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Autore: Abbykat    25/10/2015    1 recensioni
...cresce qualcosa che non è necessariamente più forte, ma intricato e soddisfacente e reale. Andrew Waltfeld e Murrue Ramius e i loro fantasmi, a Orb, dopo la fine della guerra.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Murrue Ramius
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Gundam Seed e i suoi personaggi sono proprietà di Hajime Yatate e Yoshiyuki Tomino, e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

OUT OF WHAT IS LOST
scritta da Abbykat, tradotta da Alessia Heartilly

Per molto tempo dopo quell'ultima battaglia nel deserto, Andrew Waltfeld pensa che il suo desiderio di una sfida sia morto con Aisha, amputato in qualche modo insieme al suo braccio e alla sua gamba. La noia è sempre stata il suo più vecchio nemico, ma sulla scia di Jachin Due e il ritorno alla Terra, attraverso mesi di tranquilla vita civile, scopre che anche la minima sfida dell'imparare ad andare in giro con due protesi al posto di due arti ha poca attrattiva.

Ha ancora meno attrattiva quando, inquieto e un po' ubriaco, inizia a scendere le scale la sera tardi e - con la percezione della profondità ancora più fuori gioco del solito grazie al buio e all'alcol - inciampa con il piede della protesi e finisce a cadere per le scale prima di potersi aggrappare a qualcosa.

Vede ancora le stelle quando si accende la luce nel corridoio di sopra. "Andrew?" Murrue appare all'inizio delle scale, la figura del suo corpo attraverso la lunga camicia di notte, con una pistola in mano.

"Va tutto bene," inizia a dire lui, scontroso, mentre si sta tirando su dal pavimento, ma quando cerca di alzarsi la protesi, invece di stare ben attaccata alla sua gamba amputata, cede sotto di lui, e lui deve aggrapparsi alla ringhiera. "Porca puttana," ringhia senza alcuna considerazione per la presenza di Murrue.

Prima che possa provare ad alzarsi di nuovo, Murrue è al suo fianco, e posa la pistola sul bordo di uno scalino mentre si china accanto a lui. "Stai bene?" chiese, con le sopracciglia unite per la preoccupazione. Lui si allunga per rimettere a posto il rottame che passa per una sua gamba, e lei lo ferma posandogli una mano sul braccio. "Fammi vedere."

Lui non ha altra scelta che lasciarla fare; rimane lì seduto per terra, un uomo cresciuto e un Coordinatore troppo storpio addirittura per superare un volo dalle scale, mentre lei esamina il danno.

"Beh," dice lei adesso, "l'hai rotta con molta abilità. Non penso che si possa fare molto fino a domattina. Dai." E con questo infila la spalla sotto il suo braccio, e lui scopre che lo sostiene dal lato danneggiato, più forte di quanto lui avesse mai pensato di considerarla.

Lo sorprende, ma non è dell'umore di collaborare. "Stavo scendendo a prendermi del caffè," dice, mentre lei lo guida di nuovo su per le scale.

Le sfugge un sospiro esasperato, e quando arriva fino alla sua camera, lo butta praticamente sul fondo del letto. "Andrew," dice in un tono fermo e autoritario che lui non sente da un po', "tu adesso rimani qui. Ti porterò del caffè." Lo interrompe prima che lui possa fare altro che aprire la bocca. "E ti piacerà."

Andrew Waltfeld non è uno sciocco. "Sissignora," dice.

Murrue lo osserva per un attimo, cercando il sarcasmo sul suo viso, e poi - borbottando qualcosa sotto voce che somiglia a , "...piloti!" - si volta e lo lascia seduto lì, imbarazzato e irritato e impressionato in egual misura.

Può stare lì seduto e bollire nella sua stessa frustrazione. Invece, mentre Murrue non c'è, lui pensa tra sé e sé che gli piace il modo in cui lei si muove, lo scopo semplice e diretto dei suoi gesti (così diverso dall'ancheggiare aggraziato di Aisha). Lei è stata una presenza così calmante e confortante, dopo la fine della guerra, che un uomo può iniziare a dimenticare come lei abbia comandato una nave da guerra che si è aperta un varco tra tutto quello che i due lati di guerra le buttavano addosso, incluso lui stesso.

Per la prima volta dopo molto tempo, Andy inizia a sentire di nuovo il desiderio di una sfida. Lei odierebbe essere definita una sfida, crede (Aisha è stata discreta di proposito; a lui non è mai interessato, sapendo che l'ha fatto apposta per stimolarlo), ma Murrue ha un modo di fare riservato comunque. Lei non sbandiera spesso ciò che pensa, e il suo solito tocco morbido rende questi momenti, in cui si rivela il nucleo d'acciaio al di sotto, piacevolmente sorprendenti. Potrebbe passare molto tempo a cercare di capirla.

Si vergogna un po' di se stesso a pensarci, quando a volte coglie ancora quell'espressione triste sul suo viso e può quasi sentire la presenza nella stanza del fantasma di Mwu la Fllaga, quando a volte ricorda Aisha ancora così vividamente che è quasi come se lei gli fosse accanto.

