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Autore: Clytie    02/11/2015    2 recensioni
[Orfeo/Euridice]
Ricordi gli ininterrotti pomeriggi sulle rive del fiume, i lunghi capelli biondi intrecciati di fiori che le ricadevano morbidi sulla spalla, le ciglia scure che ombreggiavano le iridi dalle intese tonalità del sottobosco. Splendea, quella ninfa danzante con la pelle candida d’una vergine, mentre le tue dita veloci pizzicavano la lira.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo canto più non può
 









Né la regale sposa, né colui che governa l'abisso opposero rifiuto all'infelice che li pregava e richiamarono Euridice.
Costei che si trovava tra le ombre dei morti da poco tempo, si avanzò, camminando a passo lento per causa della ferita.
Il tracio Orfeo la riebbe, a patto che non si voltasse indietro a guardarla prima di essere uscito dalla valle infernale.

Ovidio, Metamorfosi (X, 41-63)








Gli occhi sono impazienti di catturare di nuovo la sua dolce immagine, le mani bruciano al pensiero di sfiorare il candore della giovane pelle. Euridice cammina alle tue spalle, ma il tuo sguardo non può lambirla, non odi il suono cadenzato di alcun passo umano, se non il tuo.

Hai sceso le profondità dell’Erebo per implorare il ritorno della tua sposa, ammaliato Caronte perché ti traghettasse sull’Acheronte, incantato i guardiani degli Inferi perché ti lasciassero condurre il tuo cammino indisturbato, placato gli animi sofferenti dei dannati col tuo canto, fino a giungere presso i Signori dell’Oltretomba.
Persefone ti ha studiato con occhio attento al palesarsi della tua richiesta.
Pretenzioso, ha sussurrato, nessuno ha mai fatto ritorno dall’Averno. Eppure, non appena le hai rammentato che Euridice fu strappata alla vita nel fiore della giovinezza, come ella stessa fu costretta per l’eternità nell’oscurità dell’Orco (1), la dea della Primavera s’è addolcita e ha fatto chiamare lo spirito della tua donna.

Stringi la lira, dono di Febo Apollo, tra le dita affusolate e l’ammonizione della bella Kore (2) ti carezza la mente con il suo gelido tocco (3).
Un dubbio s’insinua nel tuo cuore: è davvero dietro di te o è nient’altro che un’ombra, privata della linfa vitale? Ades e Persefone ti hanno forse ingannato, beffandosi della tua sofferenza?

Ricordi gli ininterrotti pomeriggi sulle rive del fiume, i lunghi capelli biondi intrecciati di fiori che le ricadevano morbidi sulla spalla, le ciglia scure che ombreggiavano le iridi dalle intese tonalità del sottobosco. Splendea, quella ninfa danzante con la pelle candida d’una vergine, mentre le tue dita veloci pizzicavano la lira. Le tue labbra ardono al solo pensiero dei baci che lei vi ha lasciato, il tuo corpo percepisce ancora il calore delle sue mani che ti cercano nel buio del talamo nuziale.

Il cunicolo giunge ormai alla fine e il bisogno di contemplare il viso di lei ti punge, incessante, il cuore.
Non puoi più impedirlo e ti volgi alle spalle.
Euridice è lì, bella come se Helios mai avesse cessato di sfiorarle le gote con i suoi raggi gentili.

Poi, d’un tratto, la maledizione s’avvera: il sorriso si estingue sulle labbra rosee, gli occhi verdi si fanno vitrei, il viso impallidisce. Socchiude appena le labbra, come a mormorare un ultimo addio, che tu non riesci a cogliere.
“Euridice…” mormora la tua bocca esangue.
Tendi una mano, impotente, ma ella diviene un’ombra e scivola via negli abissi dell’Erebo profondo, mentre la porta dell’Ade si serra.
La lira, con un tonfo sonoro, crolla a terra e così le tue ginocchia. L’hai vista morire un’altra volta.













Note dell’autrice:


(1) Altro nome degli Inferi, come Ade e Averno.
(2) Altro nome di Persefone.
(3) Persefone e Ade concedono ad Orfeo di riavere la moglie a patto che egli non si volti a guardarla durante il percorso attraverso gli Inferi.

La vicenda di Orfeo ed Euridice mi ha sempre intrigata, perciò non ho potuto fare a meno di scrivere di loro. Non è niente di straordinario, ma spero vi piaccia! È il mio primo tentativo di scrittura all’interno di questa sezione, perciò siate clementi e fatemi sapere, se vi va, che ne pensate.  
Lascio il link, nel caso in cui qualcuno non ricordi il mito.


   
 
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