Akira Sendoh entrò nel cortile del suo liceo, il Ryonan, e si guardò intorno alla ricerca di qualche suo vecchio compagno delle medie; gli parve di riconoscere due o tre ragazze ma non si avvicinò. Restò un po' in disparte, tenendo d'occhio il cancello; dopo qualche minuto vide Hiroaki Koshino entrare e restare un po' spaesato. Sendoh si avvicinò all'amico che, non appena lo vide, sembrò più sollevato.
-Ah, Sendoh! Per fortuna, pensavo di essere solo!-
-L'ho temuto anche io per un attimo! Che te ne pare a prima vista?-
I ragazzi si lanciarono delle occhiate rapide in giro.
-Beh, non sembra male...anche se la situazione “ragazze” mi pare un po' scarsa.-
Sendoh alzò gli occhi al cielo.
-A me importa che ci sia una buona organizzazione per la squadra di basket, il resto mi tocca ben poco.-
-Come sempre!-
Mentre chiacchieravano, man mano arrivarono altri studenti, spaventati all'idea del primo anno di liceo, che attendevano nervosamente il suono della campana, per scoprire quali fossero i loro compagni di classe. Davanti al portone, decine di mani scorrevano lungo gli elenchi delle classi, alla ricerca della sezione assegnata; nel cortile, vecchi compagni delle medie si riunivano, incrociando le dita e sperando di essere in classe insieme. Sendoh e Koshino furono interrotti d'un tratto da una vocina squillante che riconobbero subito.
-Heeey! Sendoh-kun! Koshino-kun!-
I due si voltarono verso la piccola ragazza che li stava chiamando; tra lei e Sendoh c'era una differenza di altezza pari a cinquanta centimetri buoni. I suoi capelli, lunghi fino alle spalle, lisci come la seta e color cioccolato, incorniciavano un tenero visetto tondo che non sembrava per niente quello di un'adolescente di quasi sedici anni, piuttosto quello di una ragazzina delle medie. I grandi occhi castani brillarono dalla gioia.
-Non sapevo che aveste scelto anche voi il Ryonan!-
-E invece eccoci qui! Come te la passi, Mizuki-chan?-
-Alla grande! Ho scoperto che una mia carissima amica d'infanzia che anni fa si era trasferita a Osaka è ritornata qui a Tokyo! E si è iscritta anche lei qui! Non vedo l'ora di riabbracciarla!-
Sendoh sorrise.
-Magari siete anche nella stessa classe, chissà.-
-Vogliamo scoprirlo insieme, infatti la sto aspettando per vedere i cartelloni! Vi piacerà di sicuro, è una ragazza meravigliosa, dolcissima e bellissima! I suoi capelli sono come le onde del mare!-
Koshino sembrò interessarsi all'argomento.
-Ah, davvero?-
-Sì! E poi ha un bellissimo fisico!-
La ragazzina portò le mani al petto e le allontanò, indicando una circonferenza esagerata.
-E in più, ha due enoooormi...!-
Una mano dalle unghie smaltate di nero si poggiò sulla sua testa e la fece voltare; una ragazza dai lunghi capelli ondulati, di un castano chiarissimo, il naso piccolo e le labbra dalle curve morbide le lanciò un'occhiata di affettuoso rimprovero. Mizuki sorrise.
-...occhi azzurri!-
Poi saltò al collo dell'amica, pigolando.
-Kuu-chan! Kuu-chan! Sei tornata e sei ancora più bella di quando ti ho vista l'ultima volta!-
-Mizukin! Sei sempre la solita!-
Mizuki si voltò verso Sendoh e Koshino.
-Ragazzi, lei è Kurea Akai, la mia migliore amica!-
Kurea sorrise.
-Piacere di conoscervi!-
-Ah, piacere nostro! Io sono Hiroaki Koshino!-
-E io Akira Sendoh.-
Mizuki saltellò, tirando una manica del maglione blu di Kurea.
-Kuu-chan, andiamo a vedere in che classe siamo!-
-Veniamo anche noi, non abbiamo ancora controllato!-
Davanti ai cartelloni, i quattro scorsero le liste fino a trovare i loro nomi; risultò che Kurea e Koshino erano stati messi nella terza sezione, mentre Mizuki e Sendoh erano nella seconda.
-Uffa! Non sono in classe con Kuu-chan! Come farò?!-
Kurea sorrise, dispiaciuta.
-Beh, vorrà dire che ci vedremo durante le pause!-
La campana suonò e il gruppo si divise; non appena entrò in classe, Kurea si sentì osservata, quasi analizzata. Il suo aspetto attraeva non poco l'attenzione; il suo seno di certo non sfuggì agli sguardi maliziosi dei ragazzi e in pochi secondi il suo viso era in fiamme. Koshino se ne accorse e le prese il braccio, portandola al fondo della classe e conquistando i due posti vicino alla finestra; Kurea abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Grazie...-
-Dovere.-
Entrò in classe una donna sui trent'anni e si presentò.
-Buongiorno! Sono la professoressa Nahoko Sumire!-
Gli studenti effettuarono il saluto e presero i loro posti; vennero poi chiamati in ordine alfabetico per presentarsi e lì Koshino scoprì alcune cose su Kurea.
La prima pausa arrivò dopo due interminabili ore; Mizuki e Sendoh erano già fuori dalla classe ad aspettarli.
-Mizukin, vieni con me a prendere una lattina?-
-Certo! Ragazzi, torniamo subito!-
-Va bene!-
Una volta che le ragazze furono abbastanza lontane, Koshino tirò fuori un foglietto dalla tasca della divisa e lo porse a Sendoh; il ragazzo lo intascò subito e ne passò un altro al compagno. Fecero tutto in meno di un secondo, furtivi come ladri. Qualche minuto dopo, Kurea e Mizuki li raggiunsero nuovamente e rimasero tutti e quattro a chiacchierare amabilmente; la fine della giornata scolastica arrivò come una benedizione e i compagni si separarono dopo il turno di pulizia.