Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Sayaka3DG    21/02/2009    3 recensioni
No, non era possibile innamorarsi in una notte soltanto, eppure Misa lo aveva fatto, era stata rapita da un cavalliere nero dalla scrittura fine e delicata. "- La bontà non centra, mia amata, io sono innamorato perdutamente dalla fata dai biondi capelli che mi mormora il suo rispetto e mi fa volare oltre la sua maschere per vederla ancora bella e seducente come sempre…" Niente di più romantico che una notte a Venezia con il proprio amore, no? Ma visto che io non ce l'ho, ho scritto questa one-shot su una coppia che adoro da morire XDDD Sono una disperata innamorata!XD Spero vi piaccia. Ciau e buona lettura. Attenzione: linguaggio poetico molto intenso, potrebbe annoiarvi, quindi mi scuso tantissimo perchè magari difficile da comprendere. Leggermente OOC.
Genere: Romantico, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Venezia.

 

Mi chiedo cosa mi abbia portato qua… Forse quella strana lettera con quella magnifica scrittura nobile e leggera dall’inchiostro lilla e dalla bellezza delle parole, che mi ha portato a Venezia.

Ero nel centro del quartiere vicino al porto, con il Carnevale che fioriva da ogni parte, eppure le uniche cose che vedevo erano quelle parole, quelle favolose parole scritte da chissà quale magnifico uomo di nobile animo: “Sotto la luna sorniona io mi nascondo tra acque pungenti e delicate. Vi aspetto impaziente nel giorno rapito da mille colori di arcobaleni di anime allegre nel raduno galante di Venezia… 

Sentivo che avrei visto quell’individuo nella Venezia celata dalle maschere dei nobili festanti di oro e d’argento dei loro vestiti.

Sapevo in cuor mio che lo conoscevo, che lo bramavo anche più del mio adorato sposo.

Capivo che sarebbe stato solo un momento di fugace e pura felicità con l’ignoto…

Eppure…

Io non ho mai smesso di pensare a quelle parole e a credere in esse: “Non potrei mai dimenticare il vostro sguardo sul mio viso che non merita nulla se non il tuo sussurrato rifiuto nei miei confronti. Ma io sono prigioniero di un intricato incanto che una fata dai bellissimi, biondi, fluenti, capelli, ha mandato verso di me, verso questo mio subdolo cuore meritevole di essere amato solo da un verme, che da una creatura angelica come lei…” Ammalianti, le parole di quello scritto così dolce ed elegante che mi facevano sospirare ad ogni lettera e fremevo ad ogni piccolo complimento celato in esso.

Avrei voluto dirgli che anch’io ero prigioniera di un sortilegio, ma esso era scritto su un foglio di carta pulita e quasi come seta, che profumava di un intenso aroma di fragola.

Non lo vidi vagando per tutto il quartiere del porto, mi ero persa in quella danza di quelle maschere che mi circondavano e roteavano di continuo: avevo paura.

Mille macchie nere e argento mi sfilavano davanti ma non era mai lui: “Sarò il tuo cavaliere per una notte… Una sola, dove la mia anima sarà celata da una maschera nera ed argento come essa, che ti porterà nell’oscurità del mio essere… Se tu lo vorrai…”.

Dovevo, volevo vederlo! Ma in mezzo a tutti quegli sguardi… tutte quelle risate, la mia inquietudine aumentava sempre più ed io mi stringevo al mio vestito nero e rosso con tremore continuo.

Più di cento occhi neri mi fissavano, ma non avvertivo mai la sua presenza… Forse…

… Il mio vero nome è Lawliet…

- Lawliet! Dove siete? Misa è la donna che cercate!- dissi con emozione e con timore allo stesso tempo.

- Non dovrebbe gridare così una fata…- una voce, calda ma allo stesso tempo fredda… una voce avvolta dal profumo di fragola!

Mi sentii strattonata via dal gruppo di maschere sconosciute danzanti che pian piano si facevano sempre più lontane in quella corsa sfrenata, lontana da tutto e da tutti.

Non riuscii a girarmi per vedere il cavaliere che mi portava via, ma avrei voluto sapere com’era. Doveva esser di una bellezza effimera per aver scritto quella lettera così romantica ad una misera come me.

Ormai il quartiere del porto era lontano e i vicoli mi passavano davanti in fretta come i miei battiti aumentavano sempre più, ma essi si fermarono completamente quando ci bloccammo di colpo e delle mani morbide mi cinsero i fianchi e mi voltarono verso la figura oscura del mio diletto.

Folti capelli neri, occhi neri indossanti una maschera nera e argento fine e vesti nere con un mantello elegante che copriva la schiena leggermente curva verso di me.

- S-siete voi?- chiesi flebile con la maschera rossa che infastidiva la visuale.

- Se siete Amane Misa, io sono solo un umile prigioniero della vostra antica e maestosa magia.- disse in mormorio suadente con gli occhi scuri brillanti come gemme che mi bloccavano.

