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Autore: Danmel_Faust_Machieri    25/10/2015    0 recensioni
Immaginate che l'accademia del duellante per i nostri eroi non sia ancora finita, immaginate un quarto anno, un futuro che si articola dopo la sconfitta di Nightshroud in cui non c'è stata ancora nessuna celebrazione per i diplomi, in cui Jaden non ha ancora combattuto contro Yugi.
Tutto ricomincia esattamente come l'anno prima perché è questo l'ULTIMO anno di accademia.
Eppure l'amore continua, l'amore supera il tempo e le alterazioni della storia, l'amore tra Jaden e Alexis tornerà a vivere o, forse meglio, continuerà a vivere.
Questa storia si incontrerà in più parti con gli ultimi episodi di GX fino anche ad inglobare il secondo film della serie, rivedremo la maggior parte dei personaggi che abbiamo conosciuto e tutto ricomincerà esattamente come prima solo per accorgerci che in realtà è tutto cambiato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaden/Judai Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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XII-ALBA DELLA NOTTE QUESTO CANDORE

I giorni iniziarono a trascorrere veloci. Nessuno di noi poteva sapere quando Jaden sarebbe tornato: si era avventurato attraverso il tempo quindi sarebbe potuto ricomparire in ogni istante, ma allora perché non tornare pochi secondi dopo la sua scomparsa? Perché non avevamo in alcun modo notizie di lui? Era inutile fasciarsi la testa con stupide preoccupazioni, ognuno di noi aveva una fiducia cieca in Jaden quindi aspettavamo nella nostra rutine: i ragazzi dell'ultimo anno erano tornati a studiare in vista del futuro diploma e, alcuni di loro, avevano mostrato incredibili progressi (ad esempio Syrus e Chazz); Hassleberry e Blair si erano messi ad organizzare eventi per i futuri "maturandi" e avevano coinvolto tra gli organizzatori anche me rendendomi difficile il preparare le lezioni per il giorno dopo ma, ad essere sincero, mi divertivo ad aiutarli; Alexis era tornata solare come un tempo, trascorreva le sue giornata con gli amici poi la sera rientrava nel dormitorio degli Slifer dove spesso Atticus le teneva compagnia fino a sera, poi andava a letto con una lacrima sul viso e la lettera di Jaden stretta contro il cuore: aveva ritrovato la sua speranza.
Un giorno, mentre scrivevo alla lavagna alcune frasi dell'Eneide di Virgilio, mentre fuori la neve iniziava a tingere di bianco l'accademia, il professro Crowler irruppe nell'aula. "Dottor Crowler, cos'è successo?" chiesi meravigliato mentre lui cercava di riprendere fiato a causa dell'affanno "J-Jaden è t-tornato" La classe si voltò a guardarlo stupita "Cosa?" escamò Alexis dal suo posto "S-Si, Jaden è tornato... Ha telefonato Pegasus al Cancelliere avvisandolo che sta tornando all'accademia con un elicottero dell'Industrial Illusions proprio ora... Tra venti minuti dovrebbe essere qui" Prima che Crowler potesse terminare la frase il gruppo formato dagli amici di Jaden si era già fiondato fuori dalla classe con, a capo dell'armata, l'impaziente Alexis "Ragazzi aspett.." Nemmeno io riuscì a fermarli "Eh vabbè" aggiunsi "Direi che la lezione può finire prima oggi. Siete liberi di andare" e mentre gli studenti defluivano dalla classe io cercai di raggiungere il gruppo che correva verso il ritrovo con Jaden.
L'elicottero comparve lontano nel cielo, mi guardai intorno e feci la conta dei presenti: Alexis non stava più nella pelle, Atticus cercava di tranquillizzarla, Syrus e Hassleberry piangevano dalla felicità, Blair e Chazz finalmente abbracciati guardavano la scena, Sheppard, Pegasus, Crowler ed io aspettavamo a braccia aperte il ragazzo. Il velivolo atterrò, i nostri cuori erano sospesi nell'attesa eppure... Su quell'elicottero non c'era solo Jaden... 
