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Autore: Daughter_Of_The_Moon    04/11/2015    1 recensioni
È bastata una parola e tutte quelle barriere di cui si è sempre circondato sono improvvisamente scomparse.
[...]
È bastato quel soprannome ed è stato riportato indietro nel tempo.
Pre-Wincest, SamxJessica.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Dean Winchester, Jessica Moore, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima dell'inizio, Prima stagione
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Rating: verde chiaro, leggermente sul giallo.
Genere:
introspettivo, forse anche fin troppo. Fluff a modo suo, e anche malinconico, nella prima parte.

Contesto: la prima parte avviene tre giorni prima dell'inizio della prima stagione, la seconda nel primo episodio della seconda stagione.

Note iniziali: è una mezza weecest, mezza Jessica+Sam. È anche, giusto per coronare il tutto, una pre-slash wincest. Il tutto incentrato su il nostro caro Sammy.

Devo ancora prendere bene la dimestichezza con questo fandom, quindi ho paura di non essere IC. Spero bene ed incrocio le dita.

Se sopravvivete, ci si vede giù.



PORTA APERTA

Sammy...





<< Sammy... >>

È bastata una parola, un nome, e tutte quelle barriere di cui si è sempre circondato sono improvvisamente scomparse, i muri che lo proteggono crollati, la maschera di cera che a volte si mette, anche senza volerlo, sciolta dal calore dei ricordi.

È bastato quel “Sammy” appena sussurrato da Jessica, nel buio della camera, e qualcosa in lui è scattato. Di colpo non si trova più lì, nella sua stanza a Stanford con lei, ma in una camera qualunque di un hotel anonimo. Ora vaga nei boschi, trattenendo a stento la paura, viaggia in un auto nera e ben curata, che non sarebbe mai riuscita a superare un controllo per via di ciò che nasconde nel portabagagli-armi, vere e proprie armi.

È bastato quel soprannome, detto con voce arrochita dal sonno, ed è stato riportato indietro nel tempo, dove erano lui e suo fratello a dividere una stanza. Quando erano loro due contro tutto ciò che si nasconde nel buio-tutto quello da cui lui è scappato.


<< Sam, tutto okay? >>


(No, niente è okay)


<< Si, sto bene. >>


Quando Jessica gli chiede se c'è qualcosa che non va, sfiorandogli le labbra con le sue, non può che annuire, ma dentro si sente in colpa, in colpa perché la sua mente sta rimandando a galla vecchie emozioni, sentimenti nascosti nei meandri più oscuri della sua mente-no, no, non può ricordare.

Cerca di sfuggire a quelle sensazioni oppressanti, sbagliate, poggiando dolcemente le sue labbra su quelle della sua ragazza-se lo ripete un paio di volte, giusto per ricordarlo anche al suo inconscio-ma il peso che ha sul petto sembra farsi più forte.


<< Sto bene, Jess >> ripete << torniamo a dormire >> aggiunge poi, sdraiandosi accanto a lei-sorvola sul fatto che lui non ha ancora chiuso occhio, troppo spaventato dal pensiero di avere altri incubi-, abbracciandola, ma tra loro c'è una distanza che non riesce nemmeno a capire. Una distanza enorme, impossibile da colmare-non oggi, non ora.

Così si permette di ricordare, per una volta sola, quei sentimenti (sbagliati) che solo Dean era capace di fargli provare, sentimenti che aveva sempre nascosto, anche al fratello-non pensa a lui da tanto di quel tempo che è strano ripercorrere con la mente tutto ciò, rievocare il suo volto, quei dannati occhi verdi.

Gli viene quasi voglia di ridere, oramai mezzo addormentato, con la testa che vaga tra passato e presente, quando si dice che forse aveva ragione Dean a chiamarlo sorellina.

Alla fine si addormenta del tutto, e le fiamme che teme tanto lo stanno aspettando-scopre-, pronte ad avvolgerlo nelle loro spire e regalargli un altro incubo.


* * *


Sono passate tre notti da quando Sam ha ricordato. Si è proibito di rifarlo. Nuovamente.


È davvero tardi quando un rumore lo sveglia. Sono tornati da poche ore dalla festa di Halloween, ma a quanto pare le sue capacità di cacciatore-ex, ex cacciatore-funzionano ancora, anche nel sonno, ed hanno il sopravvento su di lui.


(L'allenamento di papà è difficile da dimenticare, vero Sammy?)


Subito si alza, cercando di non svegliare Jessica, che non ha sentito nulla. Piano, esce dalla camera, lasciando socchiusa la porta dietro di se. La prima cosa che nota è la finestra aperta-niente di strano spesso lui e Jess non la chiudono. Ciò che lo preoccupa, invece, è che, oltre alla finestra, anche la porta principale è spalancata. E, infine, quando le passa davanti un'ombra, la paura comincia a salire.


Che sia qualche mostro?

(No, non è possibile!)