- Misa ha letto la vostra lettera e ne è rimasta colpita, per non dire rapita…- dissi imbarazzata con le gote leggermente scarlatte.

- Ne sono più che onorato, mia adorata.- sibilò sorridendo leggermente.- La prego di scortarla oltre queste mura che non meritano di vedervi ne accogliervi ed in effetti neanche io ne sono meritevole.

- La prego, non dica a Misa certe cose, lei è meritevole più di qualsiasi altro uomo del mondo, queste sudice mura sono state la mia speranza di vedervi, di incontrarvi e di dirvi che sono anch’io una prigioniera di una magia che mi porterà ovunque lei mi dirà, ovunque lei mi scorterà…- dichiarai fissando gli occhi stupiti del mio cavaliere nero.

Il suo sguardo era carico di emozione, un’emozione che provavo anche io e che avrei portato nel cuore sempre.

Mi prese delicato la mano destra dove solo i guanti ci separavano dal sfiorarci e fui rapita un’altra volta dal suo sorriso che mi portò davanti allo spettacolo più bello che questo mio mondo mi abbia mai concesso nella vita. L’orizzonte del porto di Venezia, un paesaggio mite ed equilibrato, degno di un cavaliere nero come lui, degno del suo amore donato a me, solo per i proprio sentimenti e nient’altro.

- E’ bellissimo…- mormorai fissando la luna in grembo alle acque limpide del mare Adriatico.

- Niente è abbastanza bello da essere paragonate a te…- sibilò al mio orecchio scostando delicatamente le ciocche bionda da esso.

- Siete troppo buono per Misa…- dissi rabbrividendo dal suo respiro gettato dolce sul mio collo.

- La bontà non centra, mia amata, io sono innamorato perdutamente della fata dai biondi capelli che mi mormora il suo rispetto e mi fa volare oltre la sua maschere per vederla ancora bella e seducente come sempre…- mi sibilò all’altro orecchio accarezzando la spalla scoperta dalla spallina abbattuta dalla sua mano estremamente esperta e delicata, ormai denudata da quei banali guanti di pelle. Sospirai.

- Se il pensiero di non poter vedere Misa in viso, vi rattrista, lei può togliere la maschera.- sentenziai.   

- Se vostra grazia è così gentile e dolce, lo accetterei volentieri…- soffiò vicino alla scapola baciandola delicatamente.

Mi girai lentamente e presi la maschera rossa e con lentezza esasperante l’abbassai chiudendo gli occhi e tolta essa, potei aprire gli occhi che rimasero stupiti dallo sguardo bramoso dei compagni.

- Non guardate Misa così…- dissi imbarazzata.

- No, vi prego, non imbarazzatevi, sono io che mi imbarazzo per la vostra scelta così decisa di farmi osservare la vostra bellezza quasi completa…- mi disse quasi con disperazione.

- Quasi completa?- chiesi curiosa.

- Non chiederei mai di denudarvi di farvi mia per poi ammirarvi ancora in tutta la vostra magnificenza, perdonate la franchezza.- mormorò sorridendo a disagio.

Quell’uomo, chiunque fosse, era innamorato di me, oltre ogni logica umana e quell’amore quella magia che cresceva sempre più era accompagnata da una musica che arrivò fino alle nostre orecchie.

Take time to realize,
That your warmth is. Crashing down on in.
Take time to realize,
That I am on your side
Didn't I, Didn't I tell you.

Un suo sguardo.

But I can't spell it out for you,
No it's never gonna be that simple
No I cant spell it out for you
 

Un mio sguardo.

If you just realize what I just realized,
Then we'd be perfect for each other
and will never find another
Just realized what I just realized
we'd never have to wonder if
we missed out on each other now.

Non avrei chiesto altro.

Take time to realize
Oh-oh I'm on your side
didn't I, didn't I tell you.
Take time to realize
This all can pass you by
Didn't I tell you.

Se non la forza…  

    But I can't spell it out for you,
no it's never gonna be that simple
no I can't spell it out for you.

Di innamorarmi solo e soltanto di lui.

If you just realized what I just realized
then we'd be perfect for each other
then we'd never find another
Just realized what I just realized
we'd never have to wonder if
we missed out on each other now.

Le sue labbra in un soffio, che non sembrò neanche tanto violento o voglioso, si posarono delicate sulle mie. Petalo e petalo, un fiore, soffio e soffio, un vento, cuore e cuore, un amore.

Che sia innamorata di Light, io non mi sarei mai persa quel momento di sia pura sia maledetta felicità con lui, mai, per nulla al mondo.

Le mie mani ormai anch’esse denudate, sfiorarono il suo volto con delicatezza procurandogli un leggero brivido, forse di eccitazione, azzardo a pensare.

Lo accarezzai mentre la sua bocca ancora bloccava la mia che permette l’accesso della sua lingua che si incontrava con la mia iniziando ad abbracciarla, ad ammaliarla fino a portarla nelle sue grazie ed io sento che lui si chinava di più verso di me.