Quando le pale si fermarono e le porte si aprirono Jaden fece un balzo fuori "Rieccomi ragazzi!!!" Noi esplodemmo in urlo di gioia "JADEN!!!" mentre Alexis gli si gettò al collo "Jaden..." disse con gli occhi colmi di lacrime "Ciao Alexis... Mi sei mancata" e si abbracciarono nell'illusione di un'eternità. Tutti saltarono addosso a Jaden per salutarlo, per stuzzicarlo per farsi raccontare tutto quello che era successo. Il cancelliere, Pegasus, Crowler ed io rimanemmo in disparte, per lasciare ai ragazzi quel momento così meraviglioso. 
Dopo qualche minuto Sheppard si schiarì la voce "Cof. Cof. Sono desolato di dover interrompere questo bellissimo momento di riincontri ma abbiamo organizzato una festa per il tuo ritorno Jaden e in più abbiamo una sorpresa per voi quindi..."
Jaden "Certo però prima aspettate" Eravamo sorpresi da quell'esclamazione dopo la quale il ragazzo si era avvicinato all'elicottero e parlando dentro alla porta rimasta apertaa aveva detto "Potete uscire ora!" A quelle parole un ragazzo piuttosto piazzato comparve dall'elicottero.
Syrus "Chumley! Cosa ci fai qua?"
Chumley "Ahahahah è bello guardare le vostre facce sorprese. Vedete quando ho saputo che un elicottero dell'Industrial Illusions stava andando a recuperare Jaden in Italia per riportarlo qui ho pregato Pegasus di poter andare anche io per poi venire qui all'accademia per un po', sapete mi mancavate tutti"
Jaden "Eh già ma le sorprese non sono mica finite"
Eravamo tutti impazienti di scoprire la natura di quelle parole ma nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo, soprattutto io.
Una bambina di cinque anni, con gli occhi verdi e i capelli catani sciolti: la bambina più bella del mondo; uscì dalla porta accompagnata da una donna con i capelli come quelli della bimba e gli occhi tinti con il colore delle foreste quando l'autunno le dipinge: in bellezza era seconda sola alla piccola che teneva per mano.
Chazz "E loro chi sarebbero?"
Hassleberry "Mi sembra di aver visto quella donna da qualche parte ma dove?"
Blair "Ma quella piccolina è adorabile"
Atticus "Anche la signora è incantevole"
Io "Glauce, Saffo!"
Tutti gli altri mi guardarono incuriositi
Alexis "Professore lei le conoosce?"
Saffo "Babbo!" disse la bambina correndo verso di me; mi si lanciò incontro io mi inginocchiai e la presi al volo abbracciandola "Piccola mia ma cosa ci fai qui?" chiesi sorridendole e facendola girare per l'aria "La mamma mi ha chiesto se volevo rivederti, le ho detto di sì e siamo arrivate qui" disse con il sorriso più bello del mondo.
Syrus "Professore ma quella bimba è sua figlia?
Io "Esatto"
Atticus "Quindi quell'incantevole signorina..."
Io "Ciao tesoro mio" dissi rivolgendomi verso la donna che stava indicando Atticus
Glauce "Ciao Dante" disse baciandomi delicatamente le labbra.
Io "È bellissimo vedervi qui"
Glauce "Pegasus mi aveva chiesto se volevamo raggiungerti e abbiamo accettato subito"
Blair "Ma quindi lei conosce Pegasus?"
Pegasus "Certo! Glauce è una delle più qualificate tra le mie disegnatrici. Tra l'altro è a capo della divisione in cui lavora il signor Chumley"
Ci fu un "Wow" collettivo
Sheppard "È un piacere rivederti Glauce"
Glauce "Professor Sheppard quanto tempo! E quarda qui c'è anche Vellian"
Crowler "Sono passati molti anni eh Glauce?"
Syrus "Ma quindi vi conoscete già anche voi?"
Io "Certo, mia moglie ha frequentato l'accademia con me quindi ha avuto modo di conoscere tutti loro"
"Infatti dovrebbe anche ricordarsi di noi" disse Sartorius spingendo la carrozzina di Kagemaru
Glauce "Sartorius! Per fortuna stai bene avevo sentito del tuo problema con l'oscurità e mi ero spaventata"
Sartorius "Grazie a Jaden ora sto benissimo" disse sorridendo al ragazzo
Glauce "E salve anche a lei cancelliere Kagemaru"
