Fanfic su attori > Cast Supernatural
Ricorda la storia  |       
Autore: Spensieratezza    05/11/2015    4 recensioni
Jensen e Jared vivono in un mondo e in un tempo i cui i reality spadroneggiano tutto e dove non puoi rifiutarti di partecipare se te lo chiedono (a meno di non pagare multe salatissime ) entrambi si conosceranno al grandissimo reality Oltrequando. Cosa succederà?
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Jensen stava ronfando beatamente sul divano, mentre sullo schermo del televisore, campeggiava la pubblicità di Oltrequando.

Oltrequando era il re dei reality, aveva preso questo nome perché, chiunque vi partecipasse, perdeva la cognizione del tempo e dello spazio. Quelle erano le caratteristiche principali che colpivano chi partecipava, senza di quelle non avrebbe avuto senso Oltrequando!

Oltrequando era un enorme castello, ma quadridimensionale e proprio per questo, poteva trasformarsi in qualunque cosa si volesse, per tutta la durata del tempo della loro permanenza.

Questo perché la quarta dimensione era il tempo.

Gli scienziati avevano sempre saputo in linea teorica che il tempo potesse essere piegato, ma quando ci erano finalmente riusciti, si era aperto un mondo.

Un mondo fatto di possibilità, di nuove prospettive.

Anche di nuove illusioni.

Se puoi piegare il tempo, puoi piegare anche la materia, plasmandola come più ti aggrada, anche se non per sempre, altrimenti la mente potrebbe impazzire.

C’era stato sempre un po’ il fenomeno dei reality show, ma da quando ci fu questa nuova importantissima scoperta, scoppiò il vero e proprio boom dei reality show.

Il reality show era un intermezzo, una fusione tra un telefilm e un gioco psicologico, mancava solo il fattore scientifico, che facesse sognare e immaginare, mancava la realtà virtuale dei videogiochi, per far scoppiare un vero e proprio boom.

Ora non era più un problema.

I reality show avevano conquistato il mondo. Tutti ne parlavano, tutti volevano partecipare, le regole erano chiare e alla luce del sole, perfino i magheggi sottobanco, tutto regolare.
 

Jensen continuò a sonnecchiare, mentre alla tivù partiva l’ennesimo promo di Oltrequando che invitava a presentarsi per le selezioni.

“In questo momento sono in atto più di 2 milioni di selezioni, naturalmente non ne avremmo bisogno, visto che preferiamo scegliere direttamente noi i concorrenti più qualificati per partecipare, scegliendoli nella loro quotidianità, ma le persone insistono così tanto per presentarsi comunque e noi le facciamo felici, accettando di vederle, perché, voglio dire, non essendo infallibili, può capitare di non riuscire a trovare dei geni di nostra iniziativa e che i geni vengano a bussare alla nostra porta e noi ne saremmo molto contenti se ci trovassero loro, per quanto improbabile sia, perché di solito i geni sono così timidi!”  disse la voce.

“Grrrrumpf.” Sospirò Jensen, girandosi dall’altra parte.

Dopo pochi secondi, partì un altro promo, questa volta con una voce ancora diversa.

“In questo momento, molti di noi sono alla ricerca dei candidati per presentarsi ai provini e se le vostre facce piaceranno a loro, li seguirete senza fare storie, non importa se starete bevendo un milkshake o starete facendo l’amore con la vostra compagna. Molti di voi probabilmente non vorranno diventare famosi, ma non si può sfuggire alla felicità.”  Disse la donna raggiante.

Jensen spense la tivù con il telecomando.

Una marea di stronzate.

Lui non aveva intenzione di partecipare a quell’orrore di Oltrequando.

A lui non piacevano i reality show.

Le regole erano che si poteva cercare di scappare, nascondersi ai funzionari che ti cercavano, la legge non te lo impediva, però se ti trovavano, eri costretto a seguirli.

Una volta che ti prendevano non ti potevi opporre, era per il bene della società, se i funzionari avevano stabilito con i loro computer e le loro informazioni algebriche a tutto spiano che dovevi partecipare, rifiutare sarebbe significato mandare in pallo tutta l’operazione.

Non ti trucidavano per questo, ovviamente, non era mica un’inquisizione, ma Jensen sapeva di certe persone che si erano rifiutate di partecipare ai reality show ed erano stati portati in tribunale, costretti a pagare multe salatissime e poi emarginati dalla società, con l’etichetta addosso di aver impedito al fato di creare una pagina importante del loro destino nell’universo.

La loro e quella di molti altri.

Da una parte Jensen lo capiva. Se un concorrente si rifiutava di partecipare, ciò significava magari storie d’amore leggendarie che non avrebbero mai visto la luce, amicizie importanti che non sarebbero mai nate, senza contare che se il concorrente che si rifiutava di andare al reality show, era destinato ad essere un potenziale vincitore, e decideva di non andarci, il bottino sarebbe passato per forza ad un altro, che magari avrebbe dilapidato il patrimonio in bere o gioco d’azzardo.

