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Autore: _LittleSammy_    22/02/2009    12 recensioni
La rottura di una routine quotidiana può far perdere la testa persino ad un tipo freddo e cinico come Light Yagami. Anche se lui stesso non avrebbe mai pensato che la sua insolita agitazione fosse dovuta proprio a Misa Amane. [MisaxLight siete avvisati..][Personaggi OOC, credo...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Light/Raito, Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My only salvation...


Light Yagami, geloso? Incredibile... anzi no, impossibile! La gelosia è un sentimento che, fortunatamente, non avevo mai avuto modo di provare. Un sentimento fin troppo umano... Ed io da tempo era divenuto superiore a loro, non ero più in grado di provare simili emozioni come l'affetto, la gelosia o... l'amore. Ero fermamente convinto di tutto ciò fino a pochi attimi prima che il cellulare che Misa mi aveva dato, in modo che mantenessimo contatto senza alcun problema, squillasse, espandendo nel silenzio della mia camera un insopportabile suono, troppo allegro per i miei gusti. Dopo aver letto sul display che si trattava di un messaggio da parte di Misa in un primo momento rimasi tentato dall'idea di non vedere nemmeno ciò che mi aveva scritto, ma una vocina dentro di me mi imponeva di fare l'esatto contario e io non potei fare a meno di ascoltarla: grave errore. Cosa era? Cos'era quell'insolita e alquanto fastidiosa sensazione che provavo alla bocca dello stomaco? Cos'era quella rabbia improvvisa che sentivo ribollirmi dentro? Strinsi forte nel palmo della mano il cellulare, sbottando un "tsk" indignato. Che diavolo significava quel dannato messaggio?


"Sono con Ryuga, vicino all'università! Scusa per il ritardo, sarò a casa tua a momenti!"

Rilessi ancora una volta il messaggio, poi preso da un impeto di rabbia gettai l'oggetto sul mio letto e se il suo percorso non fosse stato interrotto dal corpo di Ryuk sarebbe di certo finito per terra, facendo una brutta fine. Digrignai i denti, tentando con tutte le forze di capire il motivo di quella rabbia improvvisa e di conseguenza calmarmi. Stavo perdendo la testa! Per... una scemenza poi!

Misa era una scemenza?

Scossi violentemente la testa, imponendo alla mia mente di tornare lucida. Infondo a me che cosa importava se lei passava del tempo con Ryuzaki? Che cosa mi importava di lei? L'avevo sempre e solo usata ed illusa, perchè avrei dovuto agire diversamente? Per colpa di quella stupida sensazione che avevo provato poco prima? Mi poggiai una mano sulla fronte. Lei mi serviva soltanto. Appena ne avessi avuto l'occasione non avrei esitato oltre per togliermela di torno. Eppure non lo avevo fatto ancora. Non ci ero riuscito. Era difficile ammetterlo, ma per quanto mi sforzassi di odiarla fallivo miseramente. Forse era proprio per quel motivo che la mia mano stava afferrando il cappotto senza che la mia testa gli ordinasse di farlo? Che diamine! Basta, dovevo raggiungerla immediatamente. Ne andava del mio autocontrollo.

***
-Dove stiamo andando, Light?-
Le parole di Ryuk mi arrivarono così deboli alle orecchie che a stento lo sentii. La mia mente era occupata da ben altro. Merda! Mi dava fastidio! Mi dava terribilmente fastidio che Misa trascorresse il suo tempo libero con Ryuzaki piuttosto che con me. Succedeva davvero troppo spesso ormai... Ed era una cosa che mi faceva saltare i nervi.
-Light?-
-Perchè non vai a farti un giro, Ryuk?- sbottai, irritato. Quel dannato Shinigami non capiva mai quando era il momento di lasciarmi in pace.
-Sai che non posso allontanarmi da te-
Giusto.
-Allora sta zitto-
Non provavo alcun sentimento per lei(?). Ma restava il fatto che lei era mia. Mia e di nessun altro.

***

Eccoli. Seduti sulla panchina dove Ryuzaki era solito leggere un libro. Fu un attimo e Misa si accorse di me. Fino all'ultimo ero stato combattuto dal girare i tacchi e tornare a casa, ma il mio corpo continuava a muoversi senza che io gli ordinassi di farlo.