Kagemaru "Ex-Cancelliere mia cara, ma è comunque un piacere rivederla"
Quello scambio di convenevoli continuò per qualche altro minuto poi Sheppard disse tranquillo "Bene ora andiamo che siamo già in ritardo", ci incamminammo verso l'accademia Blair era abbracciata a Chazz, Alexis al suo tanto aspettato Jaden e mia moglie a me mentre tenevo Saffo in braccio.
La festa era favolosa come sempre: tavolate ricole di cibo, musica meravigliosa e soprettutto ognuno era fra le braccia di chi voleva. I cuori finalmente battevano all'unisono. Era tutto fantastico. Mia moglie e mia figlia si stavano divertendo e ciò mi riempiva di felicità e altrettanto faceva la vista di Jaden e Alexis che finalmente parlavano, finalmente si ritrovavano.
"Ehi Jaden non ci saluti nemmeno?" disse Jasse saltando fuori dalla folla e avvicinandosi all'amico
Jaden "Jasse che cosa ci fai qui amico mio?"
Jasse "Il Cancelliere ci ha invitato qui dicendo che aveva qualcosa in mente e aveva bisogno di noi"
Jaden "Cosa intendi con "Noi"?"
"Credo faccia riferimento a noi 3" disse Aster comparendo insieme a Jim e Axel
Jaden "Oh mio Dio ragazzi è bellissimo rivedervi qui"
Jim "Ahahah grazie Jaden, ci hanno raccontato della tua scampagnata attraverso il tempo: ci devi raccontare ogni dettaglio più tardi"
Axel "Ehi ragazzi guardate sembra che il cancelliere voglia dire qualcosa"
Sheppard "Beh... È inutile dire quanto sia felice di vedere così tanta gente a questa festa: alunni, professori, vecchie conoscenze, vecchi amici e il nostro Jaden che è tornato sano e salvo da un'altra sfida!" a quelle parole si sollevò un applauso generale e Jaden si guardò intorno imbarazzato "Bene sapete che io con le parole non sono mai stato bravo quindi chiederei l'aiuto all'uomo che ho assunto per la sua abilità con il linguaggio: prego professor Alfivelli mi può raggiungere sul palco"
Raggiunsi i palco rosso dall'emozione, ci fu il solito applauso di incoraggiamento al quale si unì la voce di mia figlia che urlava "Dai babbo!"
Io "Beh veramente.... Anche io non so cosa dire... Vedete sono professore qui da solo qualche mese eppure sento di essermi affezionato specialmente a ognuno di voi. Vedete ero qui con l'intento di farvi innamorare della vita ma voi mi avete donato un'immensità di emozioni: ho reincontrato vecchi amici e ne ho conosciuti di nuovi, ho avuto modo di mettere alla prova le mie conoscenze di letteratura e ho conosciuto la bellezza nascosta in ognuno di voi, ho messo in gioco il mio mondo e voi mi avete accolto nei vostri e ve ne sarò per sempre immensamente grato!"
Ci fu un caloroso applauso alla fine del discorso e Crowler disse nel microfono venendo verso di me "È stato un discorso degno di te Dante ma noi ti abbiamo giocato un tiro un po' "mancino". Sartorius porta qui quello che avevamo detto" Sartorius salì sul palco con un libro che riconobbi solo quando me lo diede in mano.
Sartorius "Vedete il professor Alfivelli non è solo un esperto della letteratura me si diverte anche a scrivere poesie quindi oggi non leggerà Montale, Leopardi o Ovidio: oggi ci leggerà lui stesso"
Io "Ragazzi ma non me la sento"
Crowler "È il momento migliore per farlo. Dai buttati"
I ragazzi mi fissavano.
Io "Va bene. Ragazzi, ascoltate, quando scrissi la poesia che vi voglio leggere ero innamorato di una ragazza bellissima e unica. Ne ero innamorato pazzo e non mi sarei mai immaginato che quella dea sarebbe poi diventata mia moglie. Vedete eravamo lontani in quel periodo, anzi, eravamo diventati troppo distanti, quasi invisibili l'uno per l'altra e mi mancava da impazzire ma ogni ricordo mi riportava una dolcezza incredibile nel cuore. So che alcuni di voi hanno trovato quella dolcezza, quel loro vero amore, e sono sicuro che lo troverete tutti!