L’ardore che udii nel mio cuore e nelle mie membra è solo un flebile e piccolissimo pezzo dell’amore che lui sentiva, che lui provava per me. Non avrei mai potuto amare persona migliore, eppure andava contro il volere e il piacere del mio oppressore, o forse della mia stessa illusione di amore: Light.

Ero in condizioni indecenti, le spalline erano tutte e due giù e il mio rossore si faceva sempre più intenso, come sarebbe finita quella notte? E avrebbe dovuto per forza finire? Pensai tristemente allontanandomi dal mio angelo nero che fece lo stesso.

- Volete essere mia, solo per questa notte?- mi mormorò fissandomi negli occhi leggermente nascosti dalla maschera nera.

- Misa è già sua da moltissimo tempo.- sibilai al suo orecchio con delicatezza facendolo sorridere divertito.

- Ne sono felice.- mi disse dolce.

La mano morbida prese la mia portandomi verso un casotto, probabilmente abbandonato visto la sua desolazione quando entrai nell’uscio, ma non feci tanto caso a questo, diedi più interesse al fatto che la luce fosse così poca.

- Attenzione my lady, sto per chiudere la porta.- disse dietro di me e non feci in tempo a voltarmi che il buio mi inghiottì e il silenzio mi avvolse.

- Cosa state facendo?- chiesi sentendo che qualcosa mi veniva legato intorno alla testa togliendomi la visuale.

- Non posso rivelarmi a te, ti darebbe troppa confusione, se non dolore…- disse la sua voce alla mia destra.

- Ma Misa vuole vederti.- dissi quasi con disperazione.

- Non temere… Ci vedremo come ogni giorno abbiamo fatto.- la sua voce ora era vicinissima.

- Ci siamo già visti?- chiesi stupita.

- Certo. Tante di quelle volte che tu non mi hai mai visto veramente.

- A Misa dispiace.- compresi tristemente.

- Non importa… Ti amo comunque.- mi dichiarò quelle parole con tranquillità e nell’oscurità più completa le sue mani mi cinsero i fianchi e le sue labbra si incatenarono con le mie: il mio cuore era pronto a scoppiare da un momento all’altro.

La sua bocca assaporò la mia per insediarsi poi nel mio collo con delicatezza e morderlo e baciarlo tra i miei sospiri di liberazione. Con Light non era mai così, lui era violento e non aveva pietà, neanche per la sua amata.

Sentii divorare le mie spalle  con foga e con dolcezza io tastai le sue cercando il fiocco del mantello e dopo averlo trovato lo sganciai, cadendo con un leggero tonfo, poi presi il suo volto tra le mia mani e lo portai alle labbra baciandogli la fronte mentre emetteva un sospiro di sollievo, di semplice serenità ed io mi accorsi che non aveva più la maschera e tastai leggermente sul suo viso: doveva essere davvero bello.

Mi prese tra le sue braccia in un gesto inaspettato posandomi su un morbido pavimento: un letto.

- Lawliet…- pronunciai il suo nome con bramosia, con paura… Paura che tutto quello che stava accadendo potesse sparire.

- Misa…- soffiò il mio nome.

Sentii degli sfioramenti, degli strusci e dei piccoli tonfi, al contempo sentii il fastidio che il cerchio del vestito mi provocava. Mi alzai leggermente per togliermi i vestiti, quelli non servivano a niente in quel momento.

Le sue mani calde mi aiutarono a spogliarmi, se volgarmente posso esprimermi e dopo quell’atto, il suo respiro era ciò che più prevaleva nel silenzio.

- Siete bellissima…- disse deglutendo a fatica nel mio rossore più intenso.

Ricadde su di me con il petto nudo che si posò sul mio, mozzandomi il fiato e lo sentii sospirare in preda alla passione che trasmise in un bacio lunghissimo che fermò tutto.

 

Le sue mani, le sue labbra, il suo bacino, i suoi capelli, il suo profumo… il suo essere, mi aveva travolta in un gioco d’emozioni che durò un notte, non di più…

 

Il giorno dopo mi ritrovai nel solito salotto di assemblee di mio marito a servirgli the attendendo l’arrivo dei nobili suoi intimi amici. Era passato tutto, tutto quanto, tranne l’amore, tranne quell’amore che aveva lasciato un solco incancellabile, che mi faceva male ogni volta che incontravo lo sguardo del mio compagno.

Bussarono. Entrarono con il consenso di Light.

- Oh, Ryuzaki.- disse contento.

- Light…- assentì lui.

Un profumo di fragola invase la stanza e il suo sguardo cadde sul mio.

- Amane… Che piacere vederla. E voi, Light, come mai mi hai chiamato?

Lo fissai fino a che non si sedette e si mise a parlare d’affari con il mio sposo. Lo osservai bene, i capelli… Lo sguardo…

- Scusate, io mi congederei, preferisco non arrecarvi disturbo.- disse velocemente ed uscii.

Mi appoggiai alla porta che avevo appena chiuso e sospirai.

- Una notte per capire chi sei…

Risi e tutto finì lì.        

 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Sayaka3DG