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Autore: Violet_Pendragon    01/11/2015    1 recensioni
Mi chiamo Miko Hiroshika, almeno credo...
Frequento, anzi frequentavo, il primo anno alla Kami dove incontrai per la prima volta Ken Kaneki, il ragazzo che sconvolse la mia vita...
Grazie ha lui ho scoperto cosa sono veramente...
Grazie ha lui ho scoperto di essere un ghoul...
Genere: Dark, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaneki Ken, Nuovo personaggio, Suzuya Jūzō, Uta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'incontro con Kaneki Nashiro e Kurona mi fecero andare via dicendo che si sarebbero messe in contattato loro nel caso gli fossi tornata utile.
Senza aggiungere un'altra parola erano andate via in silenzio.
"Meglio cambiarsi e andare da qualche altra parte" dissi sospirando.
Mi levai la maschera e la nascosti dentro il vestito cosi da non doverla portare in mano.
Mi avvisi verso lo studio di Uta dove mi sarei cambiata senza che nessuno mi vedesse.
Le strade erano vuote, nemmeno una persona, niente. Le insegne dei negozi erano spente.
Tokyo rimaneva in silenzio.
Si sentivano le sirene della polizia in sottofondo, ma erano lontane... Che avessero trovato un altro ghoul?
No... Per quello c'era la CCG.
La polizia non voleva aver niente a che fare con i ghoul.
Non era sicuro passeggiare per Tokyo di notte e questo tutti lo sapevano bene, ma era strano non vedere nessuno.
Quando ancora la mia famiglia era viva, a volte, uscivano la sera a fare una passeggiata e la gente riempiva le strade.
Le macchine correvano sulle strade e i negozi restavano aperti fino a tardi.
Si sentivano le persone parlare e le macchine correre anche a notte fonda.
Li invece dominava il silenzio.
Accellerai il passo stringendomi le braccia al petto per il freddo.
Non mi resi nemmeno conto che una quinque mi aveva sfiorato l'orecchio.
"Ma guarda un po'! Un ghoul!"
Mi pietrificai.
Juuzou Suzuya era davanti a me, abbastanza vicino da capire cosa ero abbastanza lontano da non capire chi ero.
Tirai fuori la maschera e me la misi.
La kagune si attivò come se fosse stata attirata dalla presenza dell'investigatore.
Io non avevo mosso un muscolo.
"Tu devi essere Doll! Ti hanno nominato qualche volta alla CCG... Sarà un vero piacere ucciderti" disse sorridendomi.
"Vattene via..."
Avevo paura...
Avevo paura di morire...
Ma avevo anche paura di ucciderlo.
Dovevo scappare.
"Il divertimento è appena iniziato"
Cominciò a lanciare i suoi scorpion nella mia direzione, le stesse quinque che mi avevano salvato il giorno in cui mi aveva conosciuto.
La mia kagune cominciò a deviare i pugnali, come se niente fosse, senza provocarmi alcuna ferita. Nel preciso momento in cui Juuzou scagliò il suo ultimo scorpion la kagune si fiondò su di lui.
La bloccati appena in tempo e gli provocanti solo una ferita superficiali da cui cominciò, però, a sgorgare sangue.
L'odore arrivò alle mie narici.
La salivazione aumento e cominciai a tremare.
"V..Vattene!" dissi a testa bassa.
Sapevo che non mi avrebbe dato mai retta e sapevo che forse mi avrebbe uccisa.
"E perché mai?!Hahahahaha!"
Cominciò a correre nella mia direzione disarmato con un sorriso sadico stampato in faccia.
Faceva paura...
La fame scomparve da mio volto e prese il suo posto la paura.
Restano incantata da quel sorriso... Come faceva un sorriso a mettere tanta paura?!
Mi resi conto solo dopo che la distanza fra me e lui era quasi annullata.
Mi sposati appena in tempo dalla sua traiettoria, ma lui riuscì a levarmi la maschera.
