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Autore: Shaari    07/03/2005    1 recensioni
Ieri come oggi il mondo resta lo stesso, la guerra continua ad uccidere, le malattie a spegnere vite, il dolore ad assalire. Questa poesia fa un paragone, un paragon e tra cio che è e cio che fu. Leggetela. non fa male alla salute, anzi vuole essere cosa su cui pensare, su cui fermarsi a riflettere. leggete per favore, e pensate anche a questo ogni tanto 8e magari recensite)
Genere: Drammatico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su di un alba di tempi lontani

Su di un alba di tempi lontani

di colline sfiorate dal vento

cavalcava di mezzo agli ontani

Un ragazzo di nobile intento.

Ei trottava diretto al castello

per sposare una bella fanciulla

Erano promessi dalla culla

lei del prato era il fiore più bello.

Così furono uniti in amore

Ma il destino è cosa assai crudele

poiché il tempo separar li vuole

separati dovranno cadere.

E trascorsero infine quegli anni

Alle porte minaccia che incombe:

della guerra saranno i malanni

a portar la gente nelle tombe.

E tra squilli di trombe e sirene

mise spada e armatura il marito

temeva di venire ferito

e cader nelle loro catene.

Così fu che il suo uomo partì

La ragazza straziata nel cuore

un dolore nel petto sentì

e non erano pene di amore.

Venne chiesto cosa non andava

lei rispose “sto bene”. Mentiva

Mentre il dolore in petto aumentava

Mentre lei piano piano moriva.

E con pena l indomani si alzò

Mentre tossiva con grande dolore

Quel letto da cui mai si svegliò

Si tingea di purpureo colore.

Si scuotevan le spade in battaglia

Ma le frecce colpivan più forte

una lo colpì proprio alla spalla

Mentre l’altra lo portò alla morte.

Si accasciò il poverin sopra il prato

Troppo sangue dal petto gli usciva

Troppo sangue veniva versato

Era vita che via gli scorreva.

Su di una alba di asfalto ghiacciato

di tetti di neve e foschia

un ragazzo molto preoccupato

guidava in lato alla via.

Ei era diretto all aeroporto

Per partire a fare la guerra

Doveva abbandonar la sua terra

Gia sapeva che sarebbe morto.

La sua donna in casa piangeva

I vestiti che più non portava

Mentre già un bambino, lei sapeva,

nel suo ventre la vita agognava.

Ma per qualche arcano misterioso

Qualche cosa di lì ci andò storto

un parto ancor più pericoloso

e il vestito suo sempre più corto.

La ragazza si sentiva male

una notte un dolore sentì

era andata quel dì in ospedale

proprio il giorno in cui partorì.

Fu una lenta e tremenda agonia

Che in un giorno se la portò via

e mentre la sua era già finita

un bambino si affacciò alla vita.

Nell’intanto un lontano paese

i proiettili fischiavan mortali

La paura oramai era palese

e gli stranieri eran tutti uguali.

Nell’Arabia paese di guerra

non sparava gli Americani soli

sparan gli italiani su quella terra

come anche inglesi e spagnoli.

Ma un dì mentre il ragazzo correva

a salvare un compagno ferito

una bomba lì davanti esplodeva

così fu che lui venne colpito.

E fu rosso il sangue sulla terra

Che macchiava le nazioni in guerra

E fu vera la pena e il dolore

Delle bombe si sente il fragore.

  
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