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Autore: slanif    21/10/2015    4 recensioni
GenzoKarl
10 storie scritte di getto ascoltando 10 canzoni in risproduzione casuale.
Cosa ne sarà venuto fuori?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Karl Heinz Schneider
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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— RULES
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata sia la tua drabble.
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.
 
 
 
 

*
 
 
 
 
GenzoKarl 10 Songs Challenge
di slanif

 
 
 
 

1. “Se Fosse Per Sempre”, Biagio Antonacci

 
Nessuno, nemmeno noi due avremmo mai scommesso sul nostro amore.
Eppure, Karl, nonostante le discussioni e i litigi e le mille incomprensioni in cui perennemente viviamo, ce la stiamo facendo. Giorno dopo giorno. Un passo alla volta. A volte fuori tempo, a volte a tempo; a volte regaliamo qualcosa di noi, a volte la rubiamo e ce la teniamo stressa.
Non so se tra me e te sarà per sempre, Karl, perché solo Dio sa quanto facciamo schifo come coppia – perché nessuno al Mondo è meno romantico e aperto di noi – ma io so che ti voglio nella mia vita, a camminare vicino a me.
Anche a costo di spaccarti la faccia a suon di schiaffi per farti capire cosa realmente provo per te, cosa voglio.
E se anche tu non mi illudi mai e io non ti chiedo mai niente, so che sei mio.
Non mi perderai mai, Karl, perché tu, lo sappiamo bene, non sei uno che ama perdere.
E nemmeno io.
 

*****

 

2. “Try”, Sam Tsui

 
Da quando te ne sei andato, Gen; da quando sei tornato in Giappone, io mi sento... vuoto.
C’è solo una fiammella, dentro di me, che brucia piano. Sono le paure e il dolore ad alimentarla, a far crescere la fiamma, a farla espandere fino agli angoli più nascosti di me.
E fa male.
Dannatamente male.
Perché tu sei dall’altra parte del Mondo e mi hai lasciato qui, a non sapere che fare.
E corro e brucio e corro e brucio e cerco solo di cavarmela, giorno dopo giorno.
Perché se non cerco di andare avanti, allora mi fermo a pensare al perché. Mi fermo a pensare al perché hai detto di voler stare con me e poi te ne sei andato. Era tutta una menzogna?
Ha senso sentire tutto questo fuoco nel petto, pieno di dolore e risentimento, che mi brucia la pelle e gli occhi costringendomi a piangere?
Io, Karl Heinz Schneider, che piango.
Per te.
Idiota di un portiere...
Possa tu bruciare all’inferno; perché io, a causa tua, ho già l’inferno sulla Terra.
 

*****

 

3. “Hall Of Fame”, The Script ft. Will.I.Am

 
Sei un campione.
Lo sei sempre stato.
Con classe, esperienza, impegno e bravura innata. Non ti sei mai arreso e penso che mai lo farai, finché non vedrai il tuo nome scritto nella storia.
Finché non alzerai la Coppa Del Mondo, finché non sentirai il tuo nome in tutti i telegiornali, finché non sarà stampato sulla carta patinata di tutti i giornali e finché nemmeno l’anima più sperduta della Terra non saprà chi sei.
Perché tu sei grande.
Sei nato per essere quello che vuoi, qualunque cosa vuoi.
E tu, testardo che non sei altro, vuoi essere un campione.
E io, testardo che non sono altro, scalerò tutte le montagne con te.
Passo dopo passo.
Fino alla vetta dell’Olimpo.
 

*****

 

4. “You And Me”, Lifehouse

 
Da quando sto con te ho perso il conto dei giorni, dei minuti, delle ore. Non so che giorno è o dove siamo, ma non importa.
L’unica cosa di cui mi importa sei tu.
Tu con me. Io e te insieme.
Non contano tutte le persone che abbiamo intorno. Non conta niente.
Solo tu e io.
E anche se faccio veramente schifo con le parole, e qualunque cosa voglia dirti esce sempre fuori a cazzo, ti assicuro che sei solo tu che conti, in tutti i giorni, in tutti i minuti, in tutte le ore e in mezzo a tutta la gente.
Solo tu.
 

*****

 

5. “Bleeding Love”, Leona Lewis

 
Quando mia madre ci ha scoperti, Gen, persino tu ti sei impressionato dagli urli che è riuscita a fare. Ne sono seguite prediche, pianti, ingiurie e minacce. Fino alla peggiore: «Se non lasci quel giapponese, non sei più mio figlio.»
Avrei voluto strapparmi tutti i capelli per la frustrazione, dirle che le voglio bene, ma che non può minacciarmi. Dirle che ti amo, e che sei tu quello che voglio.
Ma non sono uno che parla tanto. Ho preferito agire. Fare le valige e correre a casa tua, da te, e finirti tra le braccia non appena la porta di casa si è chiusa alle nostre spalle.
Non hai fatto domande, mi hai solo stretto forte, e io te ne sono stato silenziosamente e immensamente grato.
Soffro nella consapevolezza di aver perso prima mio padre e ora, che finalmente la mia famiglia sembrava ricomporsi, ho perso mia madre; ma so anche che sarebbe molto peggio perdere te.
Non importa quanto cercheranno di separarci, quanto il mio cuore sanguinerà; non posso rinunciare a te nemmeno per l’amore della mia famiglia.
Insieme raccoglieremo i pezzi di me stesso.
Da solo riemergerò, sopravvivendo alla perdita come ho già fatto.
E poi forse, il Destino, ha in serbo ancora delle sorprese per me e la mia famiglia. Magari, come ha perdonato mio padre, mia madre prima o poi perdonerà anche me.
Prima o poi, forse, torneremo ad essere una famiglia normale, con un membro aggiunto: tu.
 

