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Autore: Himawari__    22/10/2015    0 recensioni
Raccolta di drabble, flash fics & oneshot dedicate alla serie.
5 - L’attesa prolunga il piacere, dopotutto, e il suo fratellino preferito meritava esclusivamente il meglio. (pairing : Sebjace) (710 parole)
6 - L'incontro di Alec e Jace appena dopo il rito per la runa Parabatai. (pairing : Jalec - accennato) (669 parole)
7 - Clary scommette, Isabelle accetta, e il mondo è improvvisamente un po' più dolce di prima. (pairing : Clizzy) (780 parole)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Di appuntamenti e demoni fastidiosi


Alec guardò prima Magnus, poi la strada davanti a loro, poi ancora Magnus, con un'espressione a metà fra speranza e qualcosa di non ben definito, ma che si avvicinava molto ai toni del “ho voglia di cacciare e non mi impedirai mai di farlo, quindi userò la versione perfezionata dei miei occhioni dolci per farti cedere più in fretta”.

Lo stregone la conosceva fin troppo bene; era un mix di tenerezza, tristezza e desiderio di rivalsa che gli ricordava un cucciolo di labrador abbandonato in autostrada dal più cattivo dei padroni dopo una serie di bastonate. Ma si riteneva anche ben addestrato a fronteggiare simili evenienze: non solo era più vec– ahem, più maturo, e quindi più saggio, ma erano ufficialmente fidanzati da un paio d'anni, dopotutto, e aveva sviluppato un paio di tecniche difensive più o meno efficaci per quasi ogni genere di situazione.

Non per quella, comunque, perché ancora, in effetti, non era riuscito a opporvisi veramente.

« No. » Affermò quindi con decisione, indietreggiando di un passo e allontanando la mano da quella fredda del fidanzato « Oggi è il mio – nostro giorno libero, e non lo trascorrerò prendendo a calci in culo un mio consaguigneo-ma-non-troppo-grazie-a-Dio. »

Davanti a loro, il demone non sembrava aver notato il piccolo battibecco. Continuava a fissare senza posa una ragazza di non più di 18 anni, la bava che scorreva lungo la bocca, formando una piccola pozzanghera sulla strada (che schifo) e gli occhietti piccoli e inespressivi.

Disgustoso.

« È il mio lavoro. » Aggiunse Alec. La sua mano fremeva attorno al fianco, dove – lo sapeva, perché lo conosceva fin troppo bene – aveva nascosto dentro il cappotto una spada angelica. Gli Shadowhunter erano paranoici di natura, quindi non lo trovava troppo strano; che fossero anche degli stacanovisti, però, era del tutto nuovo.

Magnus si portò entrambe le mani all'altezza della fronte, massaggiandosi in cerchi concentrici le tempie.

Sapeva che era una battaglia persa – quando Alec si metteva in testa qualcosa era davvero difficile dissuaderlo – ma tentò comunque di farlo ragionare. Era un suo dovere, dopotutto. « Esatto, amore. Lavoro. Oggi è il tuo giorno libero, e mi hai promesso cucina cinese e notte di sesso selvaggio. Senza specificare l'ordine, aggiungerei. »

« Il crimine non va mai in vacanza. »

Magnus si stava pentendo amaramente di aver fatto vedere ad Alec quegli orribili film polizieschi anni '70.

« Esatto, per questo che quando tu e il biondino e Isabelle non fate le vostre ronde, ci sono altri Shadowhunter che vi coprono. » Ritentò, la voce oramai visibilmente incrinata sotto il peso dell'esasperazione.

« Non capisci. È una questione di principio. Quel coso mangerà la mondana che sta seguendo da mezz'ora, se noi non – »

Magnus lo guardò, truce. « Come fai a sapere che sta seguendo la mondana da mezz'ora? Alexander? »

Alec guardò il pavimento, giocherellando con la manica sgualcita della felpa scura, il rossore che si stava diramando rapidamente dalle guance fino al collo. Se non fosse stato così infastidito, avrebbe perfino potuto trovarlo carino. « Potrei aver casualmente scelto il ristorante in questa zona, perché il demone che sto cercando da settimane con Jace è stato avvistato l'ultima volta nelle vicinanze – eh eh eh. Le coincidenze. »

Sbuffando vistosamente, Magnus si portò le mani attorno alla vita. Discutere, come volevasi dimostrare, era a dir poco inutile. « Oh, e va bene! » Esclamò, e il volto del ragazzo si accese di luce nuova. « Però la cena la offri tu, biscottino. »

« Affare fatto. » Il volto di Alec si illuminò. Con uno slancio che Magnus aveva previsto-ma-non-troppo, gli gettò le braccia al collo e posò un bacio leggero sulle sue labbra. Il tocco gli fece quasi, ma non proprio, dimenticare tutta la frustrazione accumulata.

« E andiamo da Harper's! » Esclamò, seguendo Alec verso il demone.

« Oh, no. »
 

*


Scritta per la community "We are out of prompt", prompt: Magnus/Alec, di appuntamenti e demoni fastidiosi.
Oramai la gente mi odia, visto che le mie one-shot sbucano tipo ovunque. Ho quindi deciso, per comodità mia e dei lettori, di raccoglierle in un unica storia. A breve cancellerò le altre; mi dispiace un pochino per le recensioni che andranno perdute, ma le salverò tutte quante.
Grazie a chiunque commenterà/recensirà/altro.
:3

   
 
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