01/11/2015
2 recensioniFinding me, finding you
C’è un momento in cui realizzi che la tua vita non è più sotto il tuo controllo.Quello è il momento più difficile. Il momento in cui ti fermi un attimo, e all’improvviso tutte le tue scelte, le tue bugie, i tuoi sbagli ti colpiscono con forza, ti investono; E poi ti ritrovi in un letto bianco, circondata da volti familiari e dal medico che ti guarda orgoglioso. Come se avessi scelto tu di non morire.
Gli altri chiamano il tuo nome, piangono quelle lacrime che tu non hai, “ce l’hai fatta!” ti dicono.
Ma loro non sanno.
Non sanno a cosa stai pensando: quella massa catastrofica che è la tua vita. Quel labirinto infinito, pieno di vicoli ciechi e cerchi, strade che si ripetono, errori. Sempre gli stessi errori. E nessuno che si sia degnato di mettere qualche indicazione.
Ci rifletti di notte. Quando tutti se ne vanno, tranne tua madre che si siede sulla sedia accanto a te e dorme con la testa appoggiata al letto.
Pensi al tuo disperato bisogno di amore e tutti i modi che hai usato per sfuggirgli.
Beth, Puck, Finn, Sam. Li avevi desiderati tutti e tutti li avevi allontanati, con i tuoi sotterfugi e manipolazioni.
E poi c’è Santana. Lei è stata il tuo capolavoro. Il tuo massimo atto, la tua grande impresa.
Se te lo chiedessero, non sapresti dire quando è cominciata esattamente questa tua ricerca di autodistruzione.
Forse quando ti sei trasformata per iniziare il liceo. Forse quando sei diventata Quinn. Forse Quinn stessa è la tua distruzione.
Hai creato questa tua migliore versione di te stessa, le hai dato un cuore di pietra e sin troppa ambizione, e poi l’hai mandata per i corridoi del Mckinley. La regina di ghiaccio.
Ma non hai iniziato da sola: c’era lei.
Dolce Santana, la conoscevi da quando eravate piccole. Quando, a sei anni, hai notato questa bambina così diversa giocare da sola con delle macchinine, in un angolo del parco.
Avevi promesso eterna amicizia. Sei riuscita a rompere anche quel giuramento.
Ora, se ti chiedessero come hai rotto quell’amicizia, allora sapresti rispondere perfettamente.
E’ stato un piano d’attacco. Una strategia ben pensata per arrivare allo scacco matto, e ognuna delle tue mosse era fondamentale.
Lei non sapeva stessi giocando. Non conosceva le regole. Il che ha reso tutto più semplice.
All’inizio c’è stato il graduale distacco, seguito da un tradimento, per continuare con un muro di silenzio, che veniva momentaneamente tirato giù solo per sputare veleno.
Poi hai portato un’aggiunta al gruppo, quando hai capito che ci sarebbe voluto ben altro per romperla: Brittany.
Brittany, dolce (non così tanto in realtà) e ingenua, non aveva perso tempo e si era subito presa un posto nel cuore di Santana.
Certo, ci sei stata malissimo. Quante volte hai pianto nella tua stanza, di notte, abbracciata a quello stupido pupazzo che tempo fa ti aveva regalato.
Ma non importava, perché sapevi di avercela quasi fatta.
Le avevi portato una sostituta. Una bionda di riserva che avrebbe preso il tuo posto una volta finito il piano. Un modo per lei di accettare la perdita e andare avanti.
La sentivi scivolarti fra le dita, e più si allontanava, più iniziavi ad avere dubbi.
Più di una volta, in momenti di debolezza, sei tornata indietro. Piccole azioni, certo. Sorrisi e saluti incerti che, di questo sei sicura, la stavano confondendo sempre di più.
Alla fine però, le cose si sono sistemate da sole.
Hai dato di matto. Sei uscita fuori di testa. Hai creato una Quinn 2.0 e ti sei allontanata, non solo da Santana, ma da tutti. Hai mandato in frantumi quel poco che eri riuscita a creare. Quel barlume di speranza che ti spingeva fuori dal letto. Tutti i tuoi amici andati, sostituiti da un tatuaggio scadente e un mozzicone di sigaretta.
Anche Santana era scomparsa a quel punto; Dopo l’ultimo tentativo di rimportarla indietro, si era allontanata dalla grata e ti aveva abbandonata.
Missione compiuta, Quinn.
Ma ora. Ora che sei sopravvissuta. Ora che stai guardando il soffitto ripensando a tutti i tuoi errori, con questo maledetto tubo che ti hanno ficcato giù per la gola per respirare meglio.
Ora, come farai, Lucy Quinn Fabray, a rimettere la tua vita in ordine?
E soprattutto come farai a riprendere la ragazza che ami.
A/N: salve a tutti! Inizio subito col dirvi che non sono sicura al 100% di continuare, che tra università, blog, telefilm e vita in generale, non sono sicura di avere abbastanza tempo. Direi che mi conviene aspettare e vedere se qualcuno è interessato, no? Ma comunque, piccole informazioni nel caso decida di andare avanti:
Tutte le cose che sono successe nel telefilm sono successe anche nella storia, almeno fino all’incidente. Anticipo che non tratterò della sedia a rotelle e credo mi distanzierò da Glee, non so di quanto..in effetti non è che abbia già questi grandi progetti, si vedrà poi xD
Non so se continuare a usare questo stile(non scrivo da un po’ di tempo, magari mi vedrete cambiare tempi da un capitolo all’altro XP) e non so se riuscirò ad aggiornare frequentemente (dipende da quanto amore mi mandate <3)…Siate pazienti!
Sentitevi liberi di contattarmi su twitter (https://twitter.com/DelenaGas), mi fa piacere fare due chiacchiere, e se avete idee non esitate a parlarmene. Magari prendo spunto XD
Okay ora smetto, ho parlato abbastanza. Fatemi sapere se volete leggere il seguito o se vi ha fatto schifo e devo andarmene a cagare! <3 (se state ancora qui a leggere, sappiate che vi amo! **)