*****

 

6. “We Found Love”, Rihanna ft. Calvin Harris

 
È tutto sfocato, confuso.
Alle spalle il sole immenso e bruciante. Davanti, ai nostri piedi, che si diramano come gigantesche prolunghe di noi, le nostre ombre.
Si intrecciano, entrano in contatto e si scontrano, come le nostre mani.
Lentamente, un dito dopo l’altro, un centimetro dopo l’altro; mani e ombre si intrecciano diventando una sola.
Il sole brucia e le ombre sono più nere. Le mani più strette e i palmi sudati. Ed è un po’ come se dividessimo lo stesso corpo, la stessa anima, che si irradia dalle nostre mani e si spande e sa di complicità e amore e fiducia.
Perché in un posto dove nessuno può accettarci, dove l’omosessualità è un peccato, noi abbiamo trovato l’amore.
 

*****

 

7. “This Is The Life”, Amy Macdonald

 
Non ho mai amato le discoteche, né i luoghi affollati. Preferisco il silenzio e le cuffie nelle orecchie, con la musica a un volume umano.
Ma sono la stella della squadra e non potevo mancare ai festeggiamenti, questa volta. Abbiamo vinto il campionato e siamo tutti qui, in questa discoteca, a saltare, braccia all’aria, a ritmo di canzoni che ci trascinano, nota dopo nota.
C’è chi è esaltato, chi ancheggia, chi balla e beve buttando alcool dappertutto, chi agita la testa e smuove i capelli, chi non riesce a coordinare braccia e gambe e chi, come te, canticchia il motivetto socchiudendo appena le labbra.
Le fisso, incantato, e aspetto che la tua lingua ci passi in mezzo e poi sopra.
Aspetto che l’alba sorga e ci riaccompagnino a casa per poter ammirare davvero le cose belle della vita: tu. Io e te. E fare l’amore. E sentire che canticchi sulla mia pelle, con quella voce bassa e profonda; e scompigliarti i capelli neri e farli ancora più mossi e confusi, più ricci. E baciarti. E farmi amare. E diventare tuo, ancora e ancora.
Perché queste sono le cose belle della vita.
Perché tu sei la vita.
 

*****

 

8. “Unconditionally”, Katy Perry

 
Ho visto cosa c’è davvero dentro di te.
Ogni singolo panno sporco, ogni calzino bucato, ogni maglietta macchiata. Ogni singolo difetto e insicurezza.
Li ho visti riflessi nei tuoi occhi cerulei, in quelle barriere che mattone dopo mattone ho buttato giù.
Ho dovuto convincerti, ho dovuto litigare con te, spesso silenziosamente pregandoti, mascherando le mie richieste in grida arrabbiate.
Ma alla fine l’hai capito: ti amo incondizionatamente.
Con i difetti, i pregi, i panni sporchi, i calzini bucati e le magliette macchiate. Ti amo incondizionatamente perché sei Karl, e sei umano e tutti gli esseri umani a volte fanno schifo; e anche io sono umano, e vorrei che mi amassi anche per quello che c’è davvero dentro di me e che nessuno vede, anche quando faccio schifo.
Quella parte più intima di noi che mostriamo solo alle persone di cui ci fidiamo davvero.
E io, Karl, l’ho mostrata solo a te.
Perciò tu mostrala a me, dammi fiducia, diventa consapevole del mio amore e lasciati amare incondizionatamente.
 

*****

 

9. “Good To You”, Marianas Trench ft. Jessica Lee

 
Ciao Karl,
lo so che non te lo aspettavi. Nemmeno io avrei mai pensato di scrivere una lettera per qualcuno. Le e-m@il vanno bene; ma le lettere? Per me le lettere sono più personali, più intime, più profonde. Nelle lettere ci si mette più a nudo, perché ci sei solo tu e il foglio bianco e non tu e uno schermo e un milione di distrazioni possibili provenienti dalla rete e da internet.
Perciò sono qui a dirti solo che sto bene. E che so che stai bene. E che sono felice per te.
Ma per me non sono felice, Karl, perché so che per me non è reale felicità.
Quello che ti dissi tanti anni fa, in quello spogliatoio, non è cambiato. Anche se non ti ho più detto niente né mi sono più fatto avanti, sappi che per me sei ancora tu, quello buono per me.
Sarò mai quello buono per te?
Non lo so...
Mi manchi, Karl.
Buona vita.
G.
 

*****

 

10. “Reason For Love”, David Hodges

 
Lasciato.
Mi hai lasciato.
È successo davvero? Cosa ho fatto di male per meritarmelo? Perché è successo? Quando è stato il momento che il Destino ha deciso che era finito il nostro tempo? Come è potuto accadere?
È ridicolo.
Come hai anche solo potuto pensare di andare via e lasciarmi? Come hai potuto pensare di morire? Stupido, stupido idiota!
Lo sai quanto ti amavo; quanto ti amo? Quanto la mia vita non ha senso senza di te?
Cosa diavolo ci sto a fare al Mondo se tu non ci sei? Cosa diavolo di significato ha la mia vita senza di te?
Vienimi a prendere, Genzo, ti prego.
Vienimi a prendere.
Portami con te, ovunque tu sia. Dammi una ragione ancora per credere nel nostro amore.
Mi sono sempre chiesto se esistesse un motivo per amare, a che scopo trovarlo se poi bisognava così tanto soffrire! Me lo sono chiesto per anni, senza mai riuscire a darmi una risposta.
Almeno fino a quando sei entrato tu nella mia vita.
Perché beh, appena ti ho guardato l’ho capito: il mio motivo eri tu.
Perciò vieni, perché io sono qui, e aspetto solo te, Gen.
Sei tu la mia ragione.
 
 
 
 

FINE

   
 
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