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Autore: darkjedi    23/02/2009    4 recensioni
Cosa succede se i romulani vogliono usare il Guardiano del Tempo?
La Storia è stata riletta e sono stati corretti alcuni errori di traduzioni.
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL TEMPO NON ASPETTA GLI UMANI (O I VULCANIANI)

 

Diario del Capitano:
‘Siamo diretti al pianeta in cui ha sede l'entità nota come il Guardiano del Sempre. Ci è arrivata la notizia che i Romulani sono stati individuati sul pianeta, mentre tentavano di usare il potere del Guardiano per i loro scopi. Naturalmente, ci sono stati molti di questi rapporti, e il risultato è stato che erano solo notizie infondate. Comunque, la Flotta Stellare ha ragione di credere che questa sia qualcosa di più serio e dovremo incontrarci con il capo della squadra d’esplorazione che si trova sul pianeta.’
Kirk spense il registratore e si sedette di nuovo.
"Quanto manca per arrivare al pianeta, Sig. Chekov? "
"Arriveremo tra un'ora, Capitano".
"Molto bene. Sig. Sulu, quando arriviamo si metta in un'orbita standard, e poi mi contatti. Sig. Spock, a lei il comando. Io sarò nei miei alloggi."
"Sì, Signore" risposero gli interpellati mentre lui lasciava il ponte.
Nel turboascensore, Kirk fece un sospiro del sollievo. Avere a che fare con il famigerato Guardiano del Sempre lo lasciava più teso ed eccitato di una molla. Il tempo era una cosa rischiosa con cui giocare, aggiungi i Romulani nella miscela, nonostante il trattato di pace, e chi sa quello che sarebbe successo. Ora che erano quasi arrivati, Kirk era pronto a qualunque cosa, piuttosto che stare lì seduto a preoccuparsi.

Al piano sopra i suoi alloggi, l'ascensore improvvisamente si fermò e le luci si spensero.
"Dannazione!" mormorò, prendendo nota di dire a Scotty di fare un controllo totale di tutti gli ascensori, e colpì il pulsante d’emergenza. Nel 23° secolo si rompevano troppo spesso.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, sentì un grande colpo in testa. Cadde sulle ginocchia, l'oscurità lo inghiottì, e il Capitano James T. Kirk perse conoscenza.

* * * * * * * * * * * * * * *

Diario del Capitano:
'I recenti rapporti militari hanno scoperto una possibile base Romulana su un pianeta disabitato nel sistema  Merculan, un area precedentemente inesplorata del Quadrante Alfa. L'Enterprise è stata spedita là per far seguito a questi rapporti e se possibile, scoprire i piani dei Romulani. Dobbiamo catturare ogni Romulano che troviamo e riportarli indietro per interrogarli, con la speranza che questo cambi le sorti della guerra.'

Il Capitano Kirk sospirò e si strofinò gli occhi. Era stato un giorno lungo, e la guerra con i Romulani  sembrava andasse sempre peggio. Sperava che questo girasse le cose a loro favore. Era così stanco di tutto questo combattere.
"Quanto manca per arrivare Sig. Chekov?"

"Arriveremo tra un'ora, Capitano".
"Molto bene. Sig. Sulu, quando arriviamo si metta in un'orbita standard, e poi mi contatti. Sig. Wilson", continuò, rivolgendosi al suo Primo Ufficiale Inglese, "A lei il comando. Io sarò nei miei alloggi."
"Sì, Signore" risposero gli interpellati mentre lui lasciava il ponte.

Al piano sopra i suoi alloggi, l'ascensore improvvisamente si fermò e le luci si spensero.

"Dannazione!" mormorò, prendendo nota di dire a Scotty di fare un controllo totale di tutti gli ascensori, e colpì il pulsante d’emergenza. Nel 23° secolo si rompevano troppo spesso.
Prima che potesse fare qualsiasi cosa, sentì un grande colpo in testa. Cadde sulle ginocchia,  l'oscurità lo inghiottì, e il Capitano James T. Kirk perse conoscenza.

* * * * * * * * * * * * * * * * * 

"Si sta riprendendo", fu la prima cosa che Kirk sentì quando si svegliò. Sedendosi, comprese di trovarsi  in infermeria, e la testa gli faceva male.
"Bones", lo salutò, notando che il Dott. McCoy stava in piedi di fronte a lui.
"Tranquillo, Jim", rispose il dottore.
 "Cos’è successo? Mi sento come se fossi stato investito da una navetta!"
"Bene, Scotty ha trovato le porte del turboascensore  aperte e lei stava lì svenuto. Non ho trovato nessun segno di ferita, così le ho dato uno stimolante. Ricorda quello che è accaduto? "
"Sì. Avevo appena lasciato il ponte, e mi stavo dirigendo ai miei alloggi per riposarmi un po’  prima di incontrare qualche Romulano. Poi il turboascensore si è fermato e ho preso un gran colpo in testa, credo di aver perso conoscenza."
"Strano eppure e non c'è nessun segno di ferite... " commentò il Sig. Spock che stava dall'altro lato di Kirk e quindi fuori del suo campo visivo. Kirk si girò verso lui, e spalancò la bocca scioccato.
"Cosa un..?!" farfugliò. " Un Romulano!!" esclamò e continuò. "Cosa ci fa sulla mia nave, con addosso un'uniforme della Flotta Stellare?!"
Spock, sollevando le sopracciglia scambiò un'occhiata con uno sconcertato McCoy.
"Jim... " cominciò McCoy, ma Spock l'interruppe.
"Capitano, sono, Spock, il suo Primo Ufficiale. E sono un Vulcaniano non un Romulano."
"Cosa diavolo è un Vulcaniano?! Se questo è una trucco romulano, bene ma lei non saprà niente da me", questo era tutto quello che Kirk poteva fare.
"Tranquillo Jim. Sono io, McCoy. Nessuno le farà male. Troveremo una soluzione a tutto questo."

