Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: ale_lu_maguire    30/10/2015    6 recensioni
E se quel acchiappasogni avesse mostrato dell'altro? se avesse mostrato qualcosa che riguardasse Regina e Robin?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Una notte d’amore
Inizia e finisce
Con un bacio”
-Baci Perugina n°269
 
 
Stava osservando quell’acchiappasogni da un bel pezzo e non si era nemmeno accorta che qualcuno la stava osservando con un paio di occhi dolci, già occhi azzurri ed infiniti come il cielo.
Forse le stava anche parlando ma lei non se ne accorse finche quel fantastico uomo non poggiò due bicchieri di whiskey su quel piccolo pianoforte in mezzo alla sala di casa Mills, anzi una casa che condividevano già da un bel po’ di tempo.
-Milady? Ehi a che pensi?- chiese il fuorilegge prendendole la mano per poi stringerla teneramente.
-Eh? Niente. Pensavo che se Emma avesse tolto quasi a tutti i ricordi forse li ha rinchiusi in questi aggeggi con le piume. Ma non sono sicura di voler scoprire cosa racchiude, o per meglio dire quali ricordi contiene ma soprattutto di chi- spiegò la donna continuando ad osservare quell’acchiappasogni che teneva con la mano destra. Robin continuava a stringerle la mano da quando aveva posato quei bicchieri sul pianoforte, ma la cosa che in quel momento avrebbe fatto sciogliere anche Olaf di Frozen, era il modo in cui la guardava, si la guardava come se fosse la donna più bella del mondo, ma lui sapeva che era così, ogni singolo particolare di quella donna a lui piaceva. –Ehi se vuoi scoprirlo sono qui, ti terrò la mano comunque vada, e davvero qualsiasi cosa ci sia li dentro, anche se raffigura te che strappi cuori a Camelot, rimarrò al tuo fianco- disse Robin guardandola negli occhi dopo che lei ebbe rivolto lo sguardo verso di lui.
-Pronto allora? Per qualsiasi cosa si vedrà?- chiese lei prima di procedere con l’acchiappasogni.
-Pronto. Ah beh ecco prima ch procedi- la fermò prima che potesse muovere qualsiasi muscolo del corpo.
-Sì? Dimmi- non ebbe nemmeno il tempo di aggiungere qualunque parola le passasse per la mente, si ritrovò immersa e persa in un bacio, si ritrovò persa in una miriade di sensazioni che la fecero sentire meglio, che le fecero recuperare il coraggio per guardare dentro quell’aggeggio con le piume.
Pochi secondi dopo Regina si concentrò sull’acchiappasogni per poi passare la mano davanti ad esso e far apparire dei ricordi, ricordi molto famigliari che a lei sfuggivano.
-Che diamine succede?- chiese Robin tornando a stringere la mano di Regina con fare protettivo.
-Non ne ho idea, ma guarda. Quello è Henry, aspetta quelli…- non completò la frase, non la completò per osservare  due persone nello specifico che apparvero pochi secondi dopo.
-Siamo noi- aggiunse Robin sorridendo non appena vide che durante il ballo a Camelot i due si erano scambiati un tenero ma divertente bacio.
-Ok lo ammetto, non so ballare e dubito che quella sono io e poi non ricordo di aver mai indossato un vestito così!- disse la mora dalla giacca rossa guardandosi dentro l’acchiappasogni.
-Sei stupenda con quel vestito- aggiunse lui pochi secondi dopo.
-Non dire cavolate, guarda non so ballare!- disse lei arrossendo un po’.
-Vogliamo provare?- chiese lui prendendole la mano per poi farle appoggiare quell’acchiappasogni sul pianoforte e farla ballare a ritmo di quella canzone, una splendida canzone che li fece sorridere mentre ballavano.
-Only you- disse Robin mentre la guidava con i passi.
-Cosa? Only you? Cosa centra?- chiese lei mentre ballava con lui dentro quella piccola sala di casa Mills.
-La canzone, me l’ha fatta ascoltare Henry qualche giorno fa, si chiama Only you. E significa solo tu. Esisti solo tu per me Regina- disse lui per poi trarla a se e baciarla.
