Take
the long way home
Nick
Forum/Nick EFP:
Eurydike (EFP), EuryDike(Forum)
Titolo:
Take
the long way home
Conteggio
delle parole totali:
237
Fandom:
Once
Upon A Time
Raiting:
Verde
Generi:
Malinconico, Introspettivo
Paring:
Nessuno
Avvertimenti: Nessuno
Link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3301127&i=1
Famiglia.
Una
nuvola di
fiato si perde nell’ombra del pozzo.
Famiglia.
Un suono così dolce e carico di
significato che da tempo desideri gustare. Il tuo viso diafano
è luminoso, in
quell’acqua torbida che affoga la luna. Avresti mai
immaginato tutto questo per
te?
Sangue
sporco e
infame, così solo sin dal principio. Frutto del peccato che
nasconde sotto le
vesti il colore della malvagità. Così evidente,
così odiato, così temuto da
chiunque incrociasse il tuo cammino.
Figlia
di
nessuno, hai vagato in silenzio, avviluppando il tuo cuore fra i rovi
cupi del
potere oscuro stringendo, fino a rubargli l’ultimo soffio di
vita.
Loro,
però, non sono fuggite davanti a te.
Le
hai viste
sorridere davanti al tuo potere, donandogli lustro e grandezza. Ti
hanno
cercata a lungo, rincorrendo la tua innocenza perduta fra i mattoni
gialli di
quello strano sentiero.
Un
abbraccio
imbarazzato, un tavolo odoroso di edera, un ciondolo brillante, era
questo
tutto ciò che cercavi?
Il
viaggio,
lungo e solitario ha sfiancato la tua anima ormai distrutta. Le ferite
dei
nemici bruciano, la carne sanguina, incapace di reagire.
Sei
stanca di
odiare, perché lo fai da sempre.
«Zelena,
è
pronto il the, vieni?»
Il
dolce
richiamo di una pace ormai imminente.
Annuisci,
mentre
un sorriso sincero illumina il tuo viso sereno.
Il
viaggio è
finito, le armi sono state riposte, il rancore non
c’è più.
«Arrivo
Glinda,
aspettatemi!»
È
finalmente
giunta l’ora di riposare.
Note
dell’autrice:
Titolo:
è ispirato a una canzone dei
Supertramp, ovvero ‘Take the long way home’, che
significa “prendi la strada
più lunga per tornare a casa”. Ho scelto questo
titolo per indicare il lungo
percorso compiuto da Zelena per raggiungere la sua
‘casa/famiglia’. Poiché, a
differenza di Regina, lei ha dovuto cercarla a lungo e faticosamente.
Vocaboli:
ho scelto delle parole estremamente
‘pesanti’ e brutali per descrivere il lungo viaggio
di Zelena, perché, come ben
sappiamo lei ha dovuto scontrarsi con l’odio dei suoi
genitori adottivi, la
paura del suo potere e il ripudio della madre naturale. Ho immaginato
la sua
anima come un continuo essere tartassato di ferite che alla fine
l’hanno fatta
rinchiudere in sé, trasformandola in un mostro insensibile a
tutto e tutti.
Narrazione:
nella prima parte Zelena, dopo aver
ritrovato la sua vera casa, viene descritta come una figlia di nessuno,
indesiderata che muta, divenendo la perfida strega che tutti
conosciamo.
Attraverso l’incontro con le streghe di Oz, lei non si sente
più minacciata,
ma, al contrario, ben accetta, portandola ad abbassare le mura e a
riporre le
armi con cui ha combattuto e con cui si è dovuta difendere.
Ho cercato di
considerarla un cucciolo smarrito che col passare del tempo
è diventata un
animale selvaggio e solo, che cerca soltanto qualcuno simile a lui.
Ovvero
qualcuno da cui ricevere e a cui donare affetto.