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Autore: RobDowney    20/10/2015    0 recensioni
''Tutto quello di cui mi importava era me stesso. Perfino quando mi hanno portato via e ho dovuto dire addio alla mia mamma, continuavo a pensare che ero fortunato perché non avrei dovuto vederla passare tutto quello schifo. Ed ero felice che io sarei stato bene. ''
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Newt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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'' Tutto quello di cui mi importava era me stesso. Perfino quando mi hanno portato via e ho dovuto dire addio alla mia mamma, continuavo a pensare che ero fortunato perché non avrei dovuto vederla passare tutto quello schifo. Ed ero felice che io sarei stato bene. ''


Disse il piccolo Thomas mentre si rigirava i pollici con l'unica persona che lo avrebbe ascoltato. Teresa gli stava accanto intenta ad ascoltare ogni minima parola che il minore avesse da dirgli, scrutandolo con gli occhi come una madre apprensiva. 

'' Ero eccitato. Davvero eccitato. Tutto quello a cui pensavo era che non dovevo passare tutto quello schifo che mio papà e mia mamma avrebbero sofferto. Mi aveva reso ... felice. ''
Teresa inclinò lievemente il capo, sorpresa di quanto aveva appena detto Thomas. Era davvero felice? 
'' Sono un moccioso egoista. Mia mamma aveva bisogno di me e io praticamente non vedevo l'ora di andarmene da lì.''
Disse infine Thomas con un lieve sorriso stampato sul volto. Ma Teresa poté notare che non solo quel sorriso aveva uno strano ghigno, ma l'intero corpo del minore tremava provocando  una strana aura intorno a lui. Per un secondo sentì la sua pelle avampare come uno lungo brivido freddo lungo la sua colonna vertebrale. 
Quel ragazzo era /felice/. E lei sospirò dandogli una pacca sulla spalla. 

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Nonostante il mondo fosse stato attaccato dall'Eruzione Solare, nella base della WCKD faceva piuttosto freddo. Tutti gli scienziati e collaboratori erano vestiti completamente di bianco con giacche e maglie di caldo cotone. Tranne uno. 
Thomas era seduto difronte al suo monitor compreso di tastiera e mouse ad alta tecnologia, concentrato sulle Variabili che riguardavano il Labirinto, costruito da lui, e i suoi esperimenti; fonti importanti per la ricerca sulla cura che avrebbe salvato il genere umano e l'intero pianeta. 
Oltre lo specchio divisorio, vi era difronte a lui un ragazzino; capelli color biondo cenere, fisico esile, piuttosto silenzioso. Con indosso una sola maglietta bianca a maniche corte. 

'' Non senti freddo? '' chiese Thomas rivolgendosi ad Isaac, senza distogliere lo sguardo sul monitor, digitando con velocità la tastiera intento a scrivere -forse- qualche minimo cambiamento dei suoi esperimenti. 

'' Sto bene così, grazie per averlo chiesto Thomas. '' 

'' Oh, ricordi il mio nome. Interessante. '' e qui il moro spostò gli occhi dallo schermo rivolgendosi al biondo, che a sua volta lo stava guardando. 

'' Non dovrei? '' Isaac spostò lo sguardo roteando gli occhi, come se la cosa gli desse alquanto fastidio, ma non necessariamente contrariato dall'atteggiamento poco stronzo del moro. Avevano avuto modo di conoscersi molto tempo fa, all'età di dodici/tredici anni e fu proprio Thomas a proferire la prima parola salutandolo con un semplice gesto della mano e di quanto la sua vita a partire da quel giorno avrebbe avuto una svolta inaspettata e piena di sorprese. Ed era vero. 
Ora faceva parte della WCKD, uno scienzato a tutti gli effetti in grado di poter trovare una cavolo di cura attraverso le Variabili, attraverso i -suoi- esperimenti che ogni giorno vivevano la loro insulsa vita nel Labirinto. 