Comincia a correre, ma mi prese per i capelli e mi buttò a terra.
Caddi di schiena, ma mi gira subito così da non far vedere il mio volto.
Un dolore atroce mi fece urlare.
Mi girai di poco abbastanza per vedere uno scorpion dentro la mia gamba.
Strinsi i pugni per il dolore mentre il mio sangue macchiata la strada.
"Ma come?! Muori così in fretta?!"
"Mi dispiace ragazzina... Ma lei è mia"
Vidi Juuzou scaraventato da una parte e sentì una voce, ma non ne riconobbe il proprietario.
Il sangue continuava a fuoriuscire dalla mia gamba in gran quantità e pian piano , cominciai a perdere i sensi.
La vista mi si offuscò e le poche forze rimaste ne mio corpo scomparvero.
"Ora ci penso io a te... Mon petite Rose..."
"Tsukiyama..."
Il sole stava sorgendo nuovamente su Tokyo.
La frivole luce mi svegliò e mi riportò alla realtà.
Mi trovavo stesa su un letto dalle lenzuola rosso scuro con ricamate sopra delle piccole rose.
La stanza aveva un odore particolare, ma piacevole.
Era illuminata dalla luce di un caminetto acceso proprio davanti al letto.
Cercai di scendere da letto, ma appena misi piede a terra caddi.
"Ma che fai! Torna subito a letto!"
Nella stanza era entrato in gran fretta Tsukiyama che aveva sicuramente sentito il tonfo provocato dalla mia caduta.
"D-dove mi trovo?"
"A casa mia mon petite Rose" disse lui sorridendo.
Delicatamente, mi prese da sotto le braccia e mi aiutò ad alzarmi stando attento alla mia gamba ferita.
"Come mai... Resisti?" Chiesi con un filo di voce.
"Resisti a cosa?" Chiese lui.
"A me... Tu volevi magiarmi. Sono ferita e debole, e dalla mia ferita ancora esce sangue. In poche parole sono servita su un piatto d'argento"
Mi guardò per poi sorridere.
"Le cose cambiano. Ora riposa. Tra un po' Kanae ti cambierà le bende. Ecco come resisto..."
Mi misi sotto le coperte e comincia a guardare fuori dalla finestra.
Il sole era sotto e con lui erano arrivati anche i primi fiocchi di neve.
Rimasi li a fissare la finestra...
"Juuzou..."
Tok-Tok
"Avanti"
Un ragazzo dai capelli violacei vestito con un sobrio completo nero si avvicinò a me.
"Mi chiamo Kanae... Tsukiyama mi ha chiesto di aiutarti con le bende dato che sei ferita" dissero freddo avvicinandosi al mio letto.
"Posso farcela da sola grazie"
Mi guardò freddo come se provava disprezzo nei miei confronti.
"Tsukiyama mi ha chiesto di aiutarti e io seguirò i suoi volevi non i tuoi quindi ora fammi vedere la ferita"
Sembrava infastidito e urtato da ciò che doveva fare, ma era come se lo dovesse fare per forza per compiacere Tsukiyama.
"Okay... Comunque io sono..."
"So bene chi sei. Tsukiyama me l'ha detto già" "Ah... Okay. Meglio che resti in silenzio allora"
Il ragazzo scostò le lenzuola per rivelare le fasciatura impregnato di sangue che ricoprivano la mia gamba.
"Non ti muovere ora"
Cominciò a levare le bende e a ripulire la ferita.
Faceva male, ma cercai di non darlo a vedere.
"Chi ti ha procurato questa ferita?" "Tsukiyama non te l'ha detto?" Dissero urtata.
Non rispose.
"Una colomba. Juuzou Suzuya"
"Fatto. Tra un quarto d'ora faremo colazione. Ci sono dei vestiti puliti nell'armadio. Datti una lavata e scendi.... Se vuoi"
Se ne andò senza aggiungere niente.
Guardai le fasciature.
