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Autore: Lunastorta96    29/10/2015    2 recensioni
Arrivata quasi alla mia ora ho intenzione di raccontarvi una storia… la mia storia, il mio più grande segreto, la mia più grande avventura.
Vi chiederete: “Perché ora? Perché non prima? Perché aspettare fino all’essere ad una passo dalla morte?”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11, Doctor - 12
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The last letter of Clara Oswald

 


Run you clever boy,and remember me.

 

Cari lettori,
non sono una che ama scrivere della propria vita, sono sempre stata abituata a leggere romanzi o a correggere i compiti dei miei alunni – ma questo accadeva tantissimo tempo fa.
Arrivata quasi alla mia ora ho intenzione di raccontarvi una storia… la mia storia, il mio più grande segreto, la mia più grande avventura.
Vi chiederete: “Perché ora? Perché non prima? Perché aspettare fino all’essere ad una passo dalla morte?”
Ebbene cari miei, perché fino alla fine, volevo fosse solo mio.  Il segreto di un ricordo lontano della vita che avrei voluto vivere per sempre.
Tutto è iniziato quando ero solo una ragazzina e un ragazzo vestito da monaco si presentò alla mia porta, all’inizio pensai fosse solo un matto, ma fu proprio in quel momento che la vita come la conoscevo sarebbe cambiata per sempre. Perché lui non era un monaco, e nemmeno un matto. Lui era Il Dottore.
Non un medico, sia chiaro. Dottore è il nome che lui si è dato, una promessa che ha fatto a se stesso.
Vedete, lui viaggia attraverso lo spazio e il tempo grazie al TARDIS (Tempo e Relativa Dimensione nello Spazio), una macchina del tempo con le sembianze di una cabina telefonica della polizia degli anni ’60.
“Una cabina così piccola sarebbe una nave spaziale?” vi chiederete.
Spero che lui legga questo prima o poi, perché non gliel’ho mai detto: “È più grande all'interno”.
Ormai ho perso il conto di tutte le volte che il Dottore ha salvato l’Universo, ma nessun pianeta è stato salvato più volte quanto la Terra.
Lui ama la Terra forse ancora di più del suo pianeta d’origine.
Ma la cosa più fondamentale di quando lo si conosce è che lui non è un alieno, lui è più umano di quanto lo siano gli umani stessi.
Una delle prime volte che ho viaggiato con lui, siamo andati nel 1974 in una casa di fantasmi, e per risolvere il mistero di quella casa abbiamo dovuto vedere la vita della Terra, dalla nascita alla morte. Credetemi, non è stato uno dei viaggi più emozionanti per me. Una cosa è sapere che tutto prima o poi finisce, ma un’altra cosa è assisterci. Vedere come tutto è iniziato e come tutto finisce. Non dimenticherò mai come mi sono sentita, e non dimenticherò mai quello che ci siamo detti. Lui si accorse di quanto la cosa mi avesse turbata, e mi chiese cosa fosse successo di così brutto da farmi piangere… Ricordo come se fosse ieri quello che gli dissi: «In un minuto sei nel 1974 a cercare fantasmi, ma ti basta aprire gli occhi e parlare con chiunque ti trovi li. Per te io non sono ancora nata. E per te io sono morta da 100 miliardi di anni. Il mio corpo è lì da qualche parte? Nel terreno?»
Capì di averlo colpito dritto ai cuori (ne ha due). «Si, immagino che lo sia.» risponde. Il modo in cui mi guardò… come quando un bambino ha vergogna di chiedere qualcosa alla propria mamma per paura si possa arrabbiare.
Ma io ero ancora turbata, volevo capire cosa significassimo per lui: «Ma eccoci qui a parlare. Quindi io sono un fantasma. Per te io sono un fantasma. Siamo tutti fantasmi, per te. Dobbiamo essere nulla.»
Mi rispose senza nessuna esitazione, senza nemmeno un secondo per pensare alla risposta della mia affermazione più assurda.
«No, no, non è così.»
«Allora cosa siamo? Cosa possiamo mai essere?»
«Siete l’unico mistero… che valga la pensa risolvere.»
Ed in quel momento capì che io mi sarei fidata fino alla morte di quell’uomo di oltre 2.000 anni. Lui ha visto ogni nascita ed ogni morte di qualsiasi pianeta. Ma la razza umana per lui è qualcosa di insostituibile. Per lui noi siamo un mistero. Per lui noi non siamo piccoli.
Così ho viaggiato con lui per davvero tantissimo tempo, ci siamo divertiti tantissimo, ho visto cose che non potete nemmeno immaginare, ho visto razze scappare in sua presenza e razze corrergli incontro.
Io gli ho salvato la vita. Io!
Avrei dato la mia vita per lui, anzi, darei la mia vita per lui. Il mondo ha bisogno del Dottore, ma come noi abbiamo bisogno di lui, anche lui ha bisogno di noi. Non puoi viaggiare per 2.000 anni da solo, prima o poi le cose che vedi grandi ed emozionanti diventano niente se non hai nessuno con cui condividerle, che ti accede quella scintilla che ti rende la persona che sei. Lui ha bisogno di una compagna. Ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui.  Ed io l’ho fatto.
Come lo hanno fatto altre prima di me.
Ho avuto lui per tanto tempo, ma se c’è una cosa che non ho mai voluto vedere era il suo visto mentre mi vedeva invecchiare.
Nessuno meglio di lui sa che tutto finisce, ma quando inizia a vedere che le persone che ama hanno poco tempo da vivere… proprio non riesce ad accettarlo.  
Lui ha bisogno di persone piene di vita, all’inizio della loro vita.
Io ho fatto il mio tempo quando potevo, ma non potevo sopportare la sua tristezza, così ci siamo detti “arrivederci”, con lui non esiste un “addio”. E grazie a Dio. Non avrei potuto sopportarlo. 
Quasi ogni settimana mi viene a trovare, ha trovato una nuova compagna e sono felice per lui, così parliamo delle sue nuove avventure, dei nuovi mondi che ha scoperto e ricordiamo quando un tempo stavamo insieme.
Non ho mai avuto nessuno che tenesse a me quanto ci tiene lui.
Non ho mai avuto nessuno come lui.
E sono felice di essere stata così fortunata da averlo incontrato e aver vissuto gli anni migliori della mia vita. Me ne andrò in pace, sapendolo ancora qui, a salavare tutti.
E sapere che alla fine quando si volterà indietro e guarderà al passato... ricorderà di me: La sua ragazza impossibile. 



Lunastorta's Corner
Questa è la prima volta che scrivo qualcosa su Doctor Who. 
Ho divorato la serie in sole tre settimane e me ne sono completamente innamorata, tanto che è diventata la mia Serie Tv preferita.
Vedete, per me il Dottore è diventato tutto. Quando la sera esco, alzo gli occhi al cielo e vedo le stelle... in quel momento, prego e spero in segreto di vedere il TARDIS. Il Dottore è parte di me, quindi non potevo non scrivere una One Shot su di lui. Ho letto che purtroppo Jenna-Louise Coleman non ritornerà nella prossima stagione nei panni di Clara, quindi la ragazza impossibile dirà "addio" al suo Dottore, ed io ho voluto scrivere di una Clara ormai anziana...
Vi ringrazio per avermi dedicato un po' del vostro tempo. Spero vi sia piaciuto e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensiate, magari con una recensione. A presto.

 

   
 
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