-Guarda- disse lei ridendo per poi tornare mano nella mano con Robin verso l’acchiappasogni.
-Beh non è vero che non sai ballare, sei bravissima- aggiunse lui per poi sorridere guardando quella tenera scena successa chissà quanto tempo prima a Camelot. Ridevano entrambi mentre si guardavano all’interno di quell’aggeggio con le piume, mentre guardavano le loro mosse, i loro sguardi intenti a osservare Emma e Uncino in cerca si un aiuto con i passi del ballo, beh certo avevano dimenticato tutti quei passi dopo quel tenero bacio che si erano scambiati.
-Okay questa era bella!- disse lei ridendo in una maniera assurda contagiando anche il fuorilegge alla sua sinistra.
-Ok mi scoppia la pancia ti prego basta!- disse Robin ridendo fino a quando i loro sguardi non si incrociarono per poi sfoderare due sorrisi, due sorridi che si spensero non appena il viso di Regina si rabbuiò.
-Regina? Ehi che ti succede?- chiese Robin tornando a guardare all’interno dell’acchiappasogni.
-No. No!- urlò Regina voltandosi alla vista del suo uomo colpito da una spada, non appena si voltò trovò due braccia, due braccia pronte ad assicurarle che quello era solo il passato e adesso lui era qui, era qui con lei e non l’avrebbe mai lasciata.
-Ehi sono ancora qui vedi? Quello è il passato e ti assicuro che non ti lascerò mai- disse lui osservando il momento in cui Percival voleva uccidere Regina, e lui con un unico movimento si era scaraventato contro di esso beccandosi il colpo.
-Si ma fa male, fa davvero male vederlo, è come se qualcosa mi distruggesse il cuore- spiegò lei stringendolo per accertarsi che fosse vero e che non stesse svanendo.
-Lo so è stato lo stesso per me adesso, la paura di morire e non vedere più questi fantastici occhi ogni giorno, ogni volta che mi fossi svegliato è stata una coltellata dritta nel petto. Ho paura di perderti, ho paura di non rivederti più. E sembra strano detto da uno che ha passato anche l’inferno su questa terra- aggiunse lui per poi stringerla semplicemente a se.
-Guarda!- esclamò lui tornando a guardare dentro quell’aggeggio.
-Ok, credo sia meglio spostarci prima che sbuchi Roland- aggiunse Regina schioccando le dita per poi venire avvolti entrambi in una nuvola che li fece apparire in quella che era la loro stanza da un bel po’ di tempo.
-Almeno nessuno vede questo- disse lei alzando l’acchiappasogni per poi diventare rossa dall’imbarazzo.
-Perché ho l’impressione di voler ricordare questo unico momento intimo, o meglio abbastanza intimo fra noi?- chiese lui ridendo per poi appoggiare una mano sul suo fianco.
-Scemo! Io mi sto imbarazzando in una maniera assurda!- disse lei arrossendo ancora di più.
-Mi hai offeso- aggiunse poco dopo il fuorilegge, voltando lo sguardo dall’altro lato.
-Che cosa!? Dai scherzavo- disse la mora sfoderando uno sguardo da cucciola.
-Devi farti perdonare- continuò lui mentre teneva ancora lo sguardo dal lato opposto.
-Il fuorilegge sa come ottenere ciò che vuole- disse lei avvicinandosi ancora di più verso Robin per poi baciarlo e lasciar cadere l’acchiappasogni sul pavimento.
-Probabilmente voglio questo, ma non basta- continuò lui con mezzo sorriso compiaciuto.
-Il ladro vuole di più eh? Ti ricordo che nella stanza accanto dorme tuo figlio Roland- aggiunse la mora guardandolo negli occhi.
-Beh a cosa serve la magia?- rispose Robin con sguardo malizioso.
-Mm… convincimi- disse la donna portando lo sguardo verso l’alto per poi incrociare le braccia.
-Mm… Bene non mi dai altra scelta- rispose l’uomo afferrandola per i fianchi facendola mettere su di se mentre cadevano entrambi su quel morbido materasso, e tutto questo accadeva mentre le loro labbra non smettevano nemmeno un istante di incontrarsi, mentre il loro amore si incontrava attraverso quei baci.
