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Autore: jekka2601    07/11/2015    0 recensioni
Jessica, ragazza semplice,umile e volenterosa, smaniosa di imparare nuove cose e sempre a caccia di nuove esperienze e nuovi saperi.
Ian uomo realizzato, ricco e bellissimo a cui viene data l'opportunità di insegnare in università
e se i loro cammini si incrociassero? cosa succederebbe all'innocente Jessica se stesse a contatto con il misterioso e tenebroso prof?
scopritelo leggendo la storia
besos
Jessica
Genere: Commedia, Fluff, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Ian Somerhalder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao a tutti mi chiamo jessica questo sarà il mio primo libro vi prego leggetelo e commentate cosi che io possa sapere se potrebbe interessarvi oppure no grazie mille a tutti quelli che dedicheranno tempo a me baciiiii ;* -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.--.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.--.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- ho deciso di scrivere questo messaggio dopo la fine della scritture della storia ciao a tutti ho deciso di riscrivere sul primissimo capitolo ossia questo un breve annuncio, intanto ringrazio le persone che leggono la mia storia =) ve ne sono davvero grata, e poi vorrei scriverne anche un altra mi date qualche idea? magari nei commenti? grazie mille a tutti se vi va potete seguirmi sulla pagina facebook del libro il destino dell'amore ecco il link perpiacere mettete mi piace https://www.facebook.com/ildestinodellamore ore 7:40 la sveglia suona, la mia amica giada cerca di svegliarmi " jessica sei sempre la solita... daiii alzati dobbiamo presentarci in classe tra 45 minuti non possiamo fare tardii daiii" .okok ho capito mi alzo ma solo se mi prepari la colazione..." sisi ok basta che ti alzi pigrona" mi alzo dal mio caldo lettuccio amo dormire, corro in bagno mi faccio velocemente una doccia, esco dal bagno bella sveglia, la doccia al mattino riesce sempre a darmi la giusta carica ed energia per affrontare la giornata che mi attende... scendo in cucina Giada è la mia migliore amica da sempre praticamente ci siamo conosciute all' asilo e abbiamo sempre frequentato le stesse scuole e adesso eccoci qui lontane dalla famiglia nella nostra nuova casa per frequentare l'università... ci siamo diplomate quest'estate e dopo varie indecisioni abbiamo deciso di iscriverci alla facoltà di infermieristica pediatrica di Novara. Giada è la migliore a fare la colazione, non c'è nulla di meglio alla mattina del suo toast alla nutella e succo di frutta. finita la colazione un dubbio mi assale... -J-"Giada non dirmi che oggi a scuola c'è farmacologia ti pregooo".-G- " ma possibile che non ti ricordi mai l'orario? no tranquilla oggi non c'è farmacologia, oggi è una giornata tranquilla solo laboratorio e la materia nuova:pediatria" corro di sopra nella mia stanza a prepararmi non sono una perfettina quindi talvolta abbino cose che tra loro proprio non stanno bene diciamo che non bado molto all'aspetto esteriore ma tanto cìè Giada lei mi fa anche da stilista se non sono perfetta non posso uscire di casa, cosi questa mattina decido di mettermi un bel paio di jeans attilati la mia maglietta di maniche corte a pois e il cardigan, ai piedi le mie amate ma ormai sgualcite converse. usciamo di casa alle 8:35 l'università non è lontana, circa 10 minuti a piedi dalla nostra casa. Oggi è bello quindi decidiamo di farcela a piedi e parlando come al solito dei pettegolezzi della classe non ci accorgiamo nemmeno di essere già arrivate davanti alla scuola cosi decidiamo di entrare... essendo che abitiamo vicine alla scuola siamo quasi sempre le prime ad arrivare cosi ci prendiamo i posti migliori in fondo... sei lontana dai prof non dai nell'occhio puoi anche fare due chiacchere che non ti beccano ... man mano arrivano tutte i compagni e la giornata inizia prime 4 ore pediatria la materia nuova chissa come sara? -J-" speriamo che questa materia sia più interessante delle altre" -G-" vedrai sarà bella secondo me, le ragazze del secondo anno han detto che è molto interessante" inizio a tirare fuori il materiale dallo zaino, il quaderno rosa che ho destinato a questa materia e l'astuccio.... ecco come al solito... mannaggia a me ed alla mia sbadataggine mi cade per terra l'astuccio.... mentre mi chino a raccoglierlo sento un gran sospirone generale delle mie compagne subito seguito da un "buongiorno ragazzi" detto da una voce sconosciuta,profonda,calda e bella mi alzo di scatto e lo vedo é li in piedi in tutto la sua bellezza non ci posso credere sarebbe quello il professore? adesso capisco perchè a tutti piace pediatria! lui è alto, vestito con dei pantaloni grigio antracite, una camicia bianca leggermente sbottonata e una giacca sempre di un grigio scuro, i capelli sono leggermente spettinati ma allo stesso tempo perfettamente in ordine, ma quello che mi colpisce di più che mi fa trasalire sono quei bellissimi occhi azzurri, colore non definibile troppo belli per essere veri. finalmente l'uomo misterioso parla e si presenta: " buongiorno a tutti ragazzi io sono Ian Somerhalder e sarò il vostro docente in peditria, ora vorrei conoscervi meglio perciò vorrei che vi presentaste tutti" oddio noo cosa ha detto? presentarci , parlare ? io sono forse la persona piu timida sulla terra e parlare in pubblico mi spaventa a morte ... iniziano le ragazze davanti nei primi banchi presentandosi nel modo migliore che potessero vantandosi di tutto cio che dicono, loro sono il gruppetto ,come le chiamo io, delle oche. arriva anche il mio turno nella presentazione giada vicino a me mi fa coraggio mi alzo in piedi e ... cerco di parlare ma non esce nulla dalle mie labbra. il professore allora mi chiede " tutto bene? signorina si vuole presentare perfavore?" io sono diventata tutta rossa in volto e finalmente le parole arrivano " ehm si scusi io sono Jessica" ed è tutto quello che riesco a dire e dopo un tempo che sembra infinito lui mi ringrazia della mia eloquente presentazione così che io mi possa sedere per riprendere fiato. inizia la lezione che a detta di Giada è molto interessante, solitamente io sono la prima a prendere appunti ma stavolta no, non ci riesco lui mi ha magnetizzata sono totalemte imbambolata a guardarlo, guardare la sua bocca mentre spiega.finalmente decide di concederci una pausa dopo due lunghe ore di spiegazione , le mie compagne subito escono per prendere aria e vorrei farlo anche io ma le mie gamebe decidono di non collaborare cosi resto seduta li con Giada a parlare e guardare FB sul cellulare, quando all'improvviso veniamo interrotte da lui... ormai conosco bene la sua voce .. arrossisco gia ma decido di alzare la testa per scoprire cosa vuole. è in piedi davnti a noi dicendo che è la prima volta che fa lezione qui nel nostro ateneo si è sostituito al vecchio professore che è andato in pensione e per cio non conoscendo la struttura ci chiede gentilemte dove può trovare la toilette... mi faccio forza, non c'è nessuno in classe aparte Giada sono meno timida, cosi riesco a trovare la forza per indicargliela e lui mi ringrazia... da vicino i suoi occhi sono davvero magnetici. il signor Somerhalder decide di riprendere la sua lezione e continua finchè alle 12:40 decide di lasciarci tutti liberi per la pausa pranzo, io e giada oggi abbiamo deciso di andare in centro a fare un giro e mangiarci un mega gelatone invece della solita pasta fredda o del risotto della sera prima. ci incamminiamo e gurdiamo le vetrine giada si innamora di un paio di scarpe e decide di entrare nel negozio a provarle mentre io decido di rimsnere fuori ad aspettarla, all' improvviso lo vedo , mi metto sul subito a ridere perchè poveretto si trova in mezzo alla città senza sapere dove andare, ha il suo smartphone in mano e cerca di orientarsi con il navigatore. lui alza la testa e,mi vede... ecco sento gia il famigliare calore alle guance significa che sono arrossita come un peperone.mi deve aver riconosciuta perchè si avvicina sorridendo... -I-" ciao, jessica vero?" -J-" si prof sono io, ha bisogno per caso la vedo un po in difficoltà" -I- " a dire il vero si non saprei proprio dove andare a mangiare un boccone" -J- " non si proccupi posso consigliarle qualche ristorante oppure a buon prezzo c'è il paninaro in piazza" -I- " siii paninoo amo i panini con la salamella dei paninari mi ppotresti accompagnare? non saprei dove cercare la piazza e a quanto pare il mio stupido smartphone non mi ci sa portare" oddio quello strafigo mi ha appea chiesto di accompagnarlo????? poi ripeto a me stessa che ha solo bisgno di mangiare io sono solo una ragazzina non potrei mai interessare ad uno ome lui..... -J- " certo prof volentieri , dico solo a giada di raggiungermi poi in piazza" -I- " grazie mille mi salvi proprio.. comunque non siamo in classe non drmi del lei, non sono cosi vecchio ho solo 33 anni " cosi chiamo Giada e cercando di essere piu enigmatica possibile le dico di raggiungermi in piazza quando ha finito. La piazza è molto vicina a dove ci troviamo basta prendere de traverse e sei al centro della piazza vicino all enorme fontana dove tutti si siedono per gustare i loro cibi o solamente per fare una pausa. accompagno il prof dal paninaro e aspetto che arrivi la sua ordinazione , durante al tragitto mi ha chiesto se posso aspettare che mangi e poi riaccompagnarlo alla scuola perchè non ha molto senso dell'orientamento. io ovviamente ho accettato di buon grado , quano mi ricapiterà di stare vicino ad un figo così? mi arriva un messaggio è giada " ciao Je scusa ma mi ha chiamato francesco il mio moroso che è tornato prima dal suo viaggio di lavoro dalla cina e mi ha fatto una sorpresa, ci vediamo direttamente in universita scusami baciii a dopo" bene sono dasol con lui.....subito mentre lo guardo mangiare mi faccio strani film in testa mi immagino lui che mi mi bacia in mezzo alla citta che ci teniamo per mano...... ecco la mia fantasia vole un po troppo. ritorno alla realtà perchè mi sta chiamando dicendo che ha finito e vorrebbe tornarr a scuola cosi gli faccio vedere la strada e ci incammniamo. camminiamo per tornare a scuola quando mi accorgo di non aver preso ancora il mio gelato, alla prima gelateria cosi mi fiondo dentro e prendo i miei gusti preferiti menta e limone. vado alla cassa per pagare ma Ian ha gia fatto per me, esco dall gelateria e porgo i soldi a Ian, perchè mi ha pagato il gelato chiedo? e lui facendo spallucce risponde semplicemente che lo ha fatto perchè lo stavo aiutando e perchè gli andava di farlo. finalmente siamo giunti all università lo saluto educatamente ed entro nella mia classe dove c'è gia giada ad attendermi con il suo fidanzato che ora andrà nel nostro appartamento e resterà con noi per circa un mesetto prima del suo prossimo viaggio lo salutiamo e mi vado a sedere affianco a giada raccontandole tutto cio che era successo durante la pausa pranzo. le lezioni rincominciano ma io sto ancora pensando alla mia strana gita con il professore. le ore di lab sono noiosissime oggi e non riesco a stare attenta a cio che dice la prof ,finalmete arrivano le 18:00 e siamo libere di tornarcene a casa, doccia quello che mi ci vuole e proprio una doccia. rientrata a casa, che si trova in una palazzina a tre piani saluto francesco e vado subito a bere un buon bicchiere di acqua fresca , francesco dice a giada di prepararsi, ecco un altra delle sue sorprese ogni volta che torna dai suoi viaggi tratta giada come una regina, regali cenette romantiche e giornate alla spa. evvabbe mangerò qualcosa che trovo nel frigo e guardero un film d'amore ricordandomi degli occhi intensi di IAN. sono talmente stanca che mi addormento, mi svelio di soprassalto perchè sento un insistente toc toc alla porta , guardo l'ora, le 20:30, sarà sicuramente giada che ha dimenticato qualcosa, vado ad aprire la porta senza nemmeno specchiarmi, appena sveglia i miei capelli sembrano indomabili. apro la porta e chi mi trovo davanti? LUI ohh mio dioo ma lui cosa ci fa qui?? e sopratutto come sa dove abito?? saluto educatamente e chiedo" prof mi dica" -I- " ciao jessica scusa se disturbo volevo solo ringraziarti per oggi che mi ha fatto da cicerone per la città" -J-" ma non si preoccupi l'ho fatto volentieri, vuole entrare in casa invece che stre li sul pianerottolo?" -I- " Jessica ti prego dammi del tu, e si grazie entro" ... -J-" Mi imbarazza a dargli del tu ma accetto"parliamo per tutta la serata, è davvero simpatico mi racconta della sua vita, si è laureato da circa 2 anni in mediacina e ha fatto la specialistica in pediatria cosi dato che lavoro non ce n'è la scuola ha pensato bene di chiamarlo a fare docenza, parlando scopriamo di avere molti interessi comuni come la musica, la lettura, i film, a tutti e due non fa impazzire uscire al sbato sera, odia le discoteche wow è sorprendente, ben presto mi dimentio che lui è un mio professore e lo tratto come un mio amico parliamo tanto,io gli racconto di me, dei miei sogni e delle mie speranze future, fino a che non guardiamo l'orologio sono le 2 e mezza di notte e domani c'è scuola , lui si alza e va verso la porta, cosi mi faccio coraggio e gli faccio la domanda che aspettavo di fargli dda tutta la sera. "come sapevi che vivo qui?" -I-" semplice, vivo qui anche io" -J-" oh wow ok va bene" -I- "ricordati che se hai bisogno di qualcosa io ci sono" -J-"grazie mille pro..mmmm IAN!" detto questo mi saluta dandomi due baci sulla guancia e si gira per andarsene, io gli do la buona notte e rientro in casa. chiudo a chiave la porta e vado in camera, mi butto a letto e cerco di dormire ma per tutta la notte la mia mente si affolla di domande e cosi non chiudo occhio.continuo a pensare a lui cosa succederá domani a scuola? ore 7:40 un'altro giorno inizia come sempre la mia migliore amica mi viene a svegliare, deve essere rientrata tardi la scorsa notte perchè io non l'ho nemmeno sentita alla fine devo proprio essermi addormentata mentre ancora pensavo a lui. scendiamo per colazione e mi faccio raccontare ogni dettaglio della sua serata con Francesco, si è divertita molto, lui è dolcissimo l'ha portata nel ristorante più romantico della zona e ha riservato tutta una sala solo per loro, per stare un po insieme e soli, dopo la cena sono andati in un locale carino fuori dal centro dove lui le ha regalato un anello per ricordarle il suo amore ogni giorno, è davvero stupendo il loro rapporto, ne sono quasi gelosa... ma adesso tocca a me raccontare a Giada cosa è successo ieri sera chissà cosa ne penserà, vado inizio a raccontarle e non tralascio nessun dettaglio deve sapere tutto per poter giudicare obiettivamente, alla fine del racconto, mi sta ancora fissando sbalordita e con la bocca aperta, ma starà bene o le è preso un infarto? " Giada ti prego dì qualcosa!" -G-" ommiodioooooo wow Je hai colpito nel segno, ma non correre troppo mi raccomando vacci piano, lui è grande e tu sei ancora piccolina" -J-" ma cosa dici non è successo nulla lui era solo gentile con me, nulla di che solo galanteria" , -G-" ma quale galanteria tu le piacii Je!!!!!!" -J-" ok Giady stai esagerando, andiamo a prepararci x la scuola va che è meglio" e con questo il discorso si chiude e andiamo a prepararci. una volta pronte usciamo nell'aria fresca e frizzante di aprile le giornate stanno notevolmente migliorando ed è un piacere fare una bella camminata prima di andare a scuola, durante il tragitto parliamo delle solite cose, fino a che... " Giada ma oggi abbiamo pediatria?" -G-" no Jessica oggi abbiamo solo farmacologia e patologia per tutto il giorno, ma per fortuna finiamo prima e usciamo alle 16" -J-" ah ok, che bello usciamo prima" . non so se essere felice di non vederlo così potrò concentrarmi sulle lezioni , o, se sono amareggiata di non potere vedere lui e i suoi occhi. la giornata al solito si trascina lenta e noiosa ma almeno la mia attenzione è tornata e oggi riesco a stare attenta e prendo tutti gli appunti, la mano mi fa malissimo caspita scrive quasi totalmente da sola ormai! la pausa pranzo sebbene da un'ora sembra sempre troppo corta per fare tutto, mangiare, riposare la mano e gli occhi e magari prendere una bella boccata d'aria sulle scale esterne. le lezioni purtroppo rincominciano, ma la patologia mi piace e ascolto attentamente ogni parola che la professoressa dice, questa prof è molto brava cerca sempre di venire in contro agli studenti infatti fa finire sempre 20 minuti prima le lezioni così da permettere a tutti di prendere i mezzi per tornare a casa, anche noi ci incamminiamo verso la nostra e decidiamo di farci una bella merenda, una volta rientrate. arrivate davanti alla palazzina devo ammettere di sentire un po di agitazione mi immagino di incrociare su per le scale i suoi occhioni, ma per fortuna/sfortuna non accade, entriamo in casa e francesco è sul divano che guarda la tv, sentendoci entrare ci saluta e bacia Giada, poi ci annuncia che ha fatto fuori le nostre ultime, poche provviste rimaste, così io e giada decidiamo di andare al vicino supermarket per fare la spesa. facciamo una breve lista di quello che ci occorre per evitare di comprare cose in eccesso o al contrario dimenticare qualcosa di fondamentale, prendo la borsa e mi incammino verso l'uscita della nostra abitazione, apro la porta e lo vedo, è li in piedi davanti a casa nostra , vestito informale, jeans scoloriti e un semplice maglioncino, mi piace vestito così. sembra passare un secolo prima che lui apra la bocca. -I-" ciao, scusate il disturbo è un brutto momento state uscendo?" -G-" salve prof, no si figuri stavamo solo andando a fare la spesa non si preoccupi, aveva bisogno?" -I-" ah, bene, perchè ero salito per chiedere a Jessica se mi poteva accompagnare ad un supermercato, non conosco bene il posto e mi sono appena trasferito, e mi servirebbe fare la spesa" -J-" certo, pro...ehm IAN non c'è problema puoi venire con noi" -I-" oh grazie mille davvero" -G." sapete cosa, io sono veramente stanca e inoltre vorrei stare qui a casa con fra, andate voi " -J-" ah ok va bene Giady, allora andiamo Ian?" -I-" si!" il tragitto per andare fino al supermercato è breve e tra noi non c'è molto dialogo aparte i soliti convenevoli. entrando al supermarket decidiamo di comune accordo di dividerci cosicchè ognuno possa fare la propria spesa, dopo circa 15 minuti io ho finito, conosco bene l'edicìficio e so dove sono situati i cibi che di solito acquisto quindi faccio sempre molto veloce, prendo solo ciò che mi serve e passo ad un altro scaffale. dato che ho finito la mia spesa, cerco con lo sguardo Ian e lo trovo fermo davanti ai freezer che cerca di scegliere cosa acquistare mi avvicino a lui e noto che il suo carrello è vuoto, all'interno ci sono solo scatolette di tonno e cibi in scatola pronti, solo da riscaldare. mi sorge spontanea una domanda.... ma se mangia tutto quel cibo spazzatura come fa a restare così in forma? raccolgo il coraggio e decido di domandarglielo! " ma davvero mangi solo quelle schifezze?" non che io mangi sanissimo piacciono anche a me le schifezze ma solo ogmi tanto sopratutto perchè io amo cucinare e mi piace sperimentare di tanto in tanto piatti nuovi, accostare sapori e profumi per sfornare piatti strani ma buoni a detto di chi ha assaggiato la mia cucina. -I-" ehm si mangio solo ste schifezze perchè altrimenti dovrei andare al ristorante tutte le sere, diciamo che tra me e la cucina non c'è buon feeling, anzi siamo proprio a due capi opposti, non sono nemmeno capace di cucinarmi una pasta!" -J-" ah caspita, questo è grave davvero non hai mai cucinato? nessuno ti ha insegnato?" comunque è strano che un uomo non si sappia nemmeno cucinare un piatto di pasta.... -I-" no nessuno mi ha mai insegnato, quando studiavo ero in appartamento con altri ragazzi e cucinavano sempre loro, dopo la laurea sono tornato a vivere da mia mamma e quindi cucinava lei" -J-" ah ok, bhe io ti potrei insegnare" oh cavolo!!!!!! gli ho appena detto che mi piacerebbe passare più tempo con lui? oh santo dio! -I-" sarebbe fantastico, almeno smetto di ingozzarmi di schifezze". così facciamo di nuovo il giro del negozio e lo aiuto ad acquistare dei cibi commestibili e sani finito la spesa si ritrova ad avere un carrello stracolmo di cibo e decidiamo di andare alla cassa, tra noi c'è una buona intesa e talvolta ci scambiamo delle fugaci occhiatine. uscendo dal negozio lo aiuto con le sue borse della spesa che sono veramente moltissime e ci mettiamo d'accordo per la sera stessa per la prima lezione di cucina! tornata a casa non riesco a stare ferma, cerco Giada per raccontarle tutto e per fortuna la trovo nel salotto, la rubo dall'abbraccio do fra e le racconto tutto, compreso ciò che mi aspetta tra poco meno di 1 ora e mezza... aspetta cosa?!?!? oddio così poco tempo? devo assolutamente prepararmi velocemente mi faccio una doccia e decido di indossare i miei jeans attillati e una t-shirt con dei fiorellini sopra, Giada mi aiuta truccandomi, un look naturale e carino, sembra che non sono nemmeno truccata una volta che ha finito con me. è davvero un genio con il make-up. è arrivata l'ora X .. devo andare, non sapendo cosa ha in cucina Ian mi porto dietro il mio grembiule, la mia padella e un coltello di ceramica perfetto per tagliare le verdurine. la tensione è palpabile ma raccolgo le mie forze e busso alla porta, lui viene quasi subito ad aprirmi e io rimango come al solito a bocca aperta, si è cambiato è tutto elegante. mi fa spazio per entrare e con mio enorme piacere noto che ha un bellissimo appartamento tutto ultra moderno arredato veramente con molto gusto! la cucina è un ambiente spazioso, strano per uno che non la usa, è dotata di ogni comfort, appoggio la mia roba e lui mi invita a fare un giro della sua enorme casa, non pensavo che in questa palazzina ci potessero essere appartamenti cosi grandi. ritornati in cucina mi offre del vino bianco in un calice, ecco i vini , non ne capisco nulla. dice che è uno spumante da aperitivo è bello fresco e io do una profonda golata e con mia sorpresa scopro che mi piace . gli chiedo cosa gli piacerebbe mangiare e lui risponde soltanto che ha molta fame e gli piace molto il riso... bene quante informazioni ok dovrò ingegnarmi. gli propongo un risottino alle verdurine croccanti e crostacei, accetta subito di buon gusto, indossa il grembiule anche lui e cerca di imitare i miei movimenti, mamma santa che sexy ai fornelli, camminando per la cucina per prendere gli ingredienti talvolta ci sfioriamo, Ian lavora bene apprende velocemente, i continui sfioramenti tra noi mi fanno battere sempre più forte il cuore. il risotto è venuto benissimo devo dire che siamo un ottimo team. a ian piace molto e gusta ogni singola forchettata, anche io mangio e gusto ogni singola forchettata e in più mi godo ogni singola sorsata del vino bianco fresco e leggermente frizzante che ian mi ha offerto, non ho idea di cosa sia ma è leggero e va giù come acqua. durante la cena ci scambiamo sempre piu occhiate e parliamo rispettivamente di noi, approfondiamo ancora maggiormente la nostra conoscenza.è davvero un ragazzo d'oro mi dice che ama l'ambiente e adora gli animali, io gli racconto dei miei due cagnolini e lui dice di volerli conoscere un giorno o l'altro. la serata continua in modo tranquillo, mi propone di guardare un po di tv e accetto di buon grado, facendo un giro tra i canali ci accorgiamo che non c'è nulla di bello alla tv e decidiamo allora di vederci un film, ha moltissimi dvd mi fa scegliere e io non riesco a resistere al mio film preferito "pretty woman" il divano è piccolo per uno spazio così grande e quindi ci troviamo molto vicini,lui mi mette un braccio dietro alla schiena e io sento come una scossa quando il suo braccio tocca la mia spalla. ho già visto molte volte il film ma ogni volta mi emoziona, e lo rivedo sempre con piacere. ian è molto dolce con le sue dita disegna cerchi sul mio colle e sulle spalle per farmi rilassare, ma su di me ha l'effetto contrario, mi agito e.... *che giada avesse ragione magari gli piaccio* no non è possibile... io non posso piacere ad un uomo così perfetto. ben presto l'atmosfera cambia, lui continua ad avvicinarsi a me mi accarezza le braccia e intreccia la sua mano con la mia continuando ad accarezzarmela con il pollice e infine deposita anche una serie di bacini sulle mie guance per ringraziarmi della "lezione di cucina" io rispondo che non c'è problema, quando vuole sono qui disponibile e lo faccio molto volentieri. l'occhio mi cade sull'orologio.... COSAAAAA??????? è l'una e mezza di notte e domani chi mi tira giù dal letto, meno male che domani è venerdì, sabato ho bisogno di recuperare alcune ore di sonno. faccio notare anche a ian l'ora e anche lui si meraviglia... -I-" quando sono con te il tempo vola come è possibile che sia gia 1:30?" -J- " eh quando stai in buona compagnia il tempo sembra volare" -I-" hai proprio ragione è meglio che ti riposi domattina la sveglia suona presto e poi come farai a stare attenta alla mia lezione?" oddiio domani abbiamo pediatria?? e come dovrei comportarmi con lui?!, ian capisce che sono turbata , -I-" non ti preoccupare a scuola, tanto io faccio solo lezione e poi vado via non dobbiamo per forza parlare quindi non ti preoccupare comportati normalmente" ecco adesso legge anche nel pensiero.... scherzi a parte mi calmo alle sue parole, basta che mi comporto come se non fosse successo nulla e tutto filerà liscio. entro in cucina per prendere la mia robe e lui subito dietro di me mi ringrazia ancora per la serata,la compagnia e la cucina. rispondo nuovamente che non ci sono problemi e che anche a me ha fatto piacere passare la serata con lui. a quelle parole vedo i suoi occhi illuminarsi ancora di più. -I-" una di queste sere magari sabato se non hai impegni che ne dici se mi sdebito offrendoti una cenetta, stavolta fuori,in un bel ristorante?" -J-" ti ringrazio molto ian ma non c'è bisogno di sdebitarsi l'ho fatto molto volentieri" -I." insisto, per piacere vieni a cena con me" -J-" mi piacerebbe molto, sabato è perfetto accetto" all'improvviso sento le sue braccia attorno a me, mi sta abbracciando, è davvero carino e tenero, credo proprio che mi piaccia e non poco, ecco si l'ho ammesso ian mi piace! ian scioglie l'abbraccio e si avvicina al mio orecchio per sussurrarmi che stasera è stata una serata perfetta e che io sono bellissima. il mio viso si tinge di rosso, e lui subito mi dice di non vergognarmi per un complimento, lui dice solo ciò che pensa e stasera pensa che io sia bellissima, anche lui lo è... ma dalla mia bocca riesce solo ad uscire un flebile GRAZIE! a questo punto mi incammino verso la porta, e ancora sento la sua presenza dietro di me. delle forti braccia mi prendono per i fianchi e mi girano non riesco nemmeno a rendermi conto e sono contro le sue soffici labbra, oddio mi sta baciando!. è un semplice bacio ma per me è tutto. da semplice e casto bacio diventa leggermente più spinto. bacia in modo divino e quando ci stacchiamo arrossisco di nuovo e abbasso la testa ma prontamente lui mi prende per il mento e mi rialza la testa dicendomi che non c'è nulla di male in quello che è successo, e io gli credo. apre la sua porta di casa e tutto ad un tratto realizzo che non vorrei andarmene, vorrei rimanere li tra le sue muscolose braccia accoccolata, ammirare la sua perfetta bocca, assaporarla con dei baci , ma invece devo proprio andare, lui mi bacia ancora una volta e questa volta non faccio la timida ma lo bacio anche io con pari trasporto. mi da la buona notte ed io mi dirigo verso il mio appartamento, arrivata a casa mi dirigo subito in camera da letto mi infilo sotto le coperte dopo aver indossato il pigiama e chiudo gli occhi, mi addormento quasi subito sognando lui! l'indomani mattina la mia solita sveglia giada viene a chiamarmi come al solito facciamo colazione ed è li che giada mi chiede tutti i particolari della serata precedente, io glieli racconto tuttid'un fiato cercando di entrare nei minimi dettagli. giada non riesce a credere alle sue orecchie... io ho baciato il prof?!? bhe nemmeno io riesco a crederci, ma al solo pensiero mi ritornano in mente tutte le emozioni provate la sera precedente, rimango a fantasticare seduta sulla sedia e non mi accorgo nemmeno che giada mi sta parlando. richiama la mia attenzione e andiamo a prepararci per l'ultima giornata della settimana. ci vestiamo velocemente e usciamo di casa all' improvviso mi accorgo che spero di vederlo ma purtroppo non succede. parlando con giada mi ricordo che dalle 11 alle 13 ci sarà lui in classe e mi agito al sol pensiero che tra poche ore saremo faccia a faccia, le prime due ore sembrano essere infinite, non passano mai, sarà perchè c'è una professoressa vecchia e noiosa finalmente arrivano le 11 e io mi piazzo in prima fila per " restare più attenta alla lezione" . arriva in classe e me ne accorgo dal suo intenso profumo, è vestito molto elegante, come ogni volta che ha una lezione, i pantaloni stavolta sono neri e gli cadono in modo perfetto incorniciando il suo possente e perfetto fisico, la camicia sempre bianca e leggermente sbottonata fa intravedere l'inizio dei suoi pettorali. si siede al computer e inizia la sua lezione e di tanto in tanto mi lancia un occhiatina e io faccio lo stesso con lui ma cercando di prendere anche degli appunti per stare al passo con le lezioni. dopo un ora di spiegazione decide insolitamente di dare una pausa tutti tirano un sospiro di sollievo e la maggior parte delle persone esce, vedendo che lui si stava dirigendo verso me anche giada si alza e raggiunge le poche compagne rimaste in aula e con una scusa banale le attira fuori dalla aula, ian mi si avvicina con la scusa di dover firmare