Premettendo che contro le aquile non ho niente, e che i perx di questa one shot non sono stati chiamati in causa per scopo di lucro, vi auguro una buona lettura:

I can hear the eagle, everywhere!!!

Al termine del famoso cd dal titolo interminabile: “Deep shadows and brilliant highlights”, Ville Valo, (ormai conosciuto nelle mie one shot^___^) era piuttosto scosso.

«Cosa c’è che non va Ville?» gli chiese Gas altrettanto in pensiero.

«Niente, è solo che…» s’interruppe il frontman tendendo l’orecchio al cielo.

«Non senti Gas?!!»

«Cosa?!» chiese incuriosito.

«L’aquila!! Non la senti?»

Gas si guardò intorno:«No amico mio. Forse è meglio che vai a riposarti ora, è stata una dura giornata per tutti.»

«M non sono stanco!» obbiettò lui col fare da bambino capriccioso.

«Ciao Ville!!» ormai Gas se n’era già andato sulla sua motocicletta con i manubri con le frange.

‘Fuck’ pensò Ville. Decise di tornare a casa e proprio mentre stava girando la chiave nella toppa, sentì un “KYUUUU!!!”

«L’aquila!!» urlò spaventato; ma guardandosi intorno scoprì che non c’era nemmeno un cane. Ma allora com’era possibile?!

«Si infatti, e poi le aquile non vivono ad un’altitudine così bassa.» rifletté il ragazzo, lasciando chiavi e cappotto sul divano.

Andò a farsi una doccia e anche mentre aprì il getto, si sentì un verso di aquila.

«Ma basta!!» urlò Ville spazientito:«di chi cazzo è sta aquila che ringhia alle due di notte!?»

(F.M:Ville CARO, le aquile non ringhiano….V:non importa!!!!)

«KYUUUUU!!»

«Ma muori put*****!!! (Eh no, non si dice..) che cazzo vuoi da me!?». E scivolò mentre uscì dal box della doccia e sbattè la faccia sullo specchio.

«Non ne posso più…» disse piagnucolando.

Beh, povero figliuolo, non aveva neanche tutti i torti di essere stanco visto che quel verso snervante lo sentiva già da un bel po’ di mesi.

«KYUUUUU!!!» Il suono si sentì anche quando Ville era sotto le coperte; ormai stava diventando pazzo.

Si teneva il lenzuolo sopra il ponte del naso e si guardava nervosamente intorno. Di continuo!

Ormai questo capitava quasi tutte le notti. Finché dovette arrivare ad una soluzione.

«Linde, sono pazzo. Vado in una casa per matti.»

«Ma cosa stai dicendo?!»

«Non cercare di fermarmi Linde!»

«Ville, non puoi abbandonarci così» disse il biondo tenendolo per un braccio.

«Lasciami!ormai ho deciso!»

«E’ proprio questo quello che vuoi? Se è così, allora va bene. Rispetteremo la tua scelta. Ti rimpiazzeremo con una donna.»

«Non tentare di fermarmi..» ed intanto era ancora lì.

«Va bene, ciao.» lo salutò Linde rassegnato.

«Non fermarmi Linde, lasciami partire su questo treno! Non ho il biglietto per il ritorno Linde!! Non cercare di farmi indugiare oltre!!!» insistette Ville aggrappandosi al treno che stava per partire.

«E vai allora. Non ti fermerò. Addio amico mio.»

«Fermami Linde!!!»

«Ma cosa!?»

«Fermami idiota!!»

«Ok, ok.»

Linde allora prese per un braccio Ville e lo tirò giù con forza, perché ne’ancora voleva staccarsi.

«Ma perché mi hai fermato Linde?! dovevo curarmi!!»

«Ma se me l’hai detto tu di…!!»

«Non importa. So solo che mi vuoi bene. Troveremo una soluzione insieme. E poi non potevo lasciare la band in mano ad una donna. Sai che disastro…»

E così il primo tentativo era miseramente fallito, ancor prima di essere iniziato.

«KYUUUUU!!» e l’aquila risuonava ancora nelle sue orecchie sexy.

I ragazzi della band erano arrivati all’esasperazione perchè Ville ormai non li lasciava in pace un momento con questo fatto dell’aquila.

«KYUUUU!!»

«Avete sentito!?! È qui!!! È venuta a prendermi…» disse il bel tenebroso rannicchiato in un angolo, dondolandosi per calmarsi.

I ragazzi si riunirono in cerchio in segreto.

«Dobbiamo fare qualcosa, se no qui ci giochiamo il frontman. E voi sapete quant’è difficile rimpiazzare i cantanti. Soprattutto una voce speciale come quella di Ville.» convenì Migè.

«Si infatti e poi addio Maldive!!»

«NOOO!!!» dissero in coro:«Dobbiamo trovare una soluzione!»

Ville li guardava stranito, e poi gli si avvicinarono tutti insieme.

«Ville, ora tu verrai con noi!»

«E dove volete portarmi!? Da quell’aquila marcia non è vero!?!!!» urlò lui spaventato.

«KYUUUUUUUUUU!!»

«La sentite!!è qui!!»

«Si, si, certo Ville» disse Migè prima di sferrargli un destro, facendolo cadere a terra tramortito.

«Puuvrin….»

Ville si risvegliò in una sala d’ospedale con una flebo che gli faceva compagnia.

L’infermiera che lo vide chiamò subito il dottore, che arrivò accompagnato da tutti i ragazzi della band.

«Che mi è successo?» chiese un po’ debole.

«Ti abbiamo fatto ricoverare amico mio» desse Linde contento di vederlo sveglio.

«Hai dormito per un giorno intero» confermò il dottore.

«Ma cos’avevo dottore?»

«Eri affetto da allucinazioni uditive. Sentivi suoni che non venivano riprodotti dall’ambiente, ma dal tuo subconscio.»

«Ah.» disse convinto «E adesso sono guarito?» chiese con un po’ più di vita.

«Non possiamo dirlo con certezza, però dovrai continuare a fare una terapia, però ora grazie ad alcuni farmaci che ti abbiamo somministrato stai un po’ meglio.»

«Non sentirò più quella maledetta aquila?» chiese Ville finalmente raggiante.

«Certo, però un po’ di alta montagna: aria fresca, profumi nuovi, colori, sgargianti, CROMOTERAPIA, ti farebbero bene!!»

«No, no!!Preferisco il mare!»

«E perché?»

«Em…gusto personale!!!»

«KYUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»

«Noooooo!!!Ancoraaaaaaaaaaa!!!!»

FINE

Nota: questa one shot sullo zio Ville era l’ultima in programma. Non è detto però che il mio estro di idiozia da alta montagna purissssssssima(lì dove volano le aquile x__x) non si risvegli e mi faccia continuare la raccolta.

Grazie mille a Drunkonshadows per le recensioni sempre gentiliiiii….e anche ovviamente a tutti coloro che hanno sprecato 10 minuti della loro vita a leggere la mia robaccia!!! ^____^

p.s.: fate la CROMOTERAPIA perché è meravigliosa!!!!!!!!! Baci!