Ma Aisha se n'è andata, e la Fllaga se n'è andato, e a lui e Murrue rimane da continuare a vivere, e in qualche modo la sistemazione provvisoria che hanno fatto quando sono atterrati su Orb la prima volta va avanti da troppo tempo per essere definita ancora temporanea. È semplicemente più facile se c'è lei a dare una mano quando lui è mezzo accecato dai mal di testa, eredità del suo occhio perduto (anche se non li ha da un po', grazie a dio); ha aiutato lei averlo lì a offrirle la spalla quando sogna di Jachin Due e si sveglia tormentata in un dolore fresco (sempre meno spesso, anche se lui sa che lei soffre ancora della perdita). Si è abituato a lei che lo distrae dalla noia con la conversazione e qualche occasionale partita a scacchi, e a fare commenti scaltri per strapparle per piccolo sorriso.

La residenza che il giovane Rappresentante ha fornito è troppo grande per una persona sola, ma è proprio della misura giusta per due persone e i loro fantasmi.

Quando lei torna, non gli porta il caffè. "Non so come usare quell'affare che tu chiami macchina per il caffè," dice lei impenitente, mentre gli offre invece un bicchiere d'acqua fredda. "Sarà meglio per i postumi della sbornia che avrai domani mattina."

Lui prende il bicchiere, sorridendo appena. "Non lo sapevi?" dice. "I Coordinatori non hanno i postumi."

Lei solleva le sopracciglia mentre lo guarda in viso. "Ah sì?" dice dolcemente, e poi sorride un poco. "Bugiardo."

Lui beve l'acqua, e non ammette (davanti a lei) che il caffè probabilmente lo avrebbe solo tenuto sveglio tutta la notte, comunque. Quando lei si muove per prendere il bicchiere, lui le prende la mano per fermarla, e spingendo da parte il bicchiere sul comodino, la attira a sé, e lei lo lascia fare.

E poi, ovviamente, quella che era sembrata un'idea brillante va per il verso sbagliato. È urgente, e brancolante, e imbarazzante, e non è mai sembrato più inadeguato avere una sola mano. Finisce per imprecare per la frustrazione, e Murrue, per quanto valorosamente cerchi di non farlo, non può evitare di ridere. Dopo un momento, lo fa anche lui.

Una parte della disperazione esce da entrambi, allora. Murrue si china su di lui per baciarlo, con i capelli che cadono sul viso di entrambi, e per un po' i pezzi mancanti non sembrano davvero avere molta importanza.

Più tardi lei giace contro il suo fianco, calda e confortevolmente rilassata, con un braccio sul suo petto e la guancia contro la sua spalla, ma c'è un'espressione distante sul suo viso, una traccia di nostalgica tristezza. Sta pensando a la Fllaga.

Lui dovrebbe sentirsi insultato, ma non ci riesce del tutto, non con Aisha che è una presenza così vicina nei suoi stessi pensieri, la voce che non fa altro che mormorargli divertita all'orecchio. Lui stringe il braccio buono intorno a Murrue, le preme un bacio breve sulla spalla nuda. "Va bene così?"

Lei alza gli occhi per incontrare i suoi, e anche se quella traccia di tristezza non le abbandona del tutto il viso, sorride un po'. "Sì."

Andy non ricorda molto chiaramente il Falco di Endimione; non ha conosciuto per molto tempo quell'uomo. Nella sua memoria, la Fllaga è una figura luminosa e dorata, la freccia di un jet da combattimento che solca il cielo sul deserto e fa sembrare le sue BuCUE lente e imbranate, tutto luccicante di sicurezza di sé. Paragonato a questo, lo sa, lui è più rude, più grossolano, danneggiato e poveramente sistemato.

Va tutto bene. Qualsiasi cosa abbiano, ce l'hanno grazie a ciò che entrambi hanno perso. Lei non può sostituire Aisha; lui non cerca di sostituire la Fllaga. Non c'è scopo nel giocare a chi ce l'ha più lungo con un morto.

Invece, mentre Murrue dorme appena accanto a lui, lui fa un saluto silenzioso nei suoi pensieri a entrambi i loro fantasmi. Lui ha già fatto pace con Aisha - pensa che lei capirebbe - ma alla memoria di Mwu la Fllaga fa una promessa; per il suo bene, e per il bene di Aisha, si prenderanno cura l'uno dell'altra, e non saranno soli.

I morti non chiedono molto. Di sicuro si accontentano di questo.

Gli sovviene di chiedersi, solo per un momento, con i pensieri confusi dall'arrivo del sonno, quanto potrà volerglici per convincere Murrue a iniziare a chiamarlo Andy.

Sarà interessante scoprirlo.

*****
Nota della traduttrice: come sempre, ogni commento sarà tradotto e inviato all'autrice, così come ogni sua eventuale risposta sarà riportata come risposta alla recensione (nei siti che lo permettono) o comunque sul mio blog.
Per chi volesse tenersi aggiornato sulle mie traduzioni (in questo e altri fandom), lascio il link alla mia pagina facebook (dove segnalo sempre quando aggiorno) e alla mailing list. Alla prossima! Alessia Heartilly

   
 
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