il foglio delle presenze e mi lascia una carezza sulla guancia e un veloce bacio sulle labbra . per nostra sfortuna le persona iniziano a fluire nella classe e noi ci dobbiamo staccare dal semi abbraccio che avevamo. la lezione inizia e la successiva ora passa velocemente tra occhiatine furtive e sorrisi. finalmente sono le 13, il mio stomaco mi sta chiamando da circa un ora, ho molta fame, con calma ritiro il materiale scolastico e mi avvio verso l'uscita della classe assieme a giada salutando con educazione il prof, che però mi raggiunge da dietro e mi abbraccia forte, giada se ne accorge e mi fa fa un occhiolino e si allontana senza aggiungere altro. a quel punto mi ritrovo sola con lui nella nostra aula ormai deserta, restiamo abbracciati per un tempo che sembra interminabile, mentre lui mi sussurra all' orecchio parole dolci e un invito a pranzo fuori con lui, che naturalmente accetto volentieri e mano nella mano ci allontaniamo dall'università. fuori dall'università Ian mi conduce in un parchetto li vicino, di cui io non ricordavo l'esistenza. ci sediamo su una panchina un po coperta dagli alberi e finalmente le nostre labbra che ormai fremevano da ore riescono a trovare la pace una volta congiunte,i nostri baci si fanno via via sempre più intensi e ben presto mi devo staccare da lui anche se di malavoglia per riprendere fiato, per poi subito dopo ricongiungerci, bacia davvero molto bene, deve essere molto esperto e si vede.con lui non sono timida come al solito,riesco a essere me stessa, verso le 13:45 guardo l'orologio e mi accorgo che tra meno di 15 minuti le lezioni riprenderanno così ci incamminiamo verso la più vicina panetteria e ci prendiamo un trancio di pizza a testa per poi tornare verso scuola. prima di rientrare mi confessa che non si ricordava di aver mai provato un sentimento così forte per nessuna ed io gli dico sinceramente quello che penso e cioè: che lui è il primo ragazzo che io abbia mai avuto ed è il primo di cui davvero mi importa poi senza esitare gli deposito un casto bacio sulle labbra per poi lasciargli il mio numero di cellulare. rientro in classe con un sorriso a 32 denti e racconto tutto subito a Giady che è felicissima per me. le lezioni riprendono ma ormai non presto più attenzione e mi dedico solo a Ian stiamo messaggiando da circa mezz'oretta e ad ogni suo messaggio il cuore mi batte forte! che io mi stia innamorando? può anche essere non lo escludo. passo il resto della giornata a continuare a messaggiare e parlare di cose stupide, ma un suo messaggio mi colpisce particolarmente: " credo proprio che mi sto innamorando di te, sei davvero una ragazza fantastica, potrei chiederti di uscire con me questa sera? lo so che non si chiede un appuntamento x telefono e sopratutto x messaggio ma tu non sei qui con me e io sto impazzendo, mi manchi piccola! " oddio ma che carino, ammetto di provare le stesse cose e non vedo l'ora di rivederlo stasera quindi digito velocemente " assolutamente si, mi manchi molto anche tu piccolo a dopo" e con questo si chiude la nostra conversazione. finalmente arrivano le 18 ed è libertà!!! la lunga settimana è finita,e sta per iniziare un week-end che sembra promettere molte cose. arrivata a casa corro a prepararmi, doccia veloce, acconciatura semplice on coda alta e un trucco semplice che ovviamente realizza giada, mi lascio sempre convincere da lei e indosso un dei suo vestiti di colore lilla, è un vestito che mi arriva sotto al ginocchio ha una modesta scollatura sul davanti che mette in risalto le mie generose forme, con il vestito giada mi obbliga a indossare delle scarpe alte con il tacco che sono sue. il passo sulle scarpe on il tacco è incerto ma cerco comunque di sembrare disinvolta su quei trampoli. prendo la mia pochette il telefono saluto francy e giada e auguro loro una buona serata, mi dirigo verso l'appartamento di ian e mi rendo conto di essere in anticipo di 10 minuti, busso al suo appartamento e mi trovo davanti un ian fresco di doccia, sbarbato e tutto profumato che mi fa accomodare all'interno del suo appartamento mi saluta con un sonoro bacio sulla guancia e un plateale inchino. corre a prepararsi e io resisto alla tentazione di seguirlo per vedere cosa c'è sotto l'asciugamano... oddio ma l'ho pensato davvero? non è tipico di me!!!! in 5 minuti torna perfettamente vestito e tutto tirato, nota solo ora il mio vestito e mi dice: " sei davvero stupenda piccola", mi mette sulle spalle il mio cappotto e usciamo dal suo appartamento mano nella mano mi accompagna al vicino parcheggio, tira fuori dalla tasca un portachiavi e apre la sua macchina, ma che macchina ha? AUDI Q7? caspita, gli dico! " ma perchè per andare a fare la spesa non l'abbiamo presa?" e lui semplicemente risponde "perchè mi piace camminare, ma dato che stasera andremo lontano, la macchina è obbligatoria!" e dato che io di natura sono una persona molto molto curiosa gli chiedo: "dove mi porti?" -I-" in un bel posticino, non chiedermi nulla, perchè tanto non ti dirò niente, è una SORPRESA!!" e dice l'ultima parola enfatizzandola molto. mette in moto l'auto e ci dirigiamo verso l'autostrada dove cavolo mi porterà? continua a guidare in direzione Milano, durante il viaggio lo osservo: ha dei lineamenti perfetti, una mascella scolpita e ben definita, zigomi alti e occhi e bocca a dir poco stupendi! imbocchiamo l'uscita per Milano e ci dirigiamo verso il centro, parcheggiamo dietro al Duomo e lui da gentil uomo mi viene ad aprire la porta e mi aiuta a scendere dalla sua bellissima auto. mentre ci incamminiamo lui posa con delicatezza un braccio sulle mie spalle e mi circonda completamente, mi tira più vicino a se e mi conduce verso la piazza che ospita la chiesa piu famosa di Milano, il Duomo. alla sera alcuni proiettori potenti lo illuminano ed è magnifico, ancora meglio di quando lo si vede con la luce naturale. ian mi domanda poi " ti piace qui, piccola?" -J-" ian ma è stupendo!" e rimango a bocca aperta a fissarlo. dopo di che Ian mi chiede " hai fame, tesoro?" ed è solo allora che mi accorgo che il mio stomaco si lamenta, credo proprio di si rispondo. Ian mi prende per mano e io affidandomi a lui mi lascio guidare per le vie del centro. imbocchiamo prima una via e poi un altra fino a giungere davanti ad un sontuosissimo ristorante che solo a guardarlo ti brillano gli occhi, gli interni sono tutti decorati con motivi barocchi e i tavoli sono apparecchiati in modo molto lussuoso. mi decido ad alzare gli occhi verso l'insegna che recitava " CRACCO" ommiodio aspetta, urlai! ian di colpo si fermò e mi disse:" che c'è piccola va tutto bene ? non ti piace il posto?" continuava dicendo..." insomma io.. ehm io pensavo che ...." a quel punto gli misi il mio dito indice sulle labbra zittendolo,mi misi subito dopo a saltellare sul posto, come una bambina che scarta i regali di natale, gli do un sonoro bacio sulle labbra e gli dico" è perfetto, è da molto tempo che desideravo venire qui, grazie ian!" all' improvviso non sto più nella pelle, voglio assolutamente entrare, cracco è lo chef pluristellato che stimo di più, la sua cucina mi piace molto e spesso " provo" ad imitare i suoi piatti. nel locale in sottofondo c'è della musica che rende l'atmosfera magica, il cibo che ordiniamo è buonissimo ed il servizio impeccabile. a fine serata grazie a ian riesco anche a fare la foto con il mio idolo, lo chef. usciti dal ristorante ripercorriamo a ritroso la strada fatta prima, l'aria è pungente e freddina così tutto il percorso lo faccio abbracciata a ian, il suo corpo vicino al mio mi cede un po di calore ed io non ho più freddo. sulla via del ritorno non smetto un attimo di ringraziarlo " è stata una serata perfetta, grazie mille tesoro" -I-" ma di cosa? piccola l'ho fatto con il cuore, sono pazzo di te, e per te farei qualsiasi cosa". le mie gambe ora sono di consistenza della gelatina, dopo la sua dichiarazione, per fortuna sono seduta in macchina e non devo camminare, nessuno mai mi aveva detto queste cose.in risposta alla sua dichiarazione io gli dissi semplicemente " IDEM". arrivati a casa parcheggiammo la macchina nel vicino parcheggio e ian di nuovo mi aprì la porta, arrivammo fino al portone abbracciati e salimmo sullo stretto ascensore. la vicinanza dei nostri corpi mi fece venire voglia di baciarlo, e così presi l'iniziativa e lo baciai, all' inizio ian era sorpreso di questa cosa ma si abituò velocemente e rispose al mio bacio. l'ascensore era arrivato al nostro piano e lui mi invitò ad entrare nella sua casa, mi offrì da bere e poi mi trascinò in camera, la mia agitazione salì, non ero mai stata con un ragazzo e tutto questo stava succedendo troppo velocemente,ian ormai riusciva a comprendere ogni mio pensiero e mi disse " non preoccuparti, non faremo nulla che tu non voglia" , mi ripresi subito e tirai un bel respiro che non mi ero accorta di trattenere, mi prestò una delle sue t-shirt, andai in bagno e la indossai, uscita dal bagno mi infilai sotto le coperte con lui, che mi attirò vicino,vicino a lui e iniziò a coccolarmi la schiena e i capelli finchè io non caddi in un beato e profondo sonno tra le sue braccia. due calde braccia mi avvolsero il corpo, le sue mani coccolavano la mia schiena e le sue labbra baciavano ogni centimetro della mia pelle scoperta del collo. questo è stato il mio risveglio, accompagnato da una ricchissima colazione. -I-" buongiorno piccola, ti ho preparato la colazione, non sapendo cosa preferisci ho preso di tutto dalla dispensa, io con la voce ancora impastata dal sonno dissi " grazie tesoro ma non c'era bisogno di tutto ciò, comunque prendo uno di quei fantastici croissant, dello yogurt bianco e quel bellissimo succo di frutta" -I-" ottima scelta" disse porgendomi quello che avevo scelto.mi stava davvero viziando, non avevo mai fatto colazione a letto prima d'ora, e devo dire che è magnifico, da rifare ancora! alzatami dal letto mi feci una doccia veloce e dopo aver salutato ian, andai a casa mia,dovevo cambiarmi prima di tornare da ian e passare tutta la giornata assieme e poi dovevo assicurarmi che giada non si fosse spaventata siccome non sono rientrata ieri sera.appena varco la soglia giada inizia con il suo solito terzo grado : dove sei stata tutta la notte, perchè non mi hai avvertita? come è andata ieri sera, e poi la domanda che non riusciva più a trattenere: lo avete fatto? voglio un gran bene a giada, ma quando inizia a fare certe domande, la odio. a tutte queste domande risposi solamente TUTTO BENE.andai di sopra in camera e mi cambiai, presi anche un cambio per stasera per evitare di tornare più tardi a fare il cambio di abiti. sentii il campanello che suonava, era ian che mi diceva che eravamo gia in ritardo, ma in ritardo per cosa? scesi di corsa dalle scale e gli corsi in contro saltandogli al collo e lui mi prese al volo e mi fece fare un giro su me stessa. poi entrò nell'appartamento prese il mio borsone di cose, salutammo giada e francy e ci incamminammo fuori, all'aria aperta e fresca di aprile. andammo nuovamente verso il parcheggio, prendemmo la macchina e ci dirigemmo verso il lago maggiore, la giornata fu molto romantica, mangiammo sotto un pergolato tutto pieno di fiori primaverili che stavano sbocciando, facemmo la passeggiata a bordo lago e infine prendemmo il motoscafo per visitare l'isola bella, una giornata perfetta. per cena mi portò dentro all'hotel più esclusivo di tutto il lago, un hotel a cinque stelle lusso in riva al lago, la cena fu magnifica il cibo era riccamente decorato, e mi venne anche in mente di provare a replicare il fantastico risotto alle viole del pensiero che avevo mangiato. il dopo cena però fu quello che non dimenticherò mai, ian mi portò a passeggiare sulla spiaggetta in riva al lago, e siccome l'acqua del lago sembra uno specchio cristallino, ian mi propose di fare un bel bagno di mezzanotte, dapprima rifiutai, non avevo il costume, ma ian aveva già iniziato a togliersi i suoi abiti e così raccolsi tutto il coraggio di cui disponevo e mi spogliai pure io. dentro al lago giocammo, ci schizzammo l'acqua, ci inseguimmo, ma io avevo paura dell'acqua scura, di notte l'acqua sembra nera e a me fa parecchia paura quindi stavo sempre abbracciata a lui dopo mezz'oretta buona di bagno la temperatura era parecchio scesa ed io tremavo di freddo, ian aveva pensato a tutto aveva prenotato una suite, che era piu grande del mio appartamento, tutta decorata in stile anni 30, molto antica ma molto chic.la stanza da letto era immensa e proprio al centro di essa torreggiava un enorme letto a baldacchino, subito mi venne voglia di buttarmici sopra, ma ero ancora tutta bagnata dopo il bagno e infreddolita, così mi fiondai immediatamente nel bagno, per una bella doccia bollente. l'idea di farmi una bella doccia era così forte che mi scordai completamente di chiudere la serratura del bagno, così mentre ero sotto al caldo getto che mi cullava e placava i miei brividi, alle mie spalle sentii un tocco, il mio sangue raggelò, chi poteva essere?, mi girai di scatto, oddio certo chi altro poteva essere se non ian, oddio sono tutta nuda davanti a questo adone? ian aveva un fisico da mozzare il fiato, ogni muscolo sviluppato al punto giusto, una tartaruga pazzesca e a guardarlo così tutto integralmente, mi resi conto del perchè mi ero innamorata di lui, aspetta cosa ho appena detto? mi sono innamorata di lui? la mia mente non è lucida in presenza di questo dio greco. comunque ian entrò nella doccia come se nulla fosse si avvicinò al mio orecchio e sussurrò " sei bellissima piccola mia" la mia pelle da capo a piedi si tinse di rosso per la vergogna e l'imbarazzo, non ero mai stata nuda davanti a nessuno, nemmeno mia madre, figuriamoci a questo adone!. volevo uscire dalla doccia,all' istante questo immenso box doccia sembrava troppo piccolo, ma ian mi cinse i fianchi con le sue possenti braccia e inizio a lavarmi e massaggiarmi la schiena con movimenti dolci e delicati e mi sussurrò " non vergognarti, sei stupenda", e ben presto mi ritrovai a trovarmi a mio agio anche nella nudità con lui. mi lavò con cura anche i capelli, ci sapeva davvero fare e mi rilassai completamente, usciti dalla doccia ormai entrambi non resistevamo più era dal pomeriggio che non ci baciavamo, e ben presto finimmo sul letto intenti a baciarci come se non ci fosse un domani. le nostre lingue danzavano all'unisono come in una dolce e lenta danza, ben presto le sue mani percorsero i contorni del mio corpo per farmi suscitare forti emozioni, e poi ian mi fece sua completamente, facemmo l'amore, delicatamente, con sentimento, in modo romantico, lui si preoccupò di fare il più piano possibile, era davvero un gentil uomo.aveva un fare molto esperto e raggiungemmo il piacere insieme ognuno invocando il nome dell'altro. una serata magnifica che non scorderò mai. il telefono suona, mi sveglio di soprassalto, guardo il mio telefono ma non è lui a suonare, mi accorgo anche che ian non è più nel lettone con me. il telefono continua a squillare, mi guardo in torno e capisco che a suonare è quello della stanza, timorosa alzo la cornetta e rispondo "pronto?" e dall'altro capo del telefono sento " buongiorno piccola mia,scendi nella sala da pranzo,ho qualcosa per te"eccitata come una bambina a natale riaggancio la cornetta, mi fiondo sotto la doccia per darmi una bella rinfrescata e una volta uscita mi asciugo rapidamente i capelli e mi infilo i miei jeans e la mia maglietta bianca con le converse e scendo giù. ho fatto molto veloce, sono passati solo 15 minuti.arrivata alla reception, e non vedendo ian chiedo alla signorina che sta dietro al suo bancone dove posso trovare il ragazzo che era con me. la signorina mi chiede se sono Jessica, e ad una mia risposta affermativa mi accompagna in un enorme salone con solo un tavolino al centro di esso. la receptionist mi spiega che il signor somerhalder ha riservato l'intero salone per noi stamattina, eccolo... lo vedo è in piedi di fianco al nostro tavolo, di spalle a me.... indossa un completo elegante nero con la camicia bianca che spunta da sopra la giacca... è così dannatamente sexy. aspetta ma io ho solo un paio di jeans e una maglietta, non posso essere al altezza di ian. eccolo si sta girando, in questo momento vorrei affondare, non mi sento all'altezza di lui, non posso presentarmi così... cerco rapidamente con gli occhi una via di fuga, ma è troppo tardi lui mi ha vista. caspita ha pure il papillon... mi viene in contro e io ringrazio dio che la receptionist è ancora con me perchè altrimenti le mie gambe ormai di gelatina si sarebbero già sciolte. arriva fino a noi, ringrazia la ragazza anche con una mancia poco economica, la ragazza gli sorride e ci lascia soli in quell'immenso salone chiudendo anche le porte. Ian mi squadra dalla testa ai piedi e la prima cosa che mi passa per la mente è chiedere scusa per il modo in cui sono vestita, -J-" scusa" , lui con un espressione stranita mi chiede -I-" e di cosa ti dovrei scusare di preciso?" ma come non è ovvio, sembro una stracciona di fronte a lui. -J-" bhe per il mio poco raffinato outfit tu sei perfetto e io ehm... bhe io..." non mi permette di finire la frase e le sue labbra si poggiano sulle mie, calde, il suo bacio è dolce e leggero, mi fa dimenticare per un attimo ciò che pensavo. poi all' improvviso si stacca da me e mi dice solamente SEI BELLISSIMA! a quelle parole arrossisco e mentalemte penso: come può dire questo daiii ma lui come sempre riesce a captare ciò che penso e risponde alla mia domanda inespressa con naturalezza, dicendomi: SEI PERFETTA COSì COME SEI, NON PENSARE DI NON ESSERE ABBASTANZA PER ME, PERXHè NON è COSì PICCOLA ok il mio cuore ormai è fatto di budino e le gambe tentano di cedere ma mi aggrappo a lui, che mi conduce al nostro tavolino. arriva il cameriere che ci porta le prelibatezze presenti sul menù, dolci fatti dallo chef che sembrano finti da quanto belli sono. la colazione procede bene e noi parliamo del più e del meno. ad un certo punto non si sa come ma arriviamo a parlare della notte appena trascorsa, le mie guance si tingono di rosso e mi imbarazzo molto, ma lui mi dice che è stata la notte più bella della sua vita, io semplicemente sorrido e dico che anche per me è la miglior serata passata nel corseìo della mia vita, tutti i momenti passati con lui rendono la mia vita perfetta. la giornata trascorre tranquilla tra passeggiatine a bordo lago e nel piccolo centro storico dove alla domenica c'è un caratteristico mercatino di artisti locali che producono tutto a mano. ian mi regala un finissimo braccialetto di oro bianco con un ciondolo finemente intagliato. sul subito non me ne accorgo ma guardandolo meglio noto che sul cuore sono incise le nostre due iniziali. questo uomo davvero mi fa impazzire e io credo proprio di essermi innamorata di lui. intorno alle 18.00 ci rimettiamo in macchina per fare ritorno a casa, domani sarò lunedì e si riprenderò la scuola. in macchina ian è stranamente molto silenzioso e se gli chiedo qualcosa risponde solamente a monosillabi. la cosa mi turba un poco perchè fino a pochi istanti prima era molto più loquace. alla fine un po spazientita gli chiedo -J-"ma scusami ian ho fatto qualcosa che non va? che hai?" e lui come da ormai 1 ora a questa parte risponde " No no tutto bene " dopo questa risposta mi giro verso il finestrino e guardo fuori perdendomi in un perfetto panorama. ormai siamo in viaggio da 1 ora e mezza, il lago non era così distante da casa così decido di rompere il silenzio e chiedo " ma scusa dove stiamo andando?" i suoi ochi all'iprovviso si illuminano e come i bambini dice SEGRETO! , odio i segreti, gli odio tanto, ma a vedere che lui è così contento per una piccola sorpresina che mi vuole fare.. bhe la cosa mi contagia e decido di rimanere al gioco. arriviamo in un posto sperduto in mezzo al nulla dove in lontananza in mezzo alla campagna si vede questo casolare con le luci tutte accese. ian mi conduce fino all entrata del portico, mi dice di attenderlo li, e si incammina dietro la porta di vetro, sembra un ristorante questo casolare, ma non ne son del tutto certa. ian esce accompagnato da un signore vestito di tutto punto con la livrea da cameriere e ci scorta dentro quella che sembra essere...... UNA STALLA?!?!?!?!?! ma appena varco la soglia.... meraviglia delle meraviglie... all interni c'è un bellissimo lampadario che pende dal soffitto, tavoli riccamente decorati con tessuti pregiati e sedie con schienali chilometrici ricoperte di tessuto di seta rosa pallido.il posto è davvero molto bello. la cena è buonissima, ian conosce molti posti buoni. alla fine della cena lo vedo alzarsi e prendermi la mano dicendomi -I-" le ultime settimane, in tua compagnia, sono state le più belle, emozionanti settimane della mia vita, se sto con te perdo ogni cognizione del tempo e mi diverto molto, Jessica credo di essermi innamorato di te! vorresti accettare di essere la mia ragazza, in modo ufficiale" oddio oddio odiio ma cosa mi ha appena chiesto?!?!? 0.o le lacrime iniziano a scendere spontaneamente, non sono lacrime di tristezza, ma di gioia. dopo minuti che sembrano ore il pianto si placa e io riesco solo ad accennare un flebile SI, poi mi avvicino a lui e mi incollo alle sue labbra. una volta staccati mi prende la mano destra e nel dito medio infila un piccolo anello composto da un piccolo brillante, lucidissimo che produce moltissime sfumature di luce e le lacrime iniziano di nuovo a scendere per l'emozione. è lunedì mattina, ieri sera siamo tornati molto tardi, e per non disturbare giada e fra sono rimasta a dormire da ian, non è stata una cattiva idea anche perchè abbiamo dormito molto poco, diciamo che eravamo impegnati in attività fisiche molto intense. sono le 7:00 mi devo alzare da questo bellissimo e comodissimo letto, devo andare a casa mia a farmi una doccia veloce prepararmi e andare a scuola. saluto ian con un veloce bacio sulle labbra ed esco da casa sua. appena entrata in casa mia giada mi corre in contro, saltandomi al colle e dicendomi " mi sei mancata je!" a mia volta la abbraccio e le racconto in sintesi tutto ciò che è successo in questo stupendo week-end, il più bello della mia vita. alla fine le mostro l'anello che ian mi ha regalato, lei inizia a saltare di gioia e va persino a svegliare fra per farglielo vedere, alla fine riesco a entrare in bagno e rilassarmi sotto il caldo e continuo getto della doccia, lavata e pulita mi dirigo in camera, per oggi un semplice outfit jeans e maglietta basteranno, fuori inizia davvero a farsi sentire il caldo e anche se siamo a fine aprile le temperature sembrano di luglio.ci dirigiamo a scuola emozionate, oggi proveremo le divise da infermiere e ci diranno dove dovremmo andare per il tirocinio, e io sono emozionata perchè oggi in pausa pranzo devo raggiungere ian per passarla assieme al "nostro" parco. la mattinata si trascina lenta e noiosa, solo la prova delle divise smuove l'animo della classe e la risveglia. le divise sono bianche, semplici con un altrettanto semplice bordino blu intorno agli orli della casacca, io e giada ci facciamo un selfie per poi postarlo su facebook. una volta tornate in classe, la tutor del nostro anno ci assegna alle nostre destinazioni per il tirocinio, io e giada abbiamo fatto domanda di essere messe a Novara, in quanto qui abbiamo già la casa e per noi sarebbe comodo, mentre andare in altre città sarebbe scomodissimo perchè non ci potremmo permettere due affitti. la tutor sta iniziando a dire le sedi, io e giada inconsciamente ci stringiamo la mano fino a che il sangue non circola più. eccolo è il mio nome, " jessica: Milano", nooo cazzoooo e adesso come faccio, giada è subito dietro di me nell'elenco " giada: Milano" nooo santo dioo anche lei... e ora come faremo con la nostra casetta qui a Novara? ci guardiamo e restiamo deluse da questa assegnazione, preoccupate chiamiamo le nostre famiglie per comunicare la notizia, ma mia madre e mio padre subito mi rassicurano, " amore ma se vai a Milano non ci sono problemi, la zia erika ha un appartamento che non usa a due passi dal centro, non sarà vicino all'ospedale dove dovete andare ma penso che non abbia problemi a prestarvela per due mesi!" oddio è vero, chi si ricordava più della zietta? mia madre e mio padre si prendono il compito di contattare erika e di mettere apposto le cose, e noi due ci rilassiamo visibilmente. arriva la tanto agognata pausa pranzo, giada si è proposta di accompagnarmi da ian, devo raggiungerlo dall'altra parte dell'istituto e per non farmela fare da sola giada mi accompagna, mentre camminiamo ridiamo e scherziamo e pensiamo all'imminente tirocinio, siamo molto emozionate di andare finalmente nei reparti e mettere in pratica, ciò che sui libri abbiamo appreso. arriviamo nel posto prestabilito, ma ian ancora non c'è, guardo l'orologio, 13: 08, le lezioni ormai sono finite e in teoria lui dalle 11:00 alle 13:00 non aveva lezione, bho aspettiamo arriverà..... alle 13:15 di lui ancora nessuna traccia, ne chiamate ne messaggi. io e giada decidiamo quindi di incamminarci verso l'esterno dell' edificio, accompagno giada sul terrazzo della scuola, in questa stagione nella pausa è piena di ragazze che prendono il sole. provo a scrivere a ian che mi trovo con giada nella terrazza, ma non risponde, inizio a farmi mille domande, forse non è stato bene? cosa gli è successo? stranamente sulle scale per raggiungere la terrazza non c'è il solito chiacchiericcio di sottofondo delle persone, strano è una bellissima giornata. arriviamo sulla terrazza, il panorama che di vede da li sopra è mozzafiato, la nostra terrazza è fatta a "L" quindi camminiamo per andare in quello che ormai definiamo il nostro posto, proprio sull'angolo. appena giriamo l'angolo quello che vedono i miei occhi non lo scorderò mai, vedo ian premuto contro il muro con addosso una bionda super sexy, tutta curve che se lo bacia come se dovesse divorarselo, non attendo nulla appena vedo quella scena le mie gambe cedono e mi accascio per terra, ian intanto ci ha notate e si avvicina a noi, io riesco solo dire a giada " portami via da qui perpiacere" , giada mi aiuta a rialzarmi e corriamo via da quell'orrendo posto. usciamo dall'università e nella testa ho sempre l'unico fotogramma che ho catturato della terrazza, ian con un altra donna, dopo tutto quello che era successo tra noi!. ormai le gambe mi reggono a malapena , le lacrime anche se cerco di trattenerle escono come un fiume in piena, giada mi conduce fuori dall'edificio, ian praticamente ci ha quasi raggiunte, corre veloce, chiedo a giada di aiutarmi, non voglio ne sentire le sue banali scuse, era attaccato a quella biondina e io so cosa ho visto, e ne vedere la sua faccia, che so gia mi farebbe sciogliere e non potrei sopportarlo, crollerei ancor di più. nell'assoluta disgrazia del momento, sono stata fortunata, fra, il moroso di giada stava venendo in università per salutarla, e dato che a lui non piace camminare, gira sempre con la sua bicicletta. proprio in quel momento stava arrivando, giada lo fermò, m fece salire sulla bici ordinò a fra di riportarmi a casa, lei sarebbe arrivata il prima possibile correndo. mentre io salivo sulla bici, ian era arrivato fuori dall'istituto, mi gridava di fermarmi ma grazie a dio fra è riuscito a prendere velocità, anche se dietro ci sono io e oramai siamo lontani dalla scuola. arrivati a casa fra mi dice " je... che è successo, a chi devo spaccare il muso per averti fatta piangere?" io senza dire nulla lo abbraccio e continuo a piangere, fra e io siamo molto amici, da quando sta con giada praticamente viviamo assieme, quando non è via per i suoi viaggi lavorativi e quindi io e lui siamo molto attaccati, come fratello e sorella. dopo 10 minuti che a me sembravano 10 ore. giada entra dalla porta tutta sudata chiudendola a chiave dietro di se, dicendo solo, " ian sta arrivando, sono riuscita a seminarlo prendendo la scorciatoia ma mi ha beccata qua sotto alla porta, gli ho chiuso l'ascensore in faccia e sono corsa da te" non appena ha finito di dire quelle parole sentiamo che ian inizia a suonare il campanello e a bussare all porta. continuando a ripetere " je posso spiegarti tutto ti prego aprimi la porta" io corro in camera mia seguita da giada, mentre sento che fra apre la porta di casa e tira quattro urli a ian, giada cerca di consolarmi e mi dice che tutto andrà bene , ma io so dentro di me che non potrà andare bene, io mi sono innamorata di quel uomo, senza di lui, è come se mi mancasse l'aria, so che fino a poche settimane fa vivevo benissimo anche senza lui, ma poi lui è arrivato ed è diventato parte di me, ed ora quella parte se ne è andata lasciandomi un enorme voragine nel petto. dopo un eternità riesco a calmarmi, o finisco le lacrime si può vedere in entrambe le maniere, la prima cosa che mi viene in mente è " che ore saranno?" controllo l'orologio -J-" oh cazzo sono le 15:45" -G-" non ti preoccupare je ho avvisato sissi che non sei stata bene e venivamo a casa, la cartella la va a prendere fra alle 18:00" io mi limito ad accennare un si con la testa. giada ha fame e poveretta ci credo sono quasi le quattro, così le dico di andare pure a mangiare, mi chiede se voglio qualcosa ma io rispondo di no, lei si incammina e mi dice che torna subito. appena resto sola fa la sua apparizione la solita vocina della coscienza che fa mille domande.: che pensavi scusa guardati e guarda lui ci speravi davvero? e poi ancora: tu sei solo una ragazzina mentre lui è un uomo a cosa gli servi tu? lui ha bisogno di una donna vera, credi ce potrebbe mai essere felice con te? e automaticamente do ragione alla vocina e le lacrime riprendono inesorabili. giada risale nella mia stanza e mi porge una fumante tazza di camomilla così magari mi