-La Regina non è abbastanza convinta- aggiunse lei staccandosi per pochi secondi dalle labbra di lui.
-Beh per convincere la Regina, deve innanzitutto far in modo che qualcuno non senta niente, altrimenti non posso convincerla abbastanza- rispose lui con sguardo ancora più malizioso di prima.
-Allora vostra maestà, cosa decidete?- chiese guardandola ma non ebbe il tempo di dire nulla che lei si avvicinò alle sue labbra mentre con un semplice movimento della propria mano insonorizzava tutta la stanza.
-Bene la Regina mi sta ascoltando allora- disse ancora il ladro con un tono alquanto scherzoso, mentre stringeva i fianchi di lei come se non lo avesse mai fatto.
-Mm… chi è quello che deve convincere la Regina?- aggiunse lei, mentre faceva scendere la mano destra lungo la felpa grigia di lui-
-Mm… qui qualcuno vuole qualcosa- lei mani di Robin iniziarono a salire verso la giacca di Regina, verso il colletto di quella giacca rossa, per poi stringere delicatamente quel pezzo di stoffa da entrambi i lati e sfilarglielo via, lasciandolo cadere sul pavimento come un inutile pezzo di stoffa rosso.
-Non ti ho mai detto una cosa Robin- sussurrò lei mentre faceva mettere Robin seduto e sfilargli quella felpa letteralmente ingombrante.
-Che cosa milady?- chiese lui mentre le proprie mani tornavano sui fianchi della sua donna che si era seduta sulle sue gambe.
-Ti amo- disse Regina dopo un lungo silenzio che per poco non faceva preoccupare anche Robin.
-Non c’è bisogno di dirlo, lo so- rispose lui mentre faceva incontrare nuovamente e per la millesima volta le loro labbra.
-Sentivo il bisogno di dirtelo e adesso lo sai, nessuno ha mai amato una persona quanto io amo te- disse Regina mentre le sue mani sfioravano i pettorali di Robin e i loro sguardi si incontravano, gli occhi scuri di lei incontrarono gli occhi chiari di lui e entrambi si persero dentro gli occhi dell’altro.
-E nessuno ti ha mai amata quanto ti amo io. Sei la mia vita adesso. Sei la cosa più importante che insieme a Roland da un senso a questa vita piena di problemi. Se l’amore è un problema, tu sei la mia soluzione e con questo intendo dirti che ti amo- disse Robin mentre con una mano la traeva a se per riprendere a baciarla. Le mani di Regina si allungarono verso la cintura dei pantaloni di Robin; era pazzesco come si desideravano, era semplicemente pazzesco come a ogni bacio il loro amore, il loro desiderio di possedersi e di concedersi l’uno all’altra aumentava sempre di più.
-Ti voglio- sussurrò la mora cacciando indietro i capelli per poi tornare sulle labbra del suo uomo.
-E io voglio te. Adesso. Domani. E per sempre- rispose lui portando le labbra sul suo collo per poi baciarlo e morderlo delicatamente. Il respiro di Regina accelerava ogni secondo che Robin baciava quel collo così perfetto, ogni secondo che passava desiderava Robin come non mai, e ad un tratto le labbra di lui ritornarono su quelle della donna mentre le sue mani sfilavano delicatamente quella camicetta nera che indossava sotto quel giubbotto rosso che fino a pochi minuti prima aveva in dosso.
-Regina…- sussurrò lui stringendola a se e in quell’istante poteva sentire il calore del suo corpo contro il proprio.
-Robin ti prego- sussurrò anche lei pochi secondi dopo mentre il suo cuore iniziava a perdere battiti, e il suo respiro iniziava ad accelerare ogni singolo istante che quell’uomo accarezzava la sua pelle. La cintura di Robin era svanita, i pantaloni erano sbottonati, e le mani di Regina si facevano spazio tra quei pantaloni e quei box, della quale non le importava per nulla di che colore fossero, cercava di motivare di più il suo uomo, cercava di dargli un incentivo per possederla senza trattenersi.
-Regina!- disse lui alzando leggermente il tono di voce per poi toglierle quella canottiera in pizzo nero.