In quel momento i tre furono interrotti dal Tenente Uhura.
"Capitano, ci sta chiamando il capo della squadra di ricerca giù sul pianeta... "
Spock e McCoy si scambiarono un'altra occhiata.
"La prenderò io, Tenente. Per favore la passi nell'ufficio del Dr McCoy ".
"Ricevuto, Sig. Spock."
"Dottore, devo parlare al Dr Robertson... "
"Lei vada avanti, Spock, io voglio, ehm, continuare qui."
Spock annuì e scomparve nell'ufficio dell’infermeria.
"Bones, cosa sta accadendo? Cos’è un Vulcaniano, e da quando quella ‘cosa’ con le orecchie a punta è  il mio Primo Ufficiale. Dove è Peter? "
"Peter? "
"Sì, il Comandante Peter Wilson, il mio Primo Ufficiale."
"Jim, non so cos’è accaduto, ma quello è Spock, è lui il suo Primo Ufficiale, lo è sempre stato. Io non conosco nessun Peter Wilson. E come sarebbe, cos’è un Vulcaniano? Cosa significa, come fai a non ricordarsi cos’è un Vulcaniano?!"
"Non lo so Bones, davvero non lo so. O ho battuto la testa più duramente di quello che pensavamo, o c’è qualche cosa di terribilmente sbagliato."
"Bene, i Vulcaniani vengono dal pianeta Vulcano, il quinto pianeta nel sistema di Eridani... "
"Ma quel pianeta fu distrutto più di 5000 anni fa. Ora è disabitato."
"No, che non lo è", sospirò McCoy. "Guardi, faremmo meglio ad aspettare finché non torna Spock, lui è più abile di me a dedurre le cose. Solo... si fidi di lui"
Mentre McCoy andava a vedere se Spock avesse finito, Kirk rimase lì confuso. Non capiva quello che gli era successo. Un minuto prima era nel turboascensore, poi era svenuto, ora era in qualche genere di universo parallelo dove lui era lo stesso ma le cose intorno a lui erano cambiate!

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

"Capitano, come si sente? " chiese una voce poco familiare mentre si risvegliava.
"Gli dia un minuto", intervenne una voce più familiare, mentre Kirk iniziava ad guardasi intorno. Gli  sembrava di essere nell’infermeria.
"Bones?" chiese, mentre si concentrava seriamente sul familiare tono di voce.
"Sono qui, Jim. Si sieda lentamente." Kirk lo fece, strofinandosi la testa.
"Ohh, cosa è successo? Mi sento come se fossi stato investito da una navetta!"
"Tranquillo, Jim. L’abbiamo trovata svenuto nel turboascensore dopo che Scotty è riuscito ad aprire le porte."
"Sì, maledetti ascensori."
“Comunque non ci sono segni di ferite.”
"Cos’è successo, Jim? Cosa ricorda?" chiese la prima voce. Kirk si girò verso di essa. Aveva un'inflessione lievemente inglese ed apparteneva ad un uomo alto con capelli corti e biondi ed occhi di un colore indefinito. L’uomo indossava la divisa da comandante.
"Comandante? " chiese Kirk stupito, "scusi, ma io la conosco? È stato trasferito qui di recente?"
Il Comandante Peter Wilson scambiò un'occhiata confusa con McCoy.
"Jim, questo è Peter Wilson, il suo Primo Ufficiale."
"Uh-uh. Il mio Primo Ufficiale è Spock."
"Spock? Chi è Spock? "
"Lei lo sa, il computer con le orecchie a punta e il sangue verde con cui ama discutere tutto il tempo."
"'Computer con le orecchie a punta?' Mi dispiace Jim, ma non la seguo. Sono più preoccupato del perché non riesce a ricordare Peter. Lui è stato con noi fin dal primo giorno."
"Forse un’amnesia? " suggerì Wilson.
"Potrebbe essere, ma se è così perché si ricorda di me? E lui? E cosa stava facendo prima di svenire? Anche in un’amnesia provvisoria i pazienti di solito non dimenticano una sola persona."
" Jim, ricorda che stava sull’ascensore, la missione, il pianeta?"
"Sì. I rapporti sui Romulani che armeggiavano di nuovo intorno al  Guardiano del Sempre. Noi ci stiamo dirigendo verso il pianeta... "
"In quale sistema? " lo interruppe Wilson.
"Sistema Merculan."
"Il quarto pianeta del sistema Merculan, ecco dove siamo."
"Sì, ma cos’è il Guardiano del Sempre?"
"Cos’è il...?! " farfugliò Kirk.
"Bones, deve ricordarlo. Permette i viaggi nel tempo. Lo scoprimmo circa un anno fa  quando lei si iniettò accidentalmente quella sostanza ed io e Spock fummo costretti a inseguirla sulla superficie. Lei attraversò il Guardiano e finimmo indietro nel 1930... "
"Mi ricordo di quell’incidente Jim, ma tu e Peter mi fermaste prima che arrivassi giù sul pianeta. Dopo di questo lasciammo il sistema a causa di uarichiesta d’aiuto urgente dalla USS Explorer."

"E non esplorammo mai quel pianeta", finì Wilson.
"Allora perché io lo ricordo così bene? Perché mi ricordo Edith, e il 1930 - le macchine, le case, Spock che costruisce quel comunicatore primitivo e finalmente la troviamo."
"Ancora con 'Spock'. Chi è? "
"Ve l’ho detto, lui è il mio Primo Ufficiale. Ed è mio amico. Lui mi ha salvato la vita più volte di quelle che riesco a contare, ed anche a lei, Bones."
"Vorrei sapere di cosa stai parlando Jim. Prima lo hai definito ‘computer con le orecchie a punta’. Gli unici che conosco con le orecchie a punta sono i Romulani, ed a meno che abbiamo improvvisamente legato col nemico... "
"Nemico? "
"Per favore non mi dire che hai dimenticato la Guerra!"
"Guerra? Che guerra?"
"Dannazione, lo sapevo!"
"La guerra con i Romulani quelli contro cui stiamo combattendo da oltre100 anni."

Kirk impallidì visibilmente. "100 anni! Mio Dio! ".
"Davvero non lo sai ? E non mi conosce? " chiese Wilson, piuttosto scioccato.
"No, mi dispiace, ma io non la conosco.”.
"Abbiamo servito insieme sull’Enterprise per oltre 3 anni. Prima ancora eravamo stati insieme nella battaglia di Vefernius 5. Siamo stati amici e colleghi negli ultimi 10 anni, fin dalla scuola militare. E’ stato in seguito delle sue azioni su Vefernius 5 che è stato promosso capitano, e mi hai richiesto come tuo Primo Ufficiale.
" 'Scuola militare', non l'Accademia? "
"Che Accademia? "
"L’Accademia della Flotta Stellare."
"L’Accademia della Flotta Stellare? Vuol dire la nuova accademia che hanno aperto 2 anni fa."
"Due anni! "
"Sì. Perché, nei suoi ricordi da quanto tempo esiste? "
“ Da circa 80 anni."
"Hmm, sarebbe stato possibile, suppongo, se non ci fosse stata la necessità di convogliare tutte le risorse alla guerra."
"Io non sono mai andato ad una scuola militare. Io sono andato all’Accademia della Flotta Stellare dove  si dava importanza all’esplorazione pacifica almeno quanto alla difesa. Non ho mai combattuto su Vefernius 5, e non sono mai stato in guerra con i Romulani. Ammetto, che per quanto mi riguarda non mi fiderei mai di loro, ma i nostri popoli non sono mai stati apertamente in guerra."
"Mio Dio! " bisbigliò Wilson.
"E, mi dispiace Peter, io non l’ho mai incontrata. Il mio Primo Ufficiale è un Vulcaniano di  nome Spock."
"Cos’è un Vulcaniano?!"

"Vengono dal quinto pianeta del sistema di Vulcano. Sono lontanamente imparentati con i Romulani ma molto più amichevoli. E’ stato grazie al primo contatto con loro che la Flotta Stellare è nata."
"Si è scoperto che Vulcano fu distrutto completamente da armi nucleari circa 5000 anni fa  La Flotta Stellare  è nata a causa della minaccia di un attacco romulano," rispose Wilson, sospirando.
"Penso di dovermi sedere,” continuò il Comandante.

Kirk capiva il giovane. Tentò di immaginare cosa avrebbe provato se un giorno Spock o Bones gli avessero detto che non si ricordavano di lui. 
"Jim, cosa sta accadendo in nome di Dio? Tutto quello che Peter le ha detto è la verità! Lei gli hai salvato la vita su Vefernius 5. E così hai avuto il suo comando qui!"
"Vorrei ricordarmelo, Bones. Mi dica, sto diventando pazzo? Perché non riesco a ricordare?"
"Non mi sembra pazzo, per quanto vorrei poterle dare una facile risposta . Sono confuso quanto lei. Non è che lei non ricordi, ma ricorda cose diverse da noi."
"Ma perché. È qualche tipo di trucco elaborato?"
"Non trovo nessuna traccia di droghe nel sistema e la scansione cranica di base non mostra cambiamenti nei tuoi  modelli mentali."
"Allora cos’è, maledizione!? Questi ricordi sembrano così veri!"
"Forse lo sono, per lei. È come se avesse ricordi alternativi ai nostri. Alcune cose sono le stesse, lei ricorda chi e cosa sono, la nave, la missione, tutto giusto, ma altre cose sono lievemente diverse."
"Le cose principali sono che non conosco sono: la guerra, e Peter Wilson."
"E noi non conosciamo i Vulcaniani, e Spock."
"Perché Vulcano fu distrutto, e i Romulani attaccarono... ".
Prima che potessero continuare, la nave fu scossa violentemente.
"Cos’è stato?!" chiese McCoy.
"Dobbiamo essere sotto attacco", rispose Wilson.
"Wilson ad Uhura. Cosa succede, tenente?"
"Sono i Romulani, Comandante. Si sono appena disoccultati a dritta. Lei ed il Capitano siete richiesti sul ponte."
"Sto arrivando, tenente."
"Un attacco romulano?" chiese Kirk. Wilson gli diede appena un'occhiata diretta.
"C’è bisogno di noi sul Ponte, Capitano."
"Penso che forse è meglio che lei resti qui, Jim. Non credo che sia in condizioni di combattere."
"Io sto bene... "
"Secondo me Bones ha ragione. Io sarò sul Ponte. Mi faccia sapere se ci sono altre notizie."

Con questo il Comandante Peter Wilson lasciò l’infermeria.
"Accidenti", commentò Kirk, non per la prima, e lui ne era sicuro, neanche per l'ultima volta quel giorno.
"Lei sta davvero ferendo il ragazzo, Jim" commentò McCoy, non in modo scortese, mentre i colpi continuavano a scuotere la nave.
"Lo so, ma non posso mentirgli. Posso mentire? È questo quello che sono? La mia vita è stata tutta una menzogna? Ma sembra così vero."
"Nella mia esperienza, il Capitano Kirk ha sempre avuto fiducia nei suoi istinti, che normalmente risultano giusti. Se lei sente che qui c’è qualcosa di più che inganni o allucinazioni suppongo che sia così."
"Forse ha ragione. Abbiamo visto abbastanza cose strane da non fermarci sempre alla soluzione più facile."
"Questo è vero. Ora, perché non va un po' a riposarsi, vedrò se hanno bisogno di me sul ponte."
"Ok, se ha bisogno di me, io sarò qui, credo. Grazie Bones."
"A più tardi, Jim."
Kirk fu lasciato solo. Pensieri di Spock, Edith, il Guardiano, la guerra, e ricordi alternativi giravano nel suo cervello. Lui era sicuro che la risposta era là, se solo avesse potuto trovarla!

Sospirando, McCoy entrò nel suo ufficio. Anche se aveva cercato di sollevare il morale dell’amico,  era preoccupato per Kirk. Desiderava davvero che ci fosse qualche bella spiegazione esotica per tutta la faccenda, ma sapeva anche che qualche volta la risposta più ovvia era la verità, comunque dolorosa. Tuttavia era disposto a sperare, per il bene di Jim, e perché un Capitano  Kirk illuso e paranoico sarebbe stato assolutamente inutile a chiunque in questa terribile, infinita guerra.

* * * * * * * * * * * **

"Come sta Dottore? " chiese Spock dopo aver finito di parlare con il capo della squadra di ricerca.
"Fisicamente, sta bene. Ma questa cosa che non la riconosce, mi preoccupa, Spock. C'è qualche cosa che non va, e le mie budella mi stanno dicendo che c’entrano i Romulani."
"Bene, Dottore, per quanto mi spiaccia essere d’accordo con le sue 'budella’ come dice lei, ma logicamente, sono propenso a essere d'accordo con lei. Un’insolita perdita di memoria come questa non accade per un semplice svenimento. Inoltre dobbiamo ancora scoprire la ragione di quello svenimento. Abbiamo avuto notizie che i Romulani stanno  provocando problemi in questo sistema, sembra probabile che ci possono essere loro dietro a questo incidente. Tuttavia, abbiamo bisogno di prove, prima di poter fare qualsiasi cosa. Dall’esperienza passata sappiamo che il coinvolgimento col Guardiano del Sempre porta spesso a 'insoliti' risultati."
" 'Insoliti risultati'? Se i Romulani stanno interferendo con il Guardiano, con il tempo, potremmo essere tutti in un grande guaio... "
"Si calmi, Dottore. Non abbiamo ancora nessuna prova che questo sia il caso... "
"Oh, naturalmente che lo è! In ogni modo, c’è un'altra cosa, Spock. Secondo Jim, lui è in guerra con i Romulani, e Vulcano fu distrutto 5000 anni fa... "
"Ma come? Non c'è nessun sintomo di controllo della mente e influenze di qualche genere?"
"No, curiosamente tutto funziona bene. Lui è Jim, ma un Jim leggermente diverso!"