Jensen si ricordò di un caso in cui uno finì in carcere, quando si accorsero che proprio il concorrente che aveva rifiutato di partecipare, avrebbe potuto con molta approssimitività, essere il vincitore del reality.

Apriti cielo! Si creò un grande scandalo e il bottino passò ad un altro, colpevole di star rubando il montepremi di diritto ad un altro!

Un’altra volta ancora, una ragazza si rifiutò di innamorarsi ad Oltrequando perché sentiva che era destinata ad innamorarsi di qualcuno che non era voluto venire.

Ne parlarono per mesi e mesi e Oltrequando non si fece più per un anno intero.

Era anche per questo che ora c’erano i funzionari con i soggetti più testardi.
 


Jensen continuava a pensare che i reality fossero orribili. Lui non voleva essere costretto ad innamorarsi in un gioco e sapeva che quella era la regola base invece ed era tutto alla luce del sole. La prima regola è che gli Invisibili decidevano con chi avresti dovuto flirtare e amoreggiare, il pubblico lo sapeva, con il tempo era possibile però innamorarsi. Non sempre succedeva.

Jensen ogni anno cercava di sfuggire ai funzionari.

In quel momento squillò il telefonino di Jensen.


“Misha, ciao.” Lo salutò Jensen allegro.

“Ciao, amico, sei un po’ teso o sbaglio?” gli chiese l’amico.

“Stavo solo pensando…ai funzionari!”

“Quali funzionari?”

“Quelli di Oltrequando. Sai se passeranno nella mia zona?”

“Credo che dovrebbero passare in questi giorni.” Disse l’amico.

“Merda!!” disse Jensen.

“Senti, amico, tu sta tranquillo. Se ti fanno una visita, tu ci vai, semplice, no?”

“E invece no, perché io non ci voglio andare, Misha!”

Misha sospirò. “Tutti criticano Oltrequando ma tutti farebbero follie per andarci.”

Jensen finse di avere un conato di vomito.

“Prova, no? se poi non ti piace, accetti di pagare una multa da quattro milioni di dollari ed esci.”

“Molto spiritoso! Ad averceli quattro milioni di dollari!”

“Se ci vai, forse li avrai.” Sorrise Misha.

Jensen sospirò. “Come faccio con Danny?”

Misha corrugò le sopracciglia. “La tua ex fidanzata? Digli che sei obbligato. Neanche lei può opporsi ai funzionari!”

“Sì, ma non conosci Danny. Potrebbe arrivare a propormi di fare finta di stare ancora insieme, per la popolarità!”

“E quindi?” gli chiese Misha.

“Come – e quindi - ? Se mi appioppano qualcuno con cui dovrò fare coppia e poi vanno a intervistare Danny, farà la parte della tradita e abbandonata! Io non voglio!!”

“Non puoi palarne con i funzionari?”

“Sì, ma una volta che esco, lei può fare quello che vuole. Ho un po’ paura, non voglio passare per un traditore, Misha.”

“Beh, puoi passare per un traditore, oppure…scegliere se ribellarti in un senso o nell’altro!”

“Che cosa vuoi dire?”

“Semplice. Gioca secondo le tue regole. Non dare retta né alla tua ex né ai signori in grigio.”

Jensen ci riflettè su.

“O mi sbattono fuori subito per troppa insolenza, oppure vinco.”

“Esatto amico mio, esatto!!” disse Misha raggiante.

“Aspetta un momento, qui stiamo correndo un po’ troppo. Chi te lo dice che mi verranno a cercare??” gli chiese Jensen.

Misha sospirò. “Jensen, sei il più popolare della tua città. Non possono non volerti, a meno che non ti fai trovare.” Disse Misha.

“E tu?” gli chiese Jensen.

“Io continuerò a nascondermi!” ridacchiò Misha, riattaccando.

Jensen scosse la testa. Buon vecchio Misha.

Poi tornò a guardare la tivù, in tempo per l’ennesimo promo di Oltrequando.

Sogno, immaginazione, avventura.

Forse non era poi un incubo come credeva e poi chissà, forse avrebbe potuto fare belle conoscenze.
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice:   
 
Un esempio di cosa intendo durante le prime righe di questo capitolo!

https://40.media.tumblr.com/596d504fe47c2fd55fccf4ba71e8ca6e/tumblr_nxbdvgZCE91t0u04do1_400.jpg  
 
Poi...passiamo alla vergogna! Ebbene sì, ho deciso di scrivere una ff sui reality, non lapidatemi, vi prego xd vi assicuro che sarà una fanfiction carina ahhahh non sarà troppo trash!!!  
 
E poi se notate è ambientata in un mondo un pò fantascientifico ^^  
 
Sono impazzitaaaaaa
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza