Piccola visione onirica di spiagge lontane
A Marta delle steppe.
I
Avevo le mani coperte di sogni
(chi ascolterà le mie storie?)
eppure vedevo la luce,
fra le sbarre dipinte d'inchiostro.
Il mio letto era giallo,
e l'alba sembrava
smarritasi
II
Aveva il viso tinto di sogni,
e il mare gli toccava le scarpe.
C'erano luci fra le sue ciglia,
bocca sporca di ribes.
E cantava alle onde
le sue visioni.
E con una mela in mano
vagava per le strade dormienti,
in silenzio, per non svegliare i morti.
E nessuno vedeva
la sua mela sporca
di lacrime.