-Devo motivarti no?- sussurrò lei maliziosamente mentre la sua mano era ancora dentro i pantaloni di lui. Il respiro di Robin iniziò ad accelerare non appena sentì la mano della sua compagna, dentro i propri pantaloni. Le mani di lui scesero lungo i fianchi di lei per poi abbassarle i lati dei pantaloni neri che aveva sbottonato pochi secondi prima di pronunciare il suo nome. Mancava davvero poco per essere una cosa sola, un’anima in due corpi che si sarebbero uniti di li a poco. Il viso di Robin finì nel petto della donna, che nel mentre sfiorava la pelle di lui che aveva iniziato a baciare il suo petto appassionatamente. Con le proprie mani, Regina fece staccare Robin dal proprio petto per poi spingerlo all’indietro in modo da farlo sdraiare.
-Cosa vorresti fare?- chiese il fuorilegge sorridendo.
-Beh decido se devo essere io a farti mio o devi essere tu, oppure possiamo sempre rimanere qui e diventare vecchi- disse lei sorridendo a sua volta.
-Beh l’idea di invecchiare insieme non è male, e sai perché?- chiese il fuorilegge  prendendole la mano.
-No, sinceramente mi sfugge- rispose lei sorridendo.
-Beh passare tutta la mia vita con te è quello che voglio, se sei disposta anche tu a passarla insieme a me- rispose lui mettendosi seduto per poi baciarla con tutto l’amore di questo mondo.
-Per sempre. Robin vivere con te per sempre sarebbe la cosa che mi renderebbe davvero felice- rispose lei sorridendo per poi appoggiare le labbra su quelle di lui mentre con una mano scompigliava ancora di più i suoi capelli-
-Mi spieghi cosa ci vedi in me?- chiese lei seriamente, mentre Robin invertiva le posizioni.
-Cosa vedo in te? Vedo una donna unica, ved il mio, o meglio il nostro futuro. Vedo una seconda occasione- disse lui mentre le toglieva gli slip neri in pizzo.
-Non so perché nella foresta incantata ti vedevo diversamente. Ma ti ho amato sin dal primo momento che ti ho visto-  aggiunse lei poco dopo mentre le mani di Robin sfioravano la sua pelle.
-Sei… Sei perfetta- disse lui osservando e sfiorando la pelle della sua donna.
-Ssh… Fami tua vita mia- sussurrò  lei appoggiando le mani sulla schiena di Robin. Il fuorilegge non disse nemmeno una parola, si limitò ad un semplice sorriso per poi entrare in lei con tutto l’amore e la delicatezza che poteva esistere in quel mondo. Quella camera da letto era completamente buia, ma la luce della luna, quella luna che splendeva in cielo, era testimone di quella notte, quella splendida notte piena di amore e passione. Era un’anima in due corpi che si erano appena uniti in uno solo, e entrambi speravano che quella notte piena di piacere, passione ma soprattutto amore non finisse mai. Era quasi l’alba, anzi mancavano alcune ore a sorgere del sole, Regina era arrotolata in quel lenzuolo che copriva anche Robin.
-Ti amo- sussurrò lui mentre la stringeva a se.
-Ti amo e non cambierà… mai- sussurrò lei prima di addormentarsi accoccolata alle braccia di Robin. Quell’acchiappasogni che la mora aveva lasciato cadere prima che entrambi si concedessero l’uno all’altra, continuava a mostrare eventi accaduti a Camelot, ma il più importante lo vide solo Robin quella notte mentre stringeva a se la sua Regina.
-Ci sarà una sorpresa vita mia- sussurrò Robin guardando all’interno di quell’aggeggio che mostrava Regina insieme a Robin, mostrava la mora che beveva l’acqua del lago di Nostos datale da Merlino, e quell’acqua le riparò qualcosa che al suo interno aveva smesso di funzionare già da un bel po’ di anni.
-Fra qualche settimana avremo una bella notizia- concluse lui sorridendo e continuando a stringere colei che gli aveva ridato la gioia di vivere, colei che dopo un anno avrebbe messo al mondo il frutto del loro amore.
-Questo è il tuo lieto fine vita mia. Il nostro lieto fine- Robin aveva ragione, quello era l’inizio del loro lieto fine.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ale_lu_maguire