-Light!- esclamò sorpresa ma con quella sua solita allegria che spesso mi dava solo sui nervi. Prima che qualsiasi altro pensiero mi si formulasse nella testa il mio sguardo si posò su Ryuzaki. Mi morsi il labbro inferiore cercando di reprimere una nuova ondata di rabbia che sentivo ribollirmi nelle vene. Respirai a fondo, riprendendo finalmente il controllo del mio corpo e riuscendo a sorridere a Ryuzaki. Falso... ipocrita: un magnifico attore, pensai divertito.
-Ciao Ryuga. Ho ricevuto il messaggio di Misa. Era da tanto che non ci vedavamo così ho deciso di venire.-
Lui rispose con un leggero sorriso ed un cenno del capo, mentre se ne stava seduto sulla panchina in quella sua insolita postura. Gettai un'occhiata a Misa: perchè non mi era corsa incontro abbracciandomi? Perchè continuava a rivolgere il proprio sguardo sorridente a Ryuzaki? Che diamine succedeva?
-Scusami, Light! Stavo venendo a casa tua ma ho incontrato Ryuga. Ci siamo messi a parlare e... è davvero troppo forte!- disse, scoppiando in una delle sue solite risate cristalline.
-E' colpa mia, Light-proferì Ryuzaki, parlando per la prima volta-Come al solito parlo troppo...-concluse, sorridendole.
Dannazione. Lo faceva apposta? Sapeva forse quanto tutto quello mi desse fastidio? Lei era mia, mia e basta! Le afferrai il braccio, facendo in modo che si alzasse.
-Non importa. Scusaci ora, Ryuga, io e Misa dobbiamo andare-
Ci allontanammo mentre lei sventolava allegramente la mano per salutarlo. Sperai con tutto me stesso di non essere sembrato strano... ma i dubbi mi riempivano la testa.

***

-Light, ma dove stiamo andando??-
-Oggi è di pessimo umore, meglio se non gli chiedi nulla-ridacchiò Ryuk. Se ne avessi avuto le facoltà gli avrei volentieri mollato un pugno.
-A casa mia-
-Guarda che so dove abiti, non c'è bisogno che mi tiri così. Mi fai anche male!-
Diminuii l'andatura e le lasciai la mano.
-Come mai Light-kun è così nervoso oggi?-
-Che ci facevi con Ryuzaki?-
Quella domanda così a bruciapelo sconvolse più me che lei. Misa mi fissò sbalordita per qualche attimo, poi la sua espressione si fece strana, sembrava ci fosse scritto "vittoria" sulla sua fronte a caratteri cubitali.
-Light-kun è geloso!!-
-Non dire assurdità!-sbottai, voltandomi dal lato opposto, mentre un fastidioso bruciore mi saliva alle gote.
-Tranquillo, Light! Abbiamo solo parlato! E poi ci siamo incontrati per caso! Comunque è davvero simpatico! Non è antipatico come te!- disse lei con espressione furbetta, intenta a strapparmi un sorriso, ma fu inutile. Quella frase mi diede un fastidio inimmaginabile.
-Andiamo-
La sentii sussultare.
-Misa scherzava, Light-kun!-
E anche se non potevo vederla ero certo che le si fossero inumiditi gli occhi. Un sorriso soddisfatto mi apparve sul viso, a sua insaputa. Almeno stava pagando di quello che mi aveva fatto quel pomeriggio; eppure una vocina dentro di me continuava a gridarmi: bastardo!

