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Autore: Memi J    22/02/2009    5 recensioni
Aggiornata con la Part Seven.
«Oh oh. Sei appena arrivato e hai già localizzato il tuo bersaglio?».
Ichigo parve recepire solo qualche parola rivoltagli dal rosso.
«Renji. Chi è quella ragazza?» domandò ambiguo, indicandogli l'obiettivo con un cenno del viso.
«Come sarebbe a dire “chi è”? Mi prendi in giro?!». Abarai lo guardò sconcertato, con occhi puramente sbigottiti, ma lo stupore di Ichigo non era da meno.
«Quella è Rukia, Rukia Kuchiki! Non puoi non conoscerla!».
«Scusatemi tanto se sono un forestiero che non ha mai messo piede in questa contea nell'arco della sua intera vita, nobile conte Renji Abarai» disse, con una notevole punta di sarcasmo.
«Ora mi vorreste dare delle spiegazioni, per cortesia?». La percettibile ironia aveva raggiunto i suoi estremi.
«Rukia Kuchiki... – proruppe Ishida – è la contessa di Karakura, nonché sorella minore del barone Byakuya Kuchiki, tutt'ora sovrano della contea».

Una AU ambientata all'epoca di conti, principi e scene settecentesche.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Turn Back The Earldom

Un'epoca passata, non si sa quanto lontana, prosperava di principi, contesse, cavalieri , fanciulle ed imperatori. Una sconfinata contea, chiamata Karakura, si estendeva tutt'attorno ad un castello, la reggia della famiglia del barone regnante, dove alloggiava la nobiltà. La nobile casata era rappresentata dall'aristocratico clan Kuchiki, tra i cui membri era di grande rilievo il barone Byakuya Kuchiki, spesso freddo, ma generoso e di buon cuore. Egli era stato sposo della nobile contessa Hisana Kuchiki – amata da tutti all'interno della contea – venuta purtroppo a mancare un anno addietro, a causa di una malattia che l'aveva consumata sino ai suoi ultimi istanti. Da allora, il barone non si è risposato – e giurò che non l'avrebbe mai fatto – promettendo quindi il trono della contea all'unica erede: sua sorella minore Rukia Kuchiki, appena diciannovenne.

Turn back the earldom, Part One.
Unattainable.

Quella sera era in corso una festa a Karakura, presso Villa Kuchiki. Ricca di luci, musiche e voci, ma avvolta da una sorta di impenetrabile mistero che rendeva l'atteggiamento dei presenti leggermente ostile ed invidioso nei confronti dei detentori di quella reggia così incantevole. Quella celebrazione era in onore del compleanno del barone Kuchiki, pertanto era stata invitata ai festeggiamenti l'intera contea: dai principi alle contesse, ai cavalieri, ai contadini, agli stallieri...
L'atmosfera che vi regnava, attiva e brillante, era così contagiosa da giungere in ogni angolo del feudo, tanto che si festeggiava anche all'interno delle locande. Nessuno in particolare avrebbe mai potuto dire di provare avversione o rancore verso il padrone della tenuta: egli infatti era un individuo affabile, responsabile e volenteroso, che faceva di tutto pur di affievolire ed eliminare il malcontento tra il suo popolo, e portare invece benefici in tutta la campagna. Ma colei che aveva conquistato i cuori della gente con la sua estrema dolcezza, altri non era che la principessa Rukia Kuchiki, amata quanto lo era stata la nobile contessa Hisana: ella era infatti più che mai vicina alla gente, trascorrendo il suo tempo libero in mezzo agli abitanti, con le damigelle di corte e con gli stallieri che si occupavano quotidianamente delle cure del suo cavallo, guadagnandosi di conseguenza le simpatiche strigliate della signorina Nanao Ise, sua educatrice ed amica, forse apparentemente severa a causa dei suoi occhiali da vista che le donavano una particolare aria autoritaria. Quello che era il suo tempo libero, però, consisteva solo in brevi pause dallo studio e dai compiti di una contessa a pieno titolo, che svolgeva con l'ausilio e la guida del suo maestro Juushiro Ukitake. Stimabile uomo dai lunghi capelli argentei, forse un po' cagionevole di salute, era caratterizzato da una personalità saggia e colta; era un grande amico di Byakuya, nonché suo primo insegnante alla sua giovane età.

Anch'egli, così come Nanao, era presente alla festa, sfoggiando abiti sfarzosi e degni di essere indossati da una persona di così alto rilievo.
Tra le voci dei coetanei e le note accennate dai musicisti di corte, due cavalieri discutevano su un loro duello passato, appartati in un angolo di quell'interminabile sala da ballo colma di nobili principesse che danzavano incollate ai loro accompagnatori o corteggiatori. Uno di loro aveva capelli scuri ed un paio di occhiali poggiati sul naso, un'aria assolutistica e da studioso. L'altro sembrava l'opposto: svogliato, appoggiato scomposto ad un pilastro che pareva sorreggerlo a malapena; aveva capelli di un bizzarro colore arancione, tendente al biondo, e occhi ambrati. La divisa da combattente lasciava quasi intravedere la sua muscolatura ed il suo fisico, i pantaloni bianchi terminavano fissandosi all'interno di stivali scuri: un perfetto cavaliere, seppur giovanissimo. Il suo nome era Ichigo Kurosaki, ed era un grandissimo amico di un nobile che alloggiava a Villa Kuchiki: si trattava del giovane conte Renji Abarai. Era stato proprio quest'ultimo ad invitare Ichigo alla reggia, sfruttando l'occasione del compleanno del barone Kuchiki come pretesto per chiedergli di raggiungere e rimanere a Karakura.

