Tento di prescrivere a Titania una seduta di yoga…

Ricordo ancora la mattina di quel giorno.
Il giorno in cui tutto finì.
Tentai in ogni modo di rimandare la resa dei conti.
Il Consiglio era però stato chiaro: tutti i membri della gilda doveva fare le sedute psichiatriche.
Ciò comprendeva quindi anche lei…Titania.
Nessuno le ha mai fatto notare i suoi difetti.
Nessuno è mai stato così masochista da dirle che si, decisamente lei aveva bisogno di qualche camomilla e un paio di lezioni di yoga.
Istinto di sopravvivenza, semplice.
Cosa fare quindi?
Non avevo altra scelta, per cui fui costretta ad alzarmi dal letto per andare incontro al mio fato…di morte certa.
Con che coraggio potevo dirle che doveva darsi una calmata?
Tremavo di paura quando bussai alla porta di casa sua, e lei mi aprì…con le lacrime agli occhi.
Rimasi sulla soglia, basita e incapace di formulare qualcosa di coerente.
Fermi tutti, Erza sta piangendo?
Che diamine succede?
Marde Guille le ha rifilato qualche droga strana?
La fisso senza capire quando lei mi tira dentro senza tante cerimonie e mi fa: “Gerard mi ha invitata a cena…”
Io applaudo tutta contenta.
Insomma, era ora! Quei due si piacevano da una vita ma un po’ per la timidezza di lui, un po’ per l’aura tutt’altro che femminile e remissiva di lei, non erano mai arrivati a dichiararsi apertamente.
Lei mi fissò male, e sentii il terreno divorarmi.
Cosa c’era che non andava?
Sospirò: “Non so cosa mettermi…” confessò infine, arrossendo imbarazzata e mostrandomi la sfilza di armature eleganti che aveva ammucchiato sul letto.
Guardo le armature.
Guardo lei.
Non stava davvero pensando di presentarsi al primo appuntamento, in armatura?
Chiudo gli occhi, mentre le mia controparte demoniaca mi invia un’immagine parodistica di lei in armatura e Gerard con la gonna. La scaccio via stizzita. No,devo rimanere concentrata.
La guardo con attenzione.
Decisamente, qui c’è un serio bisogno di una sana a salutare uscita a base di shopping.
Chiamo Luvia e Lucy, e subito trasciniamo la povera Titania per le vie della città. Lei si guarda attorno confusa. “Che ci facciamo qui?”
“Ti prendiamo qualcosa di decente da metterti per stasera”
“Perché, cos’hanno le mie armature di sbagliato?” mi chiede, e io non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo in cerca di aiuto.
“Tu cosa ne pensi?”
“Mmmhhh…forse avrei dovuto scegliere quella nuova con il martello gigante”
Luvia geme, non ne può più di ascoltare simili cavolate.
“Vieni, ci penso io”
E la trascina via prima che possa oppormi.
Conoscendo il soggetto, sono quasi sicura che la trascinerà al primo Sexy Shop della zona e le rifilerà qualche completino sconcio.
Devo impedirlo.
Non conosco i gusti di Gerard, ma sono abbastanza sicura che presentarsi al primo appuntamento con un completino sadomaso con su scritto “mangiami tutta” non sia il modo giusto di iniziare una relazione.
Le trovai in mezzo a vestitini da cameriera, coniglietta, poliziotta e non so che altre cose strane…e Luvia li, gongolante e con l’aria di una che la sa lunga, che tratta la povera e confusa Erza come fosse una bambola.
Impietosita, la traggo in salvo appena in tempo…se non che proprio in quel momento compare quel cretino di Luxus.
Il Drago del Fulmine fissa di sottecchi la nakama, che in quel momento indossa un indescrivibile completo che più che vestire pareva fare proprio il contrario.
Sghignazza divertito, gli occhi illuminati da una scintilla d’ironia.
“Manca solo il frustino” fa “E potrai divertirti con Gerard come vorrai. Tu sopra e lui sotto, giusto?
Erza diventa bordò.
Chiudo gli occhi, non voglio vedere.
Un’esplosione.
Il locale è in fiamme, mentre lei rincorre urlando il mascalzone.
Prendo il blocco notes per le mie sedute: “Prescrivere a Titania delle lezioni di yoga…”