Disclaimer: oh sì, Tsuna e Hibari sono miei <3 (nei miei sogni)
{01} .pareti e inchiostro
Non capiva più nulla.
Intravedeva una parete, ma non distingueva quale parte della camera componesse.
Qual’era il sopra e quale il sotto?
Gemette.
Le spalle sfregavano contro il lenzuolo madido.
La testa poggiava sul bordo.
La mente fissava il baratro.
Un gemito. Non suo.
Quella nuvola di capelli foschi, inchiostro solido e umido che gli sferzava la guancia.
Ancora una, due, tre volte.
Gemette.
Gemette.
Gemette…
e sfiorò il proprio cielo.
La parete sfuocò.
Si condensò in emozione.
Tutto, tutto quanto.
Il pensiero precipitò.
Ma riemerse presto, quando una mano gli impedì di respirare.
E un morso rimarcò il possesso.
Dall’autrice (con amore): [100] words di puro nonsense. E’ metafisica, sto cercando di convincermene. Se si capisce che è sesso, avete guadagnato dieci punti. Se si capisce che Hibari sembri avere qualche intento omicida, allora ne avrete guadagnati cinquanta! (e Macci ha già fatto l’amplain)
E’ così che li vedo: l’erbivoro e il suo cacciatore, che lo “ama” e “gioca” con lui come se dovesse ucciderlo. E in fondo, essendo una sua possessione, è solo suo il diritto di ammazzarlo. Ma magari questo sarà argomento di un’altra drabble. (O un buon argomento con cui contrattare il mio ricovero!)
Hibari e Tsuna ♥ I perché stanno nel manga.
じゃねえ!