rilasso, vede che piango nuovamente e torna a consolarmi e stavolta le domande le faccio io a lei: giada ma dimmi sinceramente, perchè mi sono innamorata di lui? cosa credevo che tra noi potesse funzionare, guarda me e guarda lui, mi sono solo illusa, anzi mi sono fatta abbindolare da lui ma alla fine non è un gentiluomo, è solo uno stronzo come tutti gli altri.sissi scrive a giada che se vuole fra puo andare a recuperare i nostri zainetti,loro a scuola sono in pausa. appena fra esce di casa si ritrova un ian tra le lacrime appoggiato alla nostra porta che lo supplica di lasciarlo entrare in casa. giada assiste a tutta la scena e senza dire nulla a che scende e decide di andare a parlare con lui, dopo una mezz'oretta buona giada rientra. le chiedo se era andata ad accompagnare fra a prendere i nostri zaini ma lei mi dice che è andata da ian a parlare. COSAAAA????????? le urlo traditrice come hai potuto, hai visto cosa mi ha fattoo!!! ecco ci risiamo inizio di nuovo a piangere. giada sale in camera mia e non badando a tutto ciò che le sto gridando addosso mi costringe a stare zitta e inizia a raccontarmi cosa ian le ha detto. io la fermo subito dicendo che non me ne frega nulla non voglio piu ne sentire ne vedere quello stronzo, ma giada ha un carattere molto forte e decide quindi di dirmelo ugualmente, mi rassegno e ascolto, qualsiasi cosa mi dirà, non farà la differenza. -G-" allora ian mi ha detto che quella che tu hai visto , la bionda con cui era sulla terrazza è la sua ex ragazza, mi ga detto che è dalle 11:30 che era sulla terrazza con lei" le mie lacrime iniziano a scendere più copiosamente, ma giada mi interrompe intimandomi di ascoltare fino alla fine, annuisco e mi pulisco le lacrime -G-" come ti stavo dicendo ian era sulla terrazza con molly dalle 11:30, lei ora vive a Venezia e per una conferenza di lavoro oggi era nei paraggi di Novara, lei non ha mai accettato che lui abbia voluto farla finita con lei, e così quando ha scoperto che ian era qui, è venuto in università e ha iniziato a fare una scenata in mezzo alla sala professori, così ian ha deciso di portarla sulla terrazza per chiarire che con lei er tutto finito, che ora lui è felicemente fidanzato con un altra e la ama, quindi le ha praticamente detto che non la voleva più, hanno litigato e poi ian le ha detto di andarsene , ma lei le ha preso il telefono e ha visto che tu lo avevi cercato e ha deciso che ti voleva vedere e farti soffrire, ha sentito quando stavamo arrivando, ha cercato di bloccare ian alla parete e lo ha baciato, tu dopo sei caduta per terra e non ai visto più nulla, tu hai solo visto il bacio che però non era voluto ma era fatto apposta x farti reagire così." alla fine del racconto di giada non ci posso credere, dai cioè, è la scusa che tutti usano, la ex che si fa viva e la fa pagare alla attuale compagna, sembra che il mondo delle fiabe mi abbia travolto. non mi faccio comunque intimorire dalle parole di giada e testarda come sono decido di non crederle. sento nuovamente il campanello, sento ian piangere alla porta supplicandomi di aprirgliela, giada mi dici " almeno ascolta cosa ha da dirti poi decidi tu" odio quando fa così, lei ha sempre ragione,e poi ammettiamolo dopo che ho sentito la storia di giada anche una parte di me vuole aprire. mi armo di coraggio e con il mio pigiamone e le lacrime che ancora non si sono fermate mi dirigo verso l'entrata e apro la porta, è davvero in uno stato pietoso, tutto rosso e gonfio in faccia per il pianto, e le lacrime che gli solcano ancora il viso, vorrei baciarlo, asciugargli le lacrime e dirgli che andrà tutto bene ma rimando questa stupida idea da dove è venuta, mi accorgo che ian ha avuto la mia stessa idea perchè cerca di asciugarmi la lacrima che mi sta scendendo con il suo pollice ma io mi allontano e lui capisce subito e sconfortato si ferma. mi faccio poi da parte per farlo entrare e ci accomodiamo in salotto, di giada nemmeno l'ombra è sparita. ascolto la sua storia in silenzio, sembra davvero dispiaciuto di quello che dice, sono quasi convinta di quello che dice, forse non mi sta mentendo. alla fine del suo lungo,anzi lunghissimo discorso mi dice soltanto -I-" Jessica non ti ho portata al lago per nulla, non ti ho detto di essermi innamorato di te per gioco, non lo farei mai a nessuna ragazza, ho fatto e detto tutto ciò perchè TI AMO!" ecco sono bastate quelle poche parole per farmi sciogliere come una granita al sole. sul mio viso spunta un leggero sorriso, e lui mi dice " ti prego non smettere mai di ridere piccola mia perchè è la cosa più bella del mondo" il mio sorriso si allarga notevolmente, mentalmente ripenso a tutto ciò che ho sentito , sembra davvero dispiaciuto di quello che è successo e io gli credo, mi avvento su di lui abbracciandolo forte e dicendogli in un orecchio, ian non farlo mai più perchè ti giuro che ti uccido, concludo la frase con un TI AMO ANCHE IO!! lui mi scosta e si emoziona, una lacrimuccia gli scende dal viso e si vede che è felice, mi chiede se mi va di dargli un altra lezione di cucina e io accetto. lascio un bigliettino a giada dicendo che sarei tornata presto, e usciamo di casa. entriamo a casa di ian, il suo frigorifero è abbastanza vuoto, contiene solo qualche zucchina, 2 peperoni e dei formaggi. apro il freezer e ci trovo delle belle fettine di manzo. vada per delle bistecche con verdure saltate in padella, insegno a ian a tagliare le verdurine nel modo più corretto possibile mentre gli faccio vedere come si impana la carne. apprende molto velocemente e ricava dei tocchetti perfetti dalla zucchina e perfette striscioline dal peperone. cuciniamo e gustiamo il tutto, non c'è nulla di migliore che cucinare cibo con amore, e non c'è piatto di cracco, di un qualsiasi chef pluristellato che possa battere il nostro, perchè il nostro è fatto con amore. l'amore che ci unisce. finita la cena ci accoccoliamo sul divano e iniziamo a farci le coccole, presto le coccole si trasformano in un qualcosa di più sensuale, i corpi si intrecciano e chiedono sempre di più, mi sento sollevare e trasportare nella camera da letto ,mi appoggia sul letto e si toglie la camicia e i pantaloni, io resto li ad ammirare quello stupendo panorama che il mio fidanzato mi offre.iniziamo a baciarci in modo sempre più intenso, le nostre lingue danzano assieme compiendo sempre movimenti lenti e ritmici, i nostri corpi si muovono assieme, sono perfetti assieme si incastrano come due tesserine del puzzle,presto anche i miei indumenti finiscono sul pavimento e infine rimaniamo nudi nel suo enorme letto, facciamo l'amore in modo lento e dolce,fino a raggiungere l'orgasmo, un orgasmo potente che ci trascina tra le spire del piacere e poi ci addormentiamo abbracciati l'uno all'altra, ero felice alla fine avevo fatto pace con l'uomo che amavo e ora sapevo che anche lui amava me, con questa nuova concezione mi addormentai e sognai la nostra vita futura, bambini, una casa e dei cani nel giardino.......... è mattina, lo capisco dai raggi di sole che penetrano attraverso la persiana chiusa parzialmente. il mio corpo è tutto intorpidito siccome praticamente Ian ha pensato che io fossi il suo materasso, ha dormito abbracciandomi per tutta la notte, ripenso mentalmente alla serata appena trascorsa e mi vengono le lacrime agli occhi ripensando alla confessione di ian, ricordo bene le sue parole..."non ti ho portata al lago per nulla,non ti ho detto di essermi innamorato di te per gioco, non lo farei mai a nessuna ragazza,ho fatto e detto tutto ciò perché TI AMO" e mentre mi lascio avvolgere da questi ricordi sorrido. cerco poi di divincolarmi dalla sua presa, erano già le 7:30, dovevo fare la doccia, prepararmi e andare a scuola, ma le sue braccia proprio non me lo permettevano, così decisi di svegliarlo in modo dolce e carino. iniziai dai capelli, i suoi neri e splendidi capelli, iniziai ad accarezzarli, massaggiare la testa per poi scendere e disegnare con le dita tutti i bordi del suo profilo, le sue mascelle possenti e infine la bocca, dove depositai un leggerissimo bacio, a quel tocco ian si mosse dal suo stato di torpore e finalmente iniziò a svegliarsi. le sue prime parole furono: buongiorno amore mio... mi sciolsi nuovamente, non mi aveva mai chiamata così, e mi piaceva sentirglielo dire, così gli chiesi con la faccia tenera da cucciola di ripetere quello che aveva appena detto e lui felice di farlo lo ripeté enfatizzando e ingigantendo la parola AMORE! lo convinsi ad alzarsi, e mentre io sgattaiolai in bagno lo sentii andare in cucina e provare a preparare la colazione, mentre cucinava lo sentivo canticchiare un motivetto molto orecchiabile e mi persi nella sua voce, dopo 5 minuti lo sentivo chiamarmi " Amore la colazione è pronta, il tuo chef ha cucinato per teee!!" uscii velocemente dalla doccia, asciugai i capelli velocemente e li legai in due sbarazzini codini da bambina, indossai una delle sue maglie che trovai e mi diressi in cucina da dove proveniva un ottimo profumino. aveva preparato la sua più grande specialità, toast caldo alla nutella e succo d'arancia. il profumino era invitante e io avevo molta fame, senza indugi addentai il toast che era magnifico, gli feci i complimenti per il grande piatto che aveva cucinato, e tra battute e scherzi infantili finimmo la colazione e riordinammo la cucina. erano ormai le 8:00 tra un ora sarebbero iniziate le lezioni, e io non avevo la minima voglia di andare a scuola. chiamai giada per chiederle di farmi anche a me la cartella, la voce che rispose dall'altro capo della linea era ancora impastata dal sonno, strano giada era sempre la più mattiniera tra noi, -G-" ciao je, dimmi cosa vuoi?" -J-" giada tutto bene, cosa ci fai ancora a letto, comunque si volevo chiederti di farmi la cartella anche a me, passo a prenderla dopo, ti pregooooooo!!" -G-" ma secondo te cosa lo danno a fare l'orario? oggi i prof hanno una riunione, abbiamo pediatria solo dalle 14:00 alle 16:00, stamattina siamo a casa" dopo queste parole riattaccò, mi girai verso ian e mi misi a sorridere, una volta spiegato tutto, ian prese il suo telefono, compose un numero e si portò l'apparecchio all'orecchio. sentii solo pezzi frammentari del suo discorso come " si ciao, sono ian stamane non mi sento troppo bene" " ah si si no ti preoccupare, ci vengo" " ok grazie, ciao" appena chiusa la comunicazione mi disse " piccola adesso anche io ho la mattinata libera, ci sarà da divertirsi!" mi raccontò che aveva chiamato il presidente del corso di laurea e aveva detto di non sentirsi troppo bene, ma comunque le lezioni del pomeriggio le avrebbe fatte! fantastico! siccome era ancora presto, molto presto per i miei standard, proposi a ian di tornarcene a letto almeno per 1 oretta lui accettò di buon grado, ma lui non intendeva di certo dormire, appena arrivati in camera, chiuse la porta e si posizionò dietro di me con le sue mani disegnò i contormìni del mio corpo fino ad arrivare al collo e risalire su alle orecchio, mi morse un lobo e me lo tirò, poi mi disse " è da quando ti ho vista con indosso solo quella maglietta che desidero togliertela, e siccome abbiamo tempo, molto tempo stavolta credo che il destino sia dalla mia parte!!" quasi non mi accorsi, ero sul letto solo in biancheria intima e ben presto anche ian mi raggiunse, facemmo l'amore per ben due volte di fila, farlo con lui mi piaceva sempre di più, e ogni volta era migliore della precedente, il mio corpo si stava adattando a lui quindi ci incastravamo perfettamente. intorno alle 10:00 mormorai " doccia?" lui annui e mi trasportò in bagno, regolò l'acque e entrammo, ben presto la doccia si rivelò essere troppo piccola per due persone, e i continui sfioramenti riaccesero la scintilla e finimmo per farlo nuovamente, battezzando anche la doccia. una volta usciti, asciugati e vestiti optammo per un giretto al centro, a mia insaputa ian mi prese un regalino, una maglietta che avevo adocchiato in una vetrina, giravamo per le vie del centro come una coppietta, mano nella mano e vedevo le donne e le ragazze guardarci male, anzi fissavano proprio sbigottite ian, alcune sorridevano anche e gli ammiccavano, " ma cristo, sono invisibile, sono per mano a lui, lui è MIO" ma le ragazze sembravano non capirlo, lui intese ciò che pensavo, si girò verso me e mi baciò, staccandosi dopo per dirmi TI AMO PICCOLA MIA! verso le 13:00 tornammo a casa, andammo a pranzare a casa mia siccome il suo frigo era vuoto. ian era così simpatico, sembrava molto più giovane di quello che era, faceva battute su tutto e tutti, e riuscì anche a fare ridere giada,cosa quasi impossibile dato che lei non ride mai alle battutine. finito il pranzo, ci incamminammo tutti e tre verso la scuola come tre cari amici. è mattina, lo capisco dai raggi di sole che penetrano attraverso la persiana chiusa parzialmente. il mio corpo è tutto intorpidito siccome praticamente Ian ha pensato che io fossi il suo materasso, ha dormito abbracciandomi per tutta la notte, ripenso mentalmente alla serata appena trascorsa e mi vengono le lacrime agli occhi ripensando alla confessione di ian, ricordo bene le sue parole..."non ti ho portata al lago per nulla,non ti ho detto di essermi innamorato di te per gioco, non lo farei mai a nessuna ragazza,ho fatto e detto tutto ciò perché TI AMO" e mentre mi lascio avvolgere da questi ricordi sorrido. cerco poi di divincolarmi dalla sua presa, erano già le 7:30, dovevo fare la doccia, prepararmi e andare a scuola, ma le sue braccia proprio non me lo permettevano, così decisi di svegliarlo in modo dolce e carino. iniziai dai capelli, i suoi neri e splendidi capelli, iniziai ad accarezzarli, massaggiare la testa per poi scendere e disegnare con le dita tutti i bordi del suo profilo, le sue mascelle possenti e infine la bocca, dove depositai un leggerissimo bacio, a quel tocco ian si mosse dal suo stato di torpore e finalmente iniziò a svegliarsi. le sue prime parole furono: buongiorno amore mio... mi sciolsi nuovamente, non mi aveva mai chiamata così, e mi piaceva sentirglielo dire, così gli chiesi con la faccia tenera da cucciola di ripetere quello che aveva appena detto e lui felice di farlo lo ripeté enfatizzando e ingigantendo la parola AMORE! lo convinsi ad alzarsi, e mentre io sgattaiolai in bagno lo sentii andare in cucina e provare a preparare la colazione, mentre cucinava lo sentivo canticchiare un motivetto molto orecchiabile e mi persi nella sua voce, dopo 5 minuti lo sentivo chiamarmi " Amore la colazione è pronta, il tuo chef ha cucinato per teee!!" uscii velocemente dalla doccia, asciugai i capelli velocemente e li legai in due sbarazzini codini da bambina, indossai una delle sue maglie che trovai e mi diressi in cucina da dove proveniva un ottimo profumino. aveva preparato la sua più grande specialità, toast caldo alla nutella e succo d'arancia. il profumino era invitante e io avevo molta fame, senza indugi addentai il toast che era magnifico, gli feci i complimenti per il grande piatto che aveva cucinato, e tra battute e scherzi infantili finimmo la colazione e riordinammo la cucina. erano ormai le 8:00 tra un ora sarebbero iniziate le lezioni, e io non avevo la minima voglia di andare a scuola. chiamai giada per chiederle di farmi anche a me la cartella, la voce che rispose dall'altro capo della linea era ancora impastata dal sonno, strano giada era sempre la più mattiniera tra noi, -G-" ciao je, dimmi cosa vuoi?" -J-" giada tutto bene, cosa ci fai ancora a letto, comunque si volevo chiederti di farmi la cartella anche a me, passo a prenderla dopo, ti pregooooooo!!" -G-" ma secondo te cosa lo danno a fare l'orario? oggi i prof hanno una riunione, abbiamo pediatria solo dalle 14:00 alle 16:00, stamattina siamo a casa" dopo queste parole riattaccò, mi girai verso ian e mi misi a sorridere, una volta spiegato tutto, ian prese il suo telefono, compose un numero e si portò l'apparecchio all'orecchio. sentii solo pezzi frammentari del suo discorso come " si ciao, sono ian stamane non mi sento troppo bene" " ah si si no ti preoccupare, ci vengo" " ok grazie, ciao" appena chiusa la comunicazione mi disse " piccola adesso anche io ho la mattinata libera, ci sarà da divertirsi!" mi raccontò che aveva chiamato il presidente del corso di laurea e aveva detto di non sentirsi troppo bene, ma comunque le lezioni del pomeriggio le avrebbe fatte! fantastico! siccome era ancora presto, molto presto per i miei standard, proposi a ian di tornarcene a letto almeno per 1 oretta lui accettò di buon grado, ma lui non intendeva di certo dormire, appena arrivati in camera, chiuse la porta e si posizionò dietro di me con le sue mani disegnò i contormìni del mio corpo fino ad arrivare al collo e risalire su alle orecchio, mi morse un lobo e me lo tirò, poi mi disse " è da quando ti ho vista con indosso solo quella maglietta che desidero togliertela, e siccome abbiamo tempo, molto tempo stavolta credo che il destino sia dalla mia parte!!" quasi non mi accorsi, ero sul letto solo in biancheria intima e ben presto anche ian mi raggiunse, facemmo l'amore per ben due volte di fila, farlo con lui mi piaceva sempre di più, e ogni volta era migliore della precedente, il mio corpo si stava adattando a lui quindi ci incastravamo perfettamente. intorno alle 10:00 mormorai " doccia?" lui annui e mi trasportò in bagno, regolò l'acque e entrammo, ben presto la doccia si rivelò essere troppo piccola per due persone, e i continui sfioramenti riaccesero la scintilla e finimmo per farlo nuovamente, battezzando anche la doccia. una volta usciti, asciugati e vestiti optammo per un giretto al centro, a mia insaputa ian mi prese un regalino, una maglietta che avevo adocchiato in una vetrina, giravamo per le vie del centro come una coppietta, mano nella mano e vedevo le donne e le ragazze guardarci male, anzi fissavano proprio sbigottite ian, alcune sorridevano anche e gli ammiccavano, " ma cristo, sono invisibile, sono per mano a lui, lui è MIO" ma le ragazze sembravano non capirlo, lui intese ciò che pensavo, si girò verso me e mi baciò, staccandosi dopo per dirmi TI AMO PICCOLA MIA! verso le 13:00 tornammo a casa, andammo a pranzare a casa mia siccome il suo frigo era vuoto. ian era così simpatico, sembrava molto più giovane di quello che era, faceva battute su tutto e tutti, e riuscì anche a fare ridere giada,cosa quasi impossibile dato che lei non ride mai alle battutine. finito il pranzo, ci incamminammo tutti e tre verso la scuola come tre cari amici. la giornata a scuola fu davvero strana, avere il tuo fidanzato che ti fa lezione, non è cosa da tutti i giorni, anzi direi che è quasi imbarazzante, mentre spiegava la lezione mi fissava, e quasi tutte le ragazze se ne accorsero, pediatria era l'unica lezione che seguivano, o meglio, seguivano il prof che parlava , non schiodavano mai lo sguardo da lui. mi accorsi di essere gelosa, Ian era solo mio e quelle li, non dovevano permettersi nemmeno di fissarlo. ok forse ero un po paranoica, anche perchè ian non ha mai tolto lo sguardo da me . finita la lezione decisi di trattenermi in classe per aspettarlo, ma con mia grande sorpresa la mia compagna di classe si fermò di fronte alla cattedra, chiedendo spiegazioni su un argomento che a detta sua non aveva capito, ian gentilmente le disse " a fine lezione io ho chiesto se c'erano domande, lei non ha alzato la mano e posto il suo quesito, ora mi spiace devo andare il mio turno è finito, alla prossima lezione mi farà la domanda!" la mia compagna a quelle parole arrossì violentemente e senza aggiungere altro mi tirò un occhiataccia e se ne uscì dall'aula. finalmente soli. mi avvicinai alla cattedra e come la mia compagna dissi " professore mi rispiega gli argomenti di oggi, non gli ho capiti!" e ian di tutto rimando mi disse " certo cara volentieri, che ne dici se te li rispiego ad un bel ristorantino romantico solo io e te?" il mio sorriso si allargò e mi limitai ad annuire. la serata passò in modo tranquillo, alla fine avevamo deciso di cucinare qualcosina a casa, durante la serata ian ricevette una telefonata lo sentii un po strano dopo quella chiamata, ma decisi di non chiedere nulla, anche se la curiosità mi divorava se lo avesse voluto me lo avrebbe detto lui. infatti circa dopo mezzoretta di silenzio tra noi, ian iniziò a parlare, " era mia madre al telefono" feci cenno con la testa per intimarlo di continuare, e così fece. " mi ha detto che è da molto che non ci vediamo e vorrebbe che questo week-end scendessi giu da loro per salutarli, ma sai io con mio padre non vado molto d'accordo ed è per questo che ogni volta che li sento mi innervosisco" mi avvicinai a lui e lo abbracciai e gli dissi " amore, è giusto che tu vada a trovare i tuoi genitori" i miei mi mancano molto infatti la prossima settimana mia mamma sarebbe venuta giu a trovarmi. ian ci pensò su e disse " come sempre piccola hai ragione, ma ci vado solo ad una condizione" subito chiesi " e quale sarebbe questa condizione???" e lui rispose " che tu venga con me!" oddio vuole che vada con lui dai suoi genitori??? -J-" ian ma cosa c'entro io va giù dai tuoi e passa un bel fine settimana con loro" -I-" come cosa c'entri tu? amore mio io TI AMO e voglio dirlo a tutto il mondo, cominciando ovviamente dai miei genitori, voglio presentarti a loro" il mio sorriso nuovamente si allargò e dopo attimi di silenzio trovai la voce e gli dissi " ok, se vuoi che venga verrò" con il sorriso a 32 denti ian mi abbracciò e disse " grazie piccola mia, non sai quanto significhi questo per me!" io mi girai e lo baciai, un bacio dolce e casto, lui mi prese in braccio a sposa e mi portò in camera da letto, ci cambiammo entrambi e una volta a letto ian mi tirò contro di lui e iniziò a massaggiarmi i capelli, mi addormentai tra le sue braccia! al mio risveglio vidi ian che dormiva ancora beatamente e decisi di preparargli la colazione, poi lo andai a svegliare e facemmo insieme colazione a letto, ci preparammo e andammo a scuola. la giornata come la settimana stessa passarono velocemente e ben presto arrivò anche l'ultima ore del venerdì, ian mi aveva detto che sarebbe passato a prendermi e saremmo partiti subito per andare dai suoi genitori, infatti avevo gia precedentemente preparato una valigetta con dentro il minimo indispensabile per un week-end fuori. finalmente le 18:00, finalmente finita la scuola, finalmente rivedo ian dopo 8 ore di astinenza. il viaggio fino a ravenna fu lungo, i genitori di ian abitavano molto lontani da noi... una volta vicini alla sua abitazione ian mi avvertì, mi risvegliai dal mio torpore e cercai di essere il più presentabile possibile dopo tre ore di viaggio in macchina. entrammo in un vialetto pieno di alberi che lo costeggiavano, in fondo al vialetto si scorgevano delle luci, mano a mano che ci avvicinavamo iniziai a notare l'immensità di quella abitazione, ma che dico abitazione era una reggia, come minimo li ci sarebbero state 20 famiglie. mi giro verso ian e dico " caspita, ma tutta questa e casa tua???!" ian si gira verso me e dice " no, piccola questa è casa dei miei genitori" i nostri sguardi si incrociarono e scoppiammo in una risata. parcheggiata la macchina sentivo ian un po teso, e io invece ero agitatissima alla sola idea di conoscere i genitori del mio fidanzato, ma ci facemmo forza a vicenda e scendemmo dalla macchina. una donna ci stava aspettando sull'uscio della porta era una bella signora, e ian le assomigliava moltissimo, abbracciò suo figlio e poi mi guardò e gettò le sue braccia al mio collo e mi abbracciò molto forte, si staccò da me e mi tese la mano dicendo un po' rossa in viso " ciao cara, io sono laura, la mamma di ian" a mia volta mi presento e lei ci invita ad entrare, la casa è un incanto, davvero molto bella e arredata con mobili moderni. in salotto troviamo un uomo sulla sessantina che ci viene in contro con un sorrisone, credo sia il padre di ian e ne ho la conferma quando stringendomi la mano mi dice " sono gianni il padre di ian" poi anche lui mi abbraccia. mi stupisco molto, sono persone meravigliose, laura mi ha fatto fare il giro della casa e mi ha detto tantissime cose imbarazzanti su ian, mentre gianni mi ha semplicemente detto " finalmente mio figlio sembra avere fatto una scelta giusta" arrossii a quelle parole ma lui non se accorse, finalmente ian ci raggiunse e si mise di fianco a me e disse ai suoi genitori " non monopolizzatemi la mia ragazzaaa" ci guardammo e tutti insieme ridemmo. poi io e ian andammo sopra e ci facemmo un bel bagno caldo assieme, ian mi massaggiava la schiena e mi diceva cose dolcissime all'orecchio. dopo poco, mi girai verso di lui e iniziai a baciarlo, dapprima era un bacio tenero e dolce che però sempre più cresceva di intensità fino a diventare pura passione, iniziai a percepire qualcosa che nel suo basso ventre cresceva e si faceva sempre più grande e voglioso, così finalmente uscimmo dalla doccia e andammo sul nostro letto, e li esplose la passione e in modo tremendamente dolce e travolgente entrò dentro di me e iniziò a muoversi sempre più velocemente, regalandomi un immenso piacere, continuammo così fino a che entrambi non venimmo per poi subito dopo addormentarci accoccolati. la mattina seguente, ian e suo padre dovettero andare all'ospedale di ravenna per un meeting sulla pediatria, si anche il padre di ian era un pediatra, e poi gianni voleva passare del tempo con suo figlio, così io e laura come due vecchie amiche uscimmo assieme e lui mi fece visitare la bellissima cittadina vicino a casa loro, pranzammo in un bar molto caratteristico della zona e al pomeriggio mi portò a fare shopping e insistette per comprarmi un vestitino blu con le paillettes su tutto il corpetto e una gonnellina che scendeva a palloncino. mi disse che stasera lo avrei dovuto indossare.io annuì e felici tornammo a casa. la serata passò in modo sereno e tranquillo, gianni era davvero uno spasso continuava a fare battute su battute e trattenere le risate era difficile, laura e gianni ci avevano portato in un bel ristorante perchè volevano festeggiare la prima ragazza che ian gli aveva presentato , ma sopratutto volevano festeggiare il loro anniversario di matrimonio che sarebbe stato tra tre giorni. tornati a casa ina mi raccontò la sua giornata e io feci lo stesso con la mia. ad un certo punto mi disse " sei tremendamente sexy con quel vestitino, tu non sai che voglia ho di togliertelo" e di rimando gli risposi " vecchio pervertito!!!" andai in bagno per cambiarmi e mettermi i pigiamo, quando tornai in stanza lo vidi addormentato, così lo aiutai a mettersi sotto le coperte e andai contro al suo petto per dormire. la porta bussa, mi sveglio e con la voce impastata dal sonno mugulo qualcosa, dall'altra parte della porta sento la voce di laura che dice " piccioncini vi ho portato la colazione in camera" ommiodio ma questa donna è fantastica, rispondo " arrivo subito laura" chiamo ian e gli dico che sua mamma ha portato la colazione, poi mi alzo, spalanco le tende e lascio che i raggi del sole penetrino nella stanza illuminandola, vado poi ad aprire la porta e ringrazio laura che se ne va subito, finita la colazione ian si va a fare una doccia mentre io preparo la mia e la sua valigia, perchè dopo che mi sarò fatta una doccia pure io partiremo per tornare a casa. infatti verso le 12:30 circa partimmo da ravenna, la mamma di ian aveva insistito perchè ci fermassimo li almeno a pranzo, ma ian conoscendo i pranzi domenicali della madre decise di partire prima. una volta arrivati a casa erano le 16:00 decidemmo di farci un bel bagno rilassante assieme e poi andammo a riposare, stanche del viaggio, ci svegliammo alle 18:30 e optammo per una pizza, dopo la cena, misimo su un bel film ma siccome eravamo stanchi non lo vedemmo tutto e senza che nemmeno me ne accorgessi, ian mi portò in stanza da letto e dormimmo abbracciati tutta la notte. la settimana successiva passò velocissima, con i preparativi del tirocinio, gli esami da sostenere prima di andare in ospedale, tra 2 settimane saremmo partiti per questa nuova esperienza. a metà settimana mia mamma mi chiamò e mi disse che non sarebbe riuscita a venire giù perchè si era ammalata, ma aveva promesso che la settimana dopo sarebbe venuta ad aiutarmi con il " trasloco" delle mie cose nell'appartamento di milano della zia erika. il week-end passò come sempre troppo velocemente, ma la domenica sera iniziai ad avere forti dolori addominali, doveva arrivarmi il ciclo, ma non sono mai stata male per questo, ma comunque può capitare e ian si prese cura di me, mi fece da infermiere anche perchè per tutta la notte vomitai e anche la mattina seguente non riuscii ad andare a scuola, mi sentivo malissimo. non avevo appetito e appena provavo ad ingerire qualcosa, esso tornava su. al mercoledì ian decise di portarmi all'ospedale, lui non lavorava più li come pediatra ma conosceva la maggior parte delle persone e subito mi fecero tutti gli esami di routine, ma non c'era nulla di sballato. giada preoccupata venne a trovarmi e mi portò le cose che le avevo chiesto, avevano deciso di ricoverarmi e quindi mi servivano ricambi. la notte passò quasi senza vomito e alla mattina, decisero di dimettermi con la diagnosi di influenza, e con la prescrizione di prendere vitamine e tachipirina per la febbre se fosse salita. alla sera nuovamente stetti male e vomitai di nuovo tutto quel poco che ero riuscita ad ingerire, quella notte decisi di andare a casa da giada, siccome ian era stato a casa dal lavoro, non volevo fargli perdere altri giorni, gli promisi che giada sarebbe stata con me e ian acconsentì finalmente dopo una lunga discussione. l'indomani mattina giada come promesso stette a casa con me e decise di farmi da medico, così iniziò ad indagare su quando avevo iniziato a sentirmi