'' Non pensavo che ti ricordassi, infondo-- ci siamo scambiati parola moltissimo tempo fa. Isaac, giusto? '' disse infine Thomas riportando lo sguardo sul monitor arricciando leggermente il naso come segno di un insopportabile prurito. '' Come mai ti hanno trasferito nella mia stanza? Se posso chiedere, naturalmente. '' 

'' Teresa ha preferito che mi mettessero qui perché --- dice che sono un genio, e che il 'grande' Thomas avrebbe notato le mie fantastiche doti da intelligentone.'' rispose il biondo facendo spallucce. Teresa era una persona molto affidabile e discreta, carina e intelligente. Si domandò come mai tenesse così tanto a Thomas. Guardandolo, si direbbe che non era cambiato di una virgola da quando lo vide l'ultima volta con il suo ghignetto da strafottenza e gli occhi pieni di malizia da mettergli i brividi. Eppure, c'era qualcosa in lui che lo attirava talmente tanto da voler continuare il discorso. '' Tu sei d'accordo con lei? '' 

'' Mh, vedremo. '' 

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Passarono giorni, mesi, un anno e Isaac era ancora lì nella stanza bianca di ricerca con Thomas. 
Non avrebbe mai immaginato che la sua vita fosse cambiata così radicalmente da quando il moro si ricordò del suo nome e di quando, dietro ad un angolo, provò a baciarlo con leggerezza e morbidezza. Fu inaspettato, senza preliminari, ma si rese conto che nonostante la strafottenza di Thomas poteva dire che egli era un ottimo baciatore follemente innamorato di lui. E Isaac lo era? 

'' Thomas, questi sono i fascicoli delle prossime Variabili che mi avevi chiesto. '' 

'' Grazie Isaac, mi sei d'aiuto ultimamente. Non è facile tenere a bada tutti questi 'sclerati'. '' 
Disse Thomas gesticolando con le mani indicando uno ad uno tutti i colaborati che lavoravano al computer; per Thomas non erano altro che un ammasso di ignoranti e per quanto loro ci provassero ad avare la sua totale fiducia, il moro l'insultava pesantemente ogni qualvolta loro facevano uno sbaglio, anche quello più piccolo. Ma con Isaac era diverso, Teresa lo aveva avvertito delle sue doti e Thomas non poteva essere più che contento. 
Contento di avere qualcuno con cui poter studiare gli esperimenti in modo scientificamente dettagliato. Poiché in quello studio il loro rapporto si basava solamente sulla fiducia reciproca lavorativa, non potevano di certo farsi vedere in contesti piuttosto intimi. 
Isaac supponeva che Thomas fosse un tipo geloso, che si imbarazzasse ad ogni suo complimento; ma evidentemente si sbagliava. Era piuttosto orgoglioso, ma quando erano soli nella -sua- stanza poteva percepire il calore e l'odore di sesso che impregnavano i loro corpi ad ogni bacio e carezza, ad ogni sussurro di parole sdolcinate e spinte da fargli mandare fuori di testa. 

'' Thomas ? '' 

'' Sì? '' 

'' La Cancelliera ha chiesto di te prima, vuole che tu vada nel suo studio. '' 

'' Capito, grazie. ''  Thomas fece per alzarsi dalla sua postazione donando al biondo una leggera carezza sul volto come segno di gratitudine, ed Isacc non poté non sorridergli di rimando.  







Nota dell'autrice: 
I know, dovevo aggiornare After Party ma per colpa di una caspio di fanart mi è venuta questa malsana idea di fare questa piccola OS - non propriamente Newtmas, poi vedrete - e quindi mi ci sono tuffata e spero che vi piacerà questa piccola cacchiata. 
Verrà divisa in due parti, quindi questo è il primo capitolo e prossimamente avrete il colpo di scena -blinkblink- 
Saluto come sempre le mie Culopesche che ogni giorno portano pesche e culi. Miao. 
Bye. 
  
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