McCoy rise. Spock lo guardava pensieroso.
"Cosa c’è?"
"Lei può aver indovinato."
"Cosa vuol dire che quello non è davvero Jim".
"No, Dottore. Lo ha appena detto lei. Quello è Jim, ma è un pò diversa. Solo un piccolo cambiamento, come se avesse avuto una vita leggermente diversa... "
"Ricordi diversi. Come Vulcano che è stato distrutto ed i Romulani che sono in guerra con la Flotta Stellare."
"È possibile che, se la Federazione non avesse avuto le risorse e le esperienze con altre forme di vita aliene dategli dal Primo Contatto con i Vulcaniani, i Romulani sarebbero riusciti a portare avanti quel primo attacco fino ad una guerra su vasta scala."
"Un Primo Contatto che non è mai esistito perché Vulcano è stato distrutto migliaia di anni prima... "
"Effettivamente è tutto molto logico, e molto intelligente."
" 'Intelligente!' Quei Romulani ci avrebbero potuti distruggere tutti, e lei li loda."
"Solo perché non approvo i risultati, questo non vuol dire che non possa apprezzarne i mezzi. Comun- que, resta una domanda. Se i Romulani sono davvero riusciti nella loro missione di utilizzare il potere del Guardiano, perché solo Jim ha questi nuovi ricordi, questa nuova storia?"
"E’ sicuro che sia questo che è successo?"
"Nelle attuali circostanze, non posso onestamente vedere altre logiche alternative."
"Forse se lei unisse la sua mente con quella di Jim...?"
"È improbabile che lui sia disposto a tentare. Richiede grande fiducia da parte di un umano. Comunque, possiamo provare dottore."

 

"Jim, come si sente? "
"Mi sento bene, Bones. Solo confuso. Non c’è niente di sbagliato in me... "
"Non abbiamo detto che c'era, Capitano. Infatti, siamo venuti ad una possibile spiegazione della causa della sua confusione."
"Vuol dire che crede di sapere cosa è successo?!"
"E’ possibile."
"È sempre così?" chiese Kirk a McCoy, curioso su  Spock malgrado lui fosse lì.
"Così Come?"
"Così... così preciso! "
"Si! "
"Oh. Allora, cosa succede? "
"Noi crediamo che possa avere qualcosa a che fare con i Romulani ed il Guardiano del Sempre... "
“Bene, naturalmente dovevano essere i Romulani!"
"Si calmi, Jim. Spock sta soltanto tentando di aiutarla. Lui pensa che se, come ha detto, non c’è mai stata vita su Vulcano, senza il Primo Contatto con i Vulcaniani, la Terra sarebbe potuta entrare in guerra con i Romulani. Arriviamo alla differenza tra quello che lei ricorda e quello che io ricordo. Dai nostri precedenti contatti con il Guardiano, sembra molto probabile, che i Romulani siano riusciti in qualche modo a viaggiare indietro nel tempo e a cambiare la storia così che Vulcano è stato distrutto."
"Viaggi nel tempo?! Ma questo è impossibile!"
"Non con il Guardiano del Sempre."
"Il cosa? "
"È un portale attraverso il tempo e lo spazio. Attraverso di lui, una volta, abbiamo viaggiato indietro nella Terra del 1930."
"E lei pensa che i Romulani abbiano usato questo portale per viaggiare nel tempo e cambiare il futuro?!"
"Sì."
"Quindi perché sono il solo che ricorda questo cambiamento?"
"Questo è il problema. Jim, ci può essere un modo. Potrebbe fare una fusione mentale con Spock."
" 'Fusione mentale’? Come funziona, e perché non piace il suo suono?"
"È perfettamente sicuro, Jim. È una tecnica Vulcaniana, per unire le menti."
"Quindi lei frugherà nella mia mente?! No, in nessun modo! La mia mente è privata!"
"Jim, si calmi. Spock non andrà dove lei non vuole, ma potrebbe fare luce su questo. Per favore abbia fiducia in lui. Lo ha fatto molte volte."
"No, io non l’ho mai fatto! O, se l’ho fatto, non me lo ricordo."
"Capitano, per favore. Jim. Anche se lei non mi conosce, io la conosco. Ho unito la mia mente con lei molte volte. Voglio solamente aiutarla, ma non posso costringerla a farlo."
"Lei... Lei non può? "
"No"

"Bene, OK. Cosa devo fare?"
"Solo aprire la sua mente. Io farò il resto."

Spock mise le punte delle dita sul volto di Kirk, e lentamente cominciò la fusione. Muovendosi attraverso l'area familiare dell'infanzia di Kirk poté vedere leggere differenze. Lo spettro della guerra era sempre là. Il padre di Kirk aveva combattuto e suo fratello era morto in combattimento. C'erano state meno risorse disponibili e libertà per questo Jim Kirk rispetto a quello che lui conosceva come suo amico. Vide immagini di una familiare, eppure leggermente differente nave stellare Enterprise, partecipare coraggiosamente alle battaglie, un amico e rispettato Primo Ufficiale di nome Peter Wilson. Non vide tracce di falsità, di alterazioni mentali causate da droghe o peggio. Kirk non solo credeva che quello che sapeva fosse vero, ma per lui era vero.


Nel frattempo, Kirk vide Vulcano ed un popolo di cui non aveva mai immaginato l’esistenza, vide il loro stile di vita tranquillo e logico. Fu stupito di trovare immagini di una nave stellare Enterprise la cui  missione era principalmente dedicata alla pacifica esplorazione. E, più stupefacente di tutto vide un Capitano identico a lui ed un'amicizia con un Primo Ufficiale vulcaniano. Poi vide i ricordi di Spock sul Guardiano e come lui pensasse che il tempo era cambiato, ancora una volta. Era così reale, eppure irreale, e lui sapeva che era come sarebbe potuto essere.

