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Autore: MargaretMadison    06/11/2015    3 recensioni
Avere un figlio non è facile, soprattutto quando si è un padre single.
Non è più il ragazzo dai capelli sempre colorati, gli orecchini, magliette di rock band e i tatuaggi in bella vista.
I capelli sono tornati al suo biondo cenere naturale, gli orecchini sono stati tolti e le magliette sostituite da camice bianche a maniche lunghe così da coprire i suoi tatuaggi.
È un uomo, adesso. Un uomo che, però, non ha la vita che aveva sognato.
Trailer (fatto dalla mia Letizia25): https://www.youtube.com/watch?v=06ZB6tN9K_g&feature=youtu.be
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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What about us? - Love me like you do
 
 









 
 
«Ci sono problemi?» chiede Caroline preoccupata.
«Io… mi dispiace Caroline ma è meglio se vado»
Caroline gli sorride comprensiva e allunga la mano sul tavolo fino a trovare quella di Michael «Tranquillo, va tutto bene»
Michael è certo che, se non fosse stato così preso da Sophie, sarebbe stato più che felice con Caroline. Insomma, altre donne si sarebbero offese invece lei si era dimostrata molto comprensiva.
«Lascia che ti accompagni a casa» le propone e poi ferma un cameriere per avere il conto.
Inizialmente Caroline non voleva nemmeno il passaggio di Michael ma era il minimo che potesse fare.
Durante il tragitto in macchina, Caroline gli chiede chi fosse Sophie e Michael inizia a sudare.
«Michael, guarda che l’ho capito che non ti interesso in quel senso. Possiamo sempre provare ad essere amici, non trovi?»
Michael la guarda velocemente prima di riportare lo sguardo sulla strada «Tu… come l’hai capito?»
Caroline alza le spalle con un sorrisetto «Certe cose noi donne le sentiamo e poi ho visto com’eri agitato al telefono per quella Sophie. Ti piace tanto?»
Sbuffa ed annuisce.
«E come mai sei uscito con me anziché con lei?»
Michael osserva attentamente il paesaggio fuori dal finestrino in attesa del verde.
Sono le 23.38 e inizia ad avere paura per Sophie, e se qualcuno le si fosse avvicinato con cattive intenzioni?
«È complicato»
Caroline annuisce comprensiva «Adesso devi girare e andare dove c’è il portone nero» spiega quando la luce verde del semaforo si accende.
Parcheggia sotto casa di lei e si slaccia la cintura. Caroline è messa di lato che lo osserva attentamente.
«È stata una bella serata, mi ha fatto piacere parlare con te»
«Mi sono divertito, mi dispiace solo per l’imprevisto»
Caroline scuote la testa «Non pensarci» sussurra.
Michael sente le braccia delle donna circondargli il collo e le sue labbra sulla guancia.
«’Notte, Michael»
 
 
 
***
 

 
Michael percorre le strade di Sidney a tutta velocità, fregandosene dei limiti imposti dalla legge.
La sua unica preoccupazione al momento è Sophie.
Continua a pensare a tutti i ragazzi presenti in sala, degli occhi e delle mani sul suo corpo giovane.
Scaccia quei pensieri malsani e si concentra sulla strada, attento a non investire nessuno.
Sa che il locale è controllato e che Calum la starà osservando attentamente.
Approfitta del semaforo rosso per prendere il telefono e chiamare Calum.
«Michael, ma dove sei?» risponde il moro scocciato.
«Sto arrivando» risponde ripartendo.
«Ok, Sophie è qui con me nel retro del locale. Ha bevuto ed è inciampata, penso che si sia fatta male alla caviglia ma riesce a camminare»
Michael tira un sospiro di sollievo sapendo che lei ora è al sicuro.
«Sei sicuro che sia Sophie, la mia Sophie?» chiede premuroso.
Calum, dall'altro capo del telefono, osserva la ragazza brilla ondeggiare sullo sgabello girevole. Non aveva mai visto Sophie di persona (fino a quel momento) ma si ricordava perfettamente di una foto che gli aveva fatto vedere Michael sul telefono e poi l'aveva segretamente cercata su Facebook: Sophie Miller.
«È lei, ne sono certo. Mi ricordo le foto che mi hai fatto vedere Michael.»
Michael annuisce e vede l'ingresso del Blues pieno di gente.
«Sono arrivato, parcheggio e arrivo»