Il suo passato è riuscito a raggiungerlo, alla fine?

(Poche cose sono impossibili, Sam, lo sai.)

Ma quale razza di mostro apre la porta di casa tua, passandoci davanti senza entrare?!

(Troppo tempo passato, troppe poche informazioni per saperlo.)

E se invece fosse solo un ladro?

(Si, certo Sammy, bello illudersi. Hai proprio ragione, è passato troppo tempo.)


In un secondo-accantonando le domande, l'ansia, proprio come gli è stato insegnato-prende una decisione.

Si ferma proprio accanto all'ingresso, il rumore di qualcosa che si muove lì vicino. Ed, infine, il ladro-ha già deciso che così, vincendo contro quella voce nella sua testa, che assomiglia tanto a quella di suo padre. Non vuole pensare, semplicemente, a quelle cose che strisciano nell'oscurità-entra. Il cuore a mille, ma la mente lucida abbastanza da mandargli immagini riguardanti tutte Jessica-ferita, morta, avvolta dal fuoco sul soffitto di casa-, aspetta che il ladro faccia qualche passo avanti e poi gli salta addosso.

Segue una breve lotta, e quasi quasi gli sembra che il tizio-è chiaramente umano, constata sollevato-combatta in un modo molto simile al suo.

Un colpo ben assestato, e il ladro lo ribalta a terra e-non riesce a crederci.


<< Sta' calmo, tigre!* >>


Davanti a lui, illuminato dalla luce lunare, si staglia il volto del fratello.

Vorrebbe dire qualcosa, ma non riesce-davvero-a parlare. La sorpresa lo ha scosso tutto ed il fatto che il Dean potrebbe essere un mutaforma o qualche altra strana creatura non gli passa per niente per la mente, che ancora non ha elaborato il tutto. Sam non crede che ci riuscirà.


<< Dean!? >> riesce ad esclamare, finalmente, mentre quello ridacchia.

<< Mi hai fatto prendere un colpo! >>


L'altro lo fissa con quel ghigno che ha sempre fatto saltare un battito al suo cuore-o spaventare, dipendeva dalle circostanze.

Ora non prova nulla. È ancora troppo sorpreso.


<< Sei fuori allenamento, eh? >>


E, improvvisamente, sente l'istinto di far vedere al fratello che non è vero, che anche se ha mollato non si è rammollito-il tono beffardo del fratello lo ha quasi offeso. Dopo tanto tempo, riesce a dire solo quello? Non che si aspettasse altro da lui, il sentimentalismo non è mai il punto forte della famiglia.

Con uno scatto d'anche, e l'aiuto delle sue gambe lunghe, ribalta il fratello.


<< O forse no-umphf! >> dice, senza però perdere il sorriso e sbuffando una risata.

Sam si mette in piedi e aiuta Dean ad alzarsi, prendendolo per un braccio e senza preoccuparsi di essere gentile.

Quando il fratello gli rivela che il padre è scomparso durante una caccia, quasi non vorrebbe mandar via Jessica, che si è svegliata, ma deve. Non può trascinare anche lei in quel mondo.

Forse non la ama-non come dovrebbe, non quanto dovrebbe-, ma ci tiene molto a lei, e col tempo imparerà a volerle bene come se lo merita.

(Quanto tempo, Sam?)

Quello che cerca di evitare, inutilmente, dopo che la sua ragazza-questa volta deve ripeterlo tre volte, alla sua mente, dato che ha accanto a se Dean, e tutte le emozioni nascoste, a breve, si rifaranno violentemente avanti, piano, un po' alla volta, ne è sicuro-se ne va, e lui si ritrova solo con Dean, è di pensare che, la distanza che continua a sentire dentro da quella fatidica notte, in compagnia della sua ragazza, è diminuita.

Ma Sam non vuole nemmeno credere che, a quella porta che da sui ricordi del passato, si deve essere rotta la serratura, perché ora si è riaperta, e lui è sicuro di averla sigillata per bene.

(Certo Sammy, come se avessi voluto farlo)


Non lo ammetterà mai-per orgoglio, più che altro-, eppure Sam ha scoperto che gli va bene. Non vuole più chiuderla, la dannata porta.





Alcune specificazioni:

* il discorso proviene dall'episodio 1x01, quindi i crediti non sono miei. Già che ci sono, nemmeno Sam, Dean e l'allegra combriccola mi appartengono. Purtroppo.



Angolo di quella pazza della scrittrice:

Salve popolo! Dopo secoli sono tornata in questo fandom. Ho scritto questa fanfiction qualcosa come secoli fa, ma solo ora mi decido a pubblicarla.

Sono sicura che la shot non scorra bene, per via della ripetizione di alcune parole, sopratutto nell'ultima parte.

Credo di essere stata abbastanza IC e fin troppo introspettiva ma voi recensite lo stesso, perché siete bravi e volete i biscotti.


Buonanotte,

Daughter_(perché il nick abbreviato fa segsi)

   
 
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