male, se poteva essere correlato a qualcosa, cosa avevo fatto nelle ultime settimane. arrivò alla fine ad una conclusione e mi pose una domanda " jessica rispondi sinceramente, ma tu.... insomma tu ed ian.... avete...mm... ecco usato il preservativo?!" sbiancai a quella domanda, non ci eravamo minimamente preoccupati di questa cosa, diventai muta e non riuscii a dare una risposta, e giada capii che no, non lo avevamo mai usato. detto questo corse fuori ed andò in farmacia, prese uno di quei test di gravidanza precoce e me lo somministrò. ero ancora immobile da prima ma con l'aiuto di giada mi alzai e andai in bagno.... lette le istruzione feci pipì sullo stick e ... sulla scatola del test, c'era scritto tempo di attesa 5 minuti. in quei cinque eterni minuti ripensai mille volte a tutte le ultime settimane, da quando avevo conosciuto l'uomo che oramai amavo incondizionatamente, il primissimo incontro, le lezioni di cucina, le cenette romantiche in ristoranti costosissimi, le gite fuori porta, i momenti di passione che c'erano stati, i litigi, l'aver conosciuto i suoi genitori ed ora il male, stavo ormai male da circa una settimana non ne potevo più, a breve sarebbe iniziato il tirocinio, come avrei fatto a fare tutto, come potevo riuscire ad affrontare se il test risultasse positivo?, e sopratutto come lo direi a ian? i minuti passavano l'ansia cresceva e giada dall'altro capo della porta mi parlava, ma sinceramente non badavo minimamente a ciò che stava dicendo ero completamente ipnotizzata, stavo pensando a come questa assurda situazione possa essere capitata proprio a me, che tra le altre cose studio nell'ambito sanitario, il mio fidanzato è un medico e queste cose si sanno te le insegnano nei corsi di base, la contraccezione, ma a quanto pare tutti bei discorsi che io durante quei folli momenti di piacere mi sono scordata di prendere. lo squillo del telefono mi riporta alla realtà, è ian, decido di fare finta di nulla e rispondere, " pronto amore?" e dall'altro capo del telefono sento " amore, ti sento meglio, hai una voce decisamente migliore, stai meglio?!" no ma dico sei scemo? ho la voce migliore? la mia voce è carica di ansia, tensione, preoccupazione e persino panico, come fa a dire che la mia voce è migliorata? rispondo " massi, dai sto un pochino meglio, oggi non ho mai rimesso nulla e giada mi sta coccolando, mi sento giò meglio" ian felice delle mie parole mi disse che doveva tornare in aula e che appena avesse finito le lezioni sarebbe corso da me! riattaccai e una lacrima scese sulle mie guance, non avevo detto nulla a ian, non riuscivo a trovare il coraggio di dirgli che dentro di me ero devastata e impaurita avrei voluto fosse qui con me, abbracciandomi e dicendomi che tutto andrò bene. mentre sono qui seduta sul water di questo bagno a piangere in modo incontrollato da sola, giada dall'altra parte della porta mi chiede aggiornamenti, " allora je, si è colorato sto cappero di stick?" non rispondo, non ho il coraggio di abbassare lo sguardo e vedere cosa lo stick mi dirà... spero di non trovare il colore rosa... vorrebbe dire che sono incinta, mentre il colore blu significherebbe che non ho nessuna gravidanza in atto. rispondo finalmente a giada " tesoro, non ho il coraggio di guardare" -G-" amore dai apri questa porta e quando ti sentirai pronta guarderemo assieme il risultato che ne dici?" io annui nella mia mente e pian piano mi alzai, un forte capogiro mi investii, ma riuscii per miracolo a raggiungere la porta, girai la chiave e giada entrò subito, mi abbracciò, e mi disse " qualsiasi cosa succeda da adesso in poi, sappi che per te ci sarò, qualunque cosa succeda!" la ringraziai e le dissi " grazie amica mia!" e la abbracciai, un abbraccio che non volevo finisse mai, perchè le volevo bene ma anche perchè volevo ritardare il più possibile il momento della verità, ma non potevo continuare a fare finta di nulla, e così dissi a giada " dobbiamo guardare... al mio 3 " giada annui complice e io dissi solamente " 1..........2.............3" scoprii lo stick e rimasi shoccata, lo stick aveva funzionato, era colorato, ma..... lo era del colore sbagliato, ROSA!!!!! ero incinta? mi prese il panico e dall'eccessiva tachicardia svenni. giada non si fece prendere dal panico e mi bagnò la faccia con dell'acqua fresca e subito mi risvegliai, mi chiese se mi ricordavo ciò che era appena accaduto e io mi limitai ad annuire. una lacrima rigò il mio viso. una notizia del genere in teoria quando arriva la persona, e il partner ne sono felici, invece io ero quasi disperata,volevo figli certo, ma non alla mia età, non adesso, la mia vita era troppo incasinata per occuparmi di un esserino indifeso, avevo appena imparato a prendermi cura di me stessa e non ero pronta a prendermi cura di qualcuno che sarebbe dipeso da me totalmente per molto tempo. rilessi centinaia di volte il bugiardino della confezione del test, nella speranza di leggere rosa negativo! ma così non fu... ma una cosa mi colpii, era scritto così " se siete nelle prime settimane di gravidanza questo test, anche se ha la percentuale del 90% di riuscita può, nel caso di ormoni sballati dare falsi positivi" mi aggrappai mentalmente a quella speranza e presi il secondo dei due stick disponibili nella confezione, ritentai il test.... i cinque minuti sembravano non finire mai. alla fine con la tachicardia guardai lo stick..... nuovamente rosa. no non è possibile due volte lo stesso risultato, se è così allora deve essere vero! giada mi abbracciò, e mi disse in un orecchio " sono felice per te, anche se adesso tu non lo sei, ma appena realizzerai il miracolo che stai creando ne gioirai, e io ti sosterrò" quelle parole mi fecero commuovere nuovamente e inizia a piangere singhiozzando mentre giada mi consolava. quella sera quando ian rientrò dal lavoro, decisi che glielo avrei dovuto dire, in fondo lui era "colpevole" quanto me, e poi era giusto che sapesse che io portavo nel grembo suo figlio. ma appena lo vidi tutte le mie forze, convinzioni vacillarono. lui mi venne in contro e mi salutò platealmente dicendo " ciao amore mio" mi disse anche che mi vedeva meglio rispetto a ieri sera e che ne era felice. mi disse inoltre che vedendomi stare male, si era preoccupato perchè era arrivato anche a pensare che fossi incinta, la mia faccia sbiancò e lui subito disse, che non poteva assolutamente essere, e poi lui per ora non voleva " marmocchi" così li definii nella sua vita, disse che ne aveva già troppi al lavoro. tutto ciò in cui credevo, all'improvviso si sgretolò, lui aveva pensato fossi incinta? certo era un medico, era abituato talvolta a fare diagnosi di gravidanza a ragazze di 16/17 anni. quindi sapeva benissimo quali fossero i sintomi. e anche questa volta aveva azzeccato la diagnosi, solo che siccome si trattava di lui non ci voleva nemmeno pensare, e non voleva porsi nessun problema. giada era presente quando quelle parole uscirono dalla bocca di ian e capii anche lei cosa io pensasi, ian non lo deve sapere, non lo vorrebbe. iniziai a pensare che dovevo allontanarmi da ian, lui non avrebbe mai accettato ciò che assieme avevamo creato, e io di certo non avrei mai avuto il coraggio di abortire o darlo in adozione, era vero, era una gravidanza indesiderata e inattesa ma all'improvviso capii che tutte le cose capitano per un motivo ben preciso e bisogna accettarle per come sono, nessuno e dico nessuno sarebbe riuscito a farmela pensare diversamente, mi era capitato di rimanere incinta ed ora mi dovevo prendere cura di lui/lei. con una scusa banale quella sera dissi a ian che ero molto stanca, il che era vero, ma volevo solo che dopo quello che aveva detto se ne andasse. e con la sua solita gentilezza mi salutò con un bacino sulla fronte e mi disse "riposa piccola mia ci vediamo domattina" l'indomani sarebbe arrivata mia madre e avremmo dovuto fare il trasloco dei nostri vestiti nell'appartamento di milano, e ian si era offerto di aiutare, così avrebbe colto l'occasione di conoscere mia madre. dopo circa mezzora che ero nella mia camera a meditare, persa nei miei pensieri di me con un bebè tra le braccia, un messaggio mi riportò alla realtà. da ian:" amore mio, mi sento solo, qui nel mio lettone senza te" lui era sempre così dolce con me... ma quello che prima aveva detto " non voglio marmocchi intorno" ecco la sua frase ancora mi rigirava nella mente. decisi così di non rispondere. un suono della televisione mi fece intendere che giada si stava guardando un film, fra era partito 2 giorni fa per un viaggio di lavoro di una settimana, sarebbe arrivato tra pochi giorni per tenere sotto controllo il nostro appartamento qui a novara mentre noi eravamo a milano. decisi così di raggiungere giada e assieme guardammo un film che passava alla tv. decidemmo poi di andare a letto, il giorno dopo sarebbe stato un gioroìno molto impegnativo. mattino seguente: ci svegliammo di buon ora e finimmo di impacchettare tutte le nostre cose da portare giù, avevamo deciso di trasferirci già da stasera, forse la lontananza da ian mi avrebbe fatto bene e sopratutto mi avrebbe fatto schiarire le idee. dopo che mi feci una doccia scesi in cucina, giada eras tutta indaffarata a preparare la colazione, il profumino era invitante, ma appena sentii l'odore del caffè un conato di vomito mi investii e feci appena in tempo a raggiungere il gabinetto. intanto sentivo la voce di giada preoccupata spiegare cosa era successo a ian che era appena entrato. la mia mente subito iniziò a pensare " oddio e se lo scopre, no non può scoprirlo" anche se la mia parte razionale, sperava quasi che ian lo scoprisse da se così da evitare a me l'impiccio di trovare le parole adatte per dirglielo. suonò il campanello, mi obbligai a scendere era mia madre, non la vedevo da molto tempo e mi mancava, le saltai al collo. si vedeva che era stata male, era ancora tutta chiusa e con un colorito della pelle biancastro, e anch'essa si accorse che nemmeno io stavo bene ma si ,limitò a commentare " sta cavolo di influenza!!!" detto questo iniziammo subito a portare giù scatoloni, giada con una banale scusa mi disse di andare in camera sua a cercare un abito che assolutamente non poteva lasciare qui, così facendo io andai su ed evitai il trasporto di scatoloni. la macchina era stracolma, trovai anche un minuto per presentare mia madre a ian, si strinsero la mano e subito si sorrisero, a mia mamma ne ero sicura stava già simpatico. mia mamma allora disse benissimo partiamo, ian si offrì di venire ad accompagnarci giù a milano per aiutarci poi con gli scatoloni. io salii in macchina con lui. la sua espressione era cupa e triste, dopo dieci minuti di glaciale silenzio mi chiese " stamattina sei stata di nuovo male?" mi limitai ad annuire. durante il resto del viaggio ian non disse più nulla, ed io nemmeno eravamo ognuno immerso nei propri pensieri. arrivate a milano, giada sempre con un altra delle sue banali ma convincenti scuse mi chiese di occuparmi di andare subito s in casa a fare un bel piatto di paste per tutti perchè avevano fame io acconsentii e la ringraziai mentalmente. non riuscii a mangiare quasi nulla, infatti il poco che avevo mangiato lo avevo rigettato quasi tutto. vedevo ian sempre più preoccupato ma non disse nulla. alla sera mia madre andò via e ian decise di rimanere con me stanotte prima di ripartire per novara l'indomani mattina. mi coccolò per tutta la sera dicendomi che mi amava e che gli sarei mancata molto, da quando aveva pronunciato quelle parole sui bambini non riuscivo più a dirgli ti amo amore, o cose dolci di questo genere, mi sentivo quasi tradita da lui, anche se lui non ne sapeva niente. quella notte fu lunghissima, alle 2:00 iniziai a stare nuovamente male e dopo due altre ore passate al gabinetto ian decise di portarmi in pronto soccorso dove mi ricoverarono per accertamenti.la domenica mattina ci raggiunse anche giada all'ospedale, cercò di convincere ian a partire per novara, non voleva nemmeno lei che ian scoprisse che io ero incinta attraverso dei medici, ma ormai era fatta, mi avevano fatto il prelievo da un ora e i risultati non sarebbero tardati ad arrivare. infatti dopo 15 minuti entrò il medico e chiese a tutti di lasciare la stanza ma ian si rifiutò, insistendo per stare dentro. alla fine il medico acconsentì senza nemmeno interpellarmi, solo perchè aveva riconosciuto ian. si avvicinò a me e disse: " abbiamo scoperto l'origine dei suoi mali" vidi ian che tirò un sospiro di solievo e disse " la prego dottore ci dica, siamo preoccupati" il dottore prese fiato e disse " complimenti signori, aspettate un bambino!" a quelle parole nuovamente mi shoccai, perchè avevo ancora un barlume di speranza che il test casalingo avesse dato il risultato falsato. mi ricordai in quell'istante pure di ian che era ancora accanto a me e mi tenenon mi importava la mano, da prima della diagnosi, mentre mi giro verso di lui, vedo che il dottore ci ha lasciati soli, ci serviva un po di privacy. ian è li in piedi che non dice una parola, non si muove e non sembra nemmeno quasi respirare. passano circa due minuti e alla fine decido di rompere il ghiaccio, ian non si è ancora girato verso me, ha ancora lo sguardo fisso nel vuoto, inizio a pensare che forse ha più bisogno lui di assistenza che io. " ian?!?" non mi importava quale sarebbe stata la sua reazione, ma ero seriamente preoccupata a vederlo li, immobile, sembrava morto. decide alla fine di risvegliarsi dal suo letargo e mi guarda, le mie labbra iniziano involontariamente a tendersi in un grande sorriso, che però da parte sua non c'è. senza aggiungere altro, mi molla la mano ed esce dalla stanza sbattendo la porta. nel momento in cui ian esce, giada entra, mi vede che sto piangendo perchè lui non mi ha nemmeno parlato, perchè lui che or sa mi ha abbandonata, perchè non so perchè piango ma un misto di emozioni mi ha spinta a farlo. giada si limita ad abbracciarmi e a dirmi le solite consolanti parole " tesoro, su calmati, adesso qui con te ci sono io" cerco di stare tranquilla, e le lacrime si fermano. di ian nemmeno la traccia, neanche messaggi o chiamate, penso che mi abbia mollata li. arriva il medico, giada deve uscire, ma sarà per poco perchè il medico subito mi dice che deve parlarmi e poi sarò libera di tornare a casa. il dottore è un uomo davvero delizioso, dolce e calmo, trasmetta anche a me un senso di calma. mi da delle informazioni dettagliate sulla gravidanza, mi indica i luoghi più adatti per i corsi pre-parto e mi prescrive delle vitamine da prendere per riuscire a superare questa prima fase.alla fine mi mandano a fare un ecografia interna per vedere se dopo tutto l'embrione stava bene. ho scoperto che il mio bambino piccolissimo sta bene, si è impiantato in utero correttamente, sono incinta di 4 settimane e mezzo e la scadenza sarà per fine gennaio. dopo queste informazioni il dottore mi consegna la mia cartella contenente una fotografia dell'ecografia dove si vede questo minuscolo puntino che è il mio bambino. torniamo a casa con un taxi io e giada siccome nessuna delle due aveva la macchina. appena arrivata mi faccio un bel bagno rilassante e giada prepara una tisana. quando esco dalla doccia, bella rinfrescata e pulita il mio cellulare inizia a vibrare, guardo da chi arrivano i messaggi, è ian. -I-" dobbiamo parlare" -J-" va bene vieni a casa mia" -I- " ok, sarò li a breve" sento aria di litigio, solitamente lui non è mai così freddo nei messaggi, scendo da giada e le comunico che ian sta arrivando, lei mi dice di stare tranquilla, e che almeno lui ha avuto la decenza di farsi sentire, mi dice anche che lei sarà nella sala affianco e se le cose dovessero degenerare lei interverrebbe subito. mi calmo e mi rassicuro alle sue parole. suona il campanello, oddio è lui. vado alla porta e timorosa apro. lui senza nemmeno salutare entra e va diretto in cucina, lo seguo e finalmento trovo il coraggio di rompere il ghiaccio " comunque ciao" e con la voce più arrabbiata che mai mi disse " non c'è proprio un cazzo da scherzare." la mia espressione si rattrista e con voce flebile gli domando " allora come mai sei qui? ti ascolto" senza indugio ripose " come cazzo è possibile che tu sia incinta, pensavo che tu prendessi la pillola" di tutta risposta decido di tirare fuori il coraggio " come facevi a pensare che io prendessi la pillola?, non avevo mai fatto sesso prima, sei stato tu il primo..." e senza fermarmi aggiunsi " e non hai nemmeno pensato di chiedermi se la prendevo la pillola, ma questo non c'entra, nemmeno tu hai mai preso precauzioni o cose di questo genere, perciò ora non ti lamentare" concludo il mio discorso dicendo " ecco perchè non ti ho detto che ero incinta!" queste parole mi escono dalla bocca involontariamente lui cambia espressione e si avvicina minacciosamente a me e dice" tu lo sapevi e non me lo hai detto, ma come cazzo ti sei permessa di tenermi nascosta una cosa così?, sei solo una bambina!" le lacrime che fino ad ora avevo a stento trattenuto iniziano a scendere senza sosta, e ian si beffeggia di me dicendo " ecco vedi piangi sempre" ma guarda tu sto stronzo. raccolgo le ultime energie e dico " inanzi tutto l'ho saputo ieri, e ti dico già fin d'ora che nemmeno io vorrei avere un bambino alla mia età, ma è successo e di certo io per mio puro egoismo non mi permetterei mai di distruggere questo miracolo, anche se inaspettato, non ti sto chiedendo nulla, perciò, vattene adesso e non mi rivedrai mai più e non saprai mai nulla sul bambino." a quelle parole ian restò ammutolito, non sapeva cosa rispondere e si ritrovò basito, io in cuor mio speravo in risposte del tipo " ma amore mio, lo cresceremo assieme" oppure " non temere tesoro io ci sono e ci sarò sempre" ma nessuna di queste risposte uscì dalla sua bocca. non uscì nemmeno un urlo o qualcosa di offensivo nei miei confronti, non uscì nulla, il silenzio più assoluto, nonostante fosse lui il più grande, il più adulto lo vedevo fragile e indifeso come un bambino. ma non potevo di certo andare da lui a consolarlo e abbracciarlo, anche se lo volevo fare non sarebbe stato giusto. così con tono neutrale e senza emozioni gli dissi " vattene" e lui obbedì. scoppiai in lacrime appena lasciò l'abitazione, nonostante le braccia di giada mi coccolavano e le sue parole mi calmavano le lacrime non smettevano di scendere, avevo la tachicardia e un respiro mozzato, ad un certo punto una fitta alla pancia mi fa piegare in due dal dolore, giada in pre dal panico siccome questa specie di crampo non passava chiamò l'ambulanza che le disse di farmi calmare altrimenti avrei potuto abortire. le mie forze ormai erano allo stremo e prima di svenire pronunciai la parola " ian" poi tutto buio. intorno a me sentivo molte persone che si urlavano ordini e agivano su di me, mi schiacciavano, mi manipolavano, cercavano di salvare il mio piccolissimo bambino. sentii la voce di giada disperata vicino a me che chiamava qualcuno, mi ricordo che prima del buio totale avevo detto la parola, o meglio il nome ian. sento giada che in pre dal panico chiama ian e dice semplici parole. " ian jessica è all'ospedale, il forte shock del litigio con te, le lacrime e le successive convulsioni hanno provocato in lei delle contrazioni uterine e la gravidanza è a rischio, vieni qui subito!" poi non sentii nuovamente nulla. dopo un tempo che sembrava infinito iniziai di nuovo come prima a percepire tutto ciò che mi circondava, il bip regolare della macchina a cui ero attaccata, le gocce della flebo che cadevano regolarmente e... delle mani, delle mani che accarezzavano le mie, in un modo troppo, troppo famigliare. mi concentrai su quel tocco, e iniziai a sentire anche del bagnato, stava piangendo, poi la sua voce " amore, piccola mia, svegliati ti prego, scusami per tutto sono uno scemo, svegliati amore ti amo" a quelle parole cercai in tutti i modi di combattere l'oscurità, cercavo di aprire gli occhi, in sottofondo sentivo ian che diceva le stesse parole, se le ripeteva come un mantra. dopo un tempo che mi sembrò lunghissimo riuscii ad aprire gli occhi, il mio sguardo captò subito ian, era chino sulla mia mano che la accarezzava e baciava e ripeteva il suo mantra, pian piano mossi un dito, ian subito alzò lo sguardo, mi rinnamorai all'istante vedendo quei suoi occhi in cui mi ero già perso mille altre volte. dissi " ciao" a quel punto lui saltò in piedi e i diede un sonoro bacio sulla fronte prima di schizzare fuori e avvertire giada e il dottore che mi ero svegliata. il dottore mi prese i parametri vitali velocemente e poi uscì, prima però mi rassicurò dicendomi che dovevo restare in assoluto riposo senza traumi emotivi perchè per ora la gravidanza era ancora in atto ma se avessi avuto un altro crollo emotivo come quello che avevo avuto, la gravidanza si sarebbe interrotta. giada entrò con ian, mi abbracciò e mi disse "sono felice che tu sia tornata tra noi, torno tra poco, voi avete un bel po di cose da dirvi" io annuii e giada lasciò la stanza. ian prese posto vicino a me e dopo pochi secondi esordì con " scusami amore mio!!!, ti prego, perdonami" la mia mano si poggiò sulla sua come per fargli capire che lo perdonavo, ma lui come un bambino iniziò a piangere e continuò dicendo " non mi sarei mai perdonato se vi fosse successo qualcosa, sono uno stupido, perpiacere perdonami, anche se non lo merito, perhè io non posso vivere in un mondo dove tu non ci sei, io ti amo e ti amerò per sempre!" a quelle parole anche a me scese una lacrima, ma non di tristezza ma di gioia e gli risposi " adesso tu sei qui, ed è questo l'importante" ma lui non ancora contento mi disse di nuovo " perdonami per non esserci stato fin da subito, per averti urlato contro, per ciò che è successo e per non averti sostenuto" mi alzai seduta a fatica, con la mano lo invitai a sederai vicino a me e appoggiai le mie labbra sulle sue, un contatto veloce e fugace ma così carico di significato, così bisognoso, da estinguere le parole, con quel rapido e semplice bacio ci eravamo detti tutto. conclusi alla fine dicendogli " ti amo" e lui con uno dei suoi più bei sorrisi di sempre mi abbracciò e mi disse che ero meravigliosa. a quel punto, con voce timorosa, quasi impaurita gli chiesi "ti va di vederlo ?!" lui non capii subito a cosa mi riferivo perchè mi rispose " vedere cosa?" e io gli dissi " non vedere cosa, ma vedere chi!!" i suoi occhi si illuminarono, aveva capito, annuì debolmente con la testa e io la tirai fuori dalla mia borsa che avevo sul comodino, gliela porsi e f la scena più bella del mondo. lui che di ecografie ne vedeva a migliaia ogni giorno quando lavorava in ospedale, si emozionò come un bambino nel vedere l'ecografia del suo bambino. quella scena mi scaldò il cuore e alla fine disse " è la cosa più bella che potesse capitarci, ne sono felice amore" finalmente il dottore mi lasciò andare a casa e subito volli prepararmi la roba per andare in tirocinio l'indomani, ma ian me lo proibì dicendo che avrebbe sistemato tutto lui a scuola, quella notte dormì con me e ci addormentammo abbracciati dopo che lui mi diede un bacio sulle labbra e poi fece una cosa che mi fece commuovere, si abbassò sulla mia pancia, me la accarezzò e diede un bacio, augurando una serena notte anche al piccino. la mattina mi svegliai coccolata dalle braccia di ian che mi stava massaggiando la schiena, uno dei risvegli più belli di sempre. dopo la colazione, che stavolta riuscii a tenere nello stomaco a me e a ian venne in mente la stessa identica cosa.... dobbiamo dire ai nostri genitori che diventeranno nonni. l'idea a dire che mi spaventava era dire poco, mi terrorizzava cosa potevo dire a mia mamma? ian invece non vedeva l'ora di dare a tutti la lieta notizia. optammo in fine per una cosa semplice ma efficace avremmo invitato i nostri genitori per questo week-end a casa mia qui a milano e li avremmo informati della mia condizione. e così decisi di chiamarla subito e dirle che io e ian avremmo piacere ad averla qui a pranzo domenica da noi, e la stessa cosa fece ian. a metà mattinata, ci stavamo annoiando, giada era in ospedale per il tirocinio e io ero qui a casa a fare niente. mi stavo quasi deprimendo, io volevo andare assolutamente in reparto e fare quello per cui fino a poco tempo prima avevo studiato, stando fino a ore tarde sulle scomodissime sedie dell'università. ma giustamente ian me lo proibì, spiegandomi che se in reparto ci fossero stati casi critici di bambini che stavano male, nella mia condizione potevo ammalarmi io ma peggio ancora potevo passarla al mio piccolino, e la probabilità di aborto era altissima. dovevo stare tranquilla e riposare. optai così per iniziare a studiare per gli esami che ci sarebbero stati di li a poco. ian mi era sempre vicino e mi aiutava sempre. ma ben presto la mia voglia di baciarlo e avvinghiarmi a lui iniziò a farsi sentire, e lo sentivo come un bisogno vitale. mi avventai proprio su di lui e iniziai a baciarlo violentemente, dapprima ricambiò, ma poi riprese la ragione e si staccò dicendomi " jessica, devi stare tranquilla, non possiamo fare questo tipo di "attività"" mi rimisi al mio posto con il broncio dicendogli, eh certo adesso che mi verrà la pancia non mi vorrai più. e subito di risposta disse " amore mio, non dire certe scemenze.sei, sarai sempre per me la donna più bella al mondo" le sue parole fecero sciogliere il mio cuore come un ghiacciolo al sole. mi appoggiai sulle sue gambe e coccolata da lui mi addormentai. mi risvegliai ore dopo e sotto alla testa non sentivo più le gambe di ian ma un cuscino, e sotto al mio corpo non c'era più il divano, ma un materasso, mi aveva portata a letto! che carino. mi giro verso la sua parte e noto con amarezza che lui non c'è. ma al suo posto trovo un post-it lo prendo e sopra ci leggo " amore mio, ben svegliata, torno presto, ti amo" che biglietto enigmatico!. guardo l'orologio, sono le 15:40 tra poco dovrebbe tornare giada, decido di fare una torta, non so perchè ma avevo voglia di festeggiare assieme alla mia amica e al mio fidanzato la nostra relazione. prendo il telefono e provo a chiamare ian per sapere se tornerà presto. ma lui non risponde. riprovo, riprovo e riprovo ancora per una decina di volte ad intervalli regolari. cosa sarà mai successo ? giada arriva, ma di ian non si hanno tracce, inizio a preoccuparmi, racconto tutto a giada ma lei sembra stranamente calma, e si limita solo a dire " massì sta tranquilla, presto ian sarà qui!" questa cosa non mi convince per nulla, ci dovrò parlare. ore 18:30 di ian ancora nessuna traccia, mi sono ripromessa che se entro le 19:00 non riesco a mettermi in contatto con lui chiamerò le autorità. per cercare di rilassarmi vado a farmi un bel bagno caldo, ma nemmeno il bagno riesce a tranquillizzarmi anzi, mentre ero immersa nell'acqua calda, i pensieri mi tartassavano e non mi sono rilassata ore 18:55 basta ora chiamo le forze dell'ordine. prendo in mano il telefono e proprio in quel momento sento la chiave della serratura scattare, mi precipito alla porta, e lo vedo. tutto elegante e perfetto con il suo solito profumo che ti inebria i sensi, con il suo sorriso che manda in frantumi anche il più resistente metallo che mi saluta. senza nemmeno ascoltarlo mi fiondo su di lui con un dito teso al petto e inizio a insultarlo " dove cazzo sei stato eh? , ti sembra questa l'ora di rientrare?, mi hai fatta preoccupare." lui mi abbraccia, e mi solleva da terra facendomi fare una giravolta in aria e dicendo soltanto " mi sei mancata anche tu!" e poi delicatamente posa un bacio sulla punta del mio naso. i giorni si susseguivano sempre uguali e monotoni, eravamo ormai a fine della settimana e la mia ansia per la domenica cresceva a dismisura. era venerdì, fuori la temperatura era alta, e dopo essere tornata in ospedale per eseguire il post-ricovero, i medici mi hanno detto che devo stare a riposo, ma non più sempre a letto ora mi farebbe bene anche camminare un poco e cercare di fare movimento. ian allora ebbe un idea e mi disse " amore mio, preparati e fatti bella per stasera alle 20:00" la mia faccia si tirò subito in un sorriso anche non sapendo ancora di cosa si trattasse, e lo abbracciai, ma poi li chiesi " per cosa esattamente mi dovrei preparare?" " per una sorpresa" mi rispose. la mia curiosità era alle stella e passai tutto il pomeriggio indaffarata per la sorpresona di ian. erano ormai le 19:45,lo smalto era asciutto, l'acconciatura semplice e raccolta era fatta, il vestito lo avevo scelto, dovevo solo indossarlo. così mi diressi verso il mio letto e inizia a indossare il vestitino turchese che arrivava fino sotto al ginocchio con delle balze sul petto. erano le 20:00, dovevo assolutamente scendere. appena ian mi vide rimase a bocca aperta, e mi continuava a fissare inebetito, e riusci solo a dire " wow, sei stupenda" la mia carnagione si tinse di rosso e risposi un " grazie amore" sussurrandolo. da quando ian aveva scoperto che ero incinta le sue attenzioni verso di me erano cresciute a dismisura, mi teneva sempre sotto braccio per paura che scivolassi, è vero io sono sbadata, ma ian mi trattava da piccola creatura da difendere. come al solito molto premuroso mi accompagnò alla macchina e mi fece salire, reclinò leggermente il mio schienale per permettermi di stare più comoda, devo ammettere però che le sue attenzioni mi piacevano. mi portò al centro di milano, ma non si fermò e proseguì, si fermò e parcheggiò la macchina appena fuori dal centro vicino ad un insegna luminosa che riportava la scritta " relax & food " ian mi raggiunse ed insieme entrammo in questo posto bellissimo e suggestivo. le pareti all'interno del locale erano di un rosso scuro, che trasmetteva calore e sicurezza, c'erano inoltre degli stencil alla parete di un color oro che risaltava moltissimo su