Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: belieberbelievensn    01/11/2015    0 recensioni
Eravamo seduti sulle scale che davano l'entrata del teatro, era bellissima con quei suoi capelli neri, la forma degli occhi a mandorla e la pelle abbronzata, ma nei suoi occhi scuri c'era una rabbia indecifrabile
''è più difficile andarsene o rimanere?'' mi girai di scatto risvegliandomi dai miei pensieri, aveva un sguardo fisso davanti a sè
''come?''
''hai sentito.''
quella domanda mi aveva turbato abbastanza, eppure io sono un tipo che riesce sempre a trovare una risposta a qualsiasi domanda
''non lo so, tu lo sai?''
''se lo sapessi non lo avrei chiesto a te non credi?''
c'era un imbarazzo infernale tra di noi o forse solo per me, quella ragazza mi incuriosiva così tanto, forse era il suo sguardo incazzato dal mondo o come lo chiamava lei del sistema, ma gesù avrei fatto qualsiasi cosa per vederla sorridere anche solo una volta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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''Signor Bieber com'è sta notta non ha chiuso occhio?'' Mr. frevtel con la sua voce acuta mi risvegliò dal mio sonno, non mi resi conto di essermi addormentato in classe.
''Buongiorno Professore'' tutta la classe ride, quel rumore delle risate mi dava quasi fastidio
''che simpatica, venga alla lavagna che è interrogato - sorrise come se avesse il controllo della situazione - spero abbia studiato le leve di terzo genere'' 
''certo'' mi alzai dalla sedia pregando che la lezione finisse al più presto, mimo con le labbra a Blake che ore sono, ma quel rincoglionito non ha compreso niente del mio linguaggio labbiale (fatto perfettamente, ammettiamolo) 
Mr Frevtel mi chiese di disegnare una leva di 3° genere, inizia a perdere tempo e finalmente il mio sogno si avverò, ritornando al mio posto sentì il professore dirmi che ero stato solo fortunato, risi ma il mio sguardo si posò in fondo alla classe, ormai se ne erano andati tutti in mensa, eravamo rimasti solo io e lei; cazzo quanto mi incuriosiva, notai che aveva addosso una maglietta di un gruppo, tossì cercando di attirare ka sua attenzione, ma era immersa nei suoi pensieri
''Che gruppo è?'' mi avvicinai con lo zaino sulle spalle,si girò fissandomi 
''mh?'' ripetei la mia domanda ridacchiando 
''ah..arctic monkeys, c'è pure scritto, non sai leggere?'' ammetto che come me l'aveva detto ci rimasi male ma non ho avuto manco il tempo di ribattere che se ne era già andata.
Uscì dalla classe più velocemente possibile, ma nel corridoio non c'era nessuna sua traccia. 
Gesù quanto era strana, eppure quello sguardo arrabbiato con il mondo mi incuriosiva.
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oook lo so che è molto corta, ma molto corta e magari siete incazzate con me per la lunghezza della storia e vi capirei perché anche io delle volte mi arrabbio se è una storia è molto corta, ma a dire la verità il primo capitolo doveva essere molto più lunga anzi forse il triplo di questo solo che ho molto da fare però vi prometto che stasera metto subito il secondo ed è molto più lungo; spero vi piaccia 
  
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