Ode to a broken family

A Violet Girl, che mi dà ogni giorno camionate di affetto senza volere nulla in cambio;
A Chaos_Cheshire, che mi ha fatto capire l' importanza della famiglia.

NdA: Per la lettura è consigliato ascoltare “C’è chi ti vuole bene”, canzone tratta dal film d’ animazione “Lilli e il vagabondo 2-Il cucciolo ribelle”.

Chi ti scalda quando senti freddo… 
Quando piove, chi corre a ripararti… 
Chi ti aiuta quando stai cadendo e ti dà una mano a rialzarti… 

La famiglia.

Famiglia. Una parola che appare quanto mai inappropriata per descrivere la nostra condizione. 

Noi siamo tutto, fuorchè una famiglia, siamo un gruppo di tre, anzi...quattro persone che vivono sotto lo stesso tetto. 
Una piccola setta che si regge solo grazie a un giuramento.  

Condividiamo un obiettivo comune, la vendetta, ma nient’altro. 
A stento parliamo tra noi, neanche per cose banali. 
L’ atmosfera è costantemente tagliente come un coltello e qualsiasi cosa che possa spezzare il ghiaccio dei nostri cuori è abolita. 

Affetto è una parola che non conosciamo e non ci appartiene. 

Ma allora com’è una vera famiglia ?

Di certo non è così. 

La famiglia è fatta di persone che darebbero la vita le une per le altre. 
Persone che ti accettano e ti vogliono per come sei. 
Persone che ti cercano, che si preoccupano per te e che sarebbero pronte a sacrificare la propria vita pur di aiutarti. 
Persone che ti sanno perdonare quando dici qualcosa di sbagliato e di cui ti puoi fidare, perché sai che non ti tradiranno. 

Quella colonna fatta di certezze e amore, quel nido a cui tornare quando ci si perde. 
Un piccolo nucleo di affetto incondizionato e che non ti farà mai sentire escluso. 

Una famiglia è affetto. 
E’ un piatto caldo. 
E’ una porta aperta ad accoglierti. 
Una mano tesa per aiutarti. 

E’ calore. 
E noi non siamo mai stati così lontani da tutto ciò.

Ma forse è meglio così. 
Forse è solamente andato tutto come doveva andare. 
Siamo una famiglia spezzata, ma pur sempre una famiglia. 

E magari la nostra sofferenza, guardata da un altro punto di vista, apparirebbe molto più sopportabile di come ci appare. 
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Un piccolo testo fortemente riflessivo, ma di grande significato affettivo per me. Il narratore è volutamente vago ma penso che sia piuttosto intuibile chi sia.