quel rosso. arrivò una signora sulla cinquantina, e sembrò riconoscerci, solo dopo capii il perchè, ian aveva riservato l'intero stabile solo per noi quella sera. la signora ci fece accomodare in una saletta e ci consegnò un accappatoio e un costume da bagno, ci chiese poi di indossarli, un po perplessa ma curiosa feci ciò che la gentile signora aveva chiesto. una volta indossato il costume ci portò in una saletta da cui uscivano note dolci, e un goloso profumino di cioccolato. la signora ci lasciò davanti a questa porta e ci augurò buon divertimento e poi sparì. ian mi prese la mano e mi condusse all'interno, vi erano due lettini al centro della stanza e sei persone che ci stavano dando il ben venuto. ci fecero sdraiare sui lettini e iniziarono a coccolarci con un caldo massaggio al cioccolato e pietre calde che durò 45 minuti, i 45 minuti più rilassanti della mia intera vita. i massaggiatori dopo per permetterci di ripulirci dalle tracce ancora presenti sul nostro corpo di cioccolato, ci mandarono in una stanzetta dove vi era una cascata di acqua termale colorata, ian mi coccolò sotto il getto caldo e lavò via ogni traccia ancora presente di cioccolato e poi uscimmo dalla doccia, e lui mi disse di tornare nella prima sala, rivestirmi dei miei vestiti e aspettare che lui ritornasse a prendermi, sempre più curiosa feci ciò che mi aveva detto, l'agitazione era ormai in ogni fibra del mio corpo. sentivo i miei respiri irregolari che mano a mano aumentavano, non ne avevo motivo, ma il mio corpo reagiva in maniera diversa. ero ormai vestita da circa 10 minuti e stavo aspettando che qualcuno si degnasse di venire a prendermi. ad un tratto sentii bussare, subito dopo la signora che ci aveva accolto in questa struttura fece capolino dalla porta e mi fece segno di avvicinarmi. mi chiese semplicemente " cara, tu ti fidi dell'uomo con cui sei venuta?" la mia risposta fu automatica e un "SI" uscì dalle mie labbra, subito dopo non riuscii a vedere più nulla, la signora mi aveva bendata, se prima mi stava simpatica ora lo era un pochino meno. sentivo che mi guidava attentamente e giravamo per corridoi che mi sembravano lunghissimi, ad un certo punto il mio naso sopraffino captò del profumo di carne, ora avevo capito, stavamo andando verso il ristorante della struttura, (" relax & food" ) ben presto mi ritrovai la signora nuovamente vicina al mio orecchio che mi sussurrò " ora ti lascio, stai tranquilla ian è qui e ora verrà da te!" la mia agitazione ora era palpabile, perchè mi avevano bendata? , ian dov'era ? ma le mie domande svanirono tutte in un colpo quando sentii quelle mani, quelle mani ormai troppo famigliari che mi cingevano le spalle e la sua voce, che mi provocava mille brividi sulla pelle, che mi diceva " sei bellissima" ad un tratto la benda si slegò, e i miei occhi tornarono a vedere, la figura di ian era davanti a me, si era cambiato rispetto a prima che indossava un semplice pantalone e camicia, ora aveva su uno dei suoi più belli smoking, pantalone e giacca neri, camicia bianca e papillon nero. era un incanto, i miei occhi si illuminarono, ian era fantastico e rimasi senza parole e a bocca aperta.poi finalmente riuscii a guardarmi intorno, l'ambiente era illuminato dalle fiammelle di moltissime candele dal profumo paradisiaco che rendevano l'ambiente molto romantico, il pavimento era invisibile poichè ricoperto da mille tipi di petali di rose che emanavano anch'essi un profumo fantastico. mi si inumidirono gli occhi per tutto ciò che aveva progettato, era tutto fantastico. andammo a sederci al nostro tavolo e iniziammo a gustare i prelibati piatti dello chef. ormai la cena era finita, mancava soltanto il dolce, il cameriere portò un vassoio di prelibati bignè con creme di vario tipo, in contemporanea in sottofondo iniziò a diffondersi una musica che riusciva a trasportarti con le sue note melodiose. il cameriere inoltre portò un altra cloche che consegnò a ian, questa era molto piccolina e tutta decorata. ian a quel punto si alzò in piedi e venne verso di me, inizialmente non capii, ma quando ian si inginocchiò di fronte a me iniziarono a scendermi le lacrime dalla gioia, ian si inginocchiò a terra, prese le mie mani e mi disse " Jessica, mi sono innamorato di te, fin dal primo sguardo, sei una ragazza dolcissima che sa sempre comprendermi fino in fondo, sei una persona speciale e sai sempre cosa fare quando io mi perdo, combatti sempre per ciò che vuoi e sei tenace, e io ti amo, ora la vita ha voluto farci un regalo, il più bel regalo che si potesse avere, un bambino, " le mie lacrime ormai scorrevano sul mio viso senza sosta ma ian continuò " e io sono l'uomo più felice del mondo, il mio mondo sei tu e da quando sei entrata a fare parte della mia vita, è migliorata, ora tutto ha un senso, tu sei il mio tutto, vorrei che il nostro amore fosse suggellato da qualcosa di più, vorrei che la nostra famiglia che si sta formando sia unita per sempre, VUOI SPOSARMI?" non riuscivo a trattenere o fermare le lacrime... ero felice e volevo solo che dalla mia bocca uscisse una misera parola, ma niente l'emozione era troppo forte, ian si stava preoccupando, non rispondevo e piangevo, chissà cosa pensava. presi coraggio e mi gettai completamente su di lui, in un abbraccio che si completò con un bacio, un bacio profondo e intenso. mano a mano che stavo a contatto con lui la mia tachicardia iniziò a regredire e i battiti tornarono via via sempre più normali, la mia pelle era invasa da mille brividi di gioia che mi arrivavano dentro fino all'anima. dopo interminabili secondi mi decisi, mi staccai decisa da ian e dissi SI, era un si bello deciso, non flebile o sussurrato, anzi anche il cameriere lo sentii e si affacciò dalla cucina. dopo il mio breve anzi brevissimo intervento parlato, le nostre labbra si riattaccarono per staccarsi solo dopo qualche minuto. solo dopo che ci riaccomodammo sulle rispettive sedie realizai che ora io Jessica, ragazza timida e insicura piena di mille paure, avevo affrontato i miei demoni più grandi, ero fidanzata con un uomo perfetto, avevo trovato l'amore della mia vita, ero incinta del nostro piccolo ed ora per coronare tutto questo fantastico sogno ero fidanzata e presto ci saremmo SPOSATI awwwww..... non voglio risvegliarmi da questo magnifico dono che la vita mi ha fatto. ormai ero persa nei miei pensieri e non sentivo nemmeno ian che mi chiamava. mi ripresi dal mio stato mentale di trance e tornai con i piedi e la mente a terra. I-"amore tutto bene?, c'é qualcosa che non va?" J-" no amore stavo solo pensando a quanta strada abbiamo fatto assieme io e te " con fare amoroso ian si alzò e venne da me, e mi sussurrò nell'orecchio " e quanta ne faremo ancora assieme, abbiamo tutta la vita per fare strada, e io con te le voglio percorrere tutte" non trovavo più parole, ian era così dolce, lo era sempre stato ma mai come in questo ultimo periodo, mi sentivo leggera e felice come una farfalla. la serata terminò in modo stupendo, lui mi riportò a casa e salimmo in camera e dolcemente lui mi aiutò a spogliarmi e a mettermi il mio pigiamone rosa confetto che mi faceva sembrare un confetto gigante, ma a ian sembrava piacere molto. in quel momento non so cosa mi prese ma mi avventai su di lui, le sue labbra, morbide carnose e con il suo sapore, mi facevano impazzire. avevo voglia di lui, di unirmi in tutti i modi umanamente possibili a lui, ormai stavo bene. ma ian da buon fidanzatino si stacco leggermente da me tanto da guardarmi negli occhi e disse " non tentarmi amore mio perchè non resisterei molto, ma tu sei ancora debole e in convalescenza. " feci il broncio e lui baciò le mie labbra incurvate e disse " mi farai impazzire piccola mia" le mie labbra automaticamente si tesero in un sorriso e assieme ci coricammo sotto alle coperte. poi gli chiesi " tesoro, ma cosa diremmo ai nostri genitori domenica?, io ho paura di affrontare la situazione" e lui mi disse " amore e io cosa sono qui a fare?, ci sono io con te e tu non devi temere nulla, daremo la notizia e loro saranno felici per noi vedrai!" per non dargli ulteriori preoccupazioni feci si con la testa ma dentro di me mi assaliva l'ansia. le sue calde braccia però mi avvolsero e io scivolai, stanca in un sonno profondo. sabato ci svegliammo di buon ora e decidemmo che dovevamo dire la notiziona a giada, strano non si era ancora accorta del mio bellissimo e lucente anello di oro bianco con sopra un piccolo diamantino. decidemmo di andare a fare colazione al bar e di rivelare la cosa a giada che appena lo scoprì, fece girare mezzo bar dalle urla che tirava. uscimmo da quel locale tutti rossi in viso dalla vergogna, siccome giada si fece prendere dall'entusiasmo e alla fine tutti i vecchietti presenti nella struttura si congratularono con me e ian. giada era veramente incorreggibile. nel pomeriggio andammo al supermercato e comprammo solo ciò che ci sarebbe servito per il pranzo/rivelazione di domani io e giada decidemmo per un pranzo semplice ma d'effetto: antipasti misti e freddi da prendere con un buon vinello bianco frizzantino primo: crespelline ricotta e spinaci secondo: filetto in crosta con verdurine croccanti poi un bel sorbetto per riuscire a digerire il tutto. comprammo tutto ciò che ci necessitava e tornammo a casa, la serata passò velocemente e senza pensieri, perchè ero tutta intenta a preparare per domani, e ian cercava per ciò che riusciva di aiutarmi, ridemmo tanto quella sera, perchè ian non riuscì nemmeno a girare la pastella delle crespelle senza fare saltare fuori dalla ciotola tutta la farina e riempirsi completamente =) finimmo tutte le preparazioni alle 23:00 circa, andammo tutti subito a letto e ci preparammo per la domenica! era domenica, mancava un ora circa all'arrivo dei nostri parenti, ero anche in tensione perchè per la prima volta mio padre avrebbe conosciuto ian e perchè per la prima volta i miei genitori avrebbero incontrato quelli di ian. decisi di non pensarci e godermi la giornata e funzionò alla grande, l'ansia andò via e quando dopo mezzora vidi mia madre la abbracciai forte e li tra le sue braccia mi sentivo a casa mia. era ormai qualche mese che non vedevo il mio caro papi e rivederlo mi fece scendere una lacrimuccia, gli corsi in contro e gli saltai in braccio, amavo il mio papà era l'unico uomo oltre a ian che mi aveva sempre capita, sostenuta e appoggiata in tutto ciò in cui credevo e volevo fare. lui e ian si intesero a meravigli fin da subito, e iniziarono a parlare di sport vari, ah i maschi e le loro fisse =). ben presto arrivarono anche i genitori di ian che mi abbracciarono subito con molto amore. ci accomodammo in tavola e iniziammo a mangiare, ad un certo punto a mia totale insaputa quello scapestrato uomo del mio fidanzato fece tintinnare il suo calice di vetro con la forchetta e disse : " grazie a tutti per essere venuti oggi, ringrazio prima di tutto emanuele e luisella perchè avete messo al mondo una creatura fantastica, e poi io e jessica, la mia jessica volevamo farvi sapere che presto diventerete nonni " dapprima arrossii violentemente e volevo spaccare la faccia a ian per averlo detto così in un momento non giusto, ma quando vidi le lacrime sul viso di mia madre e di mio padre allora anche a me iniziarono a scendere le lacrime e iniziai a sorridere come una ebete. ian mi fece alzare in piedi e disse infine " e presto saremo una vera famiglia, perchè lei ha accettato di sposarmi" i nostri genitori ci abbracciarono entrambi e ci dissero quasi all'unisono di quanto fossero contenti di questa magnifica notizia. il mio cuore esplose e iniziai di nuovo a piangere di felicità, e fu proprio mi padre che venne ad abbracciarmi, asciugarmi le lacrime e dirmi " era ora che mi facessi un nipotino, mi manca la sensazione di avere un frugoletto sulle mie ginocchia, farlo giocare e divertirmi come facevo assieme a te principessa" lo abbracciai forte e gli dissi " grazie papi". anche mia mamma venne ad abbracciarmi e disse " sai cara, a me non la dai da bere facilmente, lo avevo capito benissimo " e poi scoppiò a ridere e ci abbracciammo, la mia mammina che sa sempre cosa penso, riesce a capirmi con uno sguardo. e poi abbracciai anche i genitori di ian che si congratularono con noi perchè erano felici della notizia. e poi iniziarono a fare domande su quando sarebbe stato il matrimonio, chi volevamo invitare............ fino a che furono le 18:00 e i nostri genitori dovettero partire per tornare a casa, mi dispiacque moltissimo quando andarono via, ma prometterono tutti di ritornare prestissimo a trovarci. io e ian andammo sul nostro accogliente divano e ci rilassammo facendoci le coccole, la sera passò in modo sereno e ben presto presi sonno. sentivo qualcuno scuotermi, che palle ero stancaaaaaaa, era ian che i svegliava diceva di avere una bella sorpresa per me, in questi giorni avevo ricevuto fin troppe sorprese, e non ne ero abituata, ma solo vedendo la sua faccia sorridente e carica di promesse mi alzai subito dal letto e mi preparai, in solo mezzora ero pronta e uscimmo di casa, salimmo in macchina e tornammo dove tutto era iniziato, novara. cosa ci facevamo qui? ma certo era lunedì e ian doveva lavorare? io dovevo fare qualcosa all'università? bhooooo ian continuò a guidare fino a fuori dalla città, in periferia, non ero mai stata in periferia di novara, era tranquillo e verde, sembrava essere in un altra città, arrivammo davanti ad una villa grandissima e tutta recintata, la villa era in mezzo stata fatta in mezzo ad un grandissimo terreno, al che io chiesi " scusa ma perchè mai siamo venuti qui, ci abita un tuo amico?" non riuscivo a capire, lui mi guardò, i suoi occhi avevano una strana luce, e io in quel profondo blu mi persi, mi sorrise e bastò quello per capire che la vera sorpresa, miracolo era la sua vicinanza poi ian spezzò il silenzio e disse " amore mio non vorrai mica vivere sempre con la tua amica vero? io voglio averti tutta per me nella nostra casetta!" alchè capì subito le sue intenzioni e dissi " e tu questa la chiami casetta, ian non possiamo permetterci questa specie di castello reale, anche se e stupendo" in sorrise e rispose " aspetta di vedere l'interno amore mio, e chi ti dice poi che questa reggia come la chiami tu non possiamo permettercela?" automaticamente io risposi " lo dico io amore, io non ho da parte quasi nulla e posso a malapena permettermi l'affitto che do a giada qui a novara" e lui mi rispose " amore mio ho lavorato sodo negli ultimi anni e io posso permettermi non solo questa casa ma anche molte altre " non capivo, si era professore e lavorava all'ospedale e sicuramente guadagnava bene, ma da qui ad affermare che poteva permettersi altre mille case.... ne passava sotto ai ponti! allora una domanda mi sorse spontanea e chiesi" scusa ma tutti sti soldi non puoi averli presi solo con il tuo lavoro...." e lui rispose " amore è proprio questo che mi piace di te. non ti sei mai chiesta se fossi o no ricco, mentre le mie storie passate erano tutte bastae sul denaro, le ragazze si mettevano con me perchè sono ricco, mentre tu, tu ti accontenti di poco e non sei avida" ricco lui ricco, bho non capisco, così lo incito a proseguire e lui fa un cenno con la testa e prosegue dicendo " io discendo da una famiglia molto ricca e nobile, il mio bis bis bis bis bis nonno è stato il re di francia, infatti in francia abbiamo un palazzo dedicato noi . avevo sempre studiato storia sui banchi di scuola ma del re somerhalder proprio non ricordavo, così gli chiesi " scusa ma perchè io non ricordo nessun re con il tuo cognome?" e lui disse semplice perchè il re discendeva da parte della mia mamma. ah ok ora era più fattibile.quindi ero fidanzata con un nobiluomo bene che figata. entrammo in questa villa enorme tutto dentro era perfetto, era già arredata e sembrava che fosse stata ammobiliata da me, perchè secondo il mio gusto tutto era dove doveva essere e non avrei cambiato nulla. dopo un tour della casa mi chiese cosa ne pensavo, e io riuscii solo a dire " ian questa casa è un sogno, è perfetta!", " ma chissà quanto costerà!" e ian disse " non ti preoccupare di questo piccola, ok se ti piace la comprerò" ok questo è pazzo!!!!!!!!! ma non feci in tempo a fare nulla che lui digitò un numero e disse alla persona che aveva risposto " si la prendiamo, ok passo da te tra mezzora per firmare " oh mama " ian ma cosa hai fatto?" " semplice amore mio ho dato una reggia alla mia regina!" decisi di sorridere, amavo quel pazzo del mio ragazzo! detto fatto, mezzora dopo io e ian eravamo i proprietari di una favolosa villa rinascimentale arredata perfettamente con mio gusto e bellissima aveva 6 camere da letto con il bagno annesso, 3 bagni, la cucina enorme, il salone che occupava mezzo piano poi aveva ancora una cantina, una taverna, e nel sotto tetto aveva una stanza dedicata agli hobby con giochi, una piccola palestra e... la sauna. nel giardino dietro casa che era enorme c'era una altrettanto enorme piscina e una vasca idromassaggio. tutto rigorosamente cintato e piastrellato, il giardino disponeva anche di gazebo arredato anche con televisione, barbecue e ogni ben di dio . ero in paradiso, e non vedevo l'ora di iniziare a vivere la mia vita con questo magnifico uomo. restava solo una cosa da decidere quando ci saremmo sposati? era passato qualche giorno ormai dalla visita alla nostra futura reggia, ero felicissima, di li a poco ci avrebbero dato le chiavi cosicchè finalmente avremmo potuto iniziare a portare dentro le nostre cose e ristrutturare la nostra stanza, era già bellissima così ma a me sarebbe piaciuta più calda, accogliente, con un bel parchet chiaro e le pareti scure. ian disse che la casa la potevo arredare come meglio credevo, il mio gusto gli piaceva molto.quel giorno io e ian decidemmo di andare nel negozio a mio avviso più fico, l'ikea volevo scegliere il nostro lettino, e ero curiosa di vedere le cullette per neonati, non avevo amici con figli piccoli e le cose mie di quando ero piccina non le avevo più, avrei dovuto comprare tutto nuovo e la cosa mi entusiasmava moltissimo. la giornata all ikea fu a dir poco magnifica comprammo tutto ciò che ci necessitava per la nuova casetta e comprammo anche la cameretta per il bimbo o bimba che stavamo aspettando. ero molto in ansia in questo periodo perchè di li a 10 giorni ci sarebbe stata la prima ecografia, ed al sol pensiero di vedere il mio bambino/a per la prima volta mi emozionava tantissimo. e ian era ancora più eccitato di me. era ormai quasi una settimana che stavo esclusivamente con ian e volevo vedere un pochino giada che stava facendo tirocinio in ospedale, volevo passare uno dei nostri pomeriggi assieme come facevamo qualche tempo fa, un giretto in centro e poi shopping e gelatone. ian doveva sbrigare delle faccende universitarie a varese e quindi mi scaricò a milano per stare con la mia adorata sorella mancata giada. ci saltammo letteralmente addosso e passammo un ora intera a chiacchierare sedute sul divano o meglio dire svaccate sul divano.non ci accorgevamo che il tempo passava, eravamo sempre li sul divano a parlare giada mi raccontò delle mille cose viste in reparto e io dal mio canto le raccontai della nostra futura casetta e di tutto quello che era successo, compresa l stupenda proposta di matrimonio che a giada non avevo ancora raccontato. ben presto si fecero le 19 e ian ci sorprese tutte e due portandoci un buonissima pizza, cosi io e giada potemmo continuare i nostri discorsi fino alle 23, quando ian mi disse dolcemente nell'orecchio " piccola è ora di andare" aveva ragione era tardi e noi ci avremmo messo ancora 45 min prima di arivare a casa, quindi a malavoglia salutai giada e io e ian andammo a casina. il giorno dopo mi alzai piena di energie, dovevo trovare il modo di "liberarmi" di ian per un paio d'ore, perchè per domani era programmata l'ecografia al mattino e al pomeriggio sarebbero venuti i suoi genitori che erano di ritorno da un viaggio, il giorno seguente sarebbe stato il compleanno di ian e io volevo comprargli un bel regalino. così con una delle scuse più banali uscii di casa, non sapevo ancora che sarebbe stato meglio rimanerci. arrivai in centro a novara ed entrai in un negozietto piccolo ma pieno di cose simpatiche e carine. optai per una cornice molto strana, potevo fare stampare una foto in 3d e metterla in questa cornice ottica, davvero fico. andai dal negoziante e feci stampare la foto, poi non vidi più nulla, so solo che ho la nausea e sono in un posto freddo ed umido e nero, tutto intorno a me è nero. dove sono finita??? cosa mi stava succedendo? dove mi trovavo? continuavo a chiedere e urlare ma nessuno sembrava rispondere, ero in trappola, bloccata chissà dove e nelle mani di chi! il panico si impossessò del mio corpo, non sapevo più cosa fare , provai a tirarmi in piedi per cercare di capire meglio dove ero capitata, facevo fatica a reggermi in piedi, ero molto debole e sentivo le gambe cedermi sotto al mio peso. avevo le caviglie legate al palo a cui ero attaccata, e le manette mi permettevano un limitatissimo movimento. ad un certo punto il caldo e l'umidità erano troppi, mi sentii svenire e fu di nuovo tutto nero. ian's pov era ormai da più di 4 ore che jessica non tornava a casa, nessun messaggio, nessuna chiamata, il suo cellulare sembrava essere morto completamente, non rispondeva. ero davvero preoccupato, così chiamai giada, che si preoccupò moltissimo, non sapendo dove poteva trovarsi la mia piccola bambina, come potevo essere stato così stupido da farla uscire sola?, chi poteva volerle fare del male, era una ragazza così dolce e gentile, non aveva nessun nemico. non ce la feci a restare fermo a pensare a cosa fare così decisi di allarmare le forze dell'ordine, intanto mi incamminai verso il centro di novara per cercarla o almeno trovare tracce di lei. riaprii gli occhi, ero sempre in quel posto lurido appoggiata ad un sudicio materasso, l'aria era sempre umida e sapeva di chiuso, chissà da quanto tempo ero li! ad un certo punto vidi una luce, questo spiraglio illuminò delle scale che scendevano fino ad arrivare qui dove mi trovavo, ben presto lo spiraglio si fece più largo e riuscii a scorgere altri particolari molto importati. avevo capito di essere in uno scantinato, ne erano la prova, la polvere che si vedeva nell'aria e i vecchi mobili coperti da teli bianchi. la persona che scendeva le scale fu in brevissimo davanti a me e all'improvviso si accese la luce di questo squallido posto. la persona che avevo davanti era pressapoco alta come me, presumevo fosse una donna, lo deducevo dai lunghi capelli che uscivano dalla maschera che indossava e dal forte profumo da donna che pervadeva le mie narici. iniziai ad urlare e chiedere "cosa ho fatto, perchè mi trovo qui? cosa volete da me?" la donna non rispose si limitò a ridere fragorosamente, e richiamò a se il suo complice. dalle scale scese una figura alta e corpulenta era molto più alto di me e alla luce si vedeva benissimo la sua pelle rovinata e butterata. questo uomo non indossava nessuna maschera, vedevo benissimo il suo ripugnante volto. la donna si decise finalmente a parlare e disse " vuoi sapere perchè sei qui?" istintivamente senza nemmeno pensarci annuii debolmente con la testa e le continuò. "se vuoi sapere il motivo del tuo sequestro, dovresti chiedere a quello stronzo del tuo fidanzatino!" ian? ma cosa c'entrava lui con questa gente qua? pregavo la donna di lasciarmi andare, e per convincerla a farlo la informai della mia gravidanza, le chiedevo di risparmiarmi, in quanto ero incinta, solo in seguito realizzai che la mia paura mi aveva fatto agire in modo stupido e insensato, perchè appena la donna udii le mie parole ricevetti dritta dritta nello stomaco un bel pugno dal gorillone che era a fianco della donna. da forte che era il pugno mi mancò il respiro, non sapevo più cosa fare, ormai le lacrime mi rigavano il viso, e piangevo senza più ritegno. ian's pov la cercai per ore intere per tutta novara, entrando in tutti i negozi e mostrando una foto recente che ci eravamo fatti al parco, nessun commerciante sembrava averla vista. ero disperato, avevo girato tutti i negozi due volte. non sapevo più che fare, decisi così di incamminarmi verso casa, magari era andata a fare una passeggiata e rientrando a casa la avrei trovata la, ai fornelli a prepararmi una delle sue deliziose cenette romantiche che tanto ci piacevano. tentai un ultima cosa prima di rientrare, appena fuori dal centro sulla via del ritorno, era situato un bazar, era un negozzietto che alla mia piccola piaceva molto, ci trovava sempre delle cosine carine, a poco prezzo ed eravamo già entrati molte volte assieme, così decisi di tentare e chiesi se avessero visto la foto della mia ragazza. il commerciante fece una faccia strana appena io gli mostrai la foto, iniziò ad annuire e provò a spiegarmi cosa era successo, sfortunatamente non era italiano ed io non ci capì molto, ma una cosa riuscii a farla, estrassi dalla tasca il mio cellulare e avvertii la polizia di raggiungermi in questo negozzietto dove mi trovavo. il gorillone continuava a picchiarmi insistentemente e senza alcuna tregua, e la donna vicina a lui rideva molto forte e talvolta sferrava calci dritti dritti sulla mia pancia, io stremata cercavo per quanto possibile di proteggere ciò che in quel momento mi era più caro, il mio piccolo puntino, frutto dell'amore di ian e mio. avevo sete e fame, il tempo passava e io continuavo a lamentarmi per i dolori causatimi dalle percosse. la ragazza entrò nuovamente nello scantinato e si diresse di corsa da me mi tirò su per il colletto ormai tutto rotto della mia camicetta e mi disse " brutta puttana, tutta la polizia di novara ti sta cercando assieme a quel misero bastardo di ian come hai fatto a dare l'allarme?" non ne avevo idea, ma al sol pensiero che ian mi stava cercando stavo già meglio, e un leggerissimo sorriso si compose sulle mie labbra, lei se ne accorse e mi sferrò un altro schiaffo in piena faccia, i miei occhi si chiusero nuovamente e caddi in un profondo sonno. ian's pov la polizia aveva fatto davvero veloce ad arrivare, il negoziante aveva messo a disposizione i video registrati dalla video sorveglianza che riprendono all'interno il suo negozio, e riescono a prendere anche una minima parte di esterno, era la nostra unica chance di trovare il mio amore, la mia mente era affollatissima di pensieri su jessica e sul nostro piccolo bimbo, come staranno? la mia vita sarebbe finita senza loro, jessica è il mio tutto e senza di lei che seno aveva vivere? immerso nei miei pensieri non mi accorsi che tutti esultavano, riuscii a ritornare alla realtà per scoprire che tutti stavano esultando perchè si vedeva benissimo che un uomo sulla cinquantina aveva catturato la mia piccola dalle spalle, le aveva messo un sacco in testa e la aveva portata via, chissà dove. ian's pov piazzammo tutta l'attrezzatura da ritrovamento persona dentro al piccolo bazar, gli inquirenti mi chiesero se jessica avesse dietro il suo cellulare e io risposi di si. riuscirono tramite il suo numero e le registrazioni scoprire la zona dove si poteva trovare jessica. era vicina , il computer segnalava che si trovava a meno di 2 km da noi. senza aspettare altro tempo, ci preparammo e una volta muniti di giubbotto antiproiettile e manganelli entrammo in azione, non mi fu permesso di stare assieme ai poliziotti, avrei intralciato il loro lavoro, ma potei comunque aggregarmi a loro assieme ai tecnici che guidavano la squadra d'assalto con i microfoni. la testa mi girava, mi ricordo mano a mano tutto molto bene, i ricordi mi affiorano sempre più nitidi nella mente, mi ricordo delle aggressioni subite e dei calci, non mi preoccupo minimamente del mio braccio dolente, ma mi preoccupo che al mio bambino possa succedere qualcosa, anche se non era inizialmente atteso, io già lo amavo, e se gli fosse capitato qualcosa ne sarei morta. sentivo che la temperatura era calata di molto, infatti iniziavo sempre più a sentire freddo, molto freddo. mi accorsi che non avevo più i vestiti addosso, avevo solamente la biancheria intima e uno straccio lungo che copriva tutto il mio corpo lasciando scoperte le braccia e le gambe, mi sentivo ghiacciare, non sopportavo il freddo.entrarono di botto ancora i miei aggressori, si diressero verso di me a passo spedito e mi dissero " ben svegliata puttana, sei pronta a soffrire?" in mano il gorillone aveva dei bastoni appuntiti e aspetta... nei pantaloni teneva una pistola... il mio sangue si raggelò nelle vene. ormai la mia pelle aveva troppi lividi e graffi, il male inflitto sul mio corpo con il bastone non lo sentivo nemmeno più. ad un tratto sentii in lontananza delle macchine, capii che quindi dovevo trovarmi in un posto vicino ad una strada, non troppo affollata. il rumore degli pneumatici si avvicinava sempre più, ed io in cuor mio speravo si trattasse di ian. ian's pov arrivammo, dove il GPS del telefono di jessica ci aveva guidato, era un posto sperduto di novara in mezzo alle risaie davanti a noi era tutto coltivato, intorno a noi solo prato ed una casetta piccola, può darsi che il telefono sia stato gettato qui e noi con i mezzi di cui adesso dispone la polizia siamo riusciti a risalire solo a questo posto. spero di trovare la mia bambina, sono molto preoccupato per lei. mentre la squadra d'assalto si preparava, i tecnici scannerizavano con sofisticati metodi la casa davanti ai nostri occhi. dallo scanner termometrico, si poteva realizzare che all'interno della casa ci fossero due persone, forse una terza, ma esse non si riusciva a scorgere perfettamente, perchè non era delle stesso colore delle altre due persone, la forma era quella ma il colore era più simile a quella di un animale a sangue freddo. la