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Autore: QUEEN S OBLADIOBLADA    05/11/2015    2 recensioni
John, follemente innamorato di Nagisa (o così dice lui) dovrà fare i conti con un rivale, George, trasferitosi da poco nella sua scuola, o meglio, nella sua classe, il quinto Liceo Artistico sezione Design e Oreficeria.
All'inizio si contenderanno sempre la ragazza che interessa a tutti e due, diffamandosi in pubblico, facendo scherzi pesanti, ma poco a poco, per uno scherzo del destino saranno costretti a conoscersi e a confrontarsi, capendo di avere molti più punti in comune di quello che credevano, e andando ancora più avanti, diventeranno addirittura amici, complice del fatto, alcuni comportamenti poco chiari e ambigui della ragazza inizialmente contesa. L'intesa tra i due prenderá una piega.....leggete 😉
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"Ciao John!"
"Buongiorno George!" Disse Harnon, mentre il minore si incamminava tra i vagoni. Che gli prendeva? Come mai non lo salutava come era solito fare con gli amici? Non che John ci tenesse più di tanto ad essere salutato in QUEL modo...però era strano da parte sua. Il maggiore nemmeno si accorse che continuava a guardarlo allontanarsi. George, evidentemente imbarazzato da quegli occhi puntati addosso aggrottó le sopracciglia girandosi verso il riccio.
"Ma si può sapere perché fisso la gente e nemmeno me ne accorgo?" Pensó il biondino, mentre il collega stava percorrendo la strada a ritroso, ritrovandosi di nuovo davanti al maggiore
"Devi dirmi qualcosa?" Disse Joj alzando un sopracciglio e sorridendo ammiccante. Nessuna risposta.
"Eh? Eh? Devi dirmi qualcosa?" Insistette gongolandosi. Niente.
"Oh!" Lo spronó il minore toccandogli con un dito perfettamente teso la spalla.
"Oh ehm no!" 
"Allora per favore non guardarmi in quel modo! Fritzer congelato che non prova emozioni non fissa la gente in quel modo!"
"Ma che modo!?" Chiese imbarazzato il biondino. Nessuna risposta.
"E poi non sono freddo!" Si riprese John, provocando una faccia paradisiacamente, stupendamente soddisfatta e compiaciuta a George 
"Joj, avevi ragione, il fatto che io sia freddo non vuol dire che non provo emozioni, ma solo che sono impacciato a dimostrarle, perchè credo di non esserne in grado!" Detto questo il minore prese con le mani il volto di Harnon e lo bació sulla guancia, come era solito fare con amici e amiche.
"Bello, bello, bello!" Urló tutto euforico McLerrison guardandolo negli occhi e strattonando il suo volto
"Si può sapere che..."
"Ora che sei tornato in te, posso salutarti in modo normale! E poi mi devi promettere una cosa..."
"Dipende!"
"Devi promettermi che con me..." Sussurrò Joj, prendendo tra le dita un boccolo dorato.
"Che con me non userai piú quella corazza da:John l'insensibile" disse il minore sedendosi, seguito subito dopo da greco.
"Ok!" Rispose John sorridendo. Intanto Joj continuava a giocherellare con quella ciocca, mentre fissava intensamente l' amico, senza accorgersi che la sua mano ormai si era intrufolata tra quella folta capigliatura ricciolosa.
"Perché non sei insensibile. Anzi, ti dico che con me non devi usare troppo la razionalità, perchè ti bloccherebbe e ti farebbe sentire ridicolo"Le sue dita continuava ad accarezzargli il capo. Harnon poteva sentire il calore della mano di Joj, tra la sua pelle e i folti capelli, quelle dita affusolate che si muovevano lente e lo accarezzavano. Ed era in oltremodo imbarazzato. Si disse che se qualcun altro uomo avesse fatto una cosa del genere, o anche solo provato a toccarlo in quel modo, di sicuro gli avrebbe mollato un pugno in faccia. Ma pareva non intenzionato a farlo, anzi, sembrava piacergli tutto ció, malgrado non volesse ammetterlo.
"E ti assicuro che ai miei occhi non potresti mai essere ridicolo!" Ma come diamine faceva, come faceva a sostenere lo sguardo fisso su John per cosí tanto tempo? 
"George, lo sai che non dovresti toccarmi in questo modo? Non mi piace...mi fa sentire in imbarazzo!" Trovò il coraggio di parlare John. Cosí il minore tolse le sue mani da quel groviglio voluminoso ed estremamente morbido, e passó a tracciare su e giú con il pollice, la mascella virile del collega.
"Lo sai che c'è, mi sembri una checca!" Sbottó isterico il maggiore
"Se mi dessi una canna ti potresti lamentare in caso iniziassi a ridere senza motivo e per qualsiasi cosa?"
"Credo di no!Ma che c'entra!"
