ..tentare di rimediare e ci provò…cercò di fare qualcosa avvicinandosi…allungando una mano ma la pulce la scacciò via mostrandogli l’espressione più ferita che avesse mai visto in vita sua, su quel viso.
Non poteva toccarlo... non poteva farlo. L'aveva perso. Si morse l'interno guancia come per svegliarsi da un incubo ma il dolore gli chiarì che quella era la dura realtà. 
Non ci sarebbe stato più nessuno da rincorrere. Da picchiare. Da inseguire...doveva esserne felice eppure perché avvertiva un terribile senso di vuoto adesso? 

Non ci sarebbe stato più nessuno capace di tenergli testa..
Uscì da quella stanza muto. Non era riuscito a dire nulla. Izaya non gli aveva fatto dire niente. Ne…si rese conto…aveva il diritto di dire qualcosa. Era colpa sua. Se Izaya ..Se Izaya aveva reagito in quel modo…Era solamente colpa sua. Se ne andó di lì tenendosi per se la giacca che indossava sempre la pulce, dimenticando di doverla lasciare a lui...

"Non volevo finisse così."
...Izaya.

Izaya rimasto solo tremò tutto e artigliando con le mani le lenzuola si lasciò andare a poche lacrime.
odiò Shizuo ancora di più ... 

sei un idiota Shizu-chan.