squadra decise di intervenire ed io riuscii soltanto a chiudere gli occhi e pregare, pregare che li dentro ci fosse la mia piccola. ero di nuovo sola nel buio, sentivo al piano superiore della musica molto alta, non riuscivo a sentire nient'altro. cercai di accucciarmi su me stessa per riuscire a mantenere una temperatura corporea accettabile. stremata dalle forze, senza ne cibo ne acqua chiusi gli occhi. ad un certo punto mi sentii sollevare da due braccia possenti e muscolose che mi trascinavano, cercai di dimenarmi con quel briciolo di forze rimanenti ma non riuscii a muovermi di un solo millimetro.ad un tratto sentii l'aria fresca di giugno sulla pelle, non potevo crederci, era soltanto un bellissimo sogno,? riuscii ad aprire gli occhi per un istante prima di ritornare nel buio baratro e ciò che vidi mi bastò per tutta la vita, i suoi occhi ghiaccio, i suoi meravigliosi occhi, ero in paradiso, lui mi aveva salvata finalmente, ed ora senetivo di potermi rilassare e mi lasciai inghiottire dalle tenebre. mi svegliai dopo circa 3 giorni, ero in una stanza bianca e molto asettica, sentivo un continuo bip...bip...bip.... ero collegata a mille e più macchinari, ma non mi importava, perchè ero viva e perchè sulla mia mano appoggiata leggera come una piuma c'era la mano di ian. tossì pian piano, sentivo male dappertutto, e mi sentivo qualcosa di rotto. ian si svegliò subito e mi sorrise e solo con quello io mi sentii rinascere, il suo sorriso era la migliore delle medicine disponibili sulla faccia della terra. dopo un intera mattinata di controlli e visite, mi arrivò il referto del mio corpo messo male, 3 costole incrinate, il braccio sinistro rotto e........ un inizio di distacco di placenta, la gravidanza era in super rischio, se si fosse staccata il mio piccolo pulcino sarebbe soffocato sotto a quell'organo che in condizioni normali lo aiuta a sopravvivere nella pancia della mamma. ricevetti l'ordine di riposo assoluto e divieto di qualsiasi tipo di attività. ero contenta però tutto sommato perchè il mio pulcino era sano e salvo. ian mi stringeva la mao e cercava di calmarmi, e ci riusciva sempre il suo tocco riusciva a calmare ogni singola cellula del mio corpo. tre settimane dopo oggi finalmente mi dimettono dall'ospedale, ho l'ordine di assoluto riposo anche a casa, ma almeno sono a casa mia e il mio umore si è notevolmente risollevato, la placenta si è quasi totalmente riattaccata all'utero e al 99% non ci dovrebbero essere altri problemi, aspetteremo il risultato dell'ultima ecografia di stamattina per capire meglio la situazione. ian era ogni giorno più premuroso, e cercava di aiutarmi in tutti i modi possibili, era davvero perfetto. ,i venne in mente che con tutto ciò che era successo, non gli avevo nemmeno dato il regalo di compleanno e non gli avevo nemmeno fatto gli auguri. così lo chiamai e lui subito molto allarmato mi disse " amore che c'è ? hai bisogno, oddio cosa posso fare per te?" semplicemente dopo tre settimane di infermìno sulla mia bocca spuntò un sorriso e gli dissi " volevo semplicemente scusarmi" I-" scusarti? e per cosa?" J-" per non averti fatto gli auguri al tuo compleanno!, mi dispiace tanto amore!" ian si avvicinò a me e mi disse " il più bel desiderio e regalo di compleanno c'è l'ho qui davanti a me e non mi servono auguri o regali, a me basta averti a fianco tutti i giorni, che sono l'uomo più felice del mondo" le lacrime di gioia iniziarono a rigarmi le guance e lui mi diede un dolce bacio sulle labbra. una settimana dopo dopo il controllo che feci in ospedale mi dissero che ero a posto, la placenta si era attaccata benissimo e il piccolo fagiolino stava bene. uscimmo dall'ospedale con la busta contenete la mia ecografia più altri esami che avevano dovuto fare per vedere se il bambino stava bene e così fcendo avevano anche scoperto il sesso, io e ian non eravamo pronti a scoprire cosa fosse, decidemmo di sederci in macchina comodi e solo allora avremmo aperto la busta, parlando avevamo anche già deciso i nomi: se femmina - phoebe- , mentre fosse stato maschio si sarebbe chiamato -matteo-. salimmo in macchina, ero agitata volevo sapere se sarebbe nato tra 6 mesi una phoebe o un matteo. ian aprì lentamente la busta e tirò fuori l'esito: e mi disse " sei pronta?" annuii energicamente e lui disse " è Matteo, aspettiamo un maschietto" la mia gioia fu incontenibile, io volevo disperatamente un maschietto e ne ero felice ci abbracciammo e ci baciammo in pre dalla gioia, quello era uno dei giorni più belli della mia vita.! la gioia era incontenibile, io e ian avevamo le lacrime agli occhi, lui voleva un maschietto con uttto il cuore e anche io lo desideravo molto. tornammo a casa emozionatissimi e decidemmo di dirlo a tutti, amici e parenti assieme. optammo per una festa, la festa x il bambino, avremmo arredato il salone della nuova casa con decorazioni azzurre e uno striscione che si innalzerà con scritto BENVENUTO MATTEO! la frenesia era tanta e iniziammo subito a preparare a pc gli inviti e spedirli per posta elettronica a tutti gli invitati. la festa si sarebbe tenuta questo sabato stesso, quindi avevamo 4 giorni per dare vita ad una magnifica festa! ci recammo come prima cosa in tipografia per ideare a fare realizzare lo striscione, poi pensammo alle decorazioni, in un negozietto piccolissimo al centro di Novara, li comprammo tutto cio che ci occorreva per addobbare casa, decorazioni, festoni, azzurri in più decidemmo che ogni ospite avrebbe dovuto indossare qualcosa per far capire che era una festa a tema, il bambino! decidemmo che i maschi avrebbero indossato delle cuffiette azzurre in testa e le femminucce avrebbero indossato delle scarpette rosa. questo sarebbe servito anche per i giochi scemi che io e ian avevamo in mente di progettare. come ultima tappa della giornata facemmo visita ad un amico di vecchia data di ian, joseph, che lavorava nelle migliori discoteche ed era un asso con la musica, siccome lui alla festa non potrà venire, per lavoro ci diede alcuni cd mixati da lui per avere della bella musica in sottofondo. eravamo molto stanchi, alla festa mancavano tre giorni ed eravamo in alto mare con la preparazione, iniziarono anche ad arrivare le telefonate degli invitati che volevano saperne di più riguardo all'ambiguo invito che gli era stato inviato. noi ci limitammo a ribadire ciò che era scritto nel biglietto, niente di più e niente di meno. fortunatamente i miei genitori, giada e i genitori di ian erano disponibile e ci avevano già confermato la loro presenza, che per noi era fondamentale, loro erano le persone più importanti per me e ian. i giorni seguenti furono giorni di inferno, il caldo era insostenibile e la mia pancia ormai era bella grossa, ero sempre stanca, ogni minima attività mi spossava, così ian si propose di finire lui di sistemare la casa, sarebbe stata una sorpresa anche per me quindi. io intanto, restai a casa e ideai una torta a tre piani da decorare, la mia mente aveva mille idee ma alla fine optai per una classica torta a tre piani decorata con glassa e pasta di zucchero. la preparazione di essa richiese molto tempo siccome non avevo mai lavorato la pasta di zucchero. ma alla fine il risultato era magnifico, la torta aveva il pan di spagna azzurro, per segnalare che era maschio, la crema all'interno era crema pasticcera aromatizzata al limone ed era ricoperta da pasta di zucchero raffigurante un ciuccio e dei biberon, ero davvero soddisfatta del mio lavoro. sabato arrivò, gli invitati iniziavano ad arrivare, saremmo stati fuori nel giardino per stuzzicare qualche salatino dopodichè saremmo entrati per svelare a tutti il sesso del bambino. per tutto il tempo ian era vicino a me, mi sta sempre attaccato, mano nella man e mi fa conoscere alcuni invitati, alcuni suoi amici che non avevo mai visto. finalmente dopo tanto tempo vedo i miei genitori assieme a Giada, che voglia che avevo di vederli e abbracciarli, mi fiondai direttamente su di loro e travolsi in pieno sia mamma che papà. ora gli invitati c'erano tutti e la festa poteva iniziare, ci dirigemmo all interno della casa, e consegnammo ad ogni ospite il piccolo pensierino che era stato ideato per ognuno di loro. all'interno si stava bene, era molto fresco grazie al climatizzatore, tutto era pronto, stavo per andare a prendere la torta quando ian mi prese la mano e mi disse con moltissimo amore " amore mio, voglio dire, davanti a tutte queste persone che ti amo e per me sei tutto, ringrazio il signore per aver fatto si che io mi scontrassi con te quel giorno di ottobre, sei la mia piccola, da proteggere, ma sei una donna forte e senza paura devo ringraziarti per aver tenuto duro con me e non esserti mai arresa, dopo tutto ciò che ci è successo negli ultimi mesi, sei la mia ancora, il mio porto sicuro, sei il mio TUTTO, TI AMO amore mio" dopo queste parole dolcissime due lacrime solcarono le mie guance e lo abbracciai forte e lo baciai con passione, e una volta staccati sussurrai al suo orecchi, ti amo anche io amore. andai a prendere la torta e infine chiamammo le nonne, la mia mamma e la mamma di ian per tagliare la torta, siccome noi sapevamo già che cos'era avevamo deciso di far tagliare la torta da due persone che sarebbero state fondamentali per il nostro campione. le nonne con già un velo di lacrime sugli occhi incisero la torta, sbirciarono il colore e si girarono verso tutti dicendo all'unisono è maschio!, un coro di applausi si levò e ian fece apparire in alto lo striscione che diceva BENVENUTO MATTEO!!! era tutto splendido, amavo le persone che erano li per noi oggi e amavo il mio dolce ian che aveva fatto tutto questo solo per me, in quanto sapeva come io ci tenessi, ero davvero al settimo cielo dalla festa ormai erano passati 3 mesi, la mia pancia lievitava sempre più, e di tanto in tanto Matteo si faceva sentire con calcetti. il rapporto tra me e ian andava a gonfie vele e non vedevamo l'ora di vedere il nostro piccolo campione. anche la casa era quasi finita, erano state fatte l epiccole modifiche che o e Ian avevamo richiesto alla interior designer e il risultato era magnifico, la parte della casa che preferivo, a parte la mia stanza da letto era il tetto, eh già sul tetto o meglio sul terrazzo che fungeva da tetto avevamo fatto installare una piscina e per permetterci di usufruirne tutto l'anno avevamo ideato di poter chiudere il terrazzo e rendere la piscina in un ambiente chiuso. anche la camera di Matteo ormai era pronta, e dire che mancavano ancora 4 mesi al parto. oggi avevo programmata un ecografia e ian era più impaziente di me di rivedere ancora il nostro topolino, era talmente eccitato dal fatto di diventare padre che a casa aveva scannerizzato tutte le ecografie del bimbo e ne stava facendo un quadretto, che voleva appendere nel suo studio. l'ecografia andava benissimo, e teo stava bene, ian era felice e tutto andava a meraviglia. questo week-end ian mi ha promesso una sorpresina siccome la settimana prossima rincomincia la scuola ian dovrà lavorare finchè io non partorirò, perciò sarò a casa da sola tutto il giorno così questo week-end deve essere tutto per noi. mentre cerco di scervellarmi su quello che il mio amore ha progettato ricordo pochi mesi fa quando ian mi ha portata due settimane al mare a mia totale insaputa. siamo andati in un posticino carino nelle marche, quindi non troppo lontano, per via della mia gravidanza, ma davvero carino siamo stati moltissimo nelle spiagge bianchissime della costa marchigiana, alla sera mi portava sempre in ristorantini piccolissimi e molto caratteristici per assaggiare ogni prelibatezza che quella magnifica terra offre e talvolta visitavamo le città e i suoi reperti archeologici. un ìa vacanza perfetta con l'uomo che amo. mi distolgo dai miei pensieri quando sento ian che mi chiama con voce preoccupata e così con il cuore in gola mi precipito da lui e dalla sua espressione capisco che c'è sicuramente qualcosa che non va. mi avvicino a lui e gli chiedo " amore tutto bene? che succede" -I-" amore una tragedia, come faremo adesso?" l'ansia prende possesso di ogni mia fibra nervosa e con timore chiedo " oddio, dimmi per piacere!!" -I-" il nostro matrimonio, abbiamo accantonato il nostro matrimonio, la location, gli invitati e le bomboniere!!, amore quando nascerà matteo non ci sarà tempo per tutto ciò. dobbiamo svegliarci!" ahahahha tiro un lnghissimo sospiro di sollievo e mi metto in braccio all'uomo che amo e gli dico " cretino, mi hai fatto perdere 10 anni di vita, pensavo fosse successo qualcosa di brutto!" e lui di tutta risposta mi dice " ma questo è brutto amoreee!" e infine corrucci lo sguardo e fa il labbruccio , a quell'espressione mi fiondo su di lui ed entrambi cadiamo sul divano, restiamo li per momenti che sembrano eterni in cui esistiamo solo io e lui nella nostra bolla d'amore. aveva ragione però, quando Matteo sarà nato non avrò tempo di organizzare un matrimonio, è deciso in questi 4 mesi mancanti alla nascita organizzerò tutto. ci mettiamo sotto con il lavoro e optiamo per una festa unica che comprenda matrimonio nostro e battesimo di Teo. decidemmo per un mese caldo e soleggiato, matteo avrà già 4 mesi e in quell'occasione sarà testimone dell'amore dei suoi genitori. quindi era fatta il mese era scelto, Giugno. restava da scegliere un girno, compatibilmente con gli impegni di tutti, per questo il giorno decidemmo di sceglierlo più avanti. iniziammoa dare uno sguardo a tutte le location possibili e infine ian disse che conosceva un posticino bello e vicino e si sarebbe occupato personalmente di location e catering. ammetto che tutto ciò mi preoccupa assai. io mi sarei occupata della torta e delle bomboniere, ottimo amavo occuparmi di queste cosucce. il lavoro frenetico mi fece quasi dimenticare che era arrivato il tanto aspettato sabato sera, e con esso la sorpresa di ian. uscì nel pomeriggio e mi disse di farmi trovare pronta per le 20:00. la pancia era un po ingombrante e non avevo molti abiti larghi ed eleganti, alla fine optai per un vestitino sbarazzino lungo fino a sotto le ginocchia color blu notte con degli strass su tutto il corpetto ed una fascia rossa in vita, ci abbinai scarpe con il tacco blu ed una pochette rossa, il trucco decisi di farlo leggero, caricando solo un po gli occhi con uno smoky-eyes, i capelli li lasciai sciolti e lisci. erano le 20:00, sentii bussare alla porta, mi guardai un ultima volta allo specchio e andai ad aprire, ciò che mi si presentò davanti andava oltre ogni immaginazione, ian era in un completo bianco, era a dir poco stupendo e aveva in mano un enorme mazzo di rose, le mie preferite, le rose black-magic. una piccolissima lacrima scese dal mio volto, ero felice. ian mi portò nel ristorante più inn della zona, villa crespi, un ristorante situato all'interno di una villa che da sulla magnifica vista del lago, l'atmosfera all'interna era un pochino barocca e il lusso trasudava da ogni centimetro che calpestavo, ero estasiata e felicissima allo stesso tempo, ero nel ristorante di un altro mito, antonino cannavacciuolo. inutile dire che la cena era stupenda, mi stupii ancor più il dopo cena, noi due mano nella mano che passeggiavamo in riva al lago, e ad un certo punto parte una musica e ian mi invita a ballare questo bellissimo lento, sotto le note di " the time of my life" intanto dietro di noi inizia un a dir poco magnifico spettacolo pirotecnico che ian aveva fatto realizzare per me. mi sentivo davvero la ragazza più fortunata del mondo. l'estate ormai era finita e le foglie iniziavano a cadere dagli alberi, e il caldo estivo lasciava ormai il posto alla brezza pungente di ottobre. tutto sembrava essere tornato come l'anno scorso, giada era rientrata dalle vacanze trascorse sulle rive hawaiane con francesco ed ora era ritornata nel nostro appartamentino ed io non mi sentivo più sola. l'anno scolastico era iniziato e io e ian faticavamo a stare assieme tanto, tra riunioni e preparazione dei corsi era sempre impegnato a scuola. era ormai trascorso un anno da quel magnifico giorno in cui mi è venuto addosso e poi da quando è entrato da quella porta per tenere la lezione, quando io ero solo una semplice studentessa smaniosa di imparare nuove cose, ora ero qui ad un anno di distanza con un pancione enorme ed ero anche la futura signora somerhalder ,ancora non ci potevo credere. ogni pomeriggio uscivo in centro accompagnata da giada e andavamo a cercare la bomboniera giusta, anche se non sapere la location personalmente rendeva la scelta ancora più difficile, giada invece dimostrava molte conoscenze in quel campo, sono sicura che lei e ian avessero avito una bella conversazione, e mi tenessero all'oscuro di tutto. tutte le bomboniere che vedevamo erano a mio avviso molto pacchiane e poco raccomandate per un matrimonio, mi scervellavo ogni giorno di più, e provando a parlarne con ian, mi disse " amore mio, sei bravissima a lavorare a mano, perchè non crei tu qualcosa con quella pasta che usavi tu, come si chiamava ..... mmm fimo?" -J-" sisi si chiama fimo!" -I-" ecco perchè non crei qualcosa con quello?" mi convinse e il giorno dopo provai a creare qualcosa con il poco di pasta che avevo ancora in casa, le prime prove che vennero fuori, non mi soddisfarono in pieno, ma la terza prova, si me lo sentivo era quella giusta. avrei fatto dei follettini porta fortuna, erano magari un po infantili ma sia giada che ian appena li videro dissero che erano perfetti. ora dovevo solo crearne altri duecento/duecentocinquanta. non sapendo il numero esatto di invitati. (per vedere le bomboniere cliccare sul link:https://www.facebook.com/484252758291056/photos/pb.484252758291056.-2207520000.1438194494./521127081270290/?type=3&theater) mentre per i testimoni anzichè il follettino avevo pensato ad un vasetto di dolciumi sempre in fimo (cliccate per vedere https://www.facebook.com/484252758291056/photos/pb.484252758291056.-2207520000.1438194494./499843946731937/?type=3&theater https://www.facebook.com/484252758291056/photos/pb.484252758291056.-2207520000.1438194494./500306173352381/?type=3&theater). eravamo ormai in pieno inverno a novara si gelava e io lievitavo, ian si era ricordato del nostro anniversario di fidanzamento e mi aveva portata in un bellissimo locale per passare un sabato sera indimenticabile. era tutto perfetto l'atmosfera che si respirava era calda e piena d'amore e io mi ero premurata di fare già tutti i regali di natale per tutti, si vedeva che avevo molto tempo libero. il tempo passava ed era ora di un altra, anzi l'ultima istantanea del nostro piccolo matteo. dovevo fare l'ultima ecografia prima del parto, era tesa e agitata e iniziava a salire anche la tensione perchè tra poco meno di tre mesi dovrò partorire. come al solito matteo stava benissimo, stavolta era tranquillo che dormiva con il pollice in bocca, era già girato correttamente e quindi potevo proseguire con la richiesta di parto in acqua, al sol pensiero che quel giorno ian sarebbe stato al mio fianco come compagno, ma sarebbe stato lui a tagliare il cordone e visitare il bambino mi tranquillizzava moltissimo. usciti dalla clinica, ci recammo in pasticceria, volevo che ance ian decidesse per la torta, le proposte erano due, delle mini torte che sarebbero state disposte su vari piani per formare un complesso di cinque mini torte, oppure optare per la via più strana, i cupcake, ci sarebbe stato uno stand solo di cupcakes al posto della torta, e in ogni tavolo ci sarebbe stata un alzatina con alcuni cupcake per gli ospiti, prima dell'abbuffata sullo stand. alla fine optammo proprio per i cupcake, ci sarebbe stata anche una mini torta sopra a tutto lo stand cosicchè io e il mio futuro maritino potessimo tagliare la torta, come da tradizione richiesto. ...dicembre... finalmente dicembre era arrivato e con lui la neve e le vacanze natalizie io e ian eravamo andati dai miei genitori per passare il week-end con loro e siccome abitano vicino ad una stazione sciistica ne abbiamo profittato per alcune scivolate sulla neve con il bob ,e ci siamo divertiti molto, anche più di tutti i bambini che ci guardavano straniti e con occhietti indagatori. ormai tutti i centri erano addobbati a festa, il natale si avvicinava e l'euforia era palpabile tra tutte le persone, andando in giro si vedevano bambini che si incollavano alle vetrine con occhi a forma di cuore per un particolare gioco, sperando che, quel buon uomo di babbo natale glielo portasse. il natale avevamo deciso di passarlo a casa dei genitori di ian, e anche i miei genitori erano stati invitati. quindi tutti partimmo per andare a parma, dove il clima era leggermente più mite. i preparativi fervevano in cas somerhalder senior e non riuscivo a capire se ero capitata in una casa o in un ristorante, vedevo la mamma di ian seguita dalle domestiche che provavano l'allestimento del tavolo da pranzo, provavano a creare i piatti del menù per assicurarsi un ottima riuscita, era tutto stupendo e magnifico, sopratutto l'albero maestoso alto circa 2 metri che si stagliava all'ingresso. le camere che ci avevano assegnato erano magnifiche, io avrei dormito con ian nella sua vecchia camera, ampia e incredibilmente tutta bianca, uno spazio molto luminoso e che trasmetteva relax, mentre i mie genitori erano stati collocati in una stanza che sembrava la suite di un hotel a 5 stelle con arredamenti barocchi e letto a baldacchino, era davvero stupenda quella casa, o meglio dire reggia, si assomigliava di più ad un castello che ad una villa. il natale e i successivi giorni passarono in modo caotico ma stupendo, tutti i parenti di ian erano simpatici e dolcissimi, e mi sono sentita sempre ben accolta e parte integrante della famiglia, qualche sera io e ian uscivamo, e avevo avuto anche l'onore di conoscere il suo migliore amico paul, era davvero una forza quel ragazzo e ci divertivamo sempre un mondo quando uscivamo con lui e la sua fidanzata lisa. a capodanno ian mi portò nella sua baita in montagna, eravamo in una piccolissima ma lussuosa casa in montagna circondati solo dalla neve, un paesaggio mozzafiato, e per la mezzanotte mi aveva fatto una bellissima dichiarazione d'amore che mi fece capire il perchè lui era l'uomo dei miei sogni, l'uomo che amavo, l'uomo che presto sarebbe stato il mio tutto, il padre di mio figlio.lo amavo da impazzire, e quella notte nel modo più dolce e romantico facemmo l'amore fino ad addormentarci abbracciati l'una nell'altro.---gennaio--- era passato un mese dal'inizio del nuovo anno, e non poteva essere più bello, ian era sempre più dolce e premuroso verso di me. talvolta anche troppo, ma mi piace molto farmi coccolare da lui.siamo alla fine del mese, precisamente il giorno 26, vi chiederete perchè menzionare il giorno, è importante? si lo è per me, ian non lo sa, non ne abbiamo mai parlato, credo non sappia che oggi è il mio compleanno, questo giorno mi è sempre piaciuto, fin da bambina i miei genitori mi organizzavano super feste bellissime, e in quelle occasioni rare mi sentivo una principessa, ogni mio desiderio era un ordine, ogni 26 gennaio potevo decidere tutto, decidevo cosa fare, cosa mangiare come vestirmi e dove andare, e i miei genitori erano i miei fedeli sudditi che mi seguivano nelle mie pazzie. mi alzo di malavoglia dal letto, voglio andare a fare una bella passeggiata, ultimamente la mia pancia è sempre più gonfia, da un giorno all'altro potrei diventare mamma e il sol pensiero mi spaventa tantissimo credo di essere pronta per questo nuovo ruolo, ma la teoria è assai differente dalla pratica. mi dirigo in bagni, con la testa ancora piena di mille idee, la doccia calda però mi aiuta a liberare la mente e rilassarmi, dopo i dieci minuti più rilassanti degli ultimi mesi esco dalla doccia e mi avvolgo in un caldo e soffice asciugamano di cotone che mi avvolge e mi scalda facendomi sentire protetta. all'improvviso mi torna in mente che oggi.. è il mio compleanno, corro in camera e prendo il cellulare tra le mani e lo accendo, sono curiosa di leggere il messaggio che la mia mamma mi manda tutti i miei compleanno, ogni anno diverso ma sempre bellissimo, ogni anno alle 00:00 mi arriva il suo splendido messaggio, e a me piace iniziare così la giornata. lo accendo e trepidante apro i messaggi in arrivo, e nulla nemmeno un messaggio, tra me e me dico " aspettiamo un attimo, si è appena acceso arriverà di sicuro qualcosa" intanto torno in bagno e finisco di asciugarmi con cura i capelli e decido di vestirmi comoda con una salopette pre-maman e un bel maglioncino. torno in camera, afferro borsa e telefono, aspetta il telefono controllo di nuovo i messaggi, e ancora nulla, " si sarà rotto, è impossibile che la mia mamma non mi scriva". con la preoccupazione in testa esco di casa e mi dirigo verso il centro per fare colazione, poi andrò a trovare ian a scuola e mi concederò del sano shopping in solitudine. al bar il profumo dei cornetti appena sfornati mi riempie le narici e il mio stomaco si anima brontolando,ordino la mia colazione e guardo di nuovo il telefono, nulla, così decido di chiamare mia mamma per sapere se tutto va bene. "pronto mamma, ciao come va?" "tesoro, ciao... sisi tutto bene e tu?" "si si tutto bene, sono al bar a fare colazione tutta soletta e poi andrò a fare shopping" " ok, tesoro allora divertiti, ciao!" e mi riattacca, le cose vanno peggio del previsto, mia mamma non ha mai fatto così e non è mai stata sbrigativa al telefono,anzi ogni volta sono io a dirle, mamma dai ora è tardi ci sentiamo poi, mentre stavolta mi ha battuta sul tempo riagganciandomi il telefono in faccia, che giornata! la mattinata prosegue con le sue stranezze, ian che si congeda velocemente e giady che dice di non poter uscire per cinque minuti dall'aula perchè sta studiando?? ma da quando, demoralizzata mi dirigo al centro e giro per negozi, ma il mio malumore condiziona tutto e decido di rincasare. entrata in casa mi collego al computer e decido di voler portarmi un po avanti con lo studio, se tra poco la mia priorità saranno pannolini e ninna nanne fino a quel momento la mia priorità vorrei fossero i miei studi, i corsi on-line non sono male, i professori mi mandano le lezioni e io prendo appunti e sostengo esami on-line in modo da riuscire a tenere il passo con i miei compagni. non mi accorgo nemmeno e presto fuori è buio, guardo l'orologio e sono già le 18:00 ottimo la scuola è finita, e tra poco il mio bel fidanzato torna a casa così posso passare tutta la serata tra le sue braccia, do ancora un'occhiata al mio telefono che oggi mi sembra muto, nessuno si è ricordato di me, sono triste ed arrabbiata perchè almeno la mia famiglia dovrebbe ricordare una cosa così importante, io di certo lo farò per matteo. sento un rumore, e vedo la porta spalancarsi, non lascio nemmeno a ian il tempo di entrare che mi fiondo su di lui e lo bacio con passione, all'inizio un po sorpreso, mi asseconda e in pochi istanti siamo sul divano, la mia maglietta è sul pavimento e ci sta per finire anche la sua, quando ad un tratto lui si allontana, e mi dice " per quanto questo sia allettante devo rifiutare, ho delle cose da fare!" detto questo sparisce nel bagno. ecco lo sapevo, non mi vuole dire che così grassa gli faccio schifo ed è per questo che inventa stupide scuse. demoralizzata e stanca di quella terribile giornata mi rannicchio nel mio letto e inizio un pianto silenzioso e liberatorio.vengo interrotta poco dopo da un ian a torso nudo e boxer che mi guarda stranito e mi dice, " piccola stasera il mio amico ci ha invitato a cena, per cui preparati usciamo tra mezzora" senza nemmeno aspettare la risposta si chiude in bagno e io rassegnata e svogliata mi preparo. opto per un out-fit comodo ma on banale, i vestitini ch mi ha regalato giada sono bellissimi, anche se sono una balena mi riesco a sentire sexy con quei vestiti addosso senza altre parole finisco di prepararmi e in silenzio usciamo da casa. con il buio non capisco nemmeno dove siamo diretti, ma non me ne potrebbe importare di meno in questo momento. capisco che siamo arrivati quando la sua voce melodiosa mi afferma che devo scendere, torno alla realtà e scendo dall'auto, e ..... siamo a casa nostra gli domando? e lui mi risponde affermativamente con un cenno della testa, si avvicina e mi prende la mano, davanti a me vedo la nostra futura casa, a quanto pare finita, tutta illuminata, una vista spettacolare. ad un certo punto ci incamminiamo verso l'entrata e noto che l'atrio è completamente buio, mi stringo istintivamente a ian che mi cinge le spalle con un braccio, un trambusto improvviso, una luce che si accende e un cartellone enorme appeso, un coro di voci famigliari che grida a squarciagola AUGURIIII!!!!! i miei occhi scorgono subito in prima fila mia mamma,papà e giada, ci sono addirittura i miei nonni, i miei adorati nonni che non vedevo da troppo tempo, sento caldo e bagnato sul viso e ian mi tampona le lacrime di gioia che mi stanno scendendo, poi si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio " auguri mia principessa!" lo abbraccio e lo bacio fino a che non mi manca il fiato, lo amo da impazzire! la festa è fighissima ha organizzato tutto ian in pochissimi giorni con l'aiuto di giada, hanno fatto una cosa fantastica che non mi aspettavo, ed era tutto perfetto, fino a quando ... ...era tutto perfetto, fino a quando... non sento una fortissima fitta alla pancia e subito dopo un altra, sento bagnato in mezzo alle gambe e un dolore che cresce sempre più, mi aggrappo istintivamente a ian che mi sorregge e mi fa sdraiare su un lettino improvvisato dai tavoli della festa. tutto intorno a me sento panico e voci che continuano ad urlare e a venirmi vicino, io mi concentro solo su ian, faccio come mi dice lui, guardo solo lui e mi concentro sui suoi bellissimi