"Se mi guardi con quello sguardo così penetrante e dolce e con quel sorrisetto ebete, potresti lamentarti se diventassi frocio?"
"N...no?"
"Calmati, scherzavo ahahahahahah!" John era diventato rosso come un peperone... Sembrava cosí serio mentre diceva quelle cose che si era chiesto come diamine lo guardasse.
"Quanto sei carino quando ti imbarazzi!" Sorrise Joj
"Smettila!" Disse nervoso Harnon abbassando lo sguardo
"Sei ancora piú dolce!" Continuava il minore, sapeva che il biondo era imbarazzato, e si divertiva a sapere che era per quello che diceva lui.
"Io non sono dolce! Tu lo sei tsk!" A questa affermazione il minore sorrise compiaciuto.
"John devo chiederti se..." Joj si bloccò mentre fissava, con un'espressione quasi terrorizzata, un punto dietro il maggiore. E piú veloce che mai si scostò da John alzandosi e togliendo la sua mano dal volto del ragazzo.
"Ciao papà!" Quasi urlò il minore, inspiegabilmente nervoso. Ma il padre continuava a fissarlo senza rispondere, con un'espressione simile a quella del figlio.
"Ciao George...che ci fai qui?" Si riprese Paul.
"Ci lavoro papà..." 
"Ah già!"
Anche John si alzò e salutó l'uomo.
"Piacere John Harnon!" Si presentó quasi timidamente il ragazzo.
"Paul McLerrison...piacere mio" rispose l'uomo abbozzando un sorriso
"Tu che ci fai qui invece?" Chiese George
"Ho partecipato ad una manifestazione contro la buona scuola di Renzi, e ora dovrei tornare a casa"
"Capisco"
"Certo...ora vi lascio soli, ci vediamo a casa in caso dovessi dirmi...che so...qualcosina..."
I due lo fissarono sconcertati mentre si allontanava tra i vagoni. 
"Ma...avete litigato per caso?" Chiese John poggiando delicatamente una mano sulla spalla del minore.
"Eh? No! Era...strano boh, credo che fosse stanco" rispose Joj fissandolo dritto negli occhi.
"Ora é meglio se andiamo a controllare i passeggeri non trovi?" 
"Oh si, si!" Si riprese George.
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"Ma Paul, cosa staresti insinuando? Sai che nostro figlio é sempre stato un ragazzo espansivo e dolce " disse una donna che era la copia al femminile di George.
"Si...ma é diverso, avresti dovuto vederli cara, il modo in cui si guardavano...e poi erano vicinissimi! Se fosse stato un caso non avrebbe reagito in modo nervoso!"
Disse ansioso Paul, mentre George rientrava da lavoro.
"Credo che quel ragazzo sia il fidanzato di nostro figlio Linda!" Quasi urló preoccupato, mentre Joj si era nascosto ad origliare il discorso dei genitori.
"Eh va bene Paul, anche se nostro figlio fosse gay, che cambierebbe?"
"Stai dicendo sul serio? N..non lo so, é strano, io non avrei mai creduto che gli potessero piacere ragazzi!"
"Ora ti stai comportando come un omofobo caro!Rimane comunque nostro figlio!"
"Adesso basta!" Urló risentito George
"Oh caro, non ti preoccupare, per noi..." Cercò di parlare sua madre.
"No! Voi pensate che sia gay?!"
"Si caro, ma ti giuro che..." Disse premurosa la donna
"E io sono sempre l'ultimo a saperlo! Potevate dirmelo no! Si tratta comunque di mio fratello! Che famiglia...mi tenete all'oscuro dei fatti di Richard!"
I due rimasero a fissarlo e Linda tentò di spiegare di chi stessero parlando in veritá.
"George, mamma, papà..." Disse serio Richard, uscendo dalla sua cameretta, attirando l'attenzione di tutti e tre.
"Scusate se non ve l'ho detto prima, avrei dovuto confidarmi con voi, ma credevo che non mi avreste accettato facilmente!"
"Cosa dici Richard!?" Chiese sempre più scioccato il povero Paul.
"Che... potrei amare senza distinzione sia un uomo che una donna..." Rispose a testa bassa il fratello maggiore.
"Richard...e perché non dovremmo accettarti? Ti sei tenuto tutto dentro, non dovevi, io non potrei mai giudicarti per qualcosa che non va giudicata!" Rispose apprensivo Joj, mentre il povero padre non ci stava capendo piú nulla, gli stava quasi per prendere un infarto...pensava che fosse George ad essere gay, mentre si era ritrovato con la "confessione" del suo primo figlio...
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Ok...spero che all'ultima parte abbiate colto l'ironia della situazione 😄
Quindi abbiamo scoperto che il fratellone di George é bisessuale (sembra una taglia di magliette)
Spero che continuiate a leggere la storia, e magari, se voleste recensire ne sarei grata... 😊
  
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