Spock approfondì il contatto, oltre al familiare ed accessibile, raggiunse gli angoli più oscuri della mente di Kirk, sperando di trovare delle risposte. Kirk glielo permise, fidandosi di quest’uomo che sarebbe potuto essere suo amico.

In una zona grigia di cui Kirk neanche sapeva l’esistenza, Spock trovò ricordi incosci, dello  svenimento di Kirk nel turboascensore. C’era una sensazione di fluttuare e di caduta libera, Kirk che, in qualche modo lasciava il tempo e lo spazio, poi vi rientrava, la mente cosciente senza nessun ricordo di quello che era successo e per proteggersi. Era incredibile, eppure, date le circostanze, totalmente credibile.

Uscendo dalla fusione mentale, Spock guardò Kirk quasi con stupore, per quanto si possa dire di un Vulcaniano che sia stupito. Aveva una nuova ammirazione per questo Jim Kirk di cui aveva visto la sofferenza.
"Allora ha funzionato?" chiese McCoy. Spock annuì, piuttosto incerto da dove cominciare. Kirk rimase silenzioso, ancora piuttosto scioccato da quello che avevano scoperto.
"È il Guardiano, e i Romulani, ma il loro viaggio nel tempo non ha funzionato completamente come avevano progettato. Sembra che su un piano abbia funzionato ma  sull’altro no. Crede nelle dimensioni parallele, Dottore?"
"Non lo so. Ho sentito discussioni sulla loro esistenza. Ma cosa a che fare con questo?"
"Tutto. Pensi che per ogni azione che noi facciamo, appare una diramazione nel flusso temporale. Su una diramazione, noi eseguiamo l'azione, o prendiamo una particolare decisione. Su un’altra, c’è l’alternativa. Facciamo un’azione diversa, prendiamo una decisione diversa. I Romulani non sono riusciti a cambiare questo presente attraverso le loro azioni nel passato. Non so come o perché. Invece, sembra che abbiano creato un universo parallelo dove hanno avuto successo e dove la Federazione sta combattendo una guerra lunga secoli contro i Romulani... "
"Vuol dire che io non sono reale?!"
"No, lei è molto reale. Appartiene ad un universo alternativo, ma quell’universo è tanto vero, almeno per lei, come è vero questo."
"Allora, come sono venuto qui?"
"Questo non lo so, posso solo pensare che forse il Guardiano può saperlo."
"Aspetti, aspetti, aspetti" li interruppe McCoy. "Questa è pazzia. Lei pensa che se Jim ha iniziato a  ricordare cose strane questo vuol dire che viene è da un universo diverso?! Ma come? Questo è Jim, il nostro amico. Non ha senso."
"Al contrario, Dottore, ha perfettamente senso. Usare la logica non vuol dire dover eliminare l'insolito. Se è la cosa più logica, allora per quanto sembri impossibile, è probabile che sia qualcosa di vero. Questo è davvero Jim Kirk, ma non il nostro Jim Kirk."
"Così diciamo che sia vero, cosa facciamo ora?"
"Suppongo che Jim si sia in qualche modo scambiato con la sua controparte. Lui non appartiene a questo posto. Dobbiamo scoprire come a fatto e come riportarlo al suo mondo, ed il nostro Capitano al nostro."
"Oh, naturalmente. Facile!"
"Suggerisco di chiederlo al Guardiano."
"C’è un problema", suggerì Kirk, dopo essere finalmente uscito fuori della sua trance.
"Aspetti. Jim, lei ci crede a questo?"
"Curiosamente, sì, ci credo. Tutto è stato strano fin dal turboascensore, come se la realtà non fosse quella giusta. Questo sembra aver senso, e quello che ho visto nella fusione mentale lo conferma."
"Così, qual è il problema."
"La mia controparte. Non c'è Spock sulla mia nave con cui avere una fusione mentale, e per quanta fiducia io abbia in Bones e Peter, non penso che loro risolveranno questo problema da soli. Presumibil- mente, qualunque cosa io faccia per tornare indietro, l'altro Jim Kirk dovrebbe fare lo stesso."
"Entrambi stavate facendo la stessa cosa nello stesso tempo. Dobbiamo avere fiducia che se noi possiamo trovare un modo per riportarla indietro, l'altro Kirk troverà inconsciamente anche lui la sua strada."
"Questo non mi sembra molto logico, Spock."
"Qualche volta, Dottore, anche la logica deve arrendersi allo spirito umano."
"Quindi, lei vuole andare a vedere il Guardiano?"
Spock e Kirk annuirono appena.
Presa la decisione, i tre uomini stavano per lasciare la stanza, ed ancora una volta furono interrotti.
"Il Capitano e il Sig. Spock sul Ponte. Siamo sotto attacco" li avvisò Uhura.
In quel momento la nave fu scossa con forza da alcuni colpi.

Spock fece un cenno con la testa a Kirk.
"Da chi, Tenente?" chiese Kirk.
"Romulani, Signore!"

 Con McCoy che li seguiva, Spock e Kirk si precipitarono sul Ponte.
"Questa non può essere una coincidenza, Capitano" commentò Spock quando giunsero alle loro postazioni.
"Sono d'accordo. Tenti di contattarli, per favore, Tenente" rispose Kirk. Lui poteva non conoscere questo universo ma conosceva i Romulani.

* * * * * * * * * * * * * *

“Che ne dice del Guardiano? " chiese Kirk ancora in infermeria. Lui non poteva scrollarsi da dosso la sensazione che il Guardiano avrebbe fornito delle risposte. Non poteva essere una coincidenza che quest’incidente fosse accaduto qui, quando erano andati ad indagare sui Romulani, come aveva fatto questa, piuttosto differente, Enterprise. Attualmente si stavano nascondendo dai Romulani sull'altro lato del pianeta.
"Ehm, viaggi nel tempo?!" chiese McCoy.
"Io so che non sono matto, ed ho già visto gli effetti del Guardiano. Stavamo investigando su delle voci che i Romulani lo stavano usando per i loro scopi, e non è la prima volta che hanno tentato di viaggiare nel tempo. Cosa succederebbe se ci fossero riusciti?"
"Questo è impossibile."
"No, davvero, ha senso. È molto logico", rispose Wilson, facendo reagire di scatto Kirk per assicurarsi che Spock non fosse improvvisamente riapparso.
"Cosa c’è?" chiese Wilson, consapevole della strana occhiata di Kirk.
"Niente. Solo... mi ha ricordato qualcuno."
"Se i Romulani hanno fatto qualcosa al tempo... "
"Loro avrebbero potuto fare qualcosa che ha provocato la distruzione di Vulcano. Tutto è collegato a questo. Io sono esattamente lo stesso, a parte gli eventi che derivano da questo."
"Allora, perché solo lei ha ricordi diversi?"
"Non lo so. È come se lei ricordasse le cose come sono dopo il cambiamento, mentre io ancora ricordo come erano... "
"Quindi, siamo gli unici che sono cambiati?"
"Non lo so. Penso che dobbiamo parlare con il Guardiano."

Dopo aver preso questa decisione i tre uomini lasciarono la stanza, McCoy ancora  preoccupato per Kirk, Wilson ancora diffidente, ma sapendo di dover arrivare in fondo a tutto questo. Lui sperava solo che i Romulani non li trovassero prima.

* * * * * * * * * * * *

"Sullo schermo, Signore" annunciò Uhura quando finalmente ebbe contattato i Romulani.
"Qui è il Capitano Kirk della USS Enterprise, lei ha invaso il territorio della Federazione," disse Kirk. Stava tentando disperatamente di ricordarsi che non erano in guerra e non doveva dirgli che erano carne morta. Le informazioni acquisite dalla fusione mentale lo aiutarono.
"Non vedo nessuna rivendicazione territoriale precedente", rispose il Comandante romulano.
Improvvisamente Kirk si rese conto di conoscere quel Romulano, almeno nell’altro universo. Lui lo aveva ucciso. Comprese di avere il vantaggio di sapere come questo romulano pensava e combatteva.
"R'Til. Forse ha bisogno di un  controllo alla vista."
"Cosa?! Come mi conosce, Umano?"
“Diciamo solo che ho... sentito delle sue imprese", rispose Kirk, tentando di non rabbrividire all’idea di essere così educato con un Romulano.
"In ogni modo, temo che questo pianeta sia protetto dalla Federazione, così vorrebbe farmi sapere cosa sta facendo qui? "
"Solamente delle osservazioni planetarie. Non abbiamo mappato completamente questo sistema, e stiamo eseguendo delle scansioni."
Kirk era, a dir poco, scettico.
"E allora perché ci stava sparando?"
"Ah, un nostro errore, abbiamo creduto che lei stesse per sparare su di noi."
Anche Spock sollevò le sopracciglia a quella logica.
"Uh-huh", rispose Kirk senza compromettersi.
"Ora se lei fosse così gentile, noi siamo ansiosi di tornare alle nostre osservazioni. Credo che questo sia il motivo per cui lei è qui? "
"Naturalmente."
Il Romulano annuì, e spense il collegamento.
"Non vogliono che dubitiamo delle loro azioni sul pianeta", osservò Spock, piuttosto inutilmente.
"Conosco R'Til, lui non si interesserebbe mai di osservazioni planetarie, neanche in un universo alternativo" iniziò Kirk, ignorando gli sguardi strani di Uhura, Chekov e Sulu.
"Se scendiamo sul pianeta possiamo fermarli, e parlare con il Guardiano."
Kirk, li riassicurò che non sarebbero stati attaccati subito in nessun caso, tutti furono  rapidamente d'accordo. Mentre i Romulani erano convinti di averli ingannati con la loro falsa storia, loro avrebbero potuto affrontarli.

* * * * * * * * * * * * *
Sul pianeta la luce tremolò e tre persone apparvero sulla superficie.
Il Guardiano si svegliò, sentendo un disturbo nel flusso temporale.
Tirando fuori il suo tricorder, Spock indicò la direzione dei Romulani. Si trovavano al di là del Guardiano e stavano effettuando dei test su di esso; erano in cinque.
"Sembra che malgrado l’originale uso del Guardiano stiano ancora tentando di capire precisamente come funziona".
"Wow, e lei ha viaggiato attraverso quella cosa?" domandò Kirk, dando la sua prima occhiata al Guardiano.
"Si, e non lo dimenticherò mai," confermò McCoy.
"Se riusciamo far allontanare i Romulani dal portale, posso avere l'opportunità di parlare al Guardiano."

"Ah, bene, io potrei fare di nuovo la mia piccola scena da pazzo!"
"Hmm... in effetti... " mormorò Kirk.
"Oh, no."
"Oh, sì. Venga, è una distrazione."
"Oh, al diavolo, andiamo allora. Dovrà giocare anche lei, Jim, non c'è modo di fare questo da solo. Possiamo non essere in guerra con i Romulani ma loro non sono il mio popolo preferito."
Detto questo i due si avvicinarono ai Romulani mentre Spock si teneva nascosto.

* * * * * * * * * * * * *

"Romulani a ore cinque," sussurrò Wilson mentre si avvicinavano al Guardiano. C'erano cinque Romulani.
"Sembra che stiano tentando di scoprire esattamente come funziona", commentò Kirk.
"Ah, quella feccia non merita di saperlo".
"Non lasci che la rabbia la domini, Wilson. Si concentri sulla missione", disse in tono brusco Kirk, e Wilson fu piuttosto stupito di come facilmente lui pensò ad ubbidire. Aveva pensato a questo Kirk come a qualcuno di diverso, non facente parte del loro equipaggio o della Flotta Stellare. Ad un certo punto nell'ultima mezz’ora questo era cambiato e ora vedeva che nonostante le differenze, questo era ancora il Capitano James T. Kirk.
"Sì, Signore."

"Questa cosa è davvero un portale del tempo? Sembra un vecchio pilastro di pietra, " disse McCoy, stupito.
"Certo che lo è. Forse se possiamo distrarre i Romulani riesco a parlare con lui. Ci ho viaggiato attraverso e dovrebbe riconoscermi."
"Ok, ha l’aria di essere un piano."
"Ed io so esattamente come distrarli", sogghignò Wilson, tirando fuori il suo phaser.
"Wilson, io... " iniziò Kirk.
"Con tutto il rispetto signore, noi siamo ancora in guerra e questo è davvero un buon momento per ottenere preziose informazioni e prigionieri.
Kirk scrollò le spalle, e diede a Wilson il permesso di agire. L’uomo aveva ragione questo non era il suo mondo. Questi uomini coraggiosi stavano ancora combattendo una guerra e potevano aiutarsi l'un l'altro, allora tutto sarebbe andato per il meglio. Sentì un improvvisa fitta di nostalgia per la sua nave ed il suo equipaggio, e sperò che questo piano improvvisato funzionasse.

* * * * * * * * * * * *

"Guardi, McCoy, io non mi preoccupo di quello che dice, pensa o sa, io sono il Capitano ed i miei ordini sono validi! " iniziò Kirk. Combattendo contro la doppiezza romulana si era trasformato in una persona subdola a sua volta. McCoy lo guardò per un micro secondo sbalordito ma poi afferrò cosa stava facendo Kirk.
"No, mi lasci in pace, io devo andarci! Lei non sa cos’è!"
"È un pezzo di pietra, McCoy, ora venga torniamo alla nave!"
"Mai! E può prendere questo come le mie dimissioni! Questo è molto più importante. Non è solo una pietra, è la Pietra di Aratham. Non comprende quanto è importante!"
"McCoy, non lo faccia o le sparerò. Torni indietro, noi possiamo aiutarla."
Ormai la loro animata discussione aveva avuto l’effetto desiderato, ed entrambi i Romulani erano incuriositi da quello che McCoy stava dicendo sul Guardiano, e dai problemi che 'il grande Capitano Kirk' stava avendo con il suo equipaggio.
"Capitano Kirk, sta avendo problemi con il suo equipaggio?" domandò il Comandante romulano. Kirk si girò a guardarlo, come se fosse sorpreso che lui fosse là, ed imbarazzato per essere stato visto in quella situazione.
"R'Til, è ancora qui?"
"Sì, abbiamo degli studi da finire. Anche lei sembra."
"No, per quanto mi riguarda. Comunque, il mio Ufficiale Medico qui è convinto che c'è qualche cosa di importante in quel monumento di pietra. Ho tentato di dirgli che era solo un pezzo di roccia, e se lui non obbedisce ai miei ordini ci saranno dei guai", finì alzando il tono della voce e guardando verso McCoy. Lui guardò di nuovo verso R'Til con una breve risata ed un sorriso beffardo come per dire ' stupidi esseri inferiori’, da un comandante all’altro. Intanto McCoy si stava dirigendo verso il Guardiano.
"McCoy, se non andiamo via ora risalirò senza di lei!" gridò  Kirk, correndo dietro a McCoy, lasciando R'Til che li guardava ancora divertito.
"Faccia quello che vuole Jim", rispose McCoy, godendosi il suo ruolo. Lui ora era accanto all'altro Romulano che stava in piedi di fronte al Guardiano. Fecero un passo indietro, incerti di quello che stava  accadendo.
"Per favore, ignoratelo", gli disse Kirk, lanciandogli uno dei suoi sorrisi più affascinanti.
I Romulani scrollarono le spalle e si spostarono.
Improvvisamente McCoy tirò fuori il suo phaser, puntandolo apparentemente contro Kirk. Kirk si girò su se stesso, come per togliersi dalla traiettoria e sparò con il suo phaser su R'Til che era dietro di lui. Lo sparo di McCoy mancò il suo comandante e prese due dei restanti quattro Romulani, esattamente come aveva progettato. I Romulani, ancora leggermente scioccati, non ebbero scampo con Kirk mentre si girava e sparava su di loro. Subito tutti furono troppo storditi  per sapere cosa stava accadendo. In quel momento, Spock si avvicinò uscendo dell’ombra distante ed i tre avanzarono trovandosi di fronte al Guardiano.

* * * * * * * * * * * * * *

"Ehi voi, allontanatevi quella è Proprietà della Federazione ", gridò Wilson, sparando e lanciandosi sui Romulani. Questi si girarono immediatamente ed estrassero le armi. Evitando il loro fuoco, Wilson corse verso di loro, Kirk e McCoy lo seguirono da vicino.
"Io sono il Capitano James T. Kirk della nave stellare Enterprise e voi potete considerarvi prigionieri di guerra", annunciò Kirk, puntando il phaser contro il Comandante romulano.
"Io sono il Comandante R'Tok, e non mi arrenderò senza combattere", dichiarò questi, mentre sparava a Kirk. Intanto McCoy  stava tentando di giungere di fronte al Guardiano, mentre i Romulani erano distratti. Kirk si gettò a terra per evitare il colpo e sparò ad un Romulano che si stava avvicinando a Wilson. Il Comandante lo ringraziò con un cenno della testa e rispose al fuoco di un altro Romulano, e l'episodio si trasformò in una sparatoria.

Con tre Romulani a terra, Kirk notò che Wilson era improvvisamente in pericolo.
"Wilson, stia giù!" gridò, vedendo R'Tok che mirava al Primo Ufficiale. Wilson si girò, ma era in ritardo. Gridando, Kirk sparò furiosamente a R'Tok mentre McCoy usciva in qualche modo dall’ombra per mettere fuori combattimento l’ultimo superstite della squadra di R'Tok. Improvvisamente tutto fu tranquillo. Tutti i Romulani erano storditi,  ma Peter Wilson era caduto. Kirk non sapeva cosa provava per il Primo Ufficiale ma aveva iniziato a rispettarlo.
"Jim, sta facendo qualcosa... "
"Bones, presto" lo interruppe Kirk.
"Cosa c’è? " chiese, fermandosi poi notò Wilson. Lui controllò il giovane con un'occhiata cupa sul viso.
"E’ morto Jim".
"Maledetti!"
"Bastardi! Non avrei mai pensato che finisse così! "
"Jim, è la guerra, Peter sapeva cosa stava rischiando... "
"Bones, questa non era la guerra. Questo è stato colpa mia, era una mia idea."
"Lei non può incolparsi. Peter ha voluto farlo, lei era ancora il suo Capitano."
"Non lasciamo che sia morto invano, Bones. Deve riuscire a far finire questa guerra. C'è un altro modo. Ci deve essere, anche senza i Vulcaniani. Il suo Capitano potrebbe capirlo anche lui ora. Ne approfitti," dichiarò Kirk con un bagliore deciso negli occhi.
"Farò quello che posso, Jim", rispose McCoy, non c’era davvero nient’altro che potesse dire.
"Ora, il Guardiano...? "
"Sì, si è illuminato quando mi sono avvicinato."
Tornarono indietro e si misero di fronte al grande portale.
"Guardiano, ci conosci? Noi abbiamo viaggiato con te tempo fa," cominciò Kirk.
"Uno lo conosco, tu hai davvero viaggiato attraverso il portale. L'altro è conosciuto ma non è noto. Una differente versione. C'è un disturbo nel flusso temporale e non tutti sono dove dovrebbero essere. Si deve riparare prima che sia troppo tardi.
Entrambi gli uomini ansarono sorpresi. Quindi, era vero. Il flusso temporale era stato alterato.
"Puoi riparare il flusso temporale?"
"Posso, ma quello che non appartiene a questo tempo, quello chiamato Kirk, deve tornare al suo tempo, come deve fare l'altro."
"L'altro Kirk? "
"Esatto."
"Come può accadere ? Avremo successo? " chiese McCoy.
"Può essere, se entrambi torneranno nello stesso momento, e presto. Io aprirò il portale."
"E se non è nello stesso momento? "
"Allora entrambi si perderanno nel flusso temporale."
"È troppo pericoloso! " esclamò McCoy.
"Lo è. Ma lei ha sentito quello che ha detto, se non lo faccio allora sarà troppo tardi.
"Ma...? "
"Si fidi di me. E si fidi del suo Capitano, del suo amico. Lui avrà trovato un modo, lo sento. Dopo tutto, lui è me."
"Ok, suppongo di non avere nessuna alternativa. Buon fortuna."
“Grazie. Addio."

