​I corsari sono persone con un cuore nobile. 
Me lo diceva sempre mio padre. 

Prima che impazzisse.

"Vedi tutta quest'acqua? Un giorno ..sarà tua."

Cos'era successo?

Ecco, mio padre, fin da prima che nascessi, era un corsaro. 
Essendolo, ha avuto modo di mantenere la sua famiglia al meglio. 
Vivevamo davvero bene.
Mio fratello e mia madre erano davvero felici di vivere quella vita. 
Eravamo una famiglia unita.
Ma come sempre, le cose belle..sono destinate a finire.

La vita andava sempre più male, gradualmente. Il governo diveniva sempre più avido e iniziava a lasciare ben poco di ricompensa ai corsari. 
Finché un giorno, non arrivarono loro. 
"Cosa succede papà?? Perché dobbiamo nasconderci?"
Temuti e inarrestabili, pirati.
"Tu resta nascosta, non ti serve sapere altro.."
Le sue mani tremavano e vedevo in lui qualcosa che non sapevo ancora spiegarmi. 
Non successe niente.
O almeno a noi, come famiglia.
Quella che era una normale passeggiata al mercato, si era trasformata in puro terrore. 
Mi ricordo ogni particolare, ogni cosa. 
Fu allora che li vidi per la prima volta: i barbari assassini.
Se ne ritornavano alla loro nave solitaria e cupa per poi salpare per chissà dove. Poi l'occhio cadde su mio padre. 

Non era normale il modo in cui li guardava. Sì, li stava fissando intensamente.
Mi spaventava ma allo stesso tempo mi incuriosiva. 
Perché?
Si voltò verso di me.

Mi risvegliai nel bel mezzo della notte.
Mi guardai intorno e mi rilassai.
'Sempre il solito sogno.'
Mi alzai mettendomi il mio mantello ed uscì fuori a prendere una boccata d'aria. 

Come si poteva descrivere il suo sguardo? 
Sorrideva, ma credo che non fosse un normale sorriso. 
Nascondeva la sua insanità mentale. Ed avevo ragione.
"Piccola mia .."
Si inginocchiò davanti a me.
"..ti prometto che quando tornerò, saremo ancora felici. Il governo pagherà per quello che ci ha fatto..te lo prometto."
Mentre mi accarezzava i capelli, lo guardavo confusa. Ma mi fidavo di lui. 
Ho avuto un bellissimo rapporto con  mio padre.
"Dì a tua madre e a tuo fratello..che parto."
"Per dove?"
Sorrise.
"Non lo so, mi amor ..ma ritornerò da voi appena potrò."
Mi diede un bacio sulla fronte.
Annuì convinta nelle sue parole. 
"Ti voglio bene ..-"
Proruppe in lacrime.
"...anch'io papà .."
Ci abbracciammo forte, ma lui mi dovette lasciare e andare. Non avevo idea di cosa fosse andato a fare, con chi e dove.

Col passare del tempo scoprì tutto, come mio fratello e mia madre.
Era un pirata ora.
Solcava i sette mari insieme alla sua ciurma (altri corsari che lavoravano con lui e avevano sete di giustizia) e portava terrore ovunque. 
Un giorno ritornò a casa e potei davvero constatare il suo cambiamento. 
Io avevo praticamente 16 anni e lo guardai attentamente come lui guardava me. Non c'è stato momento in cui mi è mancato di più. 
Cosa totalmente differente per mio fratello minore, Juan. 
"Juan..non sei felice di vedermi..?"
"..ecco...si..almeno..non così."
"Come..'non così'?"
"Hai capito."
Non sapevo se chiamarla tensione, però qualcosa non andava. Perché non era d'accordo? Era tornato da noi. 


"Capitan.."
Mi girai e nonostante fosse buio riuscivo a riconoscere il mio primo ufficiale.
"Pablo, che ci fai sveglio a quest'ora della notte?"
"Mi chiedevo lo stesso di voi.."
Si avvicinò di più.
"Ecco..non riuscivo a dormire."
"Beh questo l'ho notato, ma perché? ...è sempre ..", sospirai.
"Purtroppo si..",guardo il mare calmo,"..non posso farne a meno."
Qualche minuto di silenzio.
"Io non riesco ancora a spiegarmi la sua morte. Era il più temuto di tutti i mari, o almeno così me ne parlavano.."
"Ma come sempre avete detto..le cose belle, sono destinate a finire."
"..ed hai dannatamente ragione, Pablo. Ma non permetterò a nessuno di rovinare quello che ha iniziato mio padre. Un giorno tornerò a casa e renderò felici mia madre e..mio fratello." 

Confusione?
Sì, immagino. 
Ora sono la discendente del pirata più temuto al mondo e vivo in mare aperto con metà della sua ciurma e qualche nuovo arrivo.
Sono il capitano.
La prima piratessa dei sette mari. 
"Ci riuscirete, Capitan."
Nessuno, e niente, riuscirà a fermarmi.