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Autore: eleCorti    04/11/2015    1 recensioni
Pegasus è un normale ragazzo di sedici anni, frequenta la scuola, ha un gruppo di amici e una ragazza. Tutto per lui e per i suoi amici è perfetto, ma un giorno, l'arrivo di una misteriosa ragazza di nome Isabel, romperà gli equilibri del gruppo. Tra triangoli amorosi e vari litigi, si riuscirà a ristabilire un nuovo equilibrio?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pegasus Seiya, Saori Kido, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Un nuovo giorno era appena iniziato nella città di Nuova Luxor, i raggi solari avevano appena illuminato le case dei loro abitanti, facendoli destare dal loro lungo sonno.
C’era chi era già sveglio da qualche tempo, pronto per andare a scuola, come Isabel di Tule, che quel giorno iniziava il suo primo giorno di scuola.
La giovane duchessa era molto nervosa: era la prima volta che frequentava un istituto, aveva sempre studiato da privatista, ed era, perciò, la prima volta che si relazionava con altri ragazzi.
Era stata spinta a prendere codesta decisione dal suo maggiordomo Mylok, che era preoccupato per la sua padrona, la quale, dopo tanti anni di servizio considerava come una figlia.
La giovane Isabel da un po’ di tempo, infatti, non era più la stessa; tutto era iniziato a causa della scomparsa del suo adorato nonno, Alman di Tule, uno degli uomini più ricchi della città, il quale l’aveva cresciuta come fosse figlia sua (Isabel aveva perso i genitori in tenera età e il duca era l’unico suo parente in vita).
E ora la fanciulla dai lunghi capelli viola non era più la stessa ragazza solare e spensierata, e proprio per questo motivo aveva deciso di frequentare la scuola: per superare il lutto e questo periodo di depressione.
Si guardò un’ultima volta allo specchio, aggiustandosi la gonna della divisa, e scese, raggiungendo Mylok davanti alla porta d’ingresso.
“Lady Isabel si sbrighi, non vorrà arrivare tardi il primo giorno di scuola!” le disse l’uomo con un tono serio, ma che non suonò come un rimprovero, mentre apriva la porta.
“Sì, hai ragione Mylok, forza sbrighiamoci!” esclamò la fanciulla, mentre si dirigeva verso la limousine.
Il maggiordomo la raggiunse, salendo al posto guida e, una volta messo in moto il mezzo, partì alla volta della scuola.
La giovane duchessa, per tutto il tragitto, guardò fuori dal finestrino i palazzi che si susseguivano, l’uno dopo l’altro, i passanti che camminavano e che si lasciava alle spalle; e questi ultimi, al suo passaggio, si voltavano verso il lussuoso automezzo per sbirciare all’interno e vedere chi si nascondeva, peccato che i vetri erano oscurati, per cui la sedicenne poteva vedere fuori, ma i passanti non potevano vedere dentro.
Molte di queste persone erano dei ragazzi che si stavano dirigendo a scuola, tra questi spiccava un ragazzo dai capelli castani con un sorriso stampato sul volto, caso alquanto insolito per uno studente, poiché andare a scuola, è sempre uno strazio.
“Pegasus come mai oggi sei di buon umore?” domandò una ragazza dai capelli blu.
“Perché oggi ho fatto i compiti Lanya!” rispose entusiasta il giovane.
“Sì certo! Guarda che te li ho fatti io!” intervenne una ragazza dai capelli castani, che doveva essere la sorella di Pegasus, data l’ evidente somiglianza tra i due.
“Patricia non dirlo ti prego, volevo solo vantarmi”si lamentò il castano.
“Sempre meglio che niente!”esclamò Lanya, abbracciando Pegasus.
“Grazie tesoro” la ringraziò, posandole un dolce bacio sulla tempia.
Finalmente i quattro giunsero all’ingresso della scuola e lì v’incontrarono i loro amici: Sirio, un ragazzo dai capelli lunghi e neri, accanto a lui vi era la sua ragazza Fiore di Luna, anche lei dai capelli neri e legati in una treccia.
Poco più in là, c’era Crystal, un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri e al suo fianco vi era la sua ragazza Daisy, anche lei dai capelli biondi e gli occhi azzurri.
Accanto al biondino, vi era Andromeda, un esile ragazzo (il più piccolo di tutti) dai lunghi capelli verdi; ma non era solo, stringeva infatti, la mano ad una ragazza dai capelli biondi, di nome Nemes.
Infine, in disparte, vi era una ragazza dia capelli biondi, di nome Esmeralda, che si guardava intorno come a cercare qualcuno.
“Ehi, ma dov’è Phoenix?” domandò Pegasus, guardandosi intorno e cercando l’amico.
“Sono qui!” esclamò una voce, il cui proprietario avanzò da dietro un albero.
Quello era Phoenix, il più grande del gruppo, e dai capelli corvini; lui era il fratello più grande di Adromeda ed anche il ragazzo di Esmeralda.
Il tenebroso Phoenix si avvicinò alla biondina, posandole un braccio sulla spalla e scoccandole un lieve bacio a fior di labbra, senza, però, farsi vedere dagli altri.
Il gruppo, ormai al completo, decise di entrare in quell'edificio che consideravano come un carcere minorile e dirigersi ognuno nelle proprie aule, ma furono fermati da un forte vociare da parte dei loro compagni.
Davanti all’entrata, infatti, vi erano accalcati molti studenti, e tutti guardavano verso una precisa direzione, con gli occhi sgranati e le bocche spalancate, a causa dello stupore.
Il gruppo si fece largo tra la folla, per vedere, ma soprattutto capire ciò che stava accadendo.
E in un attimo accadde: Lady Isabel scese dalla limousine, la cui portiera le era stata gentilmente aperta da Mylok, e, quando mise piede a terra, si perse in un mare di cioccolato.
Mai aveva visto degli occhi cosi belli in tutta la sua vita e avrebbe tanto voluto sapere chi era quello strano ragazzo, che, tra tutti, aveva attirato la sua attenzione.
Dall’altro lato, anche il giovane Pegasus si era perso in quel mare di oceano. Mai si era sentito così di fronte a una ragazza, nemmeno Lanya lo faceva trepidare in quel modo.
Voleva sapere chi era quell’angelo  caduto dal cielo e conoscerla meglio e magari instaurarci un rapporto.
“Ma chi è?” domandò Lanya, che aveva notato lo scambio di sguardi tra la nuova arrivata e il suo ragazzo.
“Quella è Isabel di Tule” disse una ragazza che in quel momento era vicina a lei.
Era una nobile, si disse il giovane Pegasus, quindi era fuori dalla sua portata.
Fu invaso da un'ondata di tristezza e, presa la mano della sua ragazza, entrò a scuola.
Ancora non sapeva che quella non era l’ultima volta che vedeva quella misteriosa ragazza, che gli aveva rubato il cuore.
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice: Salve! È da un po’ che non scrivo su questo fandom, quindi questa non è la prima storia che scrivo, ma è la prima long. Ho voluto mettere da parte i combattimenti, perché non sono cose mie ed ho voluto concentrarmi di più sull’aspetto adolescenziale dei nostri cavalieri.
Ho usato i nomi italiani, perché sono cresciuta con questi nomi e li sento più miei e poi ogni volta mi confondo con quelli originali, e spero che questo non sia per voi motivo di non leggere la mia storia.
Non so di quanti capitoli sarà composta, lo scopriremo solo vivendo e spero vi piaccia.   
   
 
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