Tra la folla, lo sguardo di Ichigo si soffermò accidentalmente su una bellissima fanciulla che, isolata dal resto della gente, sembrava scrutare il cielo stellato all'esterno del castello, attraverso le immense vetrate delle smisurate finestre che costellavano la stanza. I capelli neri erano raccolti sul suo capo tramite aurei fermagli, lasciando scoperte le rosee spalle messe in mostra da uno sfarzoso ed elegantissimo abito sanguigno senza maniche, ornato con decorazioni dorate. I ciuffi corvini le incorniciavano il viso che, pallido, era volto al cielo completamente disinteressato nei confronti di tutto ciò che la circondava. I suoi occhi marini risaltavano sul contrastante trucco che le colorava le palpebre, leggero ma visibile. Una fanciulla perfettamente bella, tanto da lasciare il giovane cavaliere totalmente incantato. Nell'osservare la ragazza, ad Ichigo pareva quasi che tutto intorno a lui si mescolasse: i colori, le voci, le note della musica di sottofondo convogliavano in una mistura che andava dissolvendosi nel silenzio, fino a svanire nel nulla; e così, rimaneva solo lui, di fronte a lei, in quell'infinita stanza vuota. Una forte voce entusiasta ebbe la capacità di risvegliarlo, sciogliendo i nodi delle corde che lo legavano alla realtà che si era costruito; era quella di Renji, che lo salutava avvicinandosi a grande velocità.
«Ehi Ichigo! Ne è passato di tempo, eh? Come stai?».
Questo suo quesito parve raggiungere il destinatario un secolo dopo.
«A-Ah... bene, Renji, grazie». Disse incerto, senza guardarlo: i suoi occhi erano fermi su un'altra persona.
L'amico mostrò un'espressione interamente scettica, e prese a squadrare il giovane cavaliere.
«Tutto qui? Non ci vediamo da anni e questo è tutto quello che hai da dire?!».
Ichigo distolse lo sguardo dalla fanciulla ed inquadrò Renji, riconoscendo quanto fosse cambiato: i capelli rossi, raccolti in una coda di cavallo, erano ulteriormente cresciuti, era diventato molto più alto e muscoloso, ma in quanto a lineamenti e carattere era rimasto il Renji Abarai che aveva conosciuto. Non appena si rese conto appieno della situazione, di aver rivisto il migliore amico dopo chissà quanti anni, scattò improvvisamente.
«Oh, Renji, quanto tempo!» esclamò, abbracciando il conte e colpendolo buffamente sulla spalla. Il cavaliere al suo fianco guardò Renji impressionato, ed Ichigo parve accorgersene.
«Che c'è, Ishida?».
Uryuu Ishida, compagno di duello del giovane Kurosaki, si sistemò accuratamente gli occhiali da vista con l'indice della mano destra, avvolta da un guanto bianco come la neve.
«Niente, Kurosaki. Lascia perdere». Si abbandonò alla colonna retrostante appoggiandovi la schiena. Ichigo puntò nuovamente il suo sguardo verso quella direzione a cui si era incatenato poco prima dell'arrivo di Abarai, delimitando una figura minuta che ancora aveva gli occhi persi nel vuoto di quel cielo notturno nel quale sembrava sentirsi affogare.
Renji si avvicinò ulteriormente al cavaliere dai capelli arancioni, e cercò di comprendere – seguendo la rotta delle sue iridi castane – cosa l'amico stesse fissando. Si corresse immediatamente: chi stesse fissando.
«Oh oh. Sei appena arrivato e hai già localizzato il tuo bersaglio?».
Ichigo parve recepire solo qualche parola rivoltagli dal rosso.
«Renji. Chi è quella ragazza?» domandò ambiguo, indicandogli l'obiettivo con un cenno del viso.
«Come sarebbe a dire “chi è”? Mi prendi in giro?!». Abarai lo guardò sconcertato, con occhi puramente sbigottiti, ma lo stupore di Ichigo non era da meno.
«Quella è Rukia, Rukia Kuchiki! Non puoi non conoscerla!».
«Scusatemi tanto se sono un forestiero che non ha mai messo piede in questa contea nell'arco della sua intera vita, nobile conte Renji Abarai» disse, con una notevole punta di sarcasmo.
«Ora mi vorreste dare delle spiegazioni, per cortesia?». La percettibile ironia aveva raggiunto i suoi estremi.
«Rukia Kuchiki... – proruppe Ishida – è la contessa di Karakura, nonché sorella minore del barone Byakuya Kuchiki, tutt'ora sovrano della contea».
Ichigo sgranò gli occhi, rendendosi conto di quanto quella fanciulla fosse – ora più che mai – irraggiungibile.
Renji gli mise una mano sulla spalla, scuotendolo buffamente.
«Ti sei innamorato della persona sbagliata».












Angolino dell'autrice *3*:
SalveeeH, è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho postato qualcosa XD. In questi giorni
avevo pochi compiti per la scuola (veramente molto molto strano O.o) così, per ammazzare il tempo,
un giorno ho disegnato Rukia con un vestito da noble (magari la prossima volta lo posto XD) e mi
si è accesa la lampadina: perchè non provare a costruire qualcosa ambientando i nostri protagonisti
in un'epoca come (più o meno) il Settecento? Ed ecco la nascita di questo schifo °3°.
Questo è il primo capitolo, ma, dato che per il momento manco di idee, chissà quando posterò il prossimo
XD. Magari per il prossimo mese ce la posso fare XDDD. Spero vi sia piaciuto il capitolo <3.
Alla prossima! Bacio, Kyù.
   
 
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