 
***




Una volta nel locale, Michael si fa indicare da Mali, la sorella di Calum, la porta del ripostiglio.
Sente il cuore battergli all'impazzata, lui è lì per portarla a casa sana e salva, si sente quasi un eroe.
Il locale è gremito di ragazzi ubriachi e l'odore dell'hascisc gli pizzica le narici.
In quel momento si sente vecchio, sembra che siano passati secoli dall'ultima volta che è entrato in una discoteca o quando ha bigiato per andare a fumare una canna con Luke e Calum.
Una volta arrivato nel ripostiglio tua un sospiro di sollievo.
Calum le parla per tenerla sveglia e le da bere un bicchiere di acqua.
«Mich!» esclama Sophie e si alza dallo barcollando.
Michael le va incontro e la ragazza si lascia cadere tra le braccia forti di Michael.
«Ciao» lo saluta ridacchiando.
Indossa un vestito a fantasia militare che le fascia il corpo snello e un paio di tacchi vertiginosi. Ora non si sorprende del fatto che sia inciampata.
«Non è slogata» commenta riferendosi alla caviglia.
«È solo gonfia, devi metterle del ghiaccio»
«Mi fai da infermiere, Mich?» chiede Sophie senza togliersi dalla bocca un sorriso da ubriaca.
Michael la sente così piccola. È sempre stato abituato a una Sophie matura e responsabile, ora le sembra di avere tra le braccia una bambina, una seconda Elizabeth.
Cerca di sorvolare il commento fatto e ignora le mani di Sophie che si muovono lentamente sul suo petto.
«È meglio se ti porto a casa, riesci ad avvisare tu le sue amiche?»
Calum annuisce «Le stavo tenendo tutte d'occhio»
Michael ringrazia l'amico con un cenno delle testa e prende in braccio Sophie come si fa con le spose.
Sophie ride, lancia la testa all'indietro e poi si stringe forte a lui.
«Ah, Mikey!» lo richiama Calum facendolo voltare - Non male - sghignazza facendogli un occhiolino.
«Torna a lavorare, Cal»
 
 
 
***
 

 
Il viaggio in macchina non è stato affatto facile. Ogni scusa, per Sophie, era buona per toccare Michael, troppo concentrato sulla guida per degnarla di uno sguardo.
Una volta parcheggiato nel viale di casa, Michael slaccia la cintura a Sophie e poi pensa alla sua.
Succede tutto in un attimo: tempo di girarsi che Michael sente sulle labbra il sapore di Sophie. Muovono le labbra in sincronia, come se non avessero fatto altro nella vita.
«Lo volevo da così tanto» sussurra Sophie scendendo a baciargli la mascella.
Bastano quelle cinque parole a fargli perdere il lume della ragione: Michael prende agilmente Sophie adagiandola sopra di sé, le ginocchia ai lati dei fianchi.
Sente la mani di lei sbottonargli la camicia e la blocca.
Sophie si allontana e apre gli occhi cercando lo sguardo di Michael. Che abbia sbagliato qualcosa?
Michael legge la sua insicurezza negli occhi di Sophie e la bacia come se volesse dire “non qui”.
Apre la portiera e corrono verso la porta di casa, a Michael tremano le mani quando inserisce le chiavi nella toppa e una volta dentro, Sophie si lancia sulle sue labbra.
Senza interrompere il bacio, Michael la prende il braccio e la porta al piano di sopra, nella sua camera da letto dove nessuna donna, a parte Georgia, ci ha messo piede.
Si siede sul letto e porta con sé Sophie. La stanza è illuminata dai raggi della luna che filtrano dalla finestra, la tapparella ancora alzata.
Sophie ricomincia a slacciare i bottoni della camicia di Michael e lascia scivolare l’indumento lungo le braccia forti. Gli accarezza il petto e sente il sottile strato di peluria solleticargli i polpastrelli.
Michael le accarezza le gambe, dal basso fino a raggiungere il bordo del vestito che poi le sfila. Sotto indossa dell’intimo semplice, niente pizzo o seta, non ha bisogno di altro per apparire seducente.
È un gioco di sguardi, sorrisi tra i baci e lente carezze.
Ogni tanto uno dei due si separa per dire qualche parola dolce - «sei finalmente mio», «sei bellissima», «resta anche domani» - ma poi le loro labbra si ritrovano immediatamente.
La porta sotto di sé e inizia a baciarle il petto, scendendo poi verso lo stomaco. Sophie ha un sapore così dolce che Michael pensa che non ne avrà mai abbastanza.
Si domanda poi quanti altri ragazzi l’abbiano posseduta prima di lui ma gli piace pensare di essere il primo.
Sophie è un fascio di nervi e trattiene il respiro quando Michael le sfila gli ultimi indumenti e la sovrasta con la sua figura.
«Lo voglio» dice «Ti voglio.»
















































MY LITTLE TALK.
io mi dovrei scusare come minimo un miliardo di volte.
non pubblico da due settimane e poii posto un capitolo corto maaaaaa......... FINALMENTE C'è LA SVOLTA CHE ASPETTAVAMOOOOO :))))))
*spara coriandoli*
spero di essermi fatta perdonare, girlzzz e come avete visto Caroline è dolce dolce e, se mi attengo ai piani, Caroline spunterà fuori ancora ma sarà sempre dalla nostra parte, é Gemma la stronza di turno (chiariamo solo)
Eeeeee la settimana prossima (sperando di non essere ancora in ritardo) oltre a pubblicare il prossimo capitolo di "What about us?" pbblicherò anche il prologo della mia nuova long: REBEL WITHOUT A CAUSE quindi dovete sempre tenermi d'occhio ùù
mi sono dilungata abbastanza, buon weekend a tutte e ditemi cosa pensate della storia,
bacissimi
Megghy


 
  
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