Alba della notte questo candore
di luna e stelle che non confonde
la luce che irradi nel mio cuore;

Glauce, ancora non tacciono le onde
della mia memoria dove il tuo fuoco,
in questa ghiacciaia, pace infonde.

Non dimenticherò, in questo gioco
di sabbie perse, di parole andate,
il tuo sorriso reso fioco

entro quelle lampade ammaliate
dal tuo vestire un fiore di pesco
che fermò l'avanzare dell'estate.

So che ti dovrei dire addio... ma non riesco...
non posso... non ho mai ingannato
un sentimento... non posso, non riesco!

E ora tutto inghiotte il passato
tranne il sentimento che vive in me
risvegliando quel fiume ghiacciato:

l'anima berrà da questo Eunoè
e sarà ubriaca nuovamente
del dolce ricordo che ha di te."


Feci un breve inchino e l'applauso di prima risuonò ancora più forte, mia moglie si commosse e io abbracciai Vellian e Sartorius.
Sheppard  "Abbiamo assistito a un momento unico che prelude a un'altra sorpresa. Abbiamo organizzato per questa sera un torneo a coppie come quellp dell'anno scorso! E vogliamo vedervi combattere tuti! Ecco perché abbiamo invitato alcuni degli studenti degli anni passati ed anche i professori non si potranno tirare indietro!"
Tutti ci riscaldammo di colpo e subito le coppie si formarono tra il furore generale:
Jaden&Alexis, Syrus&Hassleberry, Atticus&Yusuke, Chazz&Blair, Chumley&Pegasus, Aster&Axel, Jasse&Jim, Sheppard&Dorothy, Crowler&Bonaparte, Sartorius&Kagemaru, Dante&Glauce e queste erano solo le più "quotate".
Fu un torneo intensissimo che vide nello scontro finale affronrsi Jaden&Alexis ed io e mia moglie. Fu un duello incredibile che vide aver la meglio i ragazzi
Io "Eh vabbè tesoro si vede che ci siamo un po' arrugginiti"
Glauce "Era una vita che non combattevamo assieme amore mio, un giorno ci rifaremo"
Saffo "Siete stati bravissimi babbo e mamma ma quei ragazzi sono molto in gamba!"
Io "Già, e ora che si sono ritrovati..."
La festa finì con il torneo, la notte calò e la luna emerse dal mare. Un'ombra era appoggiata a una struttura accanto al dormitorio degli slifer, Jaden che stava rientrando al dormitorio la vide.
Jaden "Sapevo che ti avrei trovata qui"
Alexis "Ci eravamo detti che ci saremo rivisti qui"
Jaden "Già"
Alexis "Senti Jaden io ti devo chiedere scusa. Ho fatto un sacco di stronzate quest'anno ma ne ho fatta una peggiore l'anno scorso, quando eravamo qui, in questo punto esatto... e, proprio come oggi, avevamo vinto quel torneo di doppio dove ci eravamo praticamente scannati a vicenda per poi riappacificarci solo a conclusione dell'ultimo duello... eravamo qui..." le lacrime iniziarono a coprirle il viso "io ti dovevo dire allora quello che provavo... ti dovevo dire che..." ma le lacrime le strozzarono la voce impedendole di parlare, Jaden se la strinse al petto, lei si abbandonò a quella stretta e il ragazzo le sussurrò dolcemente "Alexis io ti amo" la ragazza lo fissò negli occhi "Jaden..." "Ascoltami Alexis, la colpa non è tua, la colpa è mia: non pensavo ad altro che a duellare, non avevo ancora capito nulla di quello che provavo dentro di me e solo ora tutte quelle emozioni trovano un senso, un volto, un nome: tu Alexis, tu sei la donna che mi ha svegliato, che mi ha cambiato, che mia ha salvato. Ti amo Alexis, ora che l'ho detto non posso smettere di ripeterlo." "Jaden... Ti amo anche io... e mi dispiace averti fatto passare tutto questo" "Io sono grato di ogni sofferenza che ci ha portato fino a qui" le disse sfiorandole le labbra, erano a un soffio l'uno dall'altro e in quel momento sbocciò quel bacio, quello splendido fiore tinto del colore del loro amore. In quel momento quei due ragazzi si ritrovarono dopo tanto tempo nella convinzione che non si sarebbero mai più lasciati. Fu un attimo eterno, un tempo che rincorreva l'ombra dimenticata delle lancette, una sabbia che si fermava nell'illusione di un orizzonte antico. Un sorriso sigillò quel sentimento che da allora non ebbe alcun timore in cuore e il desiderio si sollevò legando le anime dei due nell'eterno tempo.
   
 
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