"Almeno ha fatto un buon lavoro Mister Simpatia"
Provai nuovamente a scendere dal letto, sta volta senza mettere tutto il peso sulla gamba ferita, e mi avvicinai verso l'armadio in legno che mi aveva indicato il ragazzo.
Al suo interno c'era un vestito nero con due triangoli rossi sui fianchi.
Lo presi e lo misi cercando di non sporcarlo do sangue. Presi le scarpe con tacco medio che erano riposte hai piedi del letto e uscii dalla stanza.
Mi ritrovai in un lungo corridoio tappezzato di quadri raffiguranti nobili di altri tempi.
Arrivai davanti ad una scalinata e, facendo attenzione alla gamba, scesi le scale.
"Ah ben svegliata!"
Tsukiyama si alzò appena mi vide e mi si avvicinò sotto lo sguardo infastidito di Kanae. "Vieni pure a sederti qui"
Mi siedi senza dire niente ed osservati cosa c'era da mangiare sul tavolo.
Un senso di vomito mi salì in gola.
Occhi, cuori, braccia e altri pezzi di umani erano servitù su vassoi davanti a me.
Mi misi una mano sulla bocca e abbassai la testa.
Non volevo mangiare esseri umani.
Non avevo accettato del tutto la mia parte ghoul e non credo sarebbe successo presto.
Il mio corpo aveva ancora molto da umano ed era per quello che riuscivo a mangiare cibi senza vomitare, ma la tentazione di divorare un umano si era fatta sentire nei momenti difficili.
"Allora? Non mangi niente? Hai perso molto sangue e se non mangi ti sentirai male"
Disse Tsukiyama dando un morso ad un braccio.
Il sangue cominciò a sporcargli la camicia viola scuro che indossava.
"N-non ho molta fame grazie" Dissi cercando di non vomitare.
Per tutta la durata della colazione tenni la testa bassa cercando di respirare poco dato che l'odore di carne putrefatta aleggiava nella stanza.
"Miko ti senti meglio ora?"
Mi ero catapultata fuori dalla stanza appena la colazione fu finita ed avevo trovato una biblioteca tranquilla e dall'odore più gradevole.
"Certo Tsukiyama... Volevo ringraziarti per avermi salvato l'altra sera..."
"L'altra sera? Miko hai dormito per cinque giorni"
"Cinque giorni?! Oh no... Devo andare!"
"Cosa?"
"Mi dispiace, ma devo andare subito via!"
Feci per andare via, ma Tsukiyama mi bloccò la strada. Le sue mani si strinsero sulle mie braccia così da non permettermi di andare via.
"Non andare via!"
La sua voce era tremante. Posò la sua testa sulla mia spalla e sentii le sue lacrime calde scenderemi allungo il petto.
"Scusami... Tornerò Tsukiyama... Te lo prometto"
Non sapevo cosa voleva da me, ma non potevo rimanere.
Kaneki era li fuori da qualche parte insieme a Juuzou.
Entrambi rischiavano la loro vita in quel preciso momento.
Uscii dalla villa di Tsukiyama e cominciai a correre senza sapere con precisione dove mi trovavo o dove dovevo andare.
La neve continuava a scendere lenta coprendo le strade di Tokyo.
Arriva alla CCG con i muscoli a pezzi.
La ferita mi faceva malissimo, ma non mi fermai. I polmoni mi bruciavano a causa del freddo e non mi sentivo più le punte delle dita.
"Investigatrice... Perde sangue dalla gamba!"
Furono le ultime parole che sentii prima di cadere a terra priva di sensi.
ANGOLO AUTRICE
Salvee!
Eccomi con il nuovo capitolo! Scusate il ritardo ma ho avuto da fare! >~< Detto ciò posso annunciare -e qui mi aspetto veramente qualcosa in testa- ricomincerò a scrivere la fic su Death note! Dopo un anno .-. Potrete leggere tutte me modifiche e i nuovi capitoli da domani! Alla prossima! Violet
   
 
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