***

-I tuoi non ci sono?-
Posai il cappotto dove lo avevo preso un'oretta prima, senza risponderle.
-Uff! Se ogni tanto mi degnassi di qualche attenzione non mi dispiacerebbe sai?-
-Misa...-
Trasalì quando udì il mio sussurro.
-Sì?-
Dovevo chiederglielo. Dovevo saperlo o sarei uscito fuori di testa. Dovevo sapere ciò che provava. Con il cuore in gola mi voltai verso di lei, fissando il pavimento.
-Ti... ti sei innamorata di Ryuzaki, vero?-
Attimi di silenzio, che non facevano altro che aumentare il mio imbarazzo, riempirono la stanza. Lei mi fissò, sgranando gli occhi.
-C-che?-
-Hai capito benissimo. Oramai capita sempre più spesso che passi del tempo con lui, inventandoti sempre nuove scuse per star lontana da me. Se hai deciso di lasciar perdere tutto meglio se...!- mi bloccai, rendendomi conto di quello che avevo appena detto. Mi sedetti stancamente sul materasso, sospirando. Che idiota... una scenata di gelosia di prima categoria. Io? Non credevo ancora possibile tutto quello che stava succedendo.
-Light-kun...-sussurrò ponendosi di fronte a me, ma io non alzai lo sguardo. Allora mi posò una mano sulla guancia, facendomi rabbrividire.
-Light-kun..-ripetè lei. Possibile che non riuscisse a trovare le parole per dirmi che era tutto vero? D'un tratto sentii la sua mano salire su fino ad accarezzarmi i capelli, con un movimento dolce e lento che non potei fare a meno di rilassarmi sotto il suo tocco gentile. La vidi inginocchiarsi davanti a me, mentre la sua mano vagava ancora tra i miei capelli. Si sporse verso di me e mi abbracciò, stringendomi quanto più il suo esile corpo le permetteva. Cercai di resistere ma fu tutto inutile, poco dopo anche le mie braccia la circondarono.
-Non potrei mai tradire il mio Kira... Misa lo ama più di qualsiasi altra cosa o essere esistente su questa terra. Ops! Ora che ci penso una persona che Misa ama di più c'è! Il mio Light-kun!!- esclamò stringendomi ancor di più.
Possibile che mi amasse così tanto? In modo tanto incondizionato per giunta! Perchè me? Cosa avevo da farla innamorare a tal punto? Mi resi conto di non averci mai pensato prima, troppo preso dalla mia dannata sete di giustizia. Mi scostai da lei, afferrandole i polsi.
-Misa, ripetilo.-
Volevo sentirlo.... ancora e ancora e ancora.
-Ti amo, ti amo, ti amo..!-
Le sorrisi. Il primo vero sorriso che le rivolsi da quando ci eravamo conosciuti.
-Misa Misa è felicissima!-
Ma io sapevo che c'era qualcosa che avrebbe reso Misa Misa ancora più felice. Mi sedetti meglio sul letto, in modo che lei potesse salirmi sopra a cavalcioni.
-Light-kun?- mi lanciò un'occhiata allibita. Ma non le diedi il tempo di far nulla: avvicinai il capo al suo e le sussurrai all'orecchio:
-Ti voglio-
Le afferrai nuovamente i polsi, forzandoli leggermente verso il basso in modo che si sdraiasse, stavolta io sopra. Per la prima volta mi resi conto di quanto fosse bella in realtà. Quello sguardo solare e dolce era perennemente riservato a me...
-Mi spiace, Light... Io io credevo di darti noie.. ecco perchè cercavo di starti lontana quanto più mi era possibile... Voglio stare con te... non importa se non mi ami... voglio esserti utile finchè ne ho la possibilità...-
Ecco spiegato il motivo...
Guardando quegli occhi tristi non resistetti oltre e mi ritrovai a baciarla.
-Misa...- la chiamai con un sussurro rauco, a causa del fiato che mi mancava. Le mugugnò solo qualcosa di poco chiaro, facendomi sorridere. Era sconvolta, ma mai quanto lo ero io. E fu proprio in quella confusione totale che tutto mi fu chiaro. Lei era parte di me come io lo ero di lei. Ci appartenavamo e non avremmo mai potuto fare a meno l'una dell'altro. Io l'amavo... Non mi era ancora chiaro di che amore si trattasse ma sta di fatto che la volevo con me e che sapevo che non ne avrei potuto fare a meno. Era una cosa incondizionata. Era nata così... e così sarebbe finita.
-Ti amo...-
Ora lo so... Lei è la mia ancora di salvezza.


Ehm... non chiedetemi da dove sia uscita fuori una cosa così senza senso... Tutta colpa di un sogno. Spero mi farete felice almeno con un commentino...
Mi scuso per eventuali errori di ortografia e quant'altro e per i personaggi terribilmente OOC. Ma è la prima fict su Death Note e temo sia l'ultima... ma chi può dirlo!
Baci e grazie in anticipo..
   
 
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