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Autore: ValeMolly    20/10/2015    2 recensioni
Lei sta tornando a casa dopo le vacanze . Qualcosa nella sua valigia non va bene dovrà dare spiegazioni. ...
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La vacanza era finita. Tutto sommato a parte qualche piccolo intoppo era andata bene. Adesso in aeroporto con il suo prezioso bottino in valigia, sperando non aumentasse di troppo il peso del suo bagaglio a mano, ripensava gia con malinconia ai giorni appena trascorsi. Finalmente era arrivato il suo turno. Vaschetta : braccialetti collane la borsa il bagaglio a mano, tutto sul rullo. Passaggio sotto il metal detector e la testa fra le nuvole. "Signora" E i pensieri ancora in giro "Signora dico a lei. Si metta da parte" L'addetto al controllo parlava con lei ma l'attenzione era altrove. Al terzo richiamo la prese per un braccio ed ebbe tutta la sua attenzione. "Signora per favore prenda le sue cose e si appoggi su quel tavolo e attenda" Che stava succedendo? Che fosse reato avere una trousse di make up ben accessoriata? Si appoggiò al tavolo e attese . L'addetto tornò poco dopo un paio di occhi scuri le si piantarono nei suoi. Un fremito passò lungo la schiena. L'uomo in divisa blu e rossa le chiese di seguirla senza dare alcuna spiegazione. Le persone passavano distratte accanto a loro e lei sentì come se si fosse creato il vuoto. Prese la valigia e i suoi bracciali e la borsa e lo seguì in silenzio. Le spalle larghe e la vita stretta delineate dalla divisa camminavano davanti a lei. La accompagnò in una stanza spartana, un tavolo due sedie , due grandi vetrate. Una doveva essere uno specchio pensò, doveva essere proprio nei guai e non capiva il perché. "Prego si accomodi " Secco distante professionale freddo. Lei si sedette cercando di mantenere la calma anche lui le si sedette di fronte gli occhi fissi. Non c'era aria in quella stanza? "Signorina.....ha dimenticato di dichiarare qualcosa. ..." Brancolava nel buio a cosa si riferiva? "Signorina apra la valigia e ne vuoti il contenuto se collabora sarà più facile per tutti" "Agente io non capisco cosa ci possa essere nella valigia che non va" "Apra" Si alzò e apri la piccola valigia rossa stipata di vestiti arrotolati scarpe trucchi accessori costumi da mare telo mare e diversa biancheria intima. Lo sguardo di lui si posò infine proprio su quest'ultima. La guardò ancora. "Apra bene il telo mare" "Ahh di quello parliamo? Guardi c'è stato un malinteso credo!!" "Questo sarò solo io a deciderlo" Lei aprì il telo mare lo srotolo' e da esso ne uscì una sorta di mattonella stondata di colore grigio" "Ecco vede? È solo.." "Silenzio mi faccia osservare" Lei si scosto' e lasciò che egli verificasse con i suoi occhi. Lui si avvicinò con il braccio sfiorò la spalla della donna e fu pervaso da un aroma delicato appena accennato e si infiammo'. Improvvisamente la stanza sembrò piu piccola e satura. Cercò di mantenere il suo solito distacco e cominciò ad esaminare la strana mattonella. Era fredda apparentemente sembrava di pietra ma era piuttosto friabile. Quindi non poteva essere un enorme panetto di hashish come aveva sospettato l'addetto ai raggi X. "Cosa crede di farne Signorina?" "Guardi è argilla semplice argilla non so cosa pensiate possa essere ma è del tutto innoqua . la spiaggia dove sono stata in vacanza ne era piena, in mare e sulle rocce non ho rovinato nessun ecosistema! " Era in imbarazzo era evidente. Nessun reato era stato commesso ora come giustificare questo fermo? "Questo è da stabilire Signorina. Adesso si volti appoggi le mani sul vetro e divarichi le gambe devo controllare che non porti altri oggetti non idonei addosso" Era difficile poter nascondere alcun che con il suo vestitino leggero e corto senza spalline. Ma nulla poté per evitare la perquisizione. Si avvicinò alla vetrata e si rese conto che nel frattempo era diventato buio . Le luce delle piste e degli aerei le Le ricordavano un paesaggio di mare come una città affacciata sul golfo. È strano come l'asfalto brilli anche alla luce della luna assomigliando al mare. Lui le si avvicinò gli occhi nei suoi riflessi nel vetro. Le si secco' la gola le vennero in mente diversi scenari e diverse soluzioni per quella perquisizione ma certe cose non accadevano davvero. Lui si avvicinò e sprigionava calore. Le diede un colpo al sandalo destro per divaricarle ancora di più le gambe. Iniziò lentamente cominciando dai fianchi. Le sue mani erano bollenti. Dal punto vita salirono lateralmente sfiorando leggermente il seno le spalle il collo, cominciarono a scendere di nuovo verso il punto vita passando leggere sulla curva delle natiche. Il calore la stava devastando, le arrivava ad ondate non capiva se venissero da lei o no. Lui si piegò i avanti e il suo respiro le solleticava dietro l'orecchio infiammandola sempre più. E ra umida. Fradicia. Che situazione. Non amava le dimostrazioni di potere ma stranamente questa sottomissione la stava devastando. A mala pena respirava. Due colpi alla porta fecero tornare entrambi alla realtà. "SI!!" Egli restò nella sua posizione a pochi millimetri dal suo orecchio . Era seccato e guardò con rabbia verso la porta. "Signore la compagnia aerea chiede se la signora potrà viaggiare con loro oppure se è da ritenere in fermo" Si scosto' da lei e sembrò risucchiare l'aria. "Non ti muovere di un millimetro" Lei non lo fece, non voleva farlo. Con due falcate, lui attraversò la stanza e dischiuse poco la porta. "Fermo e non disturbare più" Poi fu buio . La luce entrava solo dall'esterno. L'effetto panorama era ancora più suggestivo . Lui arrivò veloce come un predatore e lei si lasciò divorare.
   
 
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