Con quello, James Kirk entrò nel portale del tempo, e scomparve.

* * * * * * * * * * * *

"Guardiano, ci conosci? Noi abbiamo viaggiato con te tempo fa," iniziò Spock.
"Due li conosco, infatti, voi avete viaggiato attraverso il portale. L'altro è conosciuto ma non è noto. Una differente versione. C'è un disturbo nel flusso temporale e non tutti sono dove dovrebbero essere. Si deve riparare prima che sia troppo tardi. "
Due dei tre uomini ansarono sorpresi. L’altro sollevò un sopracciglio. Quindi, era vero. Il flusso temporale era stato alterato.
"Puoi riparare il flusso temporale?"
"Posso, ma quello che non appartiene a questo tempo, quello chiamato Kirk, deve tornare al suo tempo, come deve l'altro."
"L'altro Kirk?"
"Esatto."
"Come può accadere ? Avremo successo? " chiese McCoy.
"Può essere, se entrambi torneranno nello stesso momento, e velocemente. Io aprirò il portale."
"E se non è nello stesso momento?"
"Allora entrambi si perderanno nel flusso temporale."
"È troppo pericoloso!" esclamò McCoy

"Lo è. Ma lei ha sentito quello che ha detto. Se non lo faccio allora sarà troppo tardi.
"Ma...? "
"Si fidi di me. E si fidi del suo Capitano, del suo amico. Lui avrà trovato un modo, lo sento. Dopo tutto, lui è me."
"È logico che l'altro Kirk faccia così." Kirk sorrise.
“Grazie per aver avuto fiducia in me, Spock. Mi mancherà."
"Si ricordi di quello che ha imparato qui, Jim. La guerra può finire e lei può farlo accadere. Ne parli con la sua versione di McCoy ed il suo Primo Ufficiale."
Kirk annuì, pensieroso. Forse poteva esserci un modo, in qualche distante futuro.
“Grazie. Addio." Con quello, James Kirk entrò nel portale del tempo, e scomparì.

* * * * * * * * * * * * * 

Un lampo illuminò il cielo sopra il Guardiano poi si sentì il tuono. Improvvisamente, come si erano scatenati gli elementi rapidamente furono di nuovo tranquilli. Se McCoy fosse stato un po’ propenso l’avrebbe considerata quasi un'esperienza religiosa. Guardando il Guardiano, lui vide un ultimo baglio- re mentre una singola figura usciva dal Guardiano. Allora il Guardiano fu di nuovo immobile, e tutto fu come era stato.

McCoy si avvicinò all’amico, ancora ignaro del corpo di Peter Wilson che giaceva alcuni metri dietro a lui e al gruppo di Romulani ancora storditi.
"Jim? "
Kirk sorrise.
"Ha funzionato? " chiesero entrambi gli uomini.
"Peter è qui? " chiese Kirk.
"Jim, sei tornato! Vero? Ricordi di essere stato alla Scuola Militare con Peter? "
"Ogni minuto", rispose Kirk con un sogghigno.
"Jim, io... Peter è... lui... lui è morto, Jim! "
"No!"
"Mi dispiace, sono stati i Romulani, stavamo tentando di arrivare al Guardiano."
"Maledetti! "
"Questo non può continuare, Jim, finirà mai tutto questo spargimento di sangue? "
"Lo so, Bones, lo so. Sono appena stato su un’Enterprise dove la missione primaria è la pace  e dove c'è un alieno dalle orecchie a punta che sarei contento di chiamare amico."
"Spock? "
"Sì, lui te lo ha detto allora? "

"Possiamo farlo diventare vero per noi. Dobbiamo!"
Detto questo i due amici tornarono alla loro nave, rattristati ma in qualche modo pieni di speranza.

* * * * * * * * * * * *

Un lampo illuminò il cielo sopra il Guardiano poi si sentì il tuono. Improvvisamente, come si erano scatenati gli elementi rapidamente furono di nuovo tranquilli. Se McCoy fosse stato un po’ propenso, l’avrebbe considerata un’esperienza quasi religiosa. Guardando il Guardiano, vide un ultimo bagliore mentre una singola figura usciva dal Guardiano. Allora il Guardiano fu di nuovo immobile, e tutto fu come era stato.
"Jim? " chiese Spock, mentre si avvicinava al suo Capitano.
"Spock? Mi sei mancato amico mio." Gli sembrava di essere stato via da una vita intera.
"Jim, ha funzionato!"
"Sì, Bones, ha funzionato. L'altro Kirk ha superato il portale? "
"Sì... "
"E’ tornato ad un mondo in guerra ed a un Primo Ufficiale, ed amico, morto."
"Cosa? "
"Il Comandante Peter Wilson è stato ucciso dai Romulani, mentre tentava di riportarmi a casa."
"Jim, mi dispiace... "
"È tutto OK, Bones. Lo so che lui non era il mio Primo Ufficiale, ma... ma sarebbe potuto esserlo così facilmente! Non sappiamo quanto siamo fortunati, Bones!"
"Penso che lo siamo ora, Jim. Non sprechiamo quella conoscenza."
"Hai ragione. Siamo pronti per tornare alla nave? "
I suoi due amici annuirono, rattristati ma pieni di speranza e gratitudine.
"Kirk ad Enterprise? Tre da portare su."


 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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