occhi che mi portano direttamente nei mari tropicali più belli al mondo, mi estranio da tutto ciò che mi circonda e sento solo la sua voce che lenta e tranquilla mi impartisce dolci ordini come: continua a respirare, cerca di non spingere, dimmi quando hai male. il suono di sirene mi fa tornare alla realtà, sento il vociare continuo attorno a me che all'improvviso smette quando i soccorsi entrano dentro alla casa. gli infermieri dell'ambulanza fanno qualche domanda, a cui fortunatamente risponde ian e mi caricano su una barella e mi portano all'ospedale, ian è sempre al mio finaco, non riuscirei mai a farcela senza lui. una sfilza di macchine segue l'ambulanza, i parenti e amici non vogliono perdersi l'arrivo di matteo e ian per farmi distrarre un po mi dice che hanno aperto le scommesse sulla data e l'ora di nascita del mio piccolino. in ambulanza vengo visitata da una bravissima infermiera che mi dice che anche se non è ostetrica è sicura che sono dilatata già di 5 cm. arrivati all'ospedale, vengo direttamente portata in sala parto/travaglio e chiedo di poter essere messa in acqua, ian è stato trattenuto per compilare la mia cartella clinica, ma io lo voglio, lo voglio vicino a me, e in meno che non si dica eccolo li, arriva e mi stringe la mano, le mie paure si dissolvono in un baleno e so che ora andrà tutto bene, il mio uomo è qui, e siamo pronti entrambi a fare entrare nella nostra vita un altro ometto. il tempo passa inesorabile e in me nulla cambia se non il dolore, quello sembra sempre aumentare, ma io cerco di non lamentarmi, conosco ian e farebbe di tutto per farmi dare un calmante, ma io non lo voglio, assolutamente, voglio partecipare attivamente al mio parto, e voglio sentire fino in fondo cosa si prova.ormai sono le 4.30 del mattino e finalmente vengo nuovamente visitata, i dolori ora sono ravvicinati e continui, la bella notizia è che sono dilatata completamente, la cattiva è che ora devo iniziare a spingere per dare la vita al mio piccolo. sta per iniziare la parte più difficile, come richiesto vengo portata nella sala parto con la vasca, le luci sono soffuse e nell'aria aleggia un dolce profumo di incenso, e sento anche delle dolcissime note emanate da uno stereo appeso alla parete è davvero un clima molto rilassante, ian ora è vicino a me, ha su il camice da dottore e un fonendoscopio che gli circonda il collo, sapere che sarà lui a visitare matteo mi rende ancora più tranquilla. il momento che più temevo è arrivato, le infermiere mi dicono che quando sento il dolore devo spingere, l'acqua aiuta molto, il dolore c'è ma è meno intenso rispetto a quello percepito prima, il dolore finisce e io smetto di spingere. e continua così fino a quando non sento ian che mi sussurra nell'orecchio con voce rotta dall'emozione, amore guarda la testa è fuori, alla prossima spinta potrrai abbracciare matteo, dai amore l'ultimo sforzo. e così faccio appena sento la contrazione spingo con le mie ultime energie e sento un senso di libertà, guardo il pelo dell'acqua e noto che un fagiolino è a galla ian lo prende subito, lo asciuga e sente il cuoricino, intanto sento ciò che aspettavo di sentire ormai da troppo tempo, la sua voce. un meraviglioso pianto inizia e io non posso fare a meno di emozionarmi e le lacrime scorrono incontrollate sulle mie guance, ian mi porge il nostro bellissimo bimbo infagottato in telini caldi e io istintivamente lo porto al petto e lo stringo, gli do un tenero bacio sul nasino e sento che lui si calma, smette di piangere e cerca il mio seno, è incredibile come una creaturina così piccola sappia già cosa fare e come farlo. sono passate ormai 4 ore dalla nasciata di matteo, sono in camera finalmente con teo sul petto e la mia famiglia attorno. il giorno più bello della mia vita, teo sta bene e anche se la data di scadenza della gravidanza era tra due settimane è andato tutto bene e io sono felice ora mi aspetterà una nuova vita da vivere con il mio bellissimo bimbo e il mio bellissimo fidanzato i miei due uomini. ormai dal parto erano passate tre settimane, Matteo era davvero un neonato splendido, ian invece al contrario non sembrava molto entusiasta della cosa, vero che a febbraio all'università ci sono gli esami e quindi i professori sono molto presi da quest'ultimi, ma aveva anche molto tempo libero che non dedicava piu ne a me ne a matteo. rincasava sempre tardi e ta spesso usava la scusa degli amici e all'inizio devo ammettere che ci credevo, ma oramai sono due settimane, che non passa più una serata con noi, torna a casa dalla scuola, si lava e cambia e va di nuovo via, e non rientra mai prima delle 2.30/3.00 la mia preoccupazione in questi ultimi giorni si è alzata di molto, ma non solo quella, sono molto gelosa di ciò che è mio e sinceramente da quando siamo tornati a casa dall'ospedale ian, lo sento distante, diverso non lo sento pià vicino come un mese fa e questo mi fa aumentare le mie mille insicurezze, giada mi consola nei momenti in cui mi lascio andare e piango a dirotto per ore, lei dice che ian è solo impaurito di questa nuova situazione, che è un maschio e non è ancora maturo abbastanza da prendersi le proprie responsabilità la mia mente sta già lavorando e la pensa in maniera differente, ma infondo giada non si è mai sbagliata sul conto di ian e quindi decido di calmarmi e di dargli fiducia, infondo mi ha sempre dimostrato che mi ama e non mi ha abbandonata nei momenti del bisogno, mi è sempre stato accanto e quindi non posso dubitare di lui. anche stasera ha rincasato tardi, tutte le certezze che mi ero costruita oggi pomeriggio si sgretolano di getto, mi fa male vederlo così, ubriaco fradicio con i vestiti sporchi e tutto spettinatoe in disordine, non fa pensare a nulla di buono, prendo quindi una decisione, gli parlerò! sicuramente non stasera siccome non saprebbe nemmeno dirmi come si chiama, perciò mi avvicino a lui e o accompagno in camera da letto, lentamente lo faccio coricare sul letto e gli tolgo solamente la giacca e le scarpe, anche perchè si è addormentato di getto appena toccato il materasso e siccome non riuscirei ad alzarlo. dalla giacca esce il suo telefono, che ripongo sul comodino e lo metto in carica, mi giro per uscire per dirigermi in bagno e mettere da lavare i suoi abiti sporchi e il cellulare inizia ad emettere un suono odioso, è segno che è arrivato un messaggio, non vorrei mai svegliarlo perciò mi avvicino per togliere la suoneria e lasciare così che ian dorma bene e si riprenda. il mio occhio accidentalmente cade sul display del cellulare e vede una cosa abbastanza allarmante, ciò che vedo è : - un nuovo messaggio da molly-. mi torna subito in mente quella bionda super sexy tutta curve che avevo trovato sulla terrazza dell'università, la mia gelosia sta raggiungendo livelli smisurati e senza volerlo, prima ancora di pensare il mio dito indice ha gia premuto sullo schermo del dispositivo il tasto visualizza,tutto succede in una frazione di secondo la lettura del messaggio, i dubbi, i pensieri e la voglia di spaccare qualsiasi cosa, dopo minuti interminabili mi calmo, riprendo fiato e, leggo e rileggo quell' SMS composto da poche righe che però stanno a significare un mare intero. rileggo per la millesima volta il tesro del messaggio cercando di interpretarlo in maniera differente ma non riesco, nell'sms c'era scritto: - tesoro mio, finalmente hai capito che non ci possiamo più dividere, è stata una serata magnifica, ci vediamo domani sera, stessa ora stesso posto- la mia mente inizia a viaggiare e si fa stranissime idee, vero è che il messaggio lascia ben poco all'immaginazione , ma mi sono ripromessa di dare tutta la mia fiducia a ian quindi mi dico che fino a che non avrò un quadro completo della situazione dovrò fare buon viso a cattivo gioco. imposto sul telefono di ian l'applicazione per condividere il contenuto del telefono con altri, così tutte le chiamate che arriveranno, i messaggi e le mail, potrò vederle anche io. mi sento leggermente in colpa per tutto ciò, non è mai stato nella mia indole spiare una cosa così personale come il telefono, ma quando mi arrabbio faccio cose davvero cattive, ma dopotutto devo scoprire che cosa ci fa con quella. mi corico a letto per il tardissimo orario, ma il sonno sembra aver abbandonato il mio corpo nel cuore della notte mi viene in mente che l'indomani potrei seguire ian quando esce, per poter finalemte scoprire cosa combina in presenza di quella poco di buono di molly,mi sveglio di soprassalto e vedo che è già mattina, i raggi del sole filtrano dalla persiana e il mio piccolo ometto piange perchè ha fame. decido di non coinvolgere nessuno nel mio folle piano di seguire ian ,rimane solo un piccolissimo ma insormontabile problema, matteo. non posso di certo lasciarlo a casa da solo... perciò dopo aver vagliato tutte le opsioni decido che la zia Giada sia proprio quello che fa per me. la chiamo inventando la scusa della scuola, riguardante il fatto che tra pochi mesi mi sarebbe piaciuto riprendere a frequentare, ma siccome avevo perso già moltissimo dovevo parlarne con il rettore, e subito giada senza fare domande si propose di tenere matteo fino al mio ritorno. per tutta la mattinata sono stata occupata con matteo, ma il mio pensiero fisso era comnuquen sempre lui, cosa stava succedendo a noi, perchè era con molly, che per sua stessa ammissione odiava? non riesco a capire più nulla, decido così di non pensarci piu fino a stasera. giada arriva puntualissima come sempre e io ho la mia occasione per seguire ian, con quella applicazione riesco anche a rintracciare il suo gps e quindi trovarlo, devo ammettere che questa tecnologia è meravigliosa, mi fermo dietro l'angolo buoio di un edificio e vedo che ian entra all'interno di un ristorante dall'altra parte della strada da solo, guardando bene si sta dirigendo verso un tavolo... oh mio dio..... verso il tavolo dove c'è già seduta lei sapevo che sarebbe successo ma fino alla fine speravo non fosse così. appena lo vede gli salta al collo e lo abbraccia poi si siedono e vedo che consumano il loro pasto tra risate e piccoli sfioramenti sulle mani, all' uscita del ristorante lei si avvicina a lui e prende la sua mano, la intreccia alla sua continuando a camminare, le mie piccole certezze sembrano sgretolarsi velocemente, e cadono definitivamente quando in un parco sopra ad una panchina i due si avvicinano e si baciano. le ginocchia cedono, il viso si riga di lacrime e le mani si aggrappano ai capelli, nel petto: una voragine. tutto ciò che credevo dell'amore si perde, tutto ciò in cui fedelmente credevo va in frantumi, vorrei solo scappare da li, vorrei solo poter dimenticare ciò che ho appena visto, perchè credo che non me lo scorderò mai e poi mai. ma le mie gambe sta volta non sembrano voler collaborare e la testa ormai non risponde più ai miei ordini invece che voltarsi e guardare altrove, continua a fissarsi su quelle due persone che incuranti della mia presenza continuano a scambiarsi effusioni. la rabbia prende il sopravvento rispetto alla delusione grazie ad una potente scarica di adrenalina trovo un barlume di lucidità e mi alzo in piedi, voglio solo scappare, non voglio più vederlo. ma ovviamente la mia testa pensa ad una cosa e il mio cuore ne pensa un altra e così ben presto sto letteralmente correndo come una furia verso di loro, mi fermo li a poca distanza e i due sembrano non avermi nemmeno notata, mi avvicino ancor di più di soppiatto, e mi preparo, carico tutta la forza che in quel momento ho in corpo e mollo un sonoro schiaffo in piena faccia a ian, che incazzato nero si gira verso di me e appena i suoi occhi traditori incontrano i miei cambiano, mutano e diventano da arrabbiati a impauriti, smarriti , persi. le mie labbra sembrano essere state incollate e non riesco a spiaccicare parola, la mia adrenalina adesso sta pompando nel sangue alla velocità della luce, velocemente mi giro e inizio a correre, non avrei mai pensato che dopo sole tre settimane dal parto sarei stata in grado di correre così in fretta, sentivo la voce di ian rotta dalle sue lacrime chiamarmi, pregarmi di fermarmi, nella mia mente rivedevo in continuazione quella maledetta scena e continuavo a correre e a piangere. dopo quello che sembra un tempo infinito riesco a varcare la soglia di casa mia, tutto ad un tratto non la sento più casa mia e nella sua enormità mi sta piccola, mi sento soffocare, l'unica cosa che desidero al momento è quella di scappare con il mio teo lontano da qui, lontana da lui. entro in casa stremata e con il fiatone, giada mi raggiunge subito con un mega sorriso che si spegne nell'esatto momento in cui mi vede, senza fare domande si precipita ad abbracciarmi e a tenermi stretta, la ringrazio mentalmente che non stia facendo domande, come il suo solito. un pensiero mi salta in testa, ian mi era dietro, starà di sicuro per arrivare, mi scosto da giada e con le ultimissime energie che il mio corpo ha messo a disposizione mi fiondo sulla porta e la chiudo a chiave, appena in tempo prima di sentire i pugni di ian che sbattevano insistentemente su essa, il dolore era troppo forte nel mio petto e devo ringraziare che giada c'era, lei c'era sempre nei miei momenti di bisogno. lentamente mi fa accomodare sul divano del salotto e sparisce in cucina per tornare qualche istante dopo con due fumanti tazze di the. ancora non parla ma si limita a porgermi la tazza di te, che subito afferro, sembra proprio quello che ci vuole, una bella e calda tazza di the. il mio cervello decide che dopo interminabili minuti di silenzio ha bisogno di sfogarsi e senza nemmeno accorgermene inizio a parlare a giada: "perchè? perchè lo ha fatto? " continuavo a ripetere queste frasi ma giada mi conosceva bene e si avvicinò maggiormente a me e circondandomi le spalle con il suo braccio mi incitò a continuare " non sono andata a scuola dal rettore giada, come ti avevo detto, ma questo lo avrai giù capito suppongo. ieri sera dopo l'ennesima volta che ian rientrava a casa tardi avevo deciso che sarebbe stata ora di smetterla di uscire tutte le sere con chissà chi e tornare a chissà quale ora, era padre e doveva prendersi le sue responsabilità come io mi prendevo le mie." giada continuava ad accarezzarmi la schiena e io ormai non riuscivo più a fermare il fiume in piena di parole che avevo iniziato a fare scorrere " ieri sera, ti dicevo, rientrato di nuovo a casa tardi, l'ho aiutato a mettersi a letto, era ubriaco fradicio, appena ha toccato il cuscino è caduto in un sonno profondo, dalla tasca della sua giacca gli è caduto il cellulare e io da brava fidanzatina glielo messo in carica, mentre stavo uscendo dalla stanza ha preso a suonare, il mio cuoricino buono allora ha deciso di togliere la suoneria, per non disturbarlo durante la notte se fosse ancora suonato, ma il display mostrava un messaggio di lei, di molly, quella puttana bionda che avevamo trovato a scuola, li non ci ho più visto e ho aperto il messaggio, diceva:( tesoro mio, finalmente hai capito che non ci possiamo più dividere, è stata una serata magnifica, ci vediamo domani stessa ora, stesso posto), non puoi nemmeno immaginare la rabbia, così invece che parlargli oggi ho deciso che lo avrei seguito, e ho fatto bene chissà da quanto va avanti sta storia, li ho beccati al ristorante del centro che si facevano le ""coccoline"" e poi al parco si sono baciati" -G-" lurido verme bastardo, cosa ha osato fareeee!?????!?!" -J-" semplicemente quello che ti ho detto, al chè sono andata fin da loro, e senza nemmeno proferir parola gli ho tirato a lui un ceffone che se lo ricorderà per un bel po" le lacrime che non avevano ancora smesso di scendere ora hanno riniziato, ad un intensità molto più alta, ripensando ancora a quella orrenda scena, non ce la faccio più, mi alzo e mi trascino fino in camera mia, tiro fuori una valigia e ci butto dentro qualche cambio e i vestiti che uso più frequentemente, faccio lo stesso per teo, preparo tutta la sua roba e in meno di mezzora ho tutto pronto, giada che nel frattempo è stata zitta mi ha aiutato e in silenzio abbiamo portato sotto nell'atrio i bagagli, fortunatamente si può accedere dal garage dalla casa senza bisogno di uscire dalla porta principale dove ancora c'è ian che batte colpi sempre meno potenti contro la porta. raggiungiamo la macchina di giada e carichiamo tutte le robe, infine prestando la massima attenzione caico il mio piccolo amore che non si è accorto di nulla, continua a dormire beato. mettiamo in moto e facciamo alzare la serranda del garage, appena è abbastanza alta usciamo fuori e vedo ian che sta correndo verso di noi, chiudo per sicurezza la macchina a chiave e chiedo a giada di portarmi via da li. via da lui che ha portato dapprima una grandissima gioia e felicità e subito dopo ha scavato una voragine così profonda da svuotarne completamente il contenuto del mio cuore fino a lasciare solo un flebile guscio. siamo in macchina da ormai due ore e mezza, giada mi comunica che stiamo per arrivare a destinazione, non so dove siamo, ma il posto non mi interessa, l'importante è che sia lontano da lui. durante il viaggio non abbiamo fatto altro che starcene zitte, giada ha cercato di comunicare ma dalla mia bocca uscivano solo monosillabi di risposta, perciò anche lei ha rinunciato e mi ha lasciata sola nei miei pensieri. la macchina si ferma e io per la prima volta dopo due ore e mezza riesco ad articolare una frase di senso compiuto:" dove ci troviamo?" giada gentilmente mi viene ad aprire la portiera e mi fa ammirare il panorama notturno e mi dice: " ti ho portata in valle d'aosta a Champorcher. anche se ormai è notte fonda, riesco comunque a vedere il candore della neve che spicca in tutto quel nero del cielo, è meraviglioso. abbraccio Giada di getto, mi è sempre vicina nei momenti di bisogno e se non fosse per lei, io ora non so ne dove sarei, ne con chi. le devo tutto. mi comunica che staremo qui un paio di giorni, la sua famiglia in questa meraviglia di posto possiede un piccolo bungalow e tra pochi giorni arriveranno qui per fare la settimana bianca, quindi noi dovremo trovare un altra sistemazione, ma per ora non ci voglio pensare. ci precipitiamo dentro la casetta interamente fata di legno, matteo non si è ancora accorto di nulla, dorme ancora profondamente. la casa all'interno è veramente carina, i mobili e le dispense sono tutte ricavate dal legno e scavate all'interno della piccola casa in modo tale da risparmiare spazio. la piccola baita è munita di un salone di una cucina e di una camera da letto e un bagno. Giada si è offerta di lasciare a me e al mio piccolino la camera e per questo la ringrazio infinitamente. stravolte ci corichiamo e in poco tempo sento dalla camera giada che russa profondamente dal salone. io invece al contrario non riesco a prendere sonno e le immagini della giornata appena trascorsa si affollano nella mia mente. decido di accendere il cellulare che si era spento in macchina, trovo: 45 chiamate perse da ian, 20 da mia madre e altrettante dal cellulare di papà. in più trovo una decina di messaggi tutti di ian, senza nemmeno leggerli decido di cancellarli tutti. apro facebook per cercare di non pensare a ian e a quanto sto male, ma nulla non serve a niente e le lacrime tornano ad affiorare sui miei occhi e cadono inesorabilmente in modo silenzioso. all'improvviso matteo si sveglia, non amo particolarmente quando si sveglia nel cuore della notte, ma questa volta lo ringrazio mentalmente, affinchè possa occuparmi di lui e per un solo attimo non pensare a me e ad ian, anche se risulta difficile siccome matteo è la sua esatta copia. dopo averlo allattato, lo cullo e finalmente insieme e abbracciati prendiamo sonno. sento un buon odorino che mi sveglia dal mio travagliato sonno, matteo è ancora beatamente addormentato sul mio petto e io mi perdo nell'osservarlo, è perfetto in tutto, e io lo amo. giada irrompe nella stanza con una buonissima colazione, brioches e succo d'arancia, per darmi la carica, così dice. la ringrazio e mangio tutto, scoprendo di avere anche un gran appetito, siccome l'ultimo pasto è stato 24h fa. la calme a la tranquillità di quel momento vengono interrotte dalla suoneria del mio cellulare, vorrei davvero ignorare tutte queste chiamate, ho bisogno di stare sola. comunque sia prendo il telefono in mano e guardo il display, è la mia mamma, decido di risponderle, e spero di non pentirmene, l'apprensione di mia madre è veramente estenuante talvolta. difatti appena metto il telefono alle orecchie iniazia senza nemmeno salutare a bombardarmi di domande, domande al quale non mi va di rispondere come: dove sei?, con chi sei?, cosa è successo? si può sapere cosa hai fatto al povero ian che ieri sera mi ha chiamati disperato in lacrime dicendomi che eri scappata con matteo?. dopo questa affermazione la tentazione di chiudere la chiamata è fortissima, ma comunque resta sempre la mia mamma e con tanta pazienza rispondo : comunque ciao mamma, che piacere sentirti io sto bene e tu?, so che questo la farà infuriare e infatti inizia ad urlare -L-" JESSICA RISPONDI ALLE MIE DOMANDE DOVE CASPITA SEI?!?!?" -J-" mamma sto bene, non sono più a novara ieri giada è passata a prendermi e siamo lontane, ma non posso dirti dove" conosco mia mamma e telefonerebbe subito ad ian per informarlo. -L-" è TUTTO QUI QUELLO CHE HAI DA DIRE SIGNORINA? " -J- " si esatto mamma non ho intenzione di dirti altro, sappi solo che se ho fatto quel che ho fatto un motivo c'è" -L-" amore, ma lo sai che di me ti puoi fidare, cosa è successo?" non mi va di parlarne ma sono piuttosto sicura che continuerà fino a che non le dirò almeno qualcosa per farla tacere così le dico:" ian mi ha tradita" bastano queste quattro parole a creare il silenzio dall'altro capo del telefono. e dopo interminabili secondi sento la voce di mia madre come non l'avevo mai sentita gridare: "BASTARDO!!!! QUESTA ME LA PAGAAA! AMORE, ti prego dimmi dove sei voglio venire da te!" ed è a quel punto che cedo, ammetto ho bisogno della mia mamma mi manca terribilmente, e in lacrime con la voce spezzata dico " alla baita di giada in valle d'aosta" mia mamma riattacca subito gridando un ARRIVOOOO! pov Giada non ci riesco, non ce la faccio a vederla così triste, lei è la mia migliore amica, c'era sempre quando francesco partiva per i suoi viaggi e io stavo male, questa volta però è più grave, ha bisogno di me devo cercare di farla sorridere ancora, conoscendola, lei nella sua relazione, come in tutte le cose che fa ha messo in gioco tutto il suo cuore e stavolta ne è uscita tutta spezzata, rotta come un ramoscello secco dal vento. ho deciso la porterò in giro, magari ritrova il sorriso, alla fine lo shopping è la miglior cura no? pov Ian è da tutta la notte che continuo a chiamare la mia amata, non so come possa essere successo che jessica vedesse quello, no non ci posso e non voglio crederci, la mia amata jessica conoscendola ora starà male, devo trovarla e spigarle davvero come sono andate le cose, vorrei che i desse ascolto, mi basterebbero cinque minuti per spiegarle la situazione, ed ora invece credo di averla persa per sempre. ma non mi darò mai per vinto, la cercherò in ogni dove finchè avrò vita, e quando la troverò le spiegherò come sono andate davvero le cose. forza pigrona, champorcher è una bellissima cittadina montana vestiti perchè stiamo per andare a visitarla, -J-" no giada,non mi va" -G-" non me ne frega proprio nulla, non puoi stare a piangerti addosso per sempre perciò, su forza a fare un giretto!" la mia amica è veramente un despota e so che continuerà perciò mi arrendo! -J-" ok ok, infondo un po di aria mi farebbe bene no?" e dopo esserci preparate andammo in giro per tutta la mattinata per champorcher, che devo dire è ancora più bella alla luce del sole. come tappa finale visitammo il piccolo centro commerciale della cittadina, vi erano giusto 5 negozi: un alimentari, un negozio di abbigliamento,un negozio di scarpe, uno di bigiotteria e trucchi e infine il più tipico della zona, un negozietto che vendeva roba di artigianato fatta in legno, subito mi attira ed entriamo li, mi innamoro di un bellissimo ideogramma realizzato in legno che riporta il nome di mio figlio, e subito lo compro. la giornata passa velocemente e devo ammettere che anche se solo per poche ore sono riuscita a sorridere senza pensare a quello che mi sta capitando nell'ultimo periodo. il resto della settimana passa in fretta, la mia mamma mi viene a trovare e sono davvero felice di averla vista, parlare un po con lei non ha fatto altro che migliorare impercettibilmente il mio umore, durante il giorno sono sempre impegnata a badare a matteo e stare dietro alla frenesia di giada, è la notte la parte peggiore di tutta la giornata, la notte buia e silenziosa, che non mi permette di prendere sonno ma mi costringe a rivivere in continuazione quelle tremende scene. siccome domani arriveranno i parenti di giada qui allo chalet dobbiamo andarcene e cercare un altra sistemazione. giada si rimette al volante e mi dice che dobbiamo di nascosto fermarci a novara, deve prendere cose essenziali per il posto in cui stiamo andando. la cosa mi spaventa e mi rende nervosa, non vorrei rischiare di vederlo, perchè dopotutto io lo amo e di certo non mi sono dimenticata di lui in questa settimana di lontananza, so che se solo incontrerò i suoi magnetici occhi cederò, so che se lo guarderò, mi piegherò al suo volere, quindi non deve succedere, e giada mi ha promesso che non accadrà nulla, mi fido di lei e stremata dai pensieri notturni e questi che si sono accavallati mi addormento. al mio risveglio il mio incubo inizia ad avverarsi, siamo ad 1km dall'abitazione di giada e quindi anche quella di ian dove vivevamo, i ricordi si fanno più intensi e una lacrima solitaria solca il mio volto, decido di essere forte, per me e per matteo, devo resistere. giada parcheggia l'auto sotto casa, mi dice di mettermi alla guida, così per ogni evenienza io riuscirei a cavarmela, giada come un proiettile entra dal portone, sale in casa, prende tutto quello che le serve e mette dentro ad un borsone il tutto, in dieci minuti, che io stessa ho contato è sotto, ora non mi resta che scendere e scambiarmi di posto con lei, preferisco sia lei a guidare per ora, anche perchè solo lei sa dove stiamo andando, ed è proprio mentre giada carica in baule il borsone e io scendo dal posto guida che lo vedo, lo riconoscerei tra mille, solo che è diverso, lui subito non mi nota ma io rimango li impalata a fissarlo, h un completo grigio con una camicia bianca, leggermente aperta sul davanti in modo che si vedano i primi peli del petto, il vestito come sempre è impeccabile, ma la sua faccia, i suoi capelli, si vede è notevolmente dimagrito, trascurato, i capelli che gli ricadono sulla fronte tutti spettinati ma allo stesso tempo molto sexy, cammina senza quella sua aria sicura e testa alta, infatti ha la testa bassa, sembra una frazione di secondo lui alza il capo, mi vede e si strofina gli occhi pieni di lacrime tutti rossi, io mi giro salgo in macchina nel modo più rapido possibile e incito giada a fare lo stesso ma sembra non sentirmi mentre controlla di aver preso tutto, ian si accorge e inizia a correre verso di noi, non posso non devo parlargli, me lo continua a ripetere come fosse un mantra, ma le mie speranze sembrano cedere quando ian cerca di aprire la mia portiera, giada si accorge, si fionda in macchina e cerca di partire ma sorprendentemente ian si mette davanti all'auto. e continua a gridare, passano circa 5/6 minuti e poi in lontananza si sentono le sirene, mano a mano si avvicinano e si fermano proprio davanti a noi, due poliziotti scendono e vanno verso ian lo prendono e poi si avvicinano a me dicendomi: " buongiorno signora, abbiamo ricevuto una chiamata di disturbo della quiete pubblica e di molestie, è stata lei a fare quella telefonata?" guardo allibita il poliziotto e vedo la faccia di ian che si abbassa e noto le sue lacrime. prendo coraggio e dico " no, agente, le assicuro che non è partita alcuna segnalazione da me, inoltre il signore è il padre di mio figlio, non farei mai una cosa del genere, nemmeno a uno come lui" l'agente mi dice quindi che siccome la chiamata era stata fatta e loro avevano visto che ian comunque stava urlando, o lo affidavano a qualcuno o lo dovevano arrestare, nella mia mente si iniziarono a schierare due diverse opzioni: la prima:salvare ian dal carcere, fare in modo che la fedina penale rimanesse pulita in modo da non distruggere la sua carriera oppure la seconda: lasciare che andasse in prigione e soffrisse così che ne impari il significato della parola. la mia mete aveva già deciso cosa fare, non avrei mai lasciato l'uomo che amo che per una stupidata finisse in carcere, certo in questo momento lo odiavo e di certo non sarei stata li ad assisterlo ma avrei evitato comunque a lui la galera. così presi parola e chiamai l'agente e gli dissi: " agente lo rilasci, chiamerò personalmente qualcuno che si possa occupare di lui, in quanto io non posso farlo"l'agente allora mi disse:" ok, signorina, lo rilasceremo, ma se le dovesse dare ancora fastidio non esiti a chiamarci" " ok" risposi. liberarono ian dalla loro macchina e si allontanarono velocemente. con tutta la forza che mi era rimasta in corpo scesi dalla macchina e gli dissi" va a casa e smettila di cacciarti nei guai!" a quel punto ian fece una cosa al quanto bizzarra e inaspettata si buttò in ginocchio ai miei piedi e mi disse" ti prego, non ti chiedo nient'altro, ma almeno stammi a sentire" continuava a supplicarmi e implorare di ascoltarlo per soli cinque minuti e continuava a dire" ascoltami ti supplico, poi se qualcosa non ti convince ì, non ti tratterrò, ma a quel punto so che avrò fatto tutto il possibile!" non comprendevo molto bene le sue parole, ma alla fine anche se la mia mente non voleva sentire nemmeno un altra parola proferita da quell'uomo il mio cuore aveva già risposto, e dalla mia bocca uscì un flebile, ma deciso SI, ok. decidemmo di salire in casa, la strada non era il posto più adatto ad un discorso serio, prima di salire però mi disse: " ho ancora un'altra piccola richiesta, ti prego fammi tenere in braccio matteo!" a quella richiesta non so il motivo ma mi misi a piangere, lo presi dal suo seggiolone e lo porsi a ian che lo strinse forte al petto e lo riempì di baci, quella scena me la sarei ricordata per sempre. salimmo in silenzio fino all'appartamento, e appena entrati, vidi una marea di casino, sedie a terra, vasi rotti cocci dappertutto, mi girai verso ian per chiedere spiegazioni, ma lui mi precedette e disse solamente " ho perso il controllo quando sei andata via" , volevo ribattere e iniziare a urlargli contro ma avevo deciso di ascoltarlo e così feci mi misi sul divano e lui iniziò a raccontare...... iniziò farfugliando qualcosa di incomprensibile a parlare di ciò che era successo, non riuscivo a stare dietro ai suoi discorsi, sembravano solo mille scuse sconnesse buttate all'aria. non riuscivo a capirlo. mentre cercava di darmi "spiegazioni" piangeva e teneva stretto il piccolo Teo che nel frattempo si era addormentato, ian continuava a dire le stesse cose ed io mi stavo stufando, se fossi rimasta li ancora un po avrei ceduto di sicuro, una sua occhiata, anche solo il contatto pelle a pelle avrebbe scaturito in me una scintilla che presto sarebbe divenuta un fuoco indomabile, ecco l'effetto che l'uomo che amavo e ancor adesso amo ha su di me. non potevo assolutamente permettermi di cedere, lui i aveva tradita ed io ero arrabbiata con lui, così mi alzai dal divano e dissi " adesso noi dovremmo andare!" a quel punto ian con la massima cura possibile appoggia teo sul divano e costruisce attorno a lui un "muro" di cuscini, dopo di che si volta lentamente verso me e noto che sta singhiozzando, si butta a terra e si inginocchia davanti a me dicendo " ti prego, tu non capisci, non mi puoi lasciare, io non ce la faccio, io non sono nulla senza di te!" non so cosa dire... so solo che se resterò li lo bacerò, ma non voglio e non posso così con tutto il coraggio che ho mi alzo e dico " ti ho dato la tua opportunità per spiegarmi ciò che è successo, e tu non lo hai fatto, nonostante fossi stato tu a dirmi che volevi parlarmi, non ti capisco proprio!!" -I-" lo so, scusami davvero Je devi credermi io amo solo te ti prego resta, resta qui con me, riniziamo da capo tutto" una lacrima percorre io mio viso e con voce tremante gli dico " mi spiace ian ma non riesco" detto questo mi avvicino al piccolo, lo tiro su e me lo porto alle braccia, poi come fosse un addio mi guardo in torno e cerco di fissare nella mente ogni cosa di questo posto, infine mi concedo di guardarlo, guardare i suoi magnetici occhi per un ultima volta, con ormai il viso pieno di lacrime mi avvicino a lui e li accarezzo il viso, ripetendo continuamente sotto voce" mi spiace non posso" corro di sotto, dove giada mi sta aspettando ormai gia da un po salgo in macchina e giada senza nemmeno dire una parola parte. pov IAN è andata, sono andati via per sempre non so proprio come fare, non potevo certo dirle cosa mi sta facendo molly, non voglio assolutamente mettere in pericolo la vita delle uniche due persone importanti nella mia vita, ormai sono solo, i miei genitori hanno saputo cosa ho fatto alla mia dolce jessica e nemmeno loro mi vogliono rivolgere più la parola sono distrutto a pezzi e solo una persona sarebbe in grado di rimetterli tutti al proprio posto, una persona che si è portata via il mio cuore. il fastidioso squillo del telefono mi riporta alla realtà sperando fosse je, rispondo senza nemmeno guardare il nome sullo schermo del telefonino. " pronto" -M-" oh, finalmente ti degni di rispondermi amore!, dove sei? ti voglio vedere" -I-" quante volte te lo devo dire? io non ti voglio vedere Molly ne adesso ne mai!" -M-" mio caro tesorino, devo forse ricordarti cosa potrebbe succedere alla tua cara fidanzatina patetica e al vostro marmocchietto?!" -I-" cosa vuoi da me?" -M-" TE! voglio te, ti voglio al mio fianco come qualche anno fa, voglio essere tua moglie e voglio dei figli da te io ti amo, pensi che stia facendo tutto ciò per cattiveria? no assolutamente caro Ian, sto facendo tutto questo per noi, per il nostro futuro!" -I-" Molly ne abbiamo già parlato, ti prego lascia stare jessica e il mio bambino loro non c'entrano nulla, ti ho lasciata io, prenditela con me" -M-" è colpa solo sua, lei ci ha divisi!" -I-" no, lei non ha diviso nessuno, lei ha solo rimesso a posto i pezzi sbagliati di me e mi ha reso un uomo migliore" -M-" smettila, o giuro che la faccio fuori e lo sai cosa sono in grado di fare" -I-" chi vuoi fare fuori?" -M-" ma sei tonto? ovvio io ucciderò jessica con le mie stesse mani se tu non starai con me!" -I-" mi hai convinto ok! hai vinto vieni a casa mia stasera, avrai quello che hai sempre avuto, ti darò un figlio!" butto giù il telefono , ok spero basti, sono riuscito a farla parlare, e per fortuna ho sempre vicino a me il registratore, spero di aver registrato bene tutto quello che ha detto. riascolto tutto, e BINGO c'è tutta la registrazione dove lei dice che ucciderà jessica perfetto vado subito dalla polizia. siamo in macchina da ore ormai e io ho bisogno di una pausa, oltretutto ormai sono le 21:30 e ho anche moltissima fame noto in lontananza un autogrill e chiedo a giada di accostare, una volta parcheggiata la macchina, ci rechiamo all'interno dell'autogrill e subito andiamo ad ordinare un buonissimo panino tutto imbottito, a giada avevo raccontato tutto quello che era successo oggi pomeriggio con ian e anche lei diceva che avevo fatto bene ad andarmene. il panino è buonissimo, ma la mia attenzione viene attirata da tutt'altro, e mi cade dalle mani il panino. una televisione che stava trasmettendo una dolce melodia di sottofondo si anima e appare una donna che dice" edizione straordinaria del Tg: Novara, finalmente catturata la latitante Molly, stava tenendo sotto ricatto un uomo, vediamo il servizio" l'immagine cambia, e in un secondo mi trovo catapultata all'interno di casa mia!?!? vedo ian, il signore con il microfono si sta avvicinando " allora, signor Ian ci racconti come sono andate veramente le cose?" -I-" bhe diciamo che da ormai un mese la signora Molly mi ricattava e mi minacciava e io per paura all'inizio ho fatto ciò che diceva, ma poi ho deciso di reagire e di portare tutto all'attenzione degli ufficiali" -x-" un atto di coraggio enorme, essere sotto minacce e riuscire a reagire, ma se posso chiederle, di che tipo erano le minacce?" -I-" le minacce che mi venivano avanzate dalla signora molly riguardavano una persona, una persona che grazie a me adesso soffre, una persona che amo e che ha dato alla luce mio figlio, una persona che spero mi perdonerà un giorno" -x-" speriamo dunque che la signorina la perdoni, e sopratutto che questa criminale di molly non esca mai più dalla cella!, con questo è tutto linea allo studio" l'immagine della televisione svanisce e ritorna il dolce sottofondo musicale, non mi sono nemmeno accorta che sto piangendo, con ho fatto a non capirlo? sono una sciocca, lui mi ama e io ho lasciato l'unica persona che abbia mai amato, devo tornare subito indietro adesso! prendo giada per un braccio e la trascino verso la macchina e continua a ripetere "dobbiamo subito tornare da lui!!!" sblocco il telefono, compongo freneticamente il suo numero, ma nulla continua a darmi segreteria telefonica, sono così preoccupata, starà bene il mio Ian? ... al cellulare non risponde, entra sempre la segreteria sono preoccupata, ian era uno straccio quando l'ho lasciato li solo a casa, mi sento veramente una merda per averlo abbandonato, sarei dovuta rimanere non riesco a pensare ad altro che a lui. giada guida spedita sull'autostrada e cerca di tenermi tranquilla, teo sembra percepire la mia ansia e infatti non smette un attimo di strillare e nemmeno il latte sembra calmarlo. devo stare tranquilla, infondo ian ha parlato al tg, non può stare male l'ho visto poco fa in diretta, si giusto lui sta bene e io mi sto solo facendo mille film mentali, spero che quando arriverò davanti a lui, lui riesca a perdonarmi, ho agito d'impulso quando ho scoperto il " tradimento" anche se sfido chiunque a non reagire come avevo fatto io. il continuo turbinare di pensieri mi fa venire male alla testa e tra teo e giada che mi parla cerco di estraniarmi da tutto e cado in un sonno vorticoso e tormentato, vengo svegliata da giada che mi accarezza il braccio e mi dice che ha bisogno di fermarsi, la capisco ha guidato per moltissime ore, cosi decidiamo di entrare nell'autogrill per riemetterci in sesto prima di ripartire, guiderò io fino a casa dopo, ormai ci siamo quasi siamo a fidenza, tra poco varcheremo il confine lombardo e sono sicura che non ci metterò molto ad arrivare a casa mia, nella mia novara, nella mia casa dove il mio amato ian spero mi stia aspettando. mangiamo un panino e beviamo una bella cola, ad un certo punto sento una voce a me famigliare, mi sembra la voce di ian, con lo sguardo mi metto a cercarlo ma non lo trovo, credo sia stata solo un illusione del mo cervello, poi di nuovo la sento stavolta più forte, ma ancora mi guardo attorno e non vedo nessuno in questo autogrill piccolo e mezzo vuoto, vengo scossa violentemente da giada che mi indica una piccolo scatolotto sollevato e appeso al muro, una tv, è da lui che esce la voce del mio ian, mi manca , mi manca da impazzire, in questo periodo lontano da lui non ho fatto altro che cercare di dimenticarlo, cercare di smettere di amarlo, ma con il semplice risultato di aver moltiplicato tutto l'amore che provo per lui e nel rivederlo alla televisione smunto, con gli occhi cerchiati e stanco mi fa stringere il cuore e l'unica cosa che vorrei sarebbe solamente quella di poterlo abbracciare, baciare ed aiutarlo ad uscire da quello stato. ian pov finalmente è tutto finito sono stato scaltro e furbo, meno male che quel registratore era proprio li altrimenti non ci sarei riuscito, ora posso chiamare l'amore della mia vita e cercare di spiegare tutto quello che è successo con maggiore chiarezza rispetto all'altro giorno, spero solamente che lei mi dia un altra occasione per lasciarmi spiegare. estraggo il mio cellulare dalla tasca e lo provo ad accendere, ma nulla, il buio totale, accidenti sarà la batteria e io sono qui obbligato a stare in questo stramaledettissimo commissariato della polizia per le testimonianze e le varie denunce e accuse da fare in questi casi particolari, non vedo l'ora di tornarmene a casa per poter chiamare jessica. mi manca, mi manca tutto di lei, il suo profumo della pelle, menta e rosa selvatica, mi manca sentire la scossa al contatto con il suo corpo, mi manca terribilmente la sua bocca, la sua lingua biforcuta che non tace mai e vuole sempre avere l'ultima parola, mi manca tutto di lei. siamo ripartite da ormai un'ora teo finalmente ha deciso di risparmiarci l'udito e si è addormentato cullato tra le braccia della zia giada. vedo in lontananza un cartello, dice che mancano solo 45km a novara, non ci posso credere alla media con cui andiamo dovremmo circa essere a casa entro un oretta al massimo, non vedo l'ora. l'uscita è vicina, imbocco la via del telepass e sono ufficialmente fuori dall'autostrada, ormai mancano cinque minuti a casa, tra esattamente 7km scoprirò cosa mi aspetta. giada vede e nota la mia agitazione e cerca di calmarmi accarezzando il mio braccio, eccola la vedo, casa mia, è fantastico, non credevo mi sarebbe mancata così tanto, giada mi dice di correre su ed è quello che faccio mentre lei si è gentilmente offerta di prendere teo e portarlo su lei, è il momento della verità inserisco nella toppa le chiavi di casa e giro, la serratura con uno schiocco si apre e i miei occhi rivedono quelle stanze. inizio a chiamare a gran voce il nome di ian , ma non ricevo nessuna risposta di ritorno, intanto anche giada arriva, controlliamo in ogni singola stanza, ma di ian nemmeno una traccia. giada continua a rassicurami dicendomi che probabilmente sta solo compiendo le faccende burocratiche per cosa come queste e che presto tornerà, decido di fare qualcosa, tenere la mente occupata sicuramente aiuta, e senza nemmeno accorgermene inizio a rassettare pulire tutta la casa non mi fermo nemmeno per un minuto, non alzo la testa fino a quando l'ultimo granello di polvere non ha abbandonato per sempre il mio salone. a quel punto mi concedo di guardare l'ora, sono le 18:50 sono passate circa due ore e mezza dal nostro arrivo e di ian nemmeno l'ombra, decido di rimanere qui per la notte e l'indomani sarei uscita a cercarlo, cucino qualcosina per me e giada e do da mangiare al mio ometto che da bravo bambino si riaddormenta subito dopo ronfando beatamente. ho provato a richiamare ian ancora minimo 5 volte ma come sempre entra la segreteria, inizio a preoccuparmi dove sarà finito? con queste idee alle 22:15 decido di stendermi nel mio lettuccio e cercare di riposare, mi sveglio di soprassalto quando sento un peso dall'altro lato del letto spaventata caccio un urlo e inizio a dimenarmi picchiando il presunto aggressore, sento accorrere giada che grida " arrivo jee" appena entra in camera accende la luce e non posso credere ai miei occhi non posso davvero crederci che lui sia qui, vedo aprirsi sul viso di giada un enorme sorriso e poi la vedo scomparire nel corridoio. mi giro verso di lui e mi perdo nella profondità dei suoi occhi. finalmente mi sento completa, finalmente mi sento a casa finalmente sono con l'uomo che amo! improvvisamente tutta la stanchezza che prima sentivo in corpo sparisce come per magia, l'adrenalina pompa nel sangue e io mi sento più sveglia che mai, attiva dalle mie labbra però non esce alcun suono, il silenzio nella stanza è carico di emozioni, tensioni e amore, nel silenzio dell'ambiente circostante riesco a sentire il martellante suono del mio cuore che mi rimbalza nel petto ad una velocità pari a quella della luce. finalmente lui decide di rompere il ghiaccio e di parlare " ciao" un semplice ciao che però per me ha un significato più profondo, la sua voce, mi era mancata tantissimo. e finalmente anche io sussurro un ciao, improvvisamente lo sguardo di ian si fa strano e mi chiede " come mai sei qui?" la mia mente viaggia più veloce della luce e si immagine mille significati per questa domanda, forse non mi vuole più, ha cambiato idea su di me? ma non faccio in tempo a pensare ad una risposta che la mia bocca ne fa uscire un altra " ho visto il Tg" a quelle parole ian sorride, ed è un sorriso genuino autentico che mi fa emozionare si avvicina lentamente a me e all'orecchio mi sussurra " scusami ti prego non avrei mai voluto farti soffrire" le sue parole sono rotte dall'emozione e noto che all'angolo del suo occhio si è formata una lacrima, mi affretto ad asciugargliela e in un sussurro gli dico " è tutto a posto amore, ti amo" i nostri occhi si incontrano e in quel breve e fugace contatto visivo mi perdo e cancello in un secondo tutta la sofferenza e le lacrime di queste settimane, sono finalmente con il mio uomo. con una lentezza esagerata le nostre labbra entrano in contatto e la sensazione è magnifica, la sua morbidezza, il calore della sua pelle, il suo profumo tutto mi era mancato, e finalmente ora era nuovamente tutto mio! il bacio è un semplice contatto, non viene approfondito da nessuno dei due, ma vale più di altri mille baci. ci guardiamo negli occhi e infine ci abbracciamo controvoglia mi stacco da lui e noto che ha la testa abbassata,non capisco questo suo atteggiamento, così prima di pensare a mille cavolate decdo di chiedere semplicemente " che cosa c'è?" lui sembra non avere sentito le mie parole, mantiene lo sguardo basso e non mi risponde, con dolcezza allora gli sollevo il viso e nuovamente gli ripeto la mia domanda, alla quale lui risponde " e mi chiedi anche cosa ci sia che non va?, come puoi essere così buona, essere tornata da me dopo tutto quello che ti ho fatto, piccola mia, sono stato un mostro con te, uno stronzo e ho capito di non meritarmi il tuo amore" capisco che si senta in colpa per la storia appena trascorsa ma deve capire che io l'ho perdonato, anzi lui facendo quello che ha fatto, ha liberato la città da una squilibrata e infine ha salvato nostro figlio, provo a spiegarglielo " ian capisco che ti senti in colpa per la storia di molly, ma ora non ci pensare più, sei stato un eroe, hai fatto in modo do catturarla e in più non hai messo in pericolo la vita di teo, amore è tutto ok!" , ma lui ancora non sembra convinto e inizia a dire parole sconnesse e biascicare scuse tra le lacrime, questa scena mi commuove molto, è davvero bellissimo vedere come ci tiene a me il mio ian, lo amo e quindi non voglio assolutamente usare altre parole, perchè tutto quello che pensavo l'ho gia detto, mi limito a prenderlo per le spalle, avvicinarlo a me e stringerlo forte tra le braccia, massaggiando i suoi bellissima capelli nero corvino. questa semplice mossa sembra calmarlo e io ne sono felice. quando le lacrime smettono di scendere mi dice" ti meriti una spiegazione" e allora inizia a raccontarmi che Molly era andato in università a ricattarlo e lui subito si era rifiutato di collaborare e stare ai suoi piani, ma le insistenze di molly erano sempre più pesanti e lei lo minacciava mandando foto mie e di teo, lei sapeva benissimo dove stavamo e cosa facevamo, volendo sarebbe riuscita a farci del male senza che noi ce ne accorgessimo, ed è per questo che ian ha accettato il ricatto. dopo la fine del racconto noto che ian è molto più rilassato, mentre il mio odio verso quel verme viscido di Molly non fa che aumentare esponenzialmente, mi stava per portare via tutta la felicità, ma fortunatamente ian è riuscito a tirarsene fuori. questa volta, sono io ad avvicinarmi a lui e baciarlo con trasporto, i nostri vestiti presto finiscono in qualche parte indefinita della stanza da letto e finalmente dopo tanto, troppo tempo mi sento di nuovo sua, affondiamo assieme nel vortice della passione e rimaniamo accoccolati per tutta la serata fino ad addormentarci beati abbracciati consapevoli che il giorno seguente ci saremmo svegliati l'uno accanto all'altro e consci del fatto che nessuno ci avrebbe mai separato. sono passati oramai due mesi dalla riappacificazione tra me e ian, tutto è tornato come al solito, anzi oserei dire che ora è anche meglio di prima, prenderci quella "pausa" anche se non voluta ci ha fatto capire quanto siamo perduti se non siamo assieme, ci ha fatto comprendere l'amore che proviamo l'uno per l'altro, teo cresce sempre di più, e ian gli è sempre appiccicato, continua a ripetere che non vede l'ora che cresca per andare con lui al parchetto a giocare a pallone o a baseball, è molto preso e noto ogni secondo che passa che è il miglior padre del mondo, infine ian continua a stressarmi l'esistenza dicendo che vuole un altro figlio, ma stavolta gli piacerebbe una femminuccia, perchè come dice lui, la vuole viziare e comprarle i vestitini, metterle lo smalto sulle unghie e portarla ai corsi di danza. e solo ora mi accorgo che lo sto fissando imbambolata a fantasticare su tutto quello che lui mi dice mentre lui sta beatamente cullando teo cantandogli la solita canzoncina. mi arriva un messaggio sul telefono: è giada mi comunica che è sotto casa mia!! -J-" amore, giada è qui allora io vado a dopo" -I-" dai amore resta qui con me per piacere" *occhi da cucciolino* -J-" va bene, amore se vuoi resto, ma poi il giorno del matrimonio non ti lamentare se mi presento in mutande" -I-" è no, piccola mia, solo io posso vederti così, in questo caso allora sarebbe meglio tu andassi a vedere questo benedetto vestito, ma ricordati, a te starebbe bene pure un sacco nero perciò non ti fare problemi nella scelta, sono geloso di giada lei ti puo vedere mentre io no!" *faccina offesa* -J-" dai amore dammi un bacino! torno presto ciauu" do un bacio al mio principino e uno a ian, poi scendo e raggiungo giada. -G-" oh finalmente sei arrivata!" -J-" si scusa ma il mio topo non mi voleva lasciare scendere!" -G-" oh l'amour! Dai andiamo, siamo già in ritardo, e dobbiamo provare un milione di vestiti per trovare quello perfetto per te forzaaaa!" giada mette un energia pazzesca in tutto quello che fa è incredibile, in circa mezzora di viaggio che abbiamo fatto per arrivare alla botique non è stata zitta un solo secondo, mi ha raccontato del viaggio che di recente ha fatto, è andata in sicilia a trovare il suo fra che le mancava tanto. ed eccola li davanti, un magnifico negozio pieno di abiti bellissimi e luccicanti, freschi di sartoria, pregiati che solo a vederli ti viene una voglia matta di indossarli tutti e comprarli per la loro bellezza. la commessa ci stava aspettando, e subito mi indirizza verso un camerino e mi dice di spogliarmi e indossare l'accappatoio di morbida spugna in attesa di provare i vestiti, questo accappatoio è in assoluto il migliore che abbia mai indossato, mi avvolge in modo davvero magnifico e mi sento coccolata, la commessa esce dal camerino e sento che chiama giada, assieme vanno nel magazzino del negozio a prendere alcuni modelli per me. tornano circa dieci minuti dopo a mani piene ci saranno almeno sei o sette vestiti da provare, sono tutti magnifici ma fin da subito uno ha la mia piena attenzione è bianchissimo, il corpetto è aderente al corpo e metterebbe in risalto le mie curve , lo scollo a cuore, l'intero corpetto è realizzato in finissimo pizzo impreziosito qua e la da qualche brillante di swarowsky poi la gonna si apre ampia bella vaporosa con uno strato della gonna in tulle. la commessa dapprima me ne fa indossare uno a stile sirena, ed è proprio il tipo di vestito che a me non piace, il taglio a sirena non fa per me. infatti appena esco e chiedo a giada come le sembrasse la sua risposta è " se devi andare in un circo come clown allora sei perfetta!!" ed ecco perchè siamo amiche la pensiamo sempre in modo uguale, ed è per questo che ho portato solo lei alla scelta dell'abito, non voglio nessun condizionamento esterno, poi voglio che sia una bella sorpresa per tutti. indosso altri due vestiti che mi stanno veramente male prima di indossare l'abito che avevo addocchiato prima, da indossato è ancora più magnifico i miei occhi si riempiono di lacrime e capisco che questo è proprio il vestito adatto a me. decido di prendere quello, paghiamo il conto e lasciamo il vestito a loro in modo che le sarte riescano ad adattarlo perfettamente al mio corpo. ci dirigiamo poi nella vicina pasticceria gestita da una delle amiche di mia mamma, che si è gentilmente offerta di regalarmi la torna nuziale, optiamo per la sua specialità, torta con pan di spagna, crema chantilly e frutta fresca di stagione, con ciuffetti di panna qui e la. compriamo anche i confetti da aggiungere alle bomboniere che erano rimaste intatte dalla furia distruttiva di ian cosicchè io possa finire di assemblarle. la giornata ormai sta volgendo al termine, il sole ormai tiepido di fine aprile mi riscalda le ossa e io sono pronta a far ritorno a casa dai miei due piccoli uomini, sulla via del ritorno noto che giada è assorta nei suoi pensieri, non parla e sembra essere sulle nuvole, così le chiedo cosa avesse e la sua risposta era sempre nulla nulla non ti preoccupare, una volta arrivata a casa mi decisi a far cantare giada la conoscevo bene e se faceva così significava che doveva dire qualcosa ma non trovava il coraggio o le parole adatte così iniziai l'interrogatorio : " giada sei sicura di non dovermi dire nulla?" -G-" ehm... si....no....bho c'è si ma non so come dirtelo!" -J-" così mi fai preoccupare ma è una cosa bella o brutta?" -G-" bella, anzi no bellissima credo ma...." -J-" avanti parla non farti tirare sempre fuori le parole dalla bocca!!" -G-" ehm si ecco.... insomma.. credo proprio di essere incinta!" -J-" oddiooooo ahhhhhh che bello !" iniziamo a gridare come de squilibrate mentali e gioiamo davvero sono felicissima per lei, fra è un ragazzo meraviglioso che la renderà felice e assieme saranno una perfetta famiglia. " lo hai già detto a fra?" " no non ancora, domani torna dal viaggio e allora glielo dirò! non vedo l'ora!!" invito giada a passare la serata con noi, ma dice che deve andare a casa dei suoi genitori siccome è moltissimo tempo che non li vede così la saluto e salgo a casa più felice, finalmente anche la mia amica avrà la vita che ha sempre sperato di avere e io diventerò la zia del bellissimo bimbo/a che nascerà. apro la porta di casa e la scena bellissima che vedo non ha prezzo, ian sul divano addormentato con teo che gli sta sull'addome anch'esso addormentato, la scena mi fa commuovere e mi cade una lacrima di gioia per la fantastica scena. finalmente il mio sogno si è realizzato, tra poco più di un mese e mezzo sarò la signora somerhalder e starò per sempre con l'amore della mia vita, finalmente anche io vivo in un fantastico sogno con le persone che amo. GIORNO DEL MATRIMONIO... il vestito oggi mi sembra avere mille imperfezioni, anche se giada pazientemente mi continua a ricordare quanto mi stia bene questo capolavoro di pnina tornai, la stilista che ha disegnato per me questo magnifico abito. mi sembra di essere una spettatrice nella mia vita, vengo portata da destra a sinistra, dal trucco ai capelli per tornare nuovamente al trucco. in un batter d'occhio sento il mio papi che è più emozionato di me in questa giornata, arrivare, prendermi sotto braccio e chiedermi " sei pronta amore?" la mia risposta affermativa la do solo a sengni, sento che mi mancano le parole e l'ansia sta salendo sempre più, minuto dopo minuto. in pochissimo tempo mi ritrovo a varcare la soglia della chiesa e la marcia nuziale accompagna la mia "sfilata" che mi porterà dritta tra le braccia del mio bellissimo ian. mia mamma mi aspetta a fianco di ian con il nostro bellissimo teo tutto vestito benissimo con un completino da ometto. il prete prima decide di fare il battesimo e la mia ansia sale ancora di più, non riesco più aspettare vorrei fosse già tutto finito, mi piacerebbe essere già la signora somerhalder. in un battibaleno teo è battezzato ed ora tocca a noi, compiere il passo forse più importante, il matrimonio. siamo uno di fronte all'altro, ci guardiamo negli occhi e io mi ci perdo in quel bellissimo azzurro mare, il prete ci richiama e ci chiede di ripetere dopo di lui le frasi che ci renderanno una famiglia unita. -I-" prometto di esserti fedele sempre" -J-" nella gioia e nel dolore" -I-" nella salute e nella malattia" -J-" fino a che morte non ci separi" -P-" ian, vuoi prendere in sposa la qui presente jessica? per amarla ed onorarla ogni giorno della tua vita?" -I-" SI LO VOGLIO!" -P-" e tu jessica vuoi prendere in sposo il qui presente ian per amarlo, onorarlo ogni giorno della tua vita?" -J-" SI LO VOGLIO!" e quel si per me è una liberazione, finalmente sono sua e lui è solo mio per sempre -P-" per i poteri conferitimi dalla chiesa vi dichiaro marito e moglie, ian puoi baciare la tua bellissima sposa!!" durante quel bacio dolce, lento e pieno di amore tutta la chiesa sparisce, è come se ci fossimo solo io e lui nella nostra bolla d'amore senza nessun altro, gli scroscianti applausi continuano in tutta la chiesa e noi mano nella mano percorriamo la navata e all'uscita tutti i presenti fanno volare tantissimi palloncini a forma di cuore per simboleggiare l'amore, non ci posso ancora credere finalmente sono la signora somerhalder. the end ...EPILOGO... ormai sono passati due lunghi anni da quel bellissimo giorno che ancora rimane impresso nella mia mente in modo nitido, teo sta crescendo e diventa sempre più simile al suo papà, ora sono sotto a giocare nell'immenso giardino della nostra villa assieme a Laura, la figlia di giada, sono molto amici chissà forse in futuro si ameranno, ma non voglio di certo affrettare le cose, la sua spensieratezza mi spiazza per lui è tutto semplicissimo e in quella semplicità è fantastico, io e giada alla fine siamo riuscite a laurearci ed ora lavoriamo come infermiere pediatriche nella clinica che ian ha aperto assieme ad alcuni suoi ex compagni dell'università, è una clinica solo per bambini dove oltre a curare le malattie cerchiamo di farlo nel modo migliore ossia attraverso mille tecniche, comprese ovviamente le tecniche non farmacologiche che coivolgono sia il bambino che la famiglia, come la pet therapy, o la musico terapia. guardare giocare nel cortile ian con teo è meraviglioso amo sempre di più quell'uomo e sono felice che presto avremo un altra bambina, eh si la mia pancia sta lievitando di nuovo e tra poco più di due mesetti la piccola Mia farà ingresso in questo mondo, non vedo assolutamente l'ora, le ecografie in 3D ci hanno dato modo di darle già un volto e questo è davvero magnifico, non vedo l'ora di tenerla tra le mie braccia e crescerla al meglio assieme al mio bellissimo marito. FINE. RAGAZZE EBBENE SI SIAMO GIUNTI ALLA CONCLUSIONE DI QUESTA BELLISSIMA AVVENTURA, RINGRAZIO ANCORA TUTTE LE PERSONE CHE MI SOSTENGONO IN PARTICOLARE LA MIA VERA SORELLINA GIADA CHE MI HA SEMPRE AIUTATA E RINGRAZIO VOI LETTRICI CHE MI AVETE FATTO COMMUOVERE CON I VOSTRI BELLISSIMO COMMENTI E IL VOSTRO SOSTEGNO, SPERO UN GIORNO IL MIO SOGNO DI PUBBLICARE IL LIBRO SI AVVERI E CHE DIRE GRAZIE A TUTTI BACIIIIIIIII JESSICA <3 questa opera è mia ed e presente anche su wattpad =) spero vi sia piaciuta non sapevo come pubblicarla e cosi l'ho